Questa è una narrazione piuttosto completa dai primi momenti dell'occupazione alla fine del 2006, arrichita da link ed immagini quando possibile. In buona parte è il contenuto anche del libro 18 anni senza stato.
A fine dicembre del 1990 uno dei compagni che stava al Casale organizza insieme ad altri compagni della zona un concerto alla rotonda del 6° ponte, che era gestita e occupata dall'associazione "La Scintilla" dell'OPR (l'OPR per chi non la conosce è l'Organizzazione Proletaria Romana, Lista di Lotta, Radio Proletaria poi Radio Città Aperta etc. un gruppo che ha sempre avuto rapporti abbastanza scontrosi con l'autonomia). Dato che questo compagno aveva precedentemente fatto una scelta personale che noi giudicammo, e ne siamo ancora convinti, inammissibile. Quindi andammo a vedere che succedeva e cercammo subito di mettere le cose in chiaro. In sostanza aveva ottenuto una stanza dentro i locali della Scintilla e l'aveva chiamata Centro Sociale La Sveglia. Per evitare ambiguità una decina di noi ci si buttò dentro a vedere che si poteva fare.
Stando ai locali del 6° ponte ci rendemmo conto che tutto il ponte e gran parte degli uffici erano vuoti. Bisogna dire che i ponti erano stati occupati (lo sono nuovamente tutt'oggi) fin dall'inizio, nel 1980 dall'autonomia (tutti quelli che oggi nel 2000 hanno + o - 40 anni avevano occupato le case qui) poi vennero rioccupati e nel 90 assegnate delle case agli occupanti a TorBellaMonaca e i ponti vennero sgomberati e murati.
Insomma perchè accontentarsi di una stanza sotto il controllo dell'OPR quando potevamo prenderci tutto quello spazio, certo era ridotto uno schifo, con acqua e luce a portata di mano e poi eravamo in un nuovo periodo di slancio dei centri sociali con continue nuove occupazioni. E infatti malgrado l'ostilità dell'OPR, a febbraio ci prendemmo quello che è oggi il Laurentinokkupato / L38 Squat.
Era ridotto molto male (foto) e da allora e per molti anni sono andati avanti i lavori per rimetterlo in sesto e tenerlo in piedi. Passammo i primi mesi bellissimi a vivere e lavorare qui dentro, a passare al setaccio i rimanenti ponti abbandonati per prendere i "pezzi di ricambio". Infatti questo quartiere è stato fatto con gli stampini ed è costituito da 11 ponti tutti uguali, questa è una delle sue caratteristiche più alienanti, ma noi la sfruttammo a nostro vantaggio e ogni sera si partiva e si andava al 5° al 7° all'8° e così via a prendere porte, finestre, vetri, sanitari, infissi... insomma tutto quello che mancava e poi con l'occhio attento ai cassonetti, poteva sempre esserci qualcosa che serviva tipo pensili per la cucina, reti per i letti, lampade da riciclare, macchine del gas, una tele mezza funzionante, un materasso non troppo lercio. E poi, naturalmente i cantieri, che fin da piccoli erano stati la nostra passione. Adesso c'era anche la motivazione ideologica, stavano infatti costruendo la chiesa al Laurentino, e noi la notte gliela andavamo a smontare. Non so infatti quante decine di belle tavole da gettata sono diventate i nostri tavoloni, panche, cassepanche, tutto fatto di queste tavolone gialle (foto) che erano molto meglio delle solite palanche (che comunque non ci siamo fatti mancare). Insomma fu un gran periodo di lavori edili dove i pochi che sapevano insegnarono agli altri le proprie abilità di falegnami, muratori, elettricisti, idraulici, fabbri etc.
Fuori c'era la Guerra del Golfo, le manifestazioni contro gli USA, gli italiani in guerra, un grosso fermento artistico attraversava il movimento c'erano un sacco di nuovi gruppi, le posse, i graffiti, i video, la vivacità del movimento aveva dato coraggio all'autoproduzione e così dopo il disco di ONDA ROSSA POSSE, uscivano continuamente nuovi dischi tipo Balla e difendi, che diventarono insieme alle posse la colonna sonora di quei tempi, ed erano cose veramente potenti.
A maggio eravamo pronti per la nostra prima iniziativa seria, avevamo messo a punto la birreria (poi l'abbiamo smontata e rifatta un sacco di volte) e improvvisato al piano di sotto una sala concerto unendo due stanzoni. Quindi dopo esserci messi d'accordo con gli amici, compagni dei gruppi preparammo la locandina suonavano i GAS (che da sempre ci sostenevano), la Banda Bassotti e i Red House. Per noi il meglio che c'era in Europa all'epoca!!!
