Presenza 
    internazionale in Palestina - primavera 2002
    
Corrispondenze dai territori occupati
| 5 aprile 2002 Spari sulla carovana diplomatica in partenza da Deheishe Veniamo 
          svegliati di mattina presto.... Confusione Arriva 
          la notizia che non c'e' piu' il corpifuoco... "che cosa ci facciamo 
          venire a prendere a fare? andiamo no?" Si sente arrivare altri tank, per l'ennesima volta. Esplodono decine e decine di raffiche, colpi di tutto. Spazzano completamente la strada dove fino a qualche minuto prima tutti noi camminavamo, parlavamo, giocavamo con i bambini del campo. Appena ci azzardiamo a rimettere il naso fuori, vediamo transitare le 14 macchine blindate del corpo diplomatico. "Bastardi, 
          sono venuti con i carri, gli hanno fato aprire la strada agli israeliani..." Altri sono in difficolta'... Non vogliono abbandonare i palestinesi... Non cosi'... 
          Vogliono sapere da loro che stanno facendo la cosa giusta, nonostante 
          la paura, nonostante i dubbi le difficolta'. Alla fine 
          decidiamo che restano solo pochissime persone. Una persona che deve 
          lavorare con una cooperativa nei campi. Una ragazza che sta sudiando 
          arabo. Due compagni il cui biglietto dura ancora qualche settimana. 
          Un paio di indyani. Le pallottole ci fischiano tutti intorno. Le ultime persone che stavano salendo e quelli che avevano deciso di restare corrono dentro Ibdaa. Gli altri nelle macchine. Dieci minuti di fuoco israeliano. A denti stretti: "bastardi. stanno sparando così possono mettere i carri armati davanti e dietro la delegazione e far passare l'esercito israeliano come i fottuti salvatori degli internazionali. Bastardi infami." Le macchine 
          se ne vanno. Rimangono 7 italiani e 2 americani. Io gkd 
          kev montiamo insieme a k e altri due palestinesi su una jeep della televisione 
          di betlemme e ci catapultiamo nel posto per cui siamo rimasti. Due giorni 
          per fare fare quello che dobbiamo fare. Poi rientreremo.  Palestina |