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ANTI-LAGER
ACTION TOUR
CONTRO LE ESPULSIONI E LEMARGINAZIONE
PARTE
CON SUCCESSO LANTI-LAGER ACTION TOUR
21
AGOSTO 2004 >>>
Sabato 21 agosto ha Avuto luogo la prima
manifestazione dellAnti-lager action
tour a Bramsche-Hesepe, presso il centro
per le espulsioni.
La manifestazione è cominciata
alla stazione ed ha attraversato il villaggio
di Hesepe fino al cosiddetto centro
di accoglienza, il più grosso
centro di detenzione in Germania che può
accogliere fino a 550 persone.
Verso
le 12 si sono radunati i/le manifestanti
antirazzist* alla stazione di Hesepe,
a circa 15 km a nord da Osnabrueck. Nonostante
la pioggia, il corteo verso quello che
eufemisticamente viene chiamato centro
daccoglienza ha raccolto circa
600 persone.
Questo
centro di detenzione si trova, come spesso
accade, isolato in un bosco, poco fuori
del villaggio. Negli ultimi tempi è
stato spesso al centro di cronache a causa
della resistenza attiva dei/lle rifugiat*,
che più di una volta hanno bloccato
lingresso agli addetti del centro
in segno di protesta contro le condizioni
disumane, e contro lespulsione di
un ceceno, deportato in Austria e separato
dai familiari.
Dal
giornale dellanti-lager tour:
Come stabilito dalle autorità
al centro di detenzione di Bramsche vengono
introdotti solo migranti le cui richieste
dasilo non hanno alcuna possibilità
di successo. In concreto questo significa
che sin dallinizio si esercita sui
rifugiati una pressione psicologica tale
da indurli a scegliere la via dellespatrio
volontario. A questo scopo
vengono usati diversi mezzi di convincimento:
la riduzione dei contributi in denaro
ad esempio, o la mensa, che per 6 giorni
a settimana serve lo stesso cibo (per
il vitto non si presta alcuna attenzione
alle attitudini culturali o personali).
[
] Già da molto tempo si
ribellano soprattutto le famiglie cecene
lì rinchiuse alle impensabili condizioni
di vita a Bramsche. Lanti-lager
action tour supporta questa battaglia.
Alla
manifestazione volevano partecipare anche
migranti detenuti nel lager, ma quando
una delegazione dal camp è andata
a prenderli hanno risposto solo in 30;
tutti erano spaventati dalle intimidazioni
delle autorità del centro, che
li hanno minacciati avvertendoli che una
partecipazione alle manifestazioni o un
contatto coi manifestanti non li avrebbe
portati a nulla di buono.
La
manifestazione è risultata rumorosa
e colorata, cera un blocco blue-silver
con tamburi samba. Sono stati scanditi
molti slogan, e latmosfera era grintosa.
Dopo alcuni interventi alla stazione si
ha proseguito alla volta del lager, dove
si incitava ad attaccare la recinzione.
Al villaggio gli/le abitanti incontrati
rimanevano fermi sui loro balconi e dietro
gli steccati dei giardini; reazioni e
commenti in ogni caso non lasciano dubbi
sul fatto che la manifestazione riscuotesse
poco consenso da parte loro, a volte anche
risentimento.
Nei
giorni precedenti abbiamo assistito ad
una campagna diffamatoria da parte della
stampa locale contro il camp e i/le suoi/e
partecipanti, antirazzist* di sinistra.
Sembra quasi che sia stata ingaggiata
una battaglia per proteggere il patrimonio
dei residenti locali dai manifestanti.
Il direttore del lager prepara un incremento
del personale e lo schieramento di forze
di polizia sul territorio del lager per
tutta la durata del camp.
Arrivati
al lager infatti abbiamo notato un grosso
schieramento di polizia (circa 300), alcuni
con cavalli. Laccesso alla zona
del lager era ostacolato da numerosi blindati,
e la polizia sembrava in stato di allerta.
Appena arrivate alcune attiviste hanno
cominciato ad attaccare la recinzione,
e non mancava molto perché questa
cadesse. Ma quando il recinto era quasi
distrutto è intervenuta la polizia
con tutta la brutalità di cui è
capace e spingendo i/le manifestanti indietro
verso il parcheggio, dove è cominciata
una manifestazione conclusiva con interventi
di alcuni rifugiati.
Gli
sbirri hanno permesso ai rifugiati di
uscire dal lager, ma poi non hanno più
permesso loro di rientrare. Dopo circa
unora lazione si è
conclusa e i/le manifestanti sono tornati/e
al campo.
Una
persona è stata fermata con laccusa
di resistenza.
Foto:
http://noborder.org/item_fresh.php?id=302
http://www.de.indymedia.org/2004/08/90201.shtml
MANIFESTAZIONE
AL CENTRO DI DETENZIONE FEMMINILE DI NEUSS
22
AGOSTO >>>
Domenica
22 agosto a Neuss nel contesto delle azioni
dellAnti-lager tour ha avuto luogo
una manifestazione contro il centro di
detenzione femminile, alla quale hanno
partecipato circa 350 persone. Davanti
al lager e anche al centro della città
hanno avuto luogo manifestazioni con interventi.
