Fiumicino 04-04-2013

Cari Compaesani e non …

dal 2010,l'anno d'inizio dei lavori per la costruzione del porto della Concordia, un'amministrazione di politicanti inetti ha permesso di distruggere gli unici tre chilometri di spiaggia della città di Fiumicino: unico bene realmente comune nel nostro territorio.

Le società, che hanno avuto le concessioni per realizzare i lavori del " porto  turistico di Fiumicino ",sono ora tutte sotto accusa per frode nelle pubbliche forniture, circa 320 milioni di euro.Un porto che doveva essere l'ennesimo inutile "parco leonardo sul mare" ormeggio  per ricchi proprietari di barche milionarie, non è mai stato completato e nei fatti  si è rivelato “un porto di carta “  

Questi cosiddetti “imprenditori e politici “: 

- Hanno giustificato azioni spregevoli con false promesse di un lavoro sicuro.

- Hanno espropriato le nostre spiagge libere per poi recintarle e vietarne  l'accesso.

- Hanno cementificato qua e là, depositando detriti e massi, inquinando il mare e la terra.

- Hanno costruito barriere in una zona già a grande rischio idrogeologico e di esondazione.

Un pezzo di litorale storico che invece di essere devastato doveva semmai essere rivalutato e preservato. Perchè è soprattutto nell'area del vecchio faro di Fiumicino, con i suoi bilancioni e le sue vecchie scogliere, che risiede un cuore ed una memoria per tutti noi, abitanti di questo paese.

Noi del “Collettivo No Porto” vogliamo riappropriarci della nostra terra e dei nostri spazi, incominciando proprio da uno dei bilancioni dopolavoro abbandonati.

Avendo come idee principali, la tutela dell ambiente naturale e la valorizzazione delle spiagge e delle strutture dell'area del vecchio faro,mirando ad interventi conservativi e non demolitivi della zona,auspicando un economia realmente eco-sostenibile.

-Vogliamo farlo diventare un punto d'aggregazione sociale e culturale di tutti  gli abitanti di Fiumicino e non solo.

-Vogliamo creare un punto d'aggregazione tra generazioni e realtà sociali differenti, dove poter convivere insieme al di fuori delle logiche di mercato

- Vogliamo creare una  connessione con le altre realtà di lotta sociali in difesa del territorio  dalle speculazioni della maxi-economia. 

- Vogliamo difendere l'area del vecchio faro dall'aggressione capitalista e mafiosa , renderlo un posto per tutti e libero.

- Vogliamo che la gente possa esprimersi liberamente in questi spazi e ripopolare questo    litorale da un lato così inquinato ma per noi molto importante

Crediamo che ristrutturando e utilizzando collettivamente strutture che sono in disuso e lasciate nel degrado sia la miglior risposta al malaffare che da anni si infiltra nel nostro litorale.

Spontaneamente ci siamo uniti in un collettivo senza capi né dirigenti e senza interessi economici e politici. 

Siamo ragazzi e ragazze di Fiumicino, siamo quelli che al Faro sono cresciuti e che ancora lo vivono. Siamo stanchi di stare immobili a guardare.

Ciò che vogliamo è liberare spazi per unire cuori e menti, spazi dove l'importante non è l'arricchimento della tasca ma il benessere comune. 

il mare è di tutti , la spiaggia è di tutti ,il vecchio Faro è di tutti , , riprendiamoci ciò che è nostro rispettiamolo e difendiamolo