Questa è una narrazione piuttosto completa dai primi momenti dell'occupazione alla fine del 2006, arrichita da link ed immagini quando possibile. In buona parte è il contenuto anche del libro 18 anni senza stato.
Come detto tra la fine del 1989 e l'inizio del 1990 in un periodo che stava diventando un po' consuetudinario irruppe, all'improvviso LA PANTERA, le facoltà dell'Università vennero occupate, ogni giorno c'erano feste, cortei, mobilitazioni. Alcuni di noi dormivano a lettere altri a Scienze Naturali altri ancora dove capitava. Non bisognava essere iscritti, e comunque l'Università era un posto che all'epoca tra presidi antifascisti e assemblee era molto sentito come proprio dal movimento, anche perchè iscriversi non costava molto e quindi dentro c'erano un sacco di compagni.
La Sapienza era diventato il più grande CSOA di Roma c'erano i concerti in ogni facoltà, qualche centinaio di persone, un'amplificazione e vai suona l'ONDA ROSSA POSSE. Ma anche durante i cortei Public Enemy a palla. Radio Onda Rossa che esplode di trasmissioni, tutto meraviglioso tranne le assemblee generali torturate dalle mozioni e dai giochini delle varie componenti. Il movimento si diffonde anche agli studenti medi... ma la storia è abbastanza nota, comunque credo che tutti, come noi, in quel periodo hanno mollato tutto e stavano sempre all'Università.
Mentre finiva con l'estate la Pantera iniziavamo a mobilitarci contro i mondiali di Italia 90 che sono costati la vita a decine di operai edili uccisi dalla fretta dei padroni di mettere a punto questo business miliardario, le opere inutili costruite allora sono ancora oggi così inutili che sono ancora inutilizzate.
D'estate in quartiere alcuni di noi del Casale, non io, ossia non ci ho abitato, quindi non potrò darne la giusta descrizione, occupano insieme a delle famiglie di giovani coppie e senza casa le palazzine e le torri IACP vuote di Via Paolo Buzzi, è un'esperienza controversa con pro e contro che andrà avanti fino ad aprile 1991 giorno dello sgombero.
Di sicuro ci siamo conosciuti a fondo con tanti altri/e compagni con i quali poi è nata anche un'amicizia forte, abbiamo preso atto della durezza delle condizioni di vita di molte famiglie, della devastante forza dell'eroina, che non ti fa guardare in faccia nessuno ed anche dei forti limiti che può avere una struttura di tipo bolscevico, ossia un comitato di piccoli Lenin che decide per tutti quanti la giusta strada.
Alla fine di settembre occupiamo la XII circoscrizione per chiedere soluzione al bisogno di casa di tutti.
Nel frattempo l'Intifada continuava incessantemente e all'inizio di ottobre l'esecito israeliano fece una strage a Gerusalemme, per risposta si convocò subito a Roma una manifestazione al Pantheon, la tensione fu subito altissima, la rabbia troppa, vogliamo andare al Parlamento a prendercela con i complici di Israele, in mezzo ci si mette tutta la dirigenza della questura di Roma, che avrà ciò che merita e che poi per risposta alle botte prese mette su un processo (il processo Pantheon) che durerà a lungo e alla fine condannerà alcuni compagni per reati improbabili come rapina (di manganello) ed anche gente che quella sera non c'era, ma si dovevano vendicare. Infatti al corteo dopo il Pantheon ricordo che ci trovammo tutta la Digos schierata con i caschi e i passamontagna pronti a prendersi la rivincita, che non ebbero.
Comunque tutt'intorno era un fiorire di nuovi gruppi musicali, nuovi collettivi, la Pantera aveva attivato un sacco di gente era ora di tornare a prenderci uno spazio.
No Copyright
Via Domenico Giuliotti 8x, 00143, Roma