Verso
le 14.30 i/le manifestant* antirazzist*
si sono radunat* nel piazzale davanti
alla stazione. Da Bramsche sono arrivat*
circa 100 manifestanti con il treno. In
diversi treni e autobus, di volta in volta
sono state realizzate piccole azioni allinterno
o allesterno della stazione. Il
blocco blue-silver e i tamburi vivacizzavano
latmosfera, sono stati distribuiti
giornali dellanti-lager tour agli
altri passeggeri; latmosfera nonostante
il lungo viaggio era positiva.
Arrivati
a Neuss parte il corteo, con i/le manifestanti
provenienti dal camp insieme ad altr*
antirazzist*, in direzione del lager,
che si trova dentro la città di
Neuss.
Il
carcere ospita 80 donne, il 70% delle
quali sono state prese nel corso di incursioni
in bordelli o per strada.
Fanno parte delle circa 1,5 milioni di
persone che vivono in Germania senza documenti.
Molte delle clandestine in Germania lavorano
come colf, badanti, babysitter. [
]
Sia famiglie che aziende approfittano
di questo potenziale di forza lavoro privato
di ogni diritto ed assolutamente economico.
La
manifestazione attraverso la città
scorre tranquilla fino allarrivo
al carcere. Nelle strade strette i marciapiedi
sono bloccati con transenne, cosa che
non impedisce ai/lle manifestanti di farsi
largo fino al muro del carcere. Alcuni
poliziotti stanno di fronte agli/lle attivist*
senza transenne, mostrando un atteggiamento
tra il cauto e laggressivo. Nel
complesso la polizia non è così
numerosa.
Dopo
un breve intervento orale si continua
la manifestazione; nel frattempo le donne
sono state trasferite nella parte posteriore
delledificio. Inoltre non sono autorizzate
ad andare nel cortile interno: si dimostra
così come i funzionari vogliano
a tutti i costi impedire una percezione
delle manifestazioni di solidarietà,
ed isolare le donne detenute dal mondo
esterno.
Dal
carcere ci si sposta verso una piazza
al centro della città, dove si
intrecciano ancora interventi. Tra le
altre cose si parla di questioni relative
alla detenzione e allevasione in
particolare di donne, della discriminazione
nei confronti di omosessuali (fino alla
pena di morte) in numerosi paesi, e delle
condizioni di vita in carcere. Donne curde
parte di una rete curda femminista riportano
la loro testimonianza; parlano anche alcun*
migranti da diverse regioni della Germania.
I clienti del caffè nella zona
antistante mostrano per lo più
atteggiamento di rifiuto o ignoranza.
La
manifestazione finisce alle 18 circa.
Unico
incidente: un uomo in tenuta da tiro a
segno (usanza tipica della città)
è stato riportato tempestivamente
fino alla sua abitazione da un poliziotto.
Luomo voleva partecipare assolutamente
alla manifestazione, cosa che come
lo sbirro ha giustamente predetto
sarebbe stata controproducente per lui
visto che antifascismo a volte significa
anche dar una lezione ai cacciatori.
Foto:
http://de.indymedia.org/2004/08/90383.shtml
DIRETTORE
DEL LAGER SI SOTTRAE ALL'ESPULSIONE
22
AGOSTO 2004 >>>
Domenica
mattina è fallita lespulsione
del direttore del cpt di Bramsche-Hesepe
Conrad Bramm.
Circa
60 persone si erano radunate davanti alla
sua abitazione in Finkerstasse 14 a Bramsche,
per mettere in pratica lespulsione
accompagnata. Un esame delle generalità
delluomo che da semplice membro
dellFDP (partito liberale/centro
ndt) è riuscito oggi a fare
carriera, ha rivelato che esse erano false.
Gli è stato consegnato un avviso
di espulsione, nonché la sospensione
da ogni incarico in vista dei guadagni
ricavati finora.
Nonostante
la massiccia presenza di gente attorno,
forze di polizia e di un gruppo di assistenti
sociali del lager, il signor Bramm è
riuscito a sottrarsi al provvedimento
di espulsione. Al momento è latitante
e ricercato.
Il
teatro di strada ha avuto
luogo in occasione dellAnti-lager
action tour. [
] Lo spettacolo era
mirato a sottolineare la responsabilità
del direttore Bramm per le condizioni
del lager di Bramsche-Hesepe.
Come
già detto nel lager si trovano
i/le rifuguat* che hanno fatto richiesta
dasilo ma che hanno ben poca speranza
di ottenerlo. Essi vengono persuasi tramite
frequenti interrogatori, perquisizioni
arbitrarie delle stanze ed ogni mezzo
possibile ad optare per il rimpatrio volontario.
Gli assistenti sociali ricevono premi
in base alla quantità di detenuti
che riescono a convincere.
A
Conrad Bramm è stato dato il foglio
di via, in quanto identificato come soggetto
non desiderato né capace di integrarsi
nella presente cultura della resistenza.
[
]
GIORNATA
DAZIONI AD OSNA CENTRO CITTA
23
AGOSTO >>>
Oggi
verso le 14 al centro della città
di Osnabruecker ha avuto luogo una giornata
di azioni. Si è trattato di una
manifestazione con uno speakers
corner, tutt* gli/le interessat*
erano invitat* ad esprimersi al microfono
a proposito della situazione dei centri
di detenzione, dei rifugiati e della politica
tedesca sulle espulsioni.