Lo spirito era molto diverso da oggi, infatti i gruppi erano fatti da compagni/e che ANCHE suonavano. Ad esempio i Bassotti vista la nostra ridicola amplificazione andarono a prendere la loro dall'altra parte di Roma, senza battere ciglio, nessuno neanche pensava a chiedere o a parlare di soldi, ad oggi ne sono rimasti proprio pochi di gruppi che si comportano ancora così. Il concerto fu eccezionale anche perchè tutti tra il pubblico sapevamo tutte le canzoni ed era praticamente un coro dall'inizio alla fine, con qualche interruzione tipo quando arrivavano gli abitanti del 6° che venivano a mostrare il loro dissenso (ve sparo) per il casino infernale che facevamo. Noi infatti, da criminali quali eravamo all'epoca non avevamo insonorizzato un cazzo e i gruppi praticamente suonavano dentro casa di quelli del palazzo di fronte, poi già immediatamente dopo e negli anni abbiamo molto migliorato le cose ed abbiamo capito che non dovevamo farci odiare dal vicinato per il casino o approfittarcene perchè la gente da queste parti non chiama la polizia e non va a farti le denuncie.
La mattina del 19 maggio scoprimmo una cosa terribile ascoltando Onda Rossa, nella notte i fasci avevano incendiato il CS Corto Circuito e dentro era stato ucciso un ragazzo, Auro. Andammo tutti al corteo per il quartiere di Lamaro nel pomeriggio, fu l'inizio di un lungo periodo di mobilitazioni antifasciste e di scontri di strada.
Per il 7, 8 e 9 giugno chiudemmo il CSOA e partimmo tutti per Venezia dove c'era l'International Meeting organizzato dagli autonomi padovani. Fu un esperienza importantissima di contatto diretto con i compagni e le compagne di altri paesi, gli infoshop, tante commissioni, la manifestazione dentro Venezia con slogan in diverse lingue, i vaporetti con la bandiera pirata... Noi rimanemmo particolarmente attratti dagli e dalle Autonomen, anche perchè (vedi foto) stavamo vicini, comunque erano venuti in tantissimi dalla Germania e colpirono il nostro immaginario per la loro radicalità, determinazione, coerenza ed il fregarsene delle istituzioni e del rapporto con la gente "normale", loro occupavano interi quartieri e ci facevano quello che gli pareva. Ad agosto molti di noi andarono a passare le vacanze a Berlino.
Tra le cose che facevamo all'epoca c'era la campagna contro le celebrazioni della scoperta/conquista dell'America, noi avevamo fatto parecchi adesivi ed una bella locandina ripresa da uno spot di Onda Rossa e poi avevamo anche rifatto "la firma" per tutte le successive locandine. Le parole d'ordine erano NON SI PUO' CELEBRARE UN GENOCIDIO e 500 anni di resistenza indigena e popolare. Ad ottobre andammo di nuovo tutti ad una manifestazione di due giorni a Genova, ma fu un po' una delusione.
Tra le tante cose a giugno realizzammo anche il numero zero di Laurentinokkupato INFO... ne abbiamo digitalizzato qualche articolo.
Sempre ad ottobre ci fu una mobilitazione antifascista a San Lorenzo che poi arrivò fino al piazzale di fronte il Verano e l'Università. La parola d'ordine per quel giorno era farli a pezzi, se fossero venuti come avevano annunciato gli avremmo fatto pagare tutte le aggressioni che stavano facendo in città, e dato che sarebbero dovuti venire in tanti Movimento Politico, Meridiano Zero, i naziskin vari che giravano all'epoca preparammo un corteo autodifeso che avrebbe spazzato via con facilità chiunque. Tutti con i caschi, bastoni, tubi di ferro, fionde (ed era solo quello che venne tirato fuori) la tensione era bella alta e la polizia si tenne a distanza di sicurezza. Noi preparammo uno strisicione che ci ha accompagnato per tanti anni, degli adesivi e poi, naturalmente, il nostro "armamentario", questa è una foto pubblicata anni dopo da Repubblica con didascalia errata (giovani del 1977), ma invece era proprio la foto del blocco del Laurentinokkupato quel giorno a piazzale del Verano. Poi la settimana dopo andammo a Frascati dove ci doveva essere un convegno di MP e così continuò per parecchio.
