25 Anni di Occupazione, Autogestione e Porchiddii!
Pensavate di passare una domenica in famiglia per festeggiare la santa pasqua su una tavola imbandita del tradizionale agnello?
Noi vi proponiamo non uno, ma decine e decine di zombie a festeggiare con noi i 25 anni passati tra le muffe dello squat!
Domenica 27 Marzo
Dalle 19:00 - Presentazione Opuscolo
Qualche anno fa festeggiammo i 18 anni dello Squat con una mostra, un video e la produzione di un opuscolo: "18 anni senza stato".
La pubblicazione intrecciava la storia del quartiere Laurentino 38 con quella dell'occupazione, raccontando alcuni percorsi libertari che i compagni e le compagne avevano attivato nel tempo.
7 anni dopo abbiamo scelto di continuare a "tracciare la rotta verso la libertà" con l'autoproduzione di un opuscolo riguardo la violenza di genere.
L'opuscolo è un gioco, lo stile è infatti quello di un libro game, ovvero un insieme di storie che abbiamo scritto partendo dal nostro vissuto e che vi porranno davanti a delle scelte.
Un esercizio per ognun* di noi e per la nostra collettività, che speriamo possa essere da stimolo per chiunque voglia trovare un proprio strumento per liberarsi e liberare le proprie relazioni dalla violenza sessista. Noi ripartiamo da qui...
21:00 - Cena Vegan
22:00 - Concerto con:
Normalità, conformismo, adattamento, adeguamento, convenzionalismo, aspettative, cultura omologante: parole d’ordine per un “quieto” vivere all’interno di recinti sociali, per altro sempre più stretti.
E allora il pre-giudizio fa sì che il/la diverso/a da me (o da un vacuo quanto pretestuoso “noi”) implichi nei suoi confronti un giudizio irreversibile, una stigmatizzazione.
Proviamo a parlarne insieme…
Venerdì 12 febbraio, al L38 Squat
dalle 18:30: presentazione dell’opuscolo “Matti da slegare – critica al linguaggio mattofobico e alla contaminazione psichiatrica” a cura del collettivo SenzaNumero
a seguire discussione, proiezioni, incursioni artistiche, selezioni musicali
aperitivo vegan magnereccio
“con un numero vengono indicate le persone imprigionate, quelle dichiarate malate di mente, quelle immigrate rinchiuse nei CIE, tutte le persone sottoposte agli innumerevoli controlli. Queste persone vanno ascoltate, liberate, rispettate e accolte. Non basta un numero per indicare una persona”“Leggo molto i libri, li adoro, mi aiutano ad essere libero e a anestetizzare un po’ i miei problemi di salute” (Lettera di Francesco da Caltanissetta)
Il piacere della lettura è noto a chiunque meno nota è, invece, l’importanza vitale che assume per chi si trova in condizioni di detenzione.
Da alcuni mesi chi è sottoposto al regime previsto dall’art. 41bis dell’ordinamento penitenziario (O.P.) non può più ricevere libri, né qualsiasi altra forma di stampa, attraverso la corrispondenza e i colloqui sia con parenti sia con avvocati: i libri e la stampa in genere si possono solo acquistare tramite eventuale autorizzazione dell’amministrazione. È un’ulteriore censura, una potenziale forma di ricatto, in aggiunta alle restrizioni sul numero di libri che è già consentito tenere in cella: solo tre. Con l’ennesima ulteriore restrizione non è previsto neanche ricevere le dispense, per cui, di fatto, ai detenuti e detenute sottoposte a questo regime carcerario è impedito studiare.
Nel novembre 2011 una circolare del DAP (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria: il dipartimento del ministero della Giustizia) impose questa restrizione, ma fu bloccata da reclami di alcuni detenuti e detenute accolti nelle ordinanze di alcuni giudici di sorveglianza. I ricorsi opposti da almeno tre pubblici ministeri contro queste ordinanze furono confermati in Cassazione. Infine una sentenza della suprema Corte del 16 ottobre 2014 ha dato ragione al DAP, rendendo così definitiva questa nuova odiosa restrizione.
Contro questo ennesimo tentativo volto ad annientare, attraverso la riduzione alla totale inedia i prigionieri e le prigioniere sottoposte al regime 41bis, è nata la campagna “Pagine contro la tortura”.
Parliamone assieme nella giornata di sabato 14 novembre h. 17.30 a L38 Squat Via D. Giuliotti 8x – Roma
Che la solidarietà non ci rimanga in tasca!
Sabato 19 dicembre ore 15.30 Piazza dell’Esquilino
L’apertura delle porte ormai è alle porte! Udite udite è arrivato il Giubileo!
Con l’avvento del Giubileo siamo pervas* dal giubilo nel vedere con quanta abilità stato e chiesa ancora una volta stanno cercando di nascondere la polvere di ciò che chiamano degrado e le contraddizioni di questa città sotto al tappeto luccicante della città vetrina.
La novità è che la polvere che vogliono nascondere è talmente tanta che non c’entra più sotto al tappeto!
Ma non può rimanere nel silenzio ciò che è diventata in realtà la quotidianità: retate nei quartieri e nelle occupazioni abitative ,identificazione ed espulsione di migranti, sgomberi e distacchi agli spazi sociali, strade pattugliate da migliaia di guardie e militari, potenziamento dei sistemi di sorveglianza. Non ci sorprende né ci è nuovo l’uso di questi strumenti repressivi, ma ora sono normalizzati e tollerati a causa dell’avvento del giubileo e dell’uso pervasivo della retorica sul terrorismo. E abbiamo la chiara percezione che ciò sarà il ‘’ricordino’’ che ci lascerà il giubileo.
Ma purtroppo l’anno santo non è solo questo…come se non fosse abbastanza!
Il pellegrinaggio verso la città santa vedrà in prima linea i paladini della sacra famiglia, che sventolano le bandiere dei loro discorsi sessisti e omo/lesbo/transfobici, che vorrebbero ridurre la nostra favolosità a delle categorie che ci stanno strette: uomo o donna, normale o contro natura, santa o puttana, peccatrice o pentita. Vorrebbero risparmiare ai pellegrini lo spettacolo della nostra impresentabilità, attaccandoci quotidianamente, con lo scopo di farci rimanere a casa.
Noi invece saremo nelle strade, facendo brillare la città con la luccicante polvere dei nostri corpi e delle nostre molteplici identità!!!
“Sarà il nostro degrado che vi seppellirà!!!”
Contrapponiamo al vostro pentimento e senso di colpa il nostro giubilo, alla vostra tristezza e richiesta di redenzione la nostra ricerca del piacere e di relazioni non normate.
Abbiamo scelto di inaugurare il nostro anno di giubilo il 19 dicembre riprendendoci una piazza, che sarà uno dei luoghi di maggior attraversamento dei pellegrini, facendola vivere con un cabaret e un assedio sonoro, che riverserà nelle strade tutta la nostra favolosità incontenibile!!!
Ma è solo l’inizio…verso una primavera che porterà in strada il risveglio dei nostri sensi e desideri…comunque mai sopiti!
Né giubileo né misericordia!
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Dalle 21:00
Cena a sostegno della Rete Evasioni
A seguire
Body Suspension a cura di Flying Freaks
Performance ricca di sorprese,con live set,proiezioni e dj set !!!
No Copyright
Via Domenico Giuliotti 8x, 00143, Roma