Si
è cominciato con un intervento
sulla situazione dei rifugiati in Germania;
poi sono stati presentati casi personali
per descrivere le condizioni disumane
di vita nei lager, prestando attenzione
anche alla particolare situazione delle
donne rifugiate. Più volte abbiamo
invitato la popolazione ad unirsi alla
lotta dei/lle migranti.
Alla
manifestazione hanno partecipato circa
150 persone, latmosfera era
come in tutte le azioni dellAnti-lager
tour finora molto buona. Il blocco
blue-silver ha animato la situazione con
tamburi, canti e balli [come sempre
!
ndt] Sono stati distribuiti molti
giornali del camp e allestiti pannelli
con cartelloni. Hanno partecipato anche
alcun* migranti dal lager di Bramsche-Hesepe;
ci sono stati interventi in francese,
tedesco, inglese e turco, poi tradotti.
E
positivo il fatto che molt* passanti si
sono fermat* e hanno mostrato interesse
si chiedevano cosa si festeggia
qui? -. Forse questa è una
modalità dazione positiva.
Come
conclusione dellazione cè
stato un corteo rumoroso e dinamico verso
la stazione. Alla manifestazione del lunedì
[in Germania stanno avendo luogo una serie
di manifestazioni ogni lunedì per
protestare contro Hartz, la riforma economica
- ndt] che ha avuto luogo nelle vicinanze,
in centro, due persone sono state brutalmente
portate via dalla polizia; una persona
che ha scattato foto della carica è
stata presa, ma un grosso gruppo è
riuscito rumorosamente a riprenderla.
Laltra è stata arrestata,
e non è ancora stata rilasciata.
GIORNATA
DI AZIONI A BRAMSCHE-HESEPE
24
AGOSTO >>>
Martedì
24 agosto a Bramsche-Hesepe vicino ad
Osnabrueck ha avuto luogo unaltra
giornata di azioni contro il cpt, in cui
si trovano 550 detenuti. Abbiamo organizzato
una colazione nel parcheggio davanti al
lager, una partita di pallone nellarea
accanto al camp, e per il momento si tengono
workshop e dibattiti. La tappa del tour
ad Hesepe si conclude stasera con un concerto
e un party a seguire.
Verso
le 9.30 alcun* attivst* del campo hanno
cominciato ad allestire una colazione
davanti al lager, con tavoli e banchetti.
E stato portato il miglior cibo
e la determinazione per creare unatmosfera
rilassata, che neanche i pochi poliziotti
presenti sono riusciti a rovinare, nonostante
gli atteggiamenti sempre provocatori dei
giorni scorsi.
Inizialmente
la presenza di polizia (che è salita
poi fino a un centinaio di individui)
allingresso del lager è riuscita
ad intimidire molt* detenut*, che erano
titubanti nel partecipare alla colazione.
Dopo un po la paura di eventuali
provvedimenti repressivi si è dissolta,
e sempre più migranti hanno preso
parte allazione. Fortunatamente
si è riusciti a rompere il ghiaccio,
parlando alcuni di loro hanno cominciato
a raccontare le proprie storie personali.
Addirittura gli operatori nel lager hanno
raccontato loro che il camp è stato
organizzato da gruppi di destra, ed è
contro gli immigrati. Alcuni di loro ci
credevano fino allincontro di stamattina,
quando hanno potuto farsi unidea
più esatta. Questo è solo
lennesima dimostrazione di come
la direzione del lager, gli addetti, le
autorità e la polizia cerchino
in ogni modo di mantenere la condizione
disolamento e demarginazione
dei/lle detenut*.
Col
tempo latmosfera migliora progressivamente,
si radunano nel complesso un centinaio
di persone. In strada viene riproposto
il balletto delle tenaglie
ed il cartello di entrata del lager viene
graficamente modificato.
Verso
le 12,30 la colazione si conclude; è
stata sicuramente un confronto molto interessante
tra attivist* e migranti, e un passo importante
nello stabilire un contatto mediante una
pratica di comunicazione di questo tipo.
Alcun* migranti sono dispiaciuti che lanti-lager
tour si trasferisca già oggi altrove.
Il
pomeriggio nel campo da calcio adiacente
al campeggio si è giocata una partita
tra migranti e partecipanti al camp. Le
squadre erano miste; è mancata
partecipazione da parte dei ragazzi del
posto, che non hanno voluto o potuto partecipare,
anche perché non cè
stato preavviso della partita. Il match
è finito 4 a 5 per una delle due
squadre.
In
questo momento sta avendo luogo una mostra
informativa sulla situazione in Nepal
e la resistenza della popolazione contro
loppressione monarchica e le violazioni
di diritti umani. Più tardi avremo
altre mostre e dibattiti, e per concludere
la tappa del camp qui a Bramsche un concerto
punk e un dj set. Domani il tour si trasferisce
ad Hannover. [
]
Foto:
http://de.indymedia.org/2004/08/90581.shtml
http://de.indymedia.org/2004/08/90894.shtml
LANTI-LAGER
TOUR CONTINUA
26
AGOSTO >>>
Mercoledì
25 agosto lanti-lager tour si sposta
da Bramsche ad Hannover. Lanti-lager
action tour continua. [
] Dopo anni
di noBorder camps ora un camptour, esperienza
del tutto nuova. Oggi questesperienza
vuol dire in concreto sveglia alle 7,
smontare le tende, salire su autobus e
mezzi propri; alle 11,30 la carovana è
pronta a partire, tutto sotto gli attenti
occhi della Legge.
