Roma
19 e 20 dicembre 2001
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[ iniziativa mercoledì
19 ]
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[ cronaca e foto mercoledì
19 ]
[ cronaca e foto
giovedì 20 ]
La cronaca del corteo:
[ foto ]
E' ormai evidente da qualche settimana, in che modo le realta'
della scuola e dell'universita' si stiano contrapponendo al
processo di aziendalizzazione dell'istruzione e alla mercificazione
dei saperi e della cultura. Da giorni centinaia di occupazioni,
autogestioni, cortei e assemblee stanno movimentando diverse
citta' italiane. Dai grandi centri alle piccole scuole di provincia
si va delineando sempre piu' chiaramente e radicalmente un movimento
capace non solo di muovere critiche alle vecchie e nuove riforme
della scuola, ma anche di sognare e praticare l'alternativa.
Il tentativo (fallito) di spiazzare gli studenti spostando all'ultimo
momento gli stati generali da Foligno a Roma non e' riuscito
a garantire alcun beneficio a chi pensava di soffocare con questa
mossa la contestazione. Vengono infatti confermate tutte le
manifestazioni. Resta la determinazione, la voglia di assediare
la Moratti e i suoi ospiti. Con un rapido passaparola, qualche
comunicato on-line ed un efficace giro di telefonate il corteo
del 19 dicembre prende forma e diventa punto di confronto ed
interazione tra migliaia di student*.
Alle
10:00 piazza della Repubblica e' gia' gremita. L'atmosfera e'
tranquilla, festosa e cominciano da subito una valanga di slogan
contro la Moratti e la scuola di preti e padroni. Naturalmente
e' massiccia la presenza dei licei romani, ma dalle periferie
della capitale e dalla provincia si fanno notare una marea di
striscioni di istituti tecnici e professionali. Il corteo e' molto
eterogeneo anche se di vessilli partitici se ne vedono assai pochi.
In testa gli studenti disobbedienti aprono il corteo, poi e' un
susseguirsi di spezzoni colorati, cani sciolti, coatti di borgata,
fino ad arrivare allo spezzone dei COBAS. Molti slogan ricordano
Carlo Giuliani, assassinato dalle guardie al g8 di Genova, altri
ricordano a polizia e carabinieri qual'e' il vero ruolo del mestiere
che svolgono e ancora, cori contro la Moratti, la confindustria
e i preti. Si canta, si corre, si ride, mentre flyers e volantini
lanciano gli appuntamenti per il pomeriggio e per l'assedio del
20. A via cavur un gruppo di studenti si stacca dal corteo, apre
le porte e le saracinesche di un'agenzia interinale e lancia un
fumogeno al suo interno. Qualche slogan contro chi affitta risorse
umane in nome del profitto, molte risate e poi tutto torna tranquillo.
Ancora cori e slogan, guardati a vista da centinaia di celerini
sghignazzanti e funzionari in borghese che scorrazzano tra gli
spezzoni. Si arriva al colosseo in 10000, forse di piu'. La metropolitana
e' chiusa per motivi di sicurezza (??) e mentre il corteo confluisce
nella piazza cominciano gli interventi dal camion che apriva la
manifestazione. In realta' parlano solo in tre e questo ci lascia
un po' perplessi, ma il bilancio della giornata e' sicuramente
positivo e le migliaia di persone che hanno affollato le strade
di Roma questa mattina lo dimostrano meglio d'ogni parola. Si
lanciano gli appuntamenti per la serata: iniziative danzanti e
di comunicazione sono in programma al laurentinokkupato/l38squat
e alla S.C.O.L.A di via dei sabelli. Alle 12:30 il corteo si scioglie,
qualcuno resta a prendere il sole sotto il colosseo, mentre la
maggioranza si da appuntamento per il giorno dopo quando la Moratti,
la sua riforma e i suoi stati generali verranno nuovamente messi
in discussione da migliaia di persone.
le nostre foto del corteo [specialtnx2lamp]
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ore
10:00, piazza Esedra è gia piena di studenti e studentesse |
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non
tutt* gli studenti sono dell'U.d.S. o disobbedienti :-P |
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altro
gruppo di student* anarchici |
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la
piazza è ormai stracolma, siamo migliaia |
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balli
e canti anke prima della partenza |
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ci
si comincia a muovere |
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superstriscione
con scritto "AUTOGESTIONE" |
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"l'istruzione
non e' un bu$ine$$" |
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Enorme
striscione sfila per via cavour |
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il
corteo defluisce al Colosseo |
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