Il 1992 fu un anno di grossa attività dei CSOA; nuovi ne vennero occupati, come, vicino a noi, a Spinaceto, Auro e Marco, mentre altri come Askatasuna a Villa Pamphili venivano sgomberati e poi demoliti.
Nel frattempo continuava un'incessante campagna contro i nazi che oramai venivano fuori dappertutto, gli immigrati venivano continuamente attaccati, a Colle Oppio una banda passò il segno e tentò direttamente di uccidere gli immigrati che trovavano rifugio tra i ruderi del parco. (ecco un nostro volantino di gennaio). E' il periodo dei bomber (giubetto da aviatore) con lo scudetto italiano cucito sulla spalla e delle continue risse per strada, aggressioni e agguati.
E proprio in una trappola preparata dai nazi di Meridiano Zero cade un gruppo di noi che stavano cancellando delle scritte razziste in un quartiere adiacente al nostro (Ferratella). Un paio di noi finiscono in ospedale.
Il giorno dopo c'è la risposta immediata del movimento, un gruppone di due, trecento compagni attraversa quel quartiere, attacchina e fa scritte antifasciste e spazza via nazi e simili.
Da quel giorno i fasci del posto emigrano altrove e non si sono mai più visti. Non che prima, tranne l'agguato organizzato a livello cittadino, avessero fatto qualcos'altro che non essere dei fantasmi che facevano scritte di notte.
Il 28 marzo organizziamo anche un corteo antifascista dentro il Laurentino 38 (il volantino di convocazione), ma anche se partecipato, viene schiacciato dall'urbanistica antisociale del quartiere, nel senso che è stato come fare un corteo in un autostrada (una foto del quartiere dall'alto). In questa occasione abbiamo maturato la convinzione che i cortei in questo quartiere se non spontanei, non sarebbero stati il nostro impegno primario.
Il clima rimane comunque pesante in città e per il 18 aprile prepariamo una importante iniziativa, ancora una volta ANTIFASCISTA, con un dibattito e poi con concerto in serata con Banda Bassotti e Big Feet. Per questa iniziativa facciamo anche il nostro primo manifesto in tipografia, un evento viste le nostre poverissime finanze.
I nazi continuano le aggressioni, soprattutto agli immigrati e la magistratura ovviamente non rimane a guardare la risposta antifascista militante e fa fare perquisizioni a un po' tutti i compagni dei CSOA di Roma.
A maggio avviene un evento che segna profondamente il nostro immaginario. Los Angeles è in fiamme e in rivolta. Dopo il verdetto di assoluzione dei poliziotti che avevano massacrato Rodney King la comunità afro-americana, ma non solo, si ribella e per alcuni giorni insorge e saccheggia la metropoli USA.
A metà maggio l'attenzione degli italiani viene incanalata per le gare di barca a vela dell'America's Cup, l'Italia dopo 500 anni tenta la riconquista dell'America, partecipa con il Moro di Venezia, la barca della Montedison, uno dei principali inquinatori del nostro pianeta, impegnato nel saccheggio dell'Amazzonia. Noi facciamo una campagna di contro-informazione su questo con volantinaggi e con una simpatica iniziativa chiamata Affonda il Moro.
Per la fine di giugno, il 27, insieme a molti CSOA e anche con l'energia dei gruppi e delle posse che si sarebbero esibite (Ak47 e OneLOVE in testa) in un esperimento di condivisione dove i ruoli di attivista e artista andarono finalmente a farsi benedire organizzammo Fuori da Rebbibbia. Un evento, concerto, iniziativa di comunicazione, dopo tanti anni, con chi sta in carcere, con particolare attenzione ai prigionieri rivoluzionari.
Dopo l'estate inizia un nuovo autunno caldo, contro gli accordi sindacato padroni del 31 luglio c'è in tutta Italia una fortissima mobilitazione dal basso. Nelle piazze dove parlano i sindacalisti i lavoratori vogliono prendere la parola e parlare ed esprimere la loro critica radicale alla svendita attuata da CGIL, CISL e UIL. Volano bulloni e sassi in tutte le piazze d'Italia. A Roma il 2 ottobre il sindacato mette in campo tutto il suo servizio d'ordine coordinato con la polizia al fine di non fare arrivare i contestatori a San Giovanni... è una battaglia che dura molte ore sia a Piazza San Giovanni che lungo il percorso del corteo, noi siamo lì, faremo anche, subito dopo, un'iniziativa per controinformare sui brutali metodi di repressione utilizzati il 2 ottobre ed un volantino che spiegava cosa stava succedendo.