Dal
lager un detenuto viene a salutarci, e
ci racconta che questa notte sono spariti
15 metri della recinzione esterna della
prigione.
[
]
Arrivati ad Hannover dallautostrada
si va diretti al centro per le espulsioni
Langenhagen presso laeroporto di
Hannover, che è già ampiamente
circondato dalle forze dellordine.
Non manca neanche una pattuglia a cavallo.
Il
lager sembra un carcere di massima sicurezza.
Barriere di filo spinato alte diversi
metri circondano il blocco di edifici
(3 diversi fabbricati: 2 per uomini e
1 per donne), piazzato in una zona deserta
tra laeroporto e il bosco.
Un
paio di info dal giornale del tour:
Dal maggio 2000 allaeroporto
di Hannover si trova un centro per le
espulsioni che imprigiona 143 uomini e
42 donne. Vivono in celle che contengono
da 2 a 5 persone, hanno 2 ore daria
al giorno, e il permesso di ricevere visite
per 1 ora alla settimana.
La
demo, con circa 200 persone, si dirige
verso il carcere. Rumorosa e colorata,
grazie anche al blocco blue-silver, è
stata partecipata anche da molt* migranti.
Davanti ad ogni edificio una lunga sosta,
tamburi, saluti e grida rivolti ai/lle
detenut*, che si affacciano alle finestre
e fanno cenni di saluto. Leggiamo comunicati
di solidarietà in diverse lingue,
e cerchiamo di comunicare con le persone
internate attraverso la recinzione.
Un
uomo tiene un cartello da una finestra:
Nel mio paese ho una condanna a
morte. Chiamiamo: Di dove sei? Che
lingua parli? Alcun* manifestanti arab*
cominciano una comunicazione fatta di
grida. Viene dallIraq
un uomo
grida dei consigli, cosa fare in caso
di deportazione. Un
guardiano cerca per tutto il tempo di
disturbare la comunicazione, di far tacere
il detenuto, e quando gli vengono dati
i consigli chiude la finestra. Un uomo
di lingua russa, dalla zona dei caucasici,
comincia a gridare per comunicare, una
donna che parla russo gli risponde.
Le guardie allinterno sono infastidite
da questa comunicazione; fuori con la
polizia non mancano i soliti spintoni
quando arriviamo allaltezza del
cancello dentrata.
Dopo
aver fatto il giro del blocco di edifici,
si torna indietro verso laeroporto
e poi in centro, dove dalle 17 è
stato allestito un info-point a Kroepke,
per informare i/le passanti sul tour,
sul lager e sulla quotidianità
del razzismo in Germania.
Verso
le 18.30 si sono radunati circa 300 attivist*;
un corteo è partito per le vie
del centro per sensibilizzare gli abitanti
sulla situazioni di rifugiati e migranti,
fuori e dentro i centri di detenzione.
Sono state raccontate esperienze di immigrat*
e tenuti diversi interventi.
La manifestazione si è conclusa
nei pressi di quella che una volta era
la fabbrica occupata Faust,
oggi un centro culturale, dove il camp
è ospitato.
Foto:
http://de.indymedia.org/2004/08/90911.shtml
http://de.indymedia.org/2004/08/90907.shtml
LANTI-LAGER
TOUR INCONTRA CONTROLLI DI POLIZIA
28
AGOSTO >>>
LAnti-lager
tour a Mecklenburg-Vorpommen viene salutato
da blocchi di polizia e controlli. Impedito
l'accesso ad un lager per migranti da
parte della polizia.
In
questi giorni persone da tutta la Germania
vengono in occasione dell'Anti-lager tour
nazionale a Crivitz, per sensibilizzare
sulle condizioni disumane dei detenuti
nei centri di detenzione per migranti.
Qui nella regione di Mecklenburg-Vorpommen
la tappa del tour è il centro di
detenzione di Tramm-Zapel, dove alcune
delle persone rinchiuse si trovano costrette
a vivere lì da otto anni in condizioni
carcerarie.
Esattamente
per l'intera durata della tappa del tour
a Tramm, il direttore del servizio dordine
di Parchim, sig. Leuschner, ha avuto il
coraggio di imporre un divieto di visitare
i rifugiati allinterno del centro
(cosa peraltro illegale). LAnti-lager
tour protesta contro le condizioni di
vita carecerarie allinterno del
centro, e la limitazione della libertà
di movimento per gli/le immigrat*.
Il
pomeriggio del 27 agosto era prevista
una sosta del tour al centro di accoglienza
(ZASt) di Boizenburg-Horst, ma un massiccio
schieramento di polizia ha impedito che
i/le partecipanti al tour incontrassero
i/le rifugiat* allinterno del centro,
e li invitassero a partecipare al camp.
In
contrapposizione con le dichiarazioni
dei partner PDS della coalizione al governo
(Partito Socialisti democratici, ex partito
comunista della Germania dellest
ndt), i quali hanno supportato
le richieste dellAnti-lager tour,
due manifestanti sono stati fermati e
denunciati per violazione della legge
sul Residenzpflicht ("soggiorno coatto").
