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of control Camp - Colonia 2003 -
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Sono
cacciatori di uomini e criminali in quanto
condannano a morte le persone:
combattiamo l'OIM [leggi
il nostro dossier]
l’organizzazione che gestisce le migrazioni
internazionali! Protesta davanti alla centrale
OIM a Bonn,
venerdì
8 agosto
In
Koblenzer Strasse n. 99 a Bonn/Bad Godesbergs
si trova la sede centrale tedesca dell’Organizzazione
Internazionale per la Migrazione (OIM).
Secondo il modo in cui quest’organizzazione
si autodefinisce, essa è una “organizzazione
internazionale di primo piano, che porta
avanti sia a livello nazionale che internazionale
programmi d’aiuto per i migranti”.
Detta così suona come un’organizzazione
umanitaria, e alcuni centri d’informazione
per rifugiati fanno pubblicità ai
suoi programmi di “rientro volontario”.
Ma in realtà il lavoro dell'OIM si
basa esclusivamente su interessi economici,
e sugli interessi di stampo razzista del
“mandante” statale che cambia
a seconda del momento.
*I
programmi di rientro non sono volontari*
Su incarico degli stati membri dell’organizzazione
la IOM gestisce tra le altre cose il “rientro
volontario” dei rifugiati. Con questo
si vanta di aver rimandato a casa dalla
Germania ben 75000 persone solo nel 2000,
di cui molte provenienti da ambienti problematici,
per le quali sarebbe stato difficile un
rimpatrio regolare. Questo in teoria comporta
vantaggi per entrambe le parti. Il concetto
di “volontario” può essere
visto sotto un’altra luce se pensiamo
a cosa significa per i rifugiati non tornare
in patria “volontariamente”: arresto,
detenzione, la scelta obbligata tra rimpatrio
e illegalità, l’esclusione dalle
prestazioni sociali e cure di base. Dunque
l’espulsione e il programma di rimpatrio
volontario sono le due facce della medaglia,
che mirano ad impedire un duraturo diritto
all’asilo per i rifugiati.
*tutto
ciò che viene ordinato e pagato viene
realizzato*
Come organizzazione internazionale l'OIM
fa tutto ciò che gli stati membri
le chiedono e per cui la pagano: per il
governo ucraino si occupa dell’addestramento
di truppe per la sorveglianza dei confini,
e coordina la costruzione delle aree di
confine. Nella zona del sud Pacifico gestisce
alcuni lager in cui i rifugiati vengono
detenuti in condizioni di vita pessime,
per evitare che raggiungano l’Australia.
Inoltre procura al governo spagnolo lavoratori
stagionali dall’Ecuador, che vengono
rimpatriati subito dopo la fine del periodo
di lavoro stabilito. Per il governo tedesco
gestisce i fondi per gli ex condannati ai
lavoratori forzati non ebrei, e ci sperpera
sopra.
*L’organizzazione
dell’immigrazione come parte del sostegno
alla guerra*
Sempre di più e in maniera sempre
più determinata l'OIM condivide la
politica di guerra, e ritiene che i profughi
di guerra debbano restare il più
possibile “vicini alla propria patria”.
E’ stato reso noto che dall’autunno
del 2002 l'OIM ha costruito lager trasportabili
per i profughi dell’Afghanistan, per
poi collocarli al confine con l’Iraq.
Nel corso della guerra con la Jugoslavia
l'OIM si occupava del registro delle caratteristiche
biometriche dei profughi, e reclutò
con l’aiuto della NATO un nuovo corpo
di polizia dalle strutture dell’ex
UCK. In Germania c’è da aspettarsi
per il futuro una collaborazione tra OIM
ed esercito federale, analoga a quella gi
esistente tra BGS (protezione dei confini
federali) e OIM la prima che si occupa
di brute espulsioni, la seconda di più
benevoli “rientri volontari”.
Tramite l’impiego di forze militari
infatti si vogliono arginare, oltre al “terrorismo
internazionale”, anche i movimenti
migratori sempre crescenti, in conformità
alle normative dell’attuale politica
difensiva.
*Sì
alla libertà di movimento, contro
il comando delle migrazioni*
Le migrazioni avvengono di continuo. Nel
mondo milioni di persone si spostano nelle
città, negli stati vicini o nei più
ricchi stati industriali. Scappano dalla
guerra, dalle persecuzioni, dall’oppressione
patriarcale; oppure vanno in cerca di fortuna
e di nuove occasioni. Spesso è determinante
la necessità economica. Perché
all’interno del mercato globale capitalista
due terzi della popolazione vivono senza
il nutrimento e l’assistenza medica
necessari, e senza una casa. La migrazione
non è solo una speranza di sopravvivenza
per molti, ma anche un processo globale
di usurpazione. Poiché la migrazione
non può essere fermata i paesi più
ricchi vogliono almeno comandarla, e la
OIM è uno dei principali strumenti
atti a questo scopo. Contrapponiamo ai rapporti
di potere la lotta allo sfruttamento e all’oppressione,
al controllo della migrazione l’esigenza
di libertà di movimento, in virtù
del diritto fondamentale di spostarsi liberamente
attraverso tutti i confini, e di decidere
dove fermarsi.
*Contro
la IOM: dalla critica alla mobilitazione*
Sempre più frequentemente la OIM
si imbatte nelle critiche da parte di organizzazioni
umanitarie come Amnesty International o
Human Rights Watch. Il Congresso Nazionale
Rom ha accusato la OIM di voler liberare
l’Europa dalla presenza dei rom. Organizzazioni
di donne accusano la OIM di sfruttare la
lotta al traffico di donne per legittimare
la lotta generalizzata alla migrazione clandestina.
Nell’autunno 2002 la rete antirazzista
noborder ha avviato una campagna contro
la OIM. Durante l’iniziativa sono state
visitate le sedi OIM di Helsinki, Vienna
e Berlino ed è stato denunciato l’operato
dell’organizzazione [in
italia c'è stato un netstrike,
ndt]. A maggio hanno avuto luogo
azioni davanti alle filiali di Zagabria
e Belgrado, e in occasione del G8 di giugno
quest’anno la
sede OIM di Ginevra è stata oggetto
di una grande contestazione.
*a
Bonn contro la sede OIM*
Negli ultimi anni sono stati organizzati
sempre più noborder camps in giro
per il mondo, cioè punti d’incontro
per discutere e agire contro la politica
di espulsione e il razzismo di stato, oltre
ogni confine. Uno di questi campi si terrà
quest’anno a Colonia. In questo contesto
vogliamo sfruttare l’occasione per
recarci all’ufficio OIM a Bonn e chiarire
cosa l’organizzazione internazionale
dovrebbe fare contro (!) la migrazione.
PARTECIPATE!
VENITE ALLA SEDE OIM!
VENERDI’ 8 AGOSTO 2003 AVVIO: 12,30
ALLA STAZIONE DI BONN/BAD GODESBERG MANIFESTAZIONE:
ORE 13 DAVANTI ALLA SEDE IOM (a Koblenzer
Strasse 99, a 5 min. a piedi)
Organizzatori:
gruppo IOM di Bonn in collaborazione con
il sesto noborder camp antirazzista a Colonia
Indicazioni organizzative : giovedì
7 agosto 2003 alle 19,30, all’Alte
Feuerwache di Colonia verranno fornite le
info necessarie
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