A fine ottobre facciamo una bella iniziativa con mostra storica sul Black Panther Party e la produzione di un opuscolo, Con Ogni Mezzo Necessario, che raccoglie gli scritti più significativi sulle lotte della popolazione afro-americana negli USA (Malcolm X, Black Panther Party, Huey P. Newton, Bobby Seale, Assata Sakhur, Angela Davis, George Jackson, Mumia Abu Jamal, MOVE, Mike Davis, Marylin Buck e altri/e). Quindi un'iniziativa sui 500 anni di resistenza dalle navi di schiavi alla rivolta di Los Angeles.
Per quel giorno preparammo anche un volantino che distribuimmo a tutti gli intervenuti, eccone il testo.
Per il resto iniziamo a fare concerti quasi ogni sabato e la gente, soprattutto i giovani delle scuole di zona iniziano a popolare il centro sociale quasi quotidianamente. E' l'inizio di una tendenza che vedrà il suo apice durante il 1993.
Nel 1993 eravamo alla moda!!! :-) Ossia il Laurentinokkupato era diventato il posto (CSOA/birreria) più frequentato di tutta questa zona di Roma. Ogni sera 100 o 200 giovani invadevano birreria, ping pong, biliardino etc. per passare la serata tra birre canne ecc.. Questo fa sì che un bel po' di gente nuova iniza a venire alle assemblee di gestione e a partecipare attivamente all'autogestione del posto. Parecchia gente inizia ad arrivare soprattutto dalle scuole superiori della zona e i "nuovi" sono un po' del quartiere e un po' delle zone limitrofe... decisamente più benestanti. La maggioranza degli attivisti/e è comunque del quartiere, il timone resta ai locals :-).
Il fatto che la birreria e tutto il resto siano sempre pieni ci impegna in turni settimanali di gestione della birreria. Ogni giorno, tutti i giorni, 2/3 occupanti si occupano di pulire e preparare il tutto per la serata... e così tutti i giorni per parecchi mesi..
Nel frattempo nel mondo gli USA attaccano nuovamente in Iraq e noi distribuiamo un volantino sul medioriente al riguardo, ma soprattutto nella scena romana si fa pressante il bisogno dei Centri Sociali Occupati e Autogestiti di non sentirsi costantemente minacciati dai continui sgomberi. Siamo ormai il centro di produzione di conflitto e di cultura più esteso e innovativo della città e vogliamo smettere di correre da un presidio antisgombero all'altro e siamo stanchi di vedere anni di lavoro e occupazione svanire perchè la polizia ci sgombera. Inizia una serie di riunioni del Coordinamento dei CSOA di Roma.
Centrali in questo periodo divengono a livello nazionale le elezioni comunali di Roma. Per la prima volta si vota dopo il crollo dei vecchi partiti DC PSI e Co. che avevano governato l'Italia fino ad allora e si vota direttamente il sindaco. Il centro-sinistra a Roma candida Francesco Rutelli (ex Verdi, Ex Radicale) mentre la destra candida il segretario del MSI Gianfranco Fini. L'incubo di un sindaco fascista aleggia e fa discutere i CSOA di tutta Roma. C'è un'assemblea al CSOA Auro e Marco di Spinaceto con Rutelli, l'assemblea è affollata non certo tenera con Rutelli tutti gli altri che ci hanno sempre e solo considerato autonomi, occupanti abusivi ecc..