Per
protesta contro i metodi sbirreschi la
sera dello stesso giorno una manifestazione
spontanea è passata a Schwerin
per le vie del centro e davanti al ministero
degli interni, nel corso della demo abbiamo
lasciato graffiti sui muri del ministero.
Ci auguriamo che questo valga per i prossimi
giorni come prova delle potenzialità
dazione dei partecipanti al camp,
e come giustificazione (?) per limpiego
smisurato di forze di polizia.
Anche
davanti e allinterno della zona
del campeggio sono stati effettuati per
tutta la giornata di sabato controlli
da parte della polizia, con un massiccio
spiegamento di forze piazzato proprio
allentrata del camp. Venivano effettuati
continuamente controlli a persone e mezzi
di passaggio. Mentre si tenevano workshop
e assemblee per preparare le azioni dei
giorni seguenti, una camionetta della
polizia è sfrecciata sul sentiero
tra il campeggio e la zona delle cucine;
un partecipante al camp ha chiesto allagente
di andare più piano, e la cosa
è stata presa come unoffesa.
Da lì è iniziato lattacco
al campeggio, la cucina è stata
presa di mira e sono state filmate diverse
persone; intanto avvenivano anche controlli
con elicotteri. Alla fine grazie alla
resistenza decisa siamo riusciti a cacciarli
dalla zona, al grido dello slogan: Controllo!
Controllo! Controllo documenti! Ogni controllo
è un controllo di troppo!!
Lattuale
divieto di visita al centro di Tramm-Zapel
testimonia la volontà delle autorità
di regolare con soprusi burocratici e
di rendere insostenibile la vita di persone
la cui colpa è di essere venuti
in Germania fuggendo dal proprio paese,
con la speranza di trovare sicurezza.
Se in questo caso si trattasse di alloggi,
come sostengono politici e autorità,
e non di un lager, perché non potrebbero
decidere autonomamente le persone che
vi abitano da chi ricevere visite? Il
sig. Leuschner mira evidentemente allumiliazione
dei rifugiati, e ad un incremento del
conflitto. Nel corso del fine settimana
centinaia di membri del servizio dordine
dellanti-lager tour cercheranno
di convincere il loro superiore Leuschner
a ritirare il divieto.
Unattivista:
Siamo qui per mostrare la nostra
solidarietà alle persone che vivono
a Tramm, per trascorrere con loro il weekend,
e perché sentiamo come nostre le
loro esigenze di una casa e di crescita.
Il divieto di visitarli non fermerà
la nostra solidarietà, ma renderà
ancora più visibili a tutti le
condizioni di vita dei/lle rifugiat*.
Foto:
http://de.indymedia.org/2004/08/91118.shtml
29
AGOSTO 2004 >>>
Nel
primo pomeriggio è partito il corteo
nella piccola città di Crivitz.
Con tamburi e altoparlanti abbiamo cercato
di comunicare con la popolazione, per
sensibilizzare sullattuale situazione
dei/lle migranti in Germania. Nella Marktplatz
si è tenuta una manifestazione
con interventi e musica, sotto lo sguardo
diffidente sia della polizia che degli
abitanti della città.
In
concomitanza nella piccola località
di Zapel, vicino al centro di detenzione,
si è giocata una partita di calcio
amichevole con una squadra locale. Persino
queste attività sono un po
sospette per le forze dellordine:
durante la partita infatti un cordone
di sbirri era posizionato a un lato del
campo. La squadra del camp ha vinto per
4 a 2. Da lì i/le partecipanti
al camp si sono spostati al centro per
i richiedenti asilo, che era ovviamente
protetto da un grosso blocco di polizia.
Foto:
http://de.indymedia.org/2004/08/91515.shtml
30 AGOSTO>>>
In
questa giornata è stata programmata
una manifestazione a Schwerin.
Mezzora
più tardi del previsto è
partito il corteo dalla stazione centrale
in direzione centro. 180 poliziotti sono
presenti, compresi reparti speciali armati,
antisommossa, polizia civile e lonnipresente
videosorveglianza, per tenere docchio
circa 250 pericolosissimi manifestanti.
Unazione
del teatro di strada che doveva avvenire
in un piccolo lago nelle vicinanze, per
rappresentare la fuga dei/lle migranti
attraverso il mar mediterraneo, è
stata impedita dalla polizia. Le barche
non potevano essere messe in acqua, tuttavia
si è riusciti a buttarne una. Questo
ha portato ad alcune lesioni per gli/le
attivist*.
Alcun*
manifestanti di pelle bianca sono riuscit*
a passare oltre il cordone di polizia,
altr* di pelle nera sono stati respinti
trattamenti razzisti della polizia
di Schwerin
In
conclusione molt* di noi hanno preso parte
alla manifestazione di protesta contro
Hartz (insieme di leggi per la riforma
del mercato del lavoro, ndt). Durante
la demo cè stato anche un
intervento a sostegno dellAnti-lager
tour. Da parte di alcun* manifestant*
invece abbiamo ricevuto opinioni razziste.
