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Tutte le maggiori città palestinesi sono state occupate dall'esercito israeliano, che ora sta estendendo la sua offensiva anche ai villaggi più piccoli con incursioni e ritiri. In tutte le città e i villaggi l'esercito sta rastrellando casa per casa eliminando i combattenti e le figure rappresentative della società civile palestinese, non disdegnando però l'uccisione di civili inermi e l'uccisione di prigionieri arresi. Le ambulanze vengono bloccate nei garage, i feriti vengono lasciati morire dissanguati. A Ramallah, dove Arafat è sotto assedio, sono stati costretti a scavare una fossa comune dentro il cortile dell'ospedale per seppellire i cadaveri ormai in numero tale da non poter più essere contenuti nell'obitorio. A Betlemme si spara contro la chiesa della Natività e si da fuoco alla Moschea di Omar che gli sta di fronte. Gli israeliani sicuri dell'impunità si stanno abbandonando ad ogni violazione del diritto internazionale e delle convenzioni di guerra (come hanno sempre fatto). Aerei,
elicotteri e carri armati continuano a bombardare i campi profughi palestinesi. Ieri notte gli israeliani hanno tentato di entrare nella Chiesa della Natività a Betlemme, sono stati respinti dai combattenti palestinesi che vi sono all'interno. Nel combattimento è scoppiato un incendio, non si sa chi lo abbia provocato, ma si sa che i cecchini israeliani hanno ucciso un palestinese che provava a spegnerlo, dopo lunghe trattative i pompieri di Betlemme sono stati autorizzati a spegnere l'incendio dall'esterno. L'aviazione israeliana sta da giorni bombardando i villaggi e i campi profughi palestinesi del sud del Libano (da notare che nei racconti della stampa ufficiale questi villaggi vengono definiti "basi palestinesi" o "basi di terroristi palestinesi") in risposta a razzi sparati dal confine da Hezbollah. Jenin
cade gli Israeliani hanno fatto un massacro. |
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FERMARE IL MASSACRO
RISPETTARE
IL DIRITTO UMANITARIO E DI GUERRA
BASTA CON LE ESECUZIONI DEI COMBATTENTI CATTURATI
CON LE UCCISIONI DI MEDICI E L'IMPOSSIBILITA' DI SOCCORRERE I FERITI, LASCIATI
MORIRE DISSANGUATI PER LE STRADE
RITIRO DELL'ESERCITO DI ISRAELE DA CISGIORDANIA E GAZA
RISPETTO DELLE RISOLUZIONI ONU
Volantino
da distribuire già pronto da stampare in formato PDF si legge con Acrobat Reader che puoi scaricare gratuitamente da: http://www.adobe.it/products/acrobat/readstep.html |
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Ponti di solidarietà con i media-attivisti in Palestina in queste ore drammatiche per il popolo palestinese e' quanto mai necessario non solo mobilitarsi localmente ma anche dare massima visibilita', mantenere contatti diretti e amplificare la voce dei media-attivisti che coraggiosamente in Palestina non solo cercano di garantire con la loro presenza una forma di tutela minima per i civili coinvolti ma anche riescono ad offrire cronache di quanto sta succedendo ben oltre l'ovattato e inaccettabile silenzio dei media ufficiali che - salvo rare eccezioni - ben poco narrano del dramma che si sta consumando intorno ai campi profughi: |