Comunque le posizioni dei CSOA di Roma sono variegate e soprattutto quando si andrà al ballottaggio (a dicembre) in tanti andranno a votare "per evitare il peggio". Anche al nostro interno sebbene prevalga ampliamente al posizione dell'astensione/nessuna delega/azione diretta, qualcuno voto per Rutelli. Ci fu comunque un continuo rintuzzare comizi fascisti nei quartieri popolari e piccoli scontri con la polizia che li proteggeva. La più grossa mobilitazione antifascista fu quella a Porta San Paolo dove il fascista Teodoro Buontempo (er pecora) aveva indetto un comizio. Proprio lì nel luogo simbolo della resistenza ai fascisti e ai nazisti a Roma. Neanche a dirlo che er pecora il comizio non lo ha fatto, ossia mi pare che per un po' ha parlato da solo o tra pochi fedeli... poi me lo ricordo inquadrato dietro la fionda mentre la DIGOS se lo protegge per portarlo via sotto una pioggia di pietre, molti altri fascisti malgrado le bandiere rosse che campeggiano in mezzo alla piazza imboccano dentro il presidio dei compagni e ricevono un caloroso "benvenuto". Per il ballottaggio vengono attacchinati una marea di manifesti antifascisti che invitano a NON VOTARE FINI, e anche noi inoltre produciamo delle locandine che seppure per l'astensione comunque smascherano Fini per quel fascista che è e non per il candidato pulito e onesto che vorrebbe raccogliere il voto di protesta. (vedi locandine 1, 2, 3, 4)
Facciamo per tutto l'inverno e primavera molte iniziative e siamo sempre attivi in città (vedi locandine 1993) e poi seguirà un'estate di vacanze collettive. Un primo assaggio è il corteo a Milano a inizio luglio ed il festival del Parco Lambro, si parte tutti per difendere il Leoncavallo dalle minacce di sgombero del sindaco leghista Formentini, si farà poi un corteo su questo anche a Roma a ottobre. Poi ad agosto tutti/e al campeggio di lotta contro le basi Nato in Puglia, a Taranto. Un'estate di lotta memorabile. A Roma ad agosto viene sgomberato il CSOA Pirateria di Porto, la questione della sicurezza delle occupazioni si fa sempre più pressante. Sulle nostre locandine da un po' di tempo infatti appare anche lo slogan: CONTRO GLI SGOMBERI DEI CENTRI SOCIALI, PER L'ASSEGNAZIONE DEGLI SPAZI ALLE ASSEMBLEE DI GESTIONE.
Tra le tante iniziative da segnalare c'è stata sicuramente quella "Strade in Festa al Laurentino" insieme ad una vicina struttura della sinistra sempre al sesto ponte organizziamo questa specie di festa popolare... che in parte riesce... musica, artisti di strada, giocolieri, graffitari (interrotti fastidiosamente dai vigili) ballo liscio, ma noi non ci divertiamo troppo e decidiamo che riusciamo a fare di meglio con altre forme espressive.
Un'altra iniziativa che fa parecchio discutere l'assemblea di gestione è una serata techno/industrial/underground alcuni vedono i ritmi ripetitivi della techno come musica autoritaria, la serata si finirà per fare, poi dieci anni dopo serate come questa saranno comunissime negli spazi occupati, ma il dibattito non è mai finito.
Da notare una buona produzione dell'Infoshop che sforna cassette PIRATA in quantità e ben tre numeri di un bell'opuscolo di comunicazione in formato A5 chiamato INFO
Il 1994 continua con il ritmo serrato di iniziative e di apertura del posto ed anche della birreria, tutti i giorni. Si riparte subito con un concerto l'8 gennaio per alzare qualche soldo per le spese legali di tre di noi che eravamo stati denunciati durante lo sgombero del CSOA Askatasuna a Villa Pamphili (l'accusa sostanzialmente voleva farci pagare un miliardo derivato dal fatto che gli occupanti avevano ripulito il posto e rimosso le macerie di un prefabbricato) comunque questo processo insensato che coinvolgeva una cinquantina di attivisti occupanti dei CSOA finì in assoluzione).
E così con questo ritmo si continua per tutto gennaio e febbraio quasi un concerto ogni settimana, e ciò voleva dire prepararare tutto (birreria, cucina e amplificazione), pubblicizzare (creare locandina e attachinarle in giro), oltre a pulire e ripulire tutto più altri lavori ed emergenze varie che non mancano mai.
Con questo ritmo ci prepariamo ad una grande iniziativa per festeggiare i 3 anni di occupazione: tre concerti di grande attrazione per il 9, il 16 ed il 23 aprile.
Vogliamo fare le cose in grande a partire dal manifesto, ma non andremo in tipografia bensì lo faremo autoprodotto... serigrafato.
Già in precedenza eravamo stati al CSOA Hai Visto Quinto? (il Sisto) di Val Melaina per partecipare alla stampa di altri manifesti per iniziative dei CSOA, questa volta ci siamo fatti aiutare ed insegnare da alcuni/e di loro come fare e per tre giorni a fine marzo ci siamo trasferiti ad HVQ, dall'altra parte della città per fare i nostri manifesti serigrafati.
Vennero bellissimi. E dopo questa esperienza con l'aiuto di uno di noi fabbro abbiamo realizzato un nostro tavolo per serigrafia dove abbiamo fatto parecchi manifesti per gli anni successivi.
Dei gruppi che dovevano suonare per la serata del 16 Lou X venne sostituito da Fil Rouge e Menti Criminali. C'è da ricordare che la serata del 16.4 fu realizzata dal collettivo La Strada che si riuniva da parecchio tempo al Laurentinokkupato. Il ricavato della serata servì per mettere insieme una prima base di fondi per iniziare l'occupazione, che sarebbe avvenuta di lì a breve, del CSOA La Strada a Garbatella.