BERLINO
COLORI PER ACCOR, CHE GUADAGNA SULLE
DEPORTAZIONI
31
AGOSTO >>>
Nella
notte del 31 agosto a Berlino ci sono
state diverse azioni per segnalare gli
hotel del gruppo industriale Accor. Sono
state impiegate a questo scopo vernici,
bombolette e una pietra, o addirittura
più di una.
LAccor
è al centro di critiche a causa
dei suoi affari con tessere magnetiche
e alloggi per migranti. Inoltre in Francia
è in atto una battaglia per il
lavoro portata avanti dal personale addetto
alle pulizie - costituito per lo più
da immigrati che lotta contro le
condizioni di sfruttamento negli hotel
della catena Accor (Ibis, Mercure, Novotel,
Etap, Sofitel, Formule1).
Foto:
http://de.indymedia.org/2004/08/91676.shtml
ALCUNE
INFO SUL GRUPPO INDUSTRIALE ACCOR
Accor
è unimpresa francese tra
i maggiori gruppi industriali nel campo
della fornitura di servizi. Secondo alcune
fonti è leader nel mercato europeo
per i settori di turismo e fornitura di
servizi (alberghi, agenzie viaggi, ristoranti,
casinò e buoni pasto). Famose catene
di alberghi sotto la Accor sono Sofitel,
Novotel, Mercure, Pannonia, Ibis, Etap,
Formule 1. La Accor ha 84.100 azionisti,
possiede 3700 hotel in 72 paesi, dà
lavoro a 145 mila dipendenti in 140 paesi,
e il suo fatturato nel 2001 è stato
di 7,29 miliardi di euro. [
]
GLI
AFFARI DI ACCOR CON MIGRANTI E DEPORTAZIONI
Una
parte del suo enorme fatturato Accor lo
ricava da affari sporchi e razzisti: nel
1999 in Francia sono cominciate le azioni
di protesta contro la catena di hotel
Ibis, del gruppo Accor, la quale affittava
al ministero degli Interni edifici da
utilizzare come alloggi per persone in
attesa di espulsione.
Inoltre
limpresa era anche coinvolta nella
costruzione di centri di detenzione. Ci
sono state proteste anche contro lagenzia
di viaggi Wagon-Lits-Travel del gruppo
Accor come durante il No border
camp del 2003 a Colonia - che prenotava
posti in treni ed aerei per le deportazioni.
In
Germania Accor collabora anche nel sistema
di tessere magnetiche e buoni pasto per
rifugiati. (Questo significa che ai migranti
non viene dato alcun denaro contante,
e che gli è permesso fare la spesa
solo in alcuni negozi, di solito cari).
http://www.chipkartenini.squat.net
GLI
AFFARI DI ACCOR CON LESTREMA DESTRA
Il
gruppo industriale in Francia si è
distinto anche per aver messo a disposizione
i suoi hotel al Front National, partito
di estrema destra di LePen, per convegni
e conferenze.
GLI
AFFARI DI ACCOR ALLE SPALLE DI LAVORATORI
PRECARI E IMMIGRATI
Con
tutto questo gli affari di Accor non sono
ancora abbastanza: nel 2002 è cominciato
uno sciopero di lavoratori di unimpresa
di nome Arcade (in gran parte immigrati
e in parte sans-papier clandestini), che
si occupa delle pulizie in tutti gli hotel
del gruppo Accor; essi chiedevano migliori
condizioni di lavoro e salari più
alti rispetto a quelli minimi di allora.
In solidarietà con questo sciopero
sono state messe in pratica azioni davanti
o dentro agli hotel della catena Accor,
soprattutto in Francia ma anche durante
il No border camp del 2003 a Colonia.
Nellestate
2004 una delle lavoratrici che aveva partecipato
agli scioperi è stata licenziata;
cosa che offre unulteriore motivazione
per boicottare la catena di alberghi Accor!
Alcune settimane fa ha avuto luogo una
giornata dazione internazionale
a riguardo; tra le molte proteste è
stata organizzata una manifestazione a
Lipsia.
AZIONE
DEL 1 SETTEMBRE A BERLINO
1
SETTEMBRE >>>
Oggi
al centro di Berlino ha avuto luogo una
manifestazione incentrata su il sistema
delle espulsioni, i controlli razzisti,
i non-tedeschi come vittime di discriminazione
sociale e sfruttamento, le migliaia di
morti ai confini europei, ecc.
La
demo è cominciata il pomeriggio
in Alexanderplatz, dove già da
ieri era stato costruito un muro, a simboleggiare
i confini esterni dellEuropa. Vi
è stata appesa anche una lista
delle molte migliaia di vittime del sistema
dei confini. Alcun* manifestanti hanno
dovuto correre in aiuto di un bus che
era stato fermato dalla polizia, dopo
questo fatto la manifestazione ha proceduto
un po in ritardo verso la centrale
dellSPD. Hanno partecipato tra le
500 e le 800 persone (stime diverse).
Quando
verso le 16.30 si erano raccolte circa
300 persone in piazza, ha cominciato a
circolare la notizia che un autobus di
manifestanti era stato fermato dalla polizia
in un parcheggio nelle vicinanze. Per
lennesima volta dallinizio
del tour ricominciano le perquisizioni
e gli abusi di potere. Subito lintero
gruppo di persone si è raccolto
per andare ad affrontare la situazione.
