Festival Anticopyright

Sabato 14 Maggio & Domenica 15 Maggio 2005

Che bella due giorni, piena, densa, colorita...

"ALL RIGHT!"
Ci ripetevamo mentre scorrevano le ultime ore di questa densa, faticosa e memorabile due giorni. E stamattina, al risveglio, molti di noi avranno percepito quel sottile gusto della soddisfazione, propria della logica del mattone, ovvero costruire con dedizione e passione percorsi di autogestione.

Sabato sera... L38 squat...
ricolmo di gente, ricco e trasversale, un palco acchittato per l'occasione comincia da presto a trasmettere note di autoproduzione. Ci si muove a stento, il balcone che guarda ai palazzi del circondario è una meta ambita, dentro fa caldo, fuori si respira meglio e si sente ugualmente la musica. Qualcuno comincia a preoccuparsi di una prematura fine delle birre ma il baretto autogestito (corredato di un bancone tutto nuovo) tiene, senza il minimo problema, l'onda d'urto dei partecipanti al ritmo di cocktail di qualità.

Ci si diverte!!!Si respira socialità, si respirano differenze, ci sono un sacco di vissuti che più o meno consciamente si ritrovano in questo festival contro il copyright. Poi succedono un sacco di cose, di quelle fanno di un posto occupato qualcosa di radicalmente diverso da un locale qualsiasi. Il clima che si percepisce va a braccetto con la musica. Il palco libero da la possibilità a chi vuole di esprimersi liberamente, suonatori per nulla mercificati si susseguono alternando riff classici del blues ad improvvisazioni, a confronti, a idee e discorsi che viaggiano sotto forma di suono. Il tutto viene registrato. Uscirà un cd autoprodotto come figlio legittimo di questa ennesima collaborazione tra due situazioni; una co-gestione che evidentemente è ormai ben consolidata, ma che non smette mai di sorprenderci per affinità, condivisione, alleanza.

La domenica... a ZKsquatt...
ci si alza un po' tardi, impegnati a smaltire le fatiche della serata precedente. Il clima è dalla nostra (come sarebbe potuto essere diverso?). Temperatura ideale per un pranzo sociale in giardino. La cucina ribolle di attività (lo farà più volte nell'arco della serata), il palco (situato al posto del forno),è un piacere da vedere, i Razmataz (spero si scriva così) con suoni che sanno di balcani introducono da subito i numerosi partecipanti all'iniziativa, che progressivamente si arricchisce.

Arrivano i banchetti delle autoproduzioni, il Mojito Cocktails Bar del Laurentino, altri suonatori; viene improvvisata una postazione per la masterizzazione selvaggia che non smette mai di sfornare cd...

E ancora i suoni attraversano l'aria, fino e ben oltre il tramonto. La giornata scorre e si ha la sensazione che duri all'infinito. Ogni tanto un nuovo gruppo si posiziona sul palco, presentato dal solito ed immancabile esimio presentatore: prima blues poi rock riffarolo, poi Eddy e la sua chitarra da cantautore, energetici i Rollin & Tumblin Blues Band, colorano una serata come ne vorremmo vedere tante altre. Suonano perfino i divertenti Apprescinders (il jukebox subumano) e per poco non avremmo potuto gustare l'esordio di un gruppo molto atteso: i OneTwoThreeFour, che però non sono riusciti a suonare per qualche problemino tecnico. Poco male! C'e' stato anche questo!

Bello insomma, vorrei dire un sacco di altre cose che mi sono passate per la mente, ma ancora faccio fatica a metabolizzare l'evento... una cosa però la posso affermare con certezza: ci siamo arricchiti con la musica... ma a modo nostro!!!

Skietto

 

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Considerazioni

 

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