Nel frattempo in città continuavano anche se con minore intensità di prima sporadici attacchi notturni dei nazi contro i CSOA o scorribande all'Università, ma ogni volta che incappano nei compagni/e i fascisti pagano duramente e pagano tutto.
Il 21 febbraio la polizia sgombera il CSOA Pirateria di Porta (Porta Portese) il giorno dopo viene rioccupato in forza dai CSOA di Roma, Rutelli viene paragonato a Formentini, il sindaco leghista di Milano che a gennaio aveva sgomberato il Leoncavallo.
Nel cuore dell'Europa è in corso la guerra nella ex-Yugoslavia, ma nessuno sembra o vuole acorgersene e a pochi km. da noi ci si uccide a migliaia con ferocia razzista e vengono portati avanti massacri fosse comuni e stupro etnico. Anche nell'area antagonista non c'è molta attenzione su tutto ciò.
Riusciamo a metà maggio a costruire insieme alla Libreria Anomalia, a Radio Onda Rossa e a Cervello a Sonagli, una serata di discussione e approfondimento molto, molto importante dal nome Cosi' vicini - Cosi' lontani.
A giugno firmiamo insieme ad altre strutture un documento che sancisce la fine dei rapporti del movimento con il CIP Alessandrino il cui leader era implicato nello scandalo dei fondi neri del SISDE. Prima e dopo e per molti molti anni a seguire sono stati ripetutamente allontanati con fermezza e decisione da cortei e assemblee del movimento.
Il Coordinamento dei CSOA divenuto ora "Coordinamento Cittadino dei Centri Sociali e delle Associazioni di Base" in questo periodo si stava dando parecchio da fare, ma quello che per noi avrebbe dovuto essere una assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni verso il lavoro socio-culturale che negli anni avevano svolto i CSOA nelle periferie romane abbandonate nelle mani della destra razzista, stava diventando ben altro, una delibera di inizitiva popolare stracciata e riscritta dai rappresentati dei partiti della sinistra istituzionale. Uscimmo dal Coord. e non partecipammo ad una contro estate romana IL GIOCO DEL DRAGO organizzata da diversi CSOA per fare informazione e sostenere la delibera.
Per l'estate ci fu a Napoli il vertice del G7, noi aderimmo al campeggio/controvertice organizzato da Officina 99 chiamato Rovesciare il mondo, ma rovesciammo ben poco perchè la cosa era mal organizzata e la polizia con pochi mezzi ci tenne comodamente fuori dal centro città.
A ottobre ennesimo sgombero a Pirateria di Porta, perdiamo un bel posto ed anche l'arte degli enormi graffiti fatti al suo interno la questione degli sgomberi continua ad essere centrale per la vita dei CSOA.
Intanto Berlusconi è al governo e il paese è mobilitato per mandarlo via al più presto. C'è grande mobilitazione anche, anzi soprattutto da parte della sisnistra istituzionale. Anche nelle nostre locandine ci sono indicazioni per il boicottaggio delle aziende di Berlusconi. Alla fine, dopo un corteo di circa un milione e mezzo di persone a Roma il 12 novembre, il 21 dicembre, abbandonato anche dalla Lega Nord il governo di Berlusconi cade.
Anche per il 1995 si continua con un ritmo intenso: Centro Sociale aperto tutti i giorni con biblioteca, palestra, sala prove musicali, sala artistica, serigrafia, musica e diffusione materiale autoprodotto in più TUTTE LE SERE BIRRERIA. Il carico di lavoro che grava sugli occupanti inizia ad essere pesante e tra turni della birreria e apertura al quartiere si rischia di stare sempre dentro al Centro Sociale come in un microcosmo e infatti capita a parecchi di noi di passare diversi giorni senza uscire dato che qui c'è tutto, vengono tutti... si sta bene.
La nostra curiosità e la voglia di comunicare e di rinnovare i movimenti di trasformazione sociale portandoli su percorsi libertari, ecologisti, antisessisti e partecipi della rivoluzione comunicativa fa sì che il Centro Sociale dove stiamo tanto bene ci stia anche stretto, almeno ad una parte di noi.