Gli sbirri, nettamente inferiori in numero,
non avevano previsto una resistenza così
numerosa, e si sono lasciati convincere
a lasciar perdere la situazione.
Dopo
essere tornati tutti ad Alexanderplatz
è cominciata la manifestazione,
che si è fermata tra le altre tappe
anche davanti al municipio e davanti al
ministero degli esteri, davanti ai quali
sono stati tenuti degli interventi. Poi
proseguendo per Friederichstrasse siamo
arrivati alla centrale dellSPD,
dove era stato programmato un blocco stradale
in stile Reclaim The Streets
La
demo era come al solito molto
colorata e piena di voci, grazie al blocco
samba pink-silver e ai molti interventi.
Tuttavia molti passanti hanno capito i
contenuti della demo solo dopo aver letto
i flyer, il giornale del tour e i volantini
con notizie da indymedia.de. Ho trovato
terribile il fatto che alcune persone
più anziane hanno reagito dicendo
cose come la Germania non ha soldi,
gli immigrati se ne devono andare
[
]. Anche se questo tipo di reazioni
non sono state così frequenti,
colpiscono comunque per la loro franchezza.
Foto:
http://de.indymedia.org/2004/09/91870.shtml
http://de.indymedia.org/2004/09/91894.shtml
LANTI-LAGER
TOUR AD EISENHUETTENSTADT
5
SETTEMBRE >>>
LAnti-lager
tour raggiunge la sua ultima tappa: Eisenhuettenstadt,
con il centro di prima accoglienza ed
il centro di detenzione. Di nuovo si presenta
la solita situazione: polizia tra noi
e gli/le internat* dentro il lager. Tuttavia
alcuni di loro riescono a passare attraverso
i blocchi. Il tour finisce con un attacco
ingiustificato ai/lle manifestanti da
parte della polizia. Un internato nel
centro di detenzione il giorno dopo entrerà
in sciopero della fame.
Domenica
5 settembre si è concluso lAnti-lager
action tour, ad Eisenhuettenstadt. Circa
300/400 persone da tutta la regione federale
hanno protestato dal 2 al 5 settembre
per labolizione di ogni lager in
Germania. Ognuno deve poter risiedere
dove vuole è la principale
richiesta dei/lle manifestanti, nessuno
dovrebbe essere costretto a vivere in
lager. Anche se la città
ci ha messo spesso i bastoni tra le ruote,
non ci siamo lasciati intimorire e abbiamo
uralto la nostra protesta. [
]
La
sera nel corso della manifestazione di
chiusura presso il cpa ci sono stati numerosi
arresti totalmente arbitrari da parte
della polizia. Nove partecipanti al camp
sono stati fermati dietro la zona del
campeggio. Sono stati rilasciati solo
nella notte, e dopo lintervento
di una legale. Diverse persone hanno ricevuto
un provvedimento di allontanamento dalla
zona del campo.
Nel
corso di alcune visite al centro per le
espulsioni (vd. racconto sotto) abbiamo
incontrato un uomo palestinese, da alcuni
giorni in sciopero della fame e della
sete [
], che con questa protesta
richiede la sua scarcerazione.
La
risonanza sulle persone è stata
minima. Ci sono state alcune dimostrazioni
di buona volontà da parte di alcuni
esponenti del PDS e da associazioni religiose,
ma nessuna azione concreta. Tuttavia alcuni
abitanti della città si sono uniti
alle manifestazioni, e alcuni hanno fatto
visita al campo. Spesso è venuto
alla luce latteggiamento di estrema
destra di alcuni abitanti di Eisenhuettenstadt,
che ci dicevano Io voto DVU!
(=Unione del popolo tedesco, partito di
estrema destra, ndt) ecc. [
]
Come
misura concreta i/le partecipanti allAnti-lager
action tour progettano di istituire una
consulenza legale per gli/le internat*
del lager.
IL
CAMPO AD EISENHUETTENSTADT
3
SETTEMBRE [ore 17] >>>
Una
demo per le strade di Eisenhuettenstadt
è finita circa 4 ore e mezzo fa.
Circa 200 manifestanti vi hanno partecipato,
cercando il riscontro e linteresse
degli abitanti della città; alcuni
di loro sono usciti dalle case per vedere
che succedeva; molt* detenut* del centro
per le espulsioni hanno partecipato alla
manifestazione, e alcun* di loro hanno
contribuito con interventi.
LA
VISITA AL CENTRO DI PRIMA ACCOGLIENZA,
VENERDì 3 SETTEMBRE
Mentre
venerdì si svolgeva la prima manifestazione
ad Eisenhuettenstadt, con una piccola
delegazione di 6 persone siamo andati
al centro di prima accoglienza della città,
passando dal recinto posteriore. Da quel
punto potevamo comunicare con alcun* dei/lle
detenut*. Abbiamo spiegato in diverse
lingue perché ci trovavamo lì
e che cosè lanti-lager
tour. Abbiamo cercato di esortare le persone
internate ad auto-organizzarsi allinterno
della prigione, e consigliato possibili
forme di resistenza alle espulsioni.
Soprattutto
un ceceno ed un palestinese dalla Siria
hanno comunicato con noi, ci hanno raccontato
la struttura del lager diviso in
3 blocchi, uno con circa 30 donne, uno
con circa 30 uomini e laltro più
piccolo con 15 uomini e le condizioni
delle celle occupate da 3 o 4 persone.
