Kidz
against the World Economic Forum
Come
ogni anno in Svizzera, a Davos, si sta tenendo l'incontro informale
di circa 2000 autoproclamatisi global leaders. Una vacanza/lavoro,
tra cime innevate e pranzi di gala, chiamata World Economic Forum.
Questi
padroni del mondo (e non e' un modo di dire, perche' veramente a
Davos si riuniscono i delegati delle Multinazionali e degli stati
piu' potenti e ricchi del mondo, oltre che i maggiori responsabili
degli organismi sovranazionali quali FMI, BM e WTO) quest'anno,
sempre tra una sciata e un aperitivo, vogliono parlare di umanizzare
l'inumanizzabile: far passare il neoliberismo come umanamente accettabile.
Consapevoli
che il neoliberismo, come il capitalismo in genere, non e' ne riformabile
ne umanizzabile, ma e' solo un ultima evoluzione di una struttura
economica tesa ad arricchire i ricchi e schiavizzare e impoverire
i poveri (nel mondo 358 multimiliardari possiedono patrimoni e redditi
equivalenti a quelli di 2,3 miliardi di persone - dati dellInternational
Labour Organization), ridiamo in faccia alle loro cazzate (ricordandoci
pero' che per ogni cazzata che dicono e fanno muoiono persone, bambini,
donne, si distruggono biodiversita' e si affonda il pianeta).
Scenderemo quindi di nuovo, come sempre in piazza, autorganizzando
le nostre lotte e radicalizzando le nostre pretese, consapevoli
che, per quanto difficile, gli assassini globali non sono imbattibili.
Infatti,
per la prima volta, i leader mondiali sono costretti ad ammettere
che esistono interessi sociali contrastanti e conflittuali e che
le loro politiche sociali ed economiche provocano alienazione ed
ansieta', ma anche una domanda forte di equità sociale. I
"leader mondiali" non sono così forti ed invincibili
come vogliono farci credere e i movimenti che si oppongono al neoliberismo
costituiscono un problema per loro.
Tra
le tante cose, di alto valore etico secondo loro, si discutera'
della
produzione biologica.
I leader mondiali hanno a cuore il giudizio etico dei loro "consumatori",
che potrebbe indurli a non acquistare i loro prodotti. La loro eticità
si ferma a chi e' in grado di pagare, gli altri non esistono. Per
i loro clienti è pronta una nuova operazione di marketing
di cui sono proprio maestri. Anzi i prodotti biologici si possono
anche produrre, magari a prezzi stratosferici, così possono
premetterseli in pochi. Il profitto proviene da meno compratori
ma il risultato finale non cambia.
Per il resto del mondo (4 miliardi di poveri!!!!) "lotta alla
fame" con cibi (e monocolture) transgenici, schiavizzazione
con ritmi di lavoro disumani, paghe misere e, d'altro canto, dollarizzazione
delle economie statali.
Per
le biotecnologie parlano di sviluppo equo sul mercato (??!!) e nulla
di sconcertante trovano nella brevettizzazione "della vita"
intesa come proprieta' intellettuale.
Come
giovani, ragazzi/e, lotteremo (oltre, ovviamente, che per tutto
questo e per resistere alla avanzata dilagante della depredazione
e devastazione del mondo) contro il nostro utilizzo, nelle scuole
in occidente, come personale da formare secondo i modelli della
new economy, come pezzi di carne (o, piu' gentilmente, come target
commerciale) da vestire con mode di massa e rincoglionire con una
marea montante di bisogni fittizzi a spese di centinaia di milioni
di nostri/e coetanei/e, schiavizzati dal neoliberismo, dal patriarcato
dall'orribile societa' che gli adulti e i padroni hanno imposto.
Consapevoli,
in quanto "cittadini europei", di essere i figli privilegiati
di questa societa', rifiutiamo sia questa, sia i privilegi (che
ci stringono come catene), sia il fatto di esserne figli!
Sara'
una nevicata che vi seppellira'.
(...e ai bambini piace fare a palle di neve!)
Appuntamento internazionale ore 13:30 alla stazione centrale di
Davos il 27 gennaio 2001
[
leggi la cronaca della manifestazione ]
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