Tirando le somme in questo anno alla fine avremo lavorato moltissimo sulla comunicazione infatti costruimmo ed utilizzammo parecchio la nostra serigrafia, iniziammo una più stretta partecipazione nelle attività e nel sostegno di Radio Onda Rossa fino a farci carico del "turno autogestito" ossia di occuparci di tutta programmazione della domenica (dalle 9 alle 18) di Onda Rossa, quella che era la biblioteca divenne anche Centro di Documentazione Antagonista (l'attuale Infoshop) per raccogliere e distribuire materiale autoprodotto e per crearne di nuovo. In ultimo fu l'anno dell'inizio di un utilizzo massiccio dei computer nelle attività del CSOA. Dalla scrittura dei volantini, alla creazione di manifesti, adesivi e delle locandine, che però erano ancora perlopiù fatte con tecnica mista (computer, pennarelli, colla e trasferibili) fino alle prime ricerche su Internet per i materiali da tradurre per gli opuscoli o le trasmissioni.
Nella prima metà dell'anno parecchi di noi, quasi tutti, ci trasferiamo per dei periodi a Londra dove un occupante del Centro Sociale è andato a vivere stabilmente e ha squattato una grande tipica casa inglese ad Hackney.
Questo via vai continua a nutrire il nostro immaginario con nuova musica, nuovi materiali, nuove idee e così sarà negli anni a seguire molti di noi andranno in giro per il mondo poi torneranno con nuove idee e cose che hanno entusiasmato e che si possono provare a condividere anche qui a partire dal Laurentinokkupato.
Per quel che riguarda il nostro attivismo ci diamo un gran daffare per sostenere Radio Onda Rossa, dando una mano nelle iniziative per raccogliere fondi e nella campagna per l'assegnazione di una nuova frequenza alla Radio. Durante il turno autogestito che facciamo tutte le domeniche portiamo anche molti materiali che saranno poi l'inizio di diverse campagne contro le multinazionali come Shell e McDonald's che negli anni successivi diventeranno molto popolari.
Un'altra campagna che ci vede molto attivi fino ad organizzare una manifestazione nazionale a Roma e poi serata da noi è quella contro l'esecuzione di Mumia Abu Jamal, prigioniero politico negli Stati Uniti, ex militante del Black Panther Party e dei MOVE accusato di aver ucciso un poliziotto, il culmine della campagna sarà a dicembre la manifestazione sotto l'ambasciata USA di Via Veneto (circa 2.000 persone) e la successiva serata benefit al Laurentinokkupato.
Le vicende invece dei Centri Sociali e del Coordinamento arrivano a luglio ad un punto di svolta. Il Coordinamento tenta di rioccupare il CSOA La Torre (zona Nomentana) sgomberato diverse volte nei mesi precedenti. La polizia parte immediatamente in forze per sgomberare immediatamente la nuova occupazione, c'è resistenza da parte di chi sta dentro e da parte di chi sta fuori a cercare di alleggerire l'assedio. Il comune, che nelle valutazioni del Coordinamento avrebbe dovuto mediare, è invece latitante, alla fine della giornata si contano 85 denunciati per associazione a delinquere.
Il giorno dopo c'è subito un corteo pieno di rabbia per quel che sta succedendo come se la polizia, gli sgomberi e gli arresti non bastassero ci si mettono pure i fascisti di Talenti che si schierano ad un certo punto della Nomentana per fare non si sa cosa. Anche perchè non gliene viene dato il tempo e vengono tutti inseguiti e pestati come si deve.
Questo sgombero porterà a successive iniziative al Campidoglio e diversi incontri con il comune che insiste con i CSOA per il ripudio della violenza, la legalizzazione, bollette, affitti e così via.
La spaccatura di quella che era la grande famiglia dei Centri Sociali di Roma (semo tutti fratelli) è consumata. Tra chi aderisce alla trattativa e chi la rifiuta ci sono le consuete accuse di estremismo e di immaturità o di tradimento e di svendita. Ci si guarda male, si parla male, i CSOA si spaccano in due e capita pure di mettersi le mani addosso. La crisi dei CSOA e di come erano stati fino ad allora è evidente.
Riguardo a tutto ciò pensammo che fosse giunto il momento di fare chiarezza sulle nostre scelte e scrivemmo un documento che poi diffondemmo per tutta l'area antagonista/libertaria.
Un documento in più punti che andava oltre la sola questione della delibera 26 e andava invece ad analizzare cosa siamo e cosa vogliamo e che sarà poi punto di riferimento per una nuovo modo di stare nei posti occupati.
Per noi (ma poi sarà così per molti altri) l'esperienza dei Centri Sociali Occupati e Autogestiti (alcuni li chiameranno poi Centri Sociali di prima generazione) si era conclusa e il movimento dei CSOA era finito "diviso e scomposto nel confronto/scontro con l'istituzione".