Il palestinese era riuscito a resistere
2 giorni prima ad un tentativo di espulsione.
Ci ha raccontato che da poco ha avuto
una causa in tribunale per ottenere laffidamento
parziale dei suoi due bambini, avuti con
una donna tedesca; ma le autorità
straniere non hanno nemmeno preso in considerazione
la richiesta. Alcuni cechi ci parlano
della storia di una donna armena, detenuta
al cpa, il cui figlio si trova al centro
per le espulsioni. Promettiamo loro che
torneremo, per parlare meglio della questione.
In chiusura ci fermiamo davanti agli edifici
del cpa, comunichiamo anche lì
in diverse lingue a proposito del tour
e dei suoi obbiettivi.
RISULTATI
DELLE VISITE SEGUENTI, SABATO 4 E DOMENICA
5 SETTEMBRE
Abbiamo
parlato con quattro diversi uomini. Tutti
si trovano in condizioni molto precarie
e hanno molte domande sul procedimento
di richiesta dasilo, alle quali
noi purtroppo possiamo rispondere solo
in parte. Le persone sono alloggiate in
quattro edifici, allinterno dei
quali possono muoversi liberamente. La
sera hanno una cella singola; unora
daria al giorno e una visita. Scopriamo
che ai/lle detenut* non viene fornita
alcuna traduzione, sia le comunicazioni
ufficiali che la posta degli avvocati
sono in tedesco. I/le detenut* cercano
di tradurre le parole cercandone una ad
una sul vocabolario; la situazione è
inaccettabile.
Nei
casi di due persone mettiamo in dubbio
la legalità della detenzione: [
come
se negli altri casi ci fosse una legittimità!!!
ndt] nel caso del palestinese di
cui sopra, egli ha acquisito in quanto
sposato ad una tedesca e padre di figli
che ha diritto a mantenere, il diritto
di soggiorno in Germania. Tuttavia è
internato qui.
Un
armeno invece ha fatto domanda dasilo
quando ha attraversato il confine tra
Polonia e Germania, e due giorni fa ha
avuto ludienza. Secondo la legge
avrebbe dovuto vivere libero fino al momento
della sentenza; invece è detenuto.
Queste sono violazioni del diritto.
Tutti
quelli con cui abbiamo parlato hanno sentito
raccontare di una cella speciale per i
detenuti renitenti, dotata di manette
per mani e piedi e senza finestre. Ci
hanno raccontato di un detenuto che si
è ribellato perché non poteva
leggere la sua posta e non gli venivano
tradotte le lettere, quindi si è
rifiutato di andare nella sua cella. Per
tre giorni non è stato visto, ed
è stato probabilmente segregato
in questa cella speciale.
LANTI-LAGER
ACTION TOUR DISTURBA PLATZEK
Sabato
4 settembre nel corso di un comizio elettorale
di Matthias Platzek (SPD) si è
cercato di sensibilizzare lopinione
pubblica sulle condizioni di vita degli/lle
internat* in Brandeburgo. Servizio dordine
e violenza sono stati la risposta.
Con
un gruppo di circa 40 attivist* abbiamo
fatto visita al comizio elettorale. Quando
siamo arrivati stava suonando una band;
proprio in apertura un* di noi sale sul
palco, ringrazia per la musica, e dichiara
la posizione dellSPD di Brandeburgo
rispetto ai centri di detenzione: Denunciamo
le condizioni di vita inaccettabili allinterno
dei lager per rifugiati, siamo contro
la legge sul soggiorno coatto (cioè
il fatto che le persone possano lasciare
il distretto assegnato loro solo con un
permesso speciale), e soprattutto siamo
contro listituzione di lager per
lespatrio, contro le espulsioni,
e per un diritto di soggiorno duraturo.
Dopo
questa dichiarazione è arrivato
un gruppo western-country, che ha ballato
di fronte al palco. Noi abbiamo ballato
con loro; ma questo il servizio dordine
non lha trovato così divertente
e ha cominciato a spintonarci per mandarci
via. Nel frattempo sono arrivat* davanti
al palco alcun* di noi che portano cartelli
e uno striscione. Due di loro vengono
portati via. Nel frattempo viene dato
lordine di prendere solo il nucleo
del gruppo; la situazione si calma un
po. Poi arriva una delegazione di
colletti blu; che cercano di toglierci
dai piedi cosa che però non
gli riesce.
Di
nuovo caos, insulti e slogan davanti al
palco. A questo punto un membro dellSPD
sale sul palco, saluta la nostra presenza
e afferma che anche la loro sezione giovanile
si occupa del problema. E che bisogna
difendere le conquiste del 1989 (caduta
del muro ndt). [
] A un tratto
spunta a lato il sindaco che tenta di
farci tacere in maniera energica. Ci propone
di parlare con lei a lato del palco; non
rispondiamo.
Poi
Platzek sale sul palco, ci invita al rispetto
e alla disponibilità allascolto
- proprio ciò che viene negato
ai rifugiati. Al posto del discorso a
lato del palco col sindaco, che non abbiamo
accettato, avremmo dovuto come abbiamo
pensato poi tenere un discorso sul
palco. Cosa che purtroppo non era stata
preparata.
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