Si è conclusa l'epoca del militante che va a fare politica il pomeriggio, apre il CSOA e la sera lo chiude. Noi nel posto ci viviamo, ci abitiamo e siamo attivisti 24 ore, non stiamo più ai discorsi o alle proposte, siamo alla sperimentazione, al vivere in modo differente, alternativo, la zona autonoma.
Quello che era diventato questo posto era qualcosa di diverso, molto anomalo per la scena dei Centri Sociali Autogestiti italiani dell'epoca.
Una buona parte di noi continua una stretta collaborazione con altri attivisti alla realizzazione di media indipendenti e alla diffusione del www tra i Centri Sociali di Roma.
A gennaio un gruppo di noi e un altro gruppetto di Auro e Marco di Spinaceto partiamo per Amsterdam per partecipare a Next Five Minutes, un festival internazionale dei “MEDIA TATTICI”. In breve il concetto di media tattico è: “Media tattici sono quello che succede quando i media a basso costo e "fai da te" resi possibili dalla rivoluzione che c'e' stata nell'elettronica di consumo e da estese forme di distribuzione (dall'accesso pubblico al cavo all'Internet), vengono sfruttati da gruppi e individui che si sentono danneggiati o esclusi dalla cultura dominante. I media tattici non solo riportano gli eventi, ma non sono mai imparziali, dato che partecipano ed e' questa piu' di ogni altra cosa che li separa dai media ufficiali/tradizionali”.*
A seguito di quell'esperienza il gruppo formato da noi ed altri che già era attivo a Radio Onda Rossa riguardo all'utilizzo di internet per dare voce ai contenuti dei movimenti e per reperire notizie dai movimenti di tutto il mondo saltando agenzie e mainstream media, si consolida e inizia un progetto indipendente chiamato Tactical Media Crew che da presto vita (ad aprile) ad un sito di informazione antagonista, uno dei primi siti web importanti della rete antagonista italiana insieme ad ECN a cui ugualmente collaboriamo.
E' un periodo in cui andiamo in giro per i CSOA con brochure e floppy disc per illustrare il progetto, facciamo anche iniziativa al Laurentinokkupato il 30 marzo, suonano i Sattamassagana benefit per TM Crew per raccogliere i soldi per il primo hosting.
Continuiamo anche a fare il turno settimanale della domenica a Radio Onda Rossa dove mettiamo in piedi diverse trasmissioni serie tipo “World Wide Info” e meno serie “Lo spazio di Gino” nella prima reperiamo info su internet sulle nuove tendenze dei movimenti, azioni internazionali, campagne di boicottaggio delle multi ecc., nell'altra spazio alla musica demenziale e a richiesta + divertimento. Ogni tanto ci scontriamo con le consuetudini un po' vetuste della classica conduzione radiofonica, ma del resto la radio si era aperta ai centri sociali e non eravamo certo li a mettergli Guccini o Manfredi, piuttosto Chumbawamba, Goldie, Blaggers, Public Enemy, Cypress Hill & co. L'esperienza del turno a Radio Onda Rossa dura un'anno e si conclude a giugno 2006 dopo un'anno di domeniche in Radio e in quest'anno la radio riesce ad ottenere, fianlmente una nuova frequenza 87.9 FM.
Ad aprile facciamo anche una due giorni a sotegno di Onda Rossa mentre a maggio organizziamo una iniziativa per diffondere informazione e materiali anti AIDS a seguito di una collaborazione con l'unitò di strada della Cooperativa Magliana 80 che in quel periodo operava ai ponti del Laurentino 38.
Al Laurentinokkupato portiamo avanti una campagna di sostegno agli anarchici imprigionati dall’inchiesta ROS-Marini e facciamo anche diverse iniziative su questa questione, come una assemblea nazionale il 26 ottobre. Nel comunicato stampa dei carabinieri, che accompagnava l'operazione dei ROS con 29 mandati di cattura e 68 imputati, si parlava di una inesistente organizzazione eversiva strutturata su 'due livelli': un livello interno palesemente nascosto e illegale, protetto da un 'secondo livello' più visibile, ideale per "mimetizzarsi nel tessuto sociale ed interagire con altre cellule eversive con pericolosi sodalizi criminali". Era evidente che con questo 'secondo livello' si intendevano colpire tutte quelle situazioni di socialità e solidarietà diffusa che avevano fornito e continuavano a fornire appoggio a tutti coloro che non si sottomettono agli apparati repressivi dello Stato.
Nel frattempo continuano ancora con molta frequenza nei fine settimana i concerti e le rassegne cinematografiche.
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