RESOCONTO
della VISITA in ITALIA
di
JUAN CARLOS GALVIS del SINALTRAINAL
Il
25 ed il 26 Giugno è stato a Roma Juan Carlos Galvis [intervista
del 17 luglio 2005 in inghilterra], personaggio di
spicco del SINALTRAINAL, il sindacato colombiano che ha lanciato una
campagna di boicottaggio internazionale contro Coca-Cola, accusata
in Colombia di utilizzare gli squadroni della morte per annientare
qualsiasi opposizione sindacale alla sua politica di licenziamenti,
precarizzazione e sfruttamento del lavoro.
Vittima di questa strategia repressiva è in particolare proprio il
SINALTRAINAL, che, secondo un’inchiesta indipendente condotta da
una Commissione statunitense, ha subito almeno 179 gravi violazioni
dei diritti umani, tra cui 9 omicidi di leader sindacali e di 4 loro
familiari, numerosi sequestri, torture, minacce e montature
giudiziarie.
Lo stesso Galvis è scampato ad un attentato da parte dei
paramilitari il 21 Agosto 2003.
Nell'ambito di questa due giorni [vai
al programma] Juan Carlos Galvis, oltre a
partecipare agli incontri della REBOC, ha incontrato esponenti
politici di Regione Lazio, Comune di Roma e Municipio Roma XI; ha
partecipato alla cerimonia di lancio della Rete dei Ristoratori No
Coca-Cola; ha rivolto un appello al boicottaggio a circa 8.000 giovani prima del concerto dei Tiromancino nell'ambito della
Festa dell'Altraeconomia a Roma.
Qui sotto un breve resoconto per parole ed immagini.
SABATO
25 GIUGNO
ore 12,30
luogo: Sala Aniene c/o Regione Lazio, via Cristoforo Colombo 202
incontro e conferenza stampa
con: Juan Carlos Galvis (SINALTRAINAL),
REBOC, Osservatorio Pubblico Permanente su Imprese e Diritti UMani, Comitato
Carlos Fonseca, parlamentari, esponenti della Regione Lazio,
della Provincia e del Comune di Roma
- comunicato
di lancio dell'iniziativa
- rassegna stampa
- resoconto dell'incontro
- foto
ore 13,30
luogo: Ristorante 'Bio e Te' c/o Casa Internazionale delle
Donne, via della Lungara 19
Brunch colombiano e lancio della rete dei ristoratori no
coca-cola
con: Juan Carlos Galvis (SINALTRAINAL),
REBOC, ristoratori romani che aderiscono al boicottaggio
- comunicato
di lancio dell'iniziativa
- lanciata la Rete dei Ristoratori No
Coca-Cola: come aderire
- foto
ore 21
luogo: Festa dell'Altraeconomia, via dei Gladiatori (Foro Italico)
prologo al concerto gratuito dei Tiromancino
con: Juan Carlos Galvis (SINALTRAINAL),
Andrea Rivera
- foto
RASSEGNA
STAMPA DEL 26.06.2005
- OMNIROMA: Coca-Cola, Nieri e Carrazza: "creare commissione
d'inchiesta"
-
CORRIERE DELLA SERA (cronaca nazionale): Coca-Cola,
"indagine" della Regione Lazio
-
REPUBBLICA: Nieri alla REBOC: Presto arriverà il regolamento
sugli sponsor etici in Regione
-
L'UNITA': "Una Commissione d'inchiesta sulla
Coca-Cola"
-
LIBERAZIONE: Il PRC con lavoratori Coca-Cola colombiani
-
LIBERO: Se in Regione si brinda contro la Coca-Cola
-
IL GIORNALE: Anche la Regione Lazio boicotta la Coca-Cola
-
REGIONE LAZIO: Una commissione d'inchiesta internazionale sulle
condizioni di lavoro dei dipendenti della Coca-Cola in Colombia
LE
FOTO DEL 25 E DEL 26.06.2005
ROMA,
25 GIUGNO: CONFERENZA STAMPA ALLA REGIONE LAZIO |
|
ROMA,
25 GIUGNO: ADESIONE DEL RISTORANTE 'BIO E TE' E LANCIO DELLA
RETE DEI RISTORATORI NO COCA-COLA |
|
ROMA,
26 GIUGNO: PROLOGO AL CONCERTO DEI TIROMANCINO A ROMA |
|
OMR0000 4 CRO,POL TXT
|
Omniroma-COCA-COLA, NIERI E CARRAZZA: "CREARE COMMISSIONE
D'INCHIESTA"
|
(OMNIROMA) Roma, 25 giu - Creare una commissione
internazionale d'inchiesta che valuti le condizioni
di lavoro dei dipendenti Coca-Cola in Colombia. Lo
chiedono Luigi Nieri assessore regionale al
bilancio e Paolo Carrazza
assessore
capitolino al lavoro, incontrando nella sede della
giunta regionale di via C.
Colombo la rete di boicottaggio alla Coca-Cola (Reboc)
e il sindacalista Colombiano Juan Carlos Galvis.
"Importantissimo"
per Nieri un coinvolgimento dei consigli
regionali e comunali.
"Il primo atto di questo percorso - ha detto -
sarà presentare una mozione per la costituzione
della commissione. Poi, sull'esempio del comune di
Roma, stiamo lavorando ad un comitato etico
regionale. Non vogliamo demonizzare la Coca-Cola ma
solo sapere cosa si nasconde dietro a questa
bevanda. Siamo avanti rispetto a questo strumento -
ha risposto a chi gli chiedeva di una possibile
l'adesione della Regione alla campagna di
boicottaggio - si può fare anche più del
boicottaggio". "Comunque l'unica cosa che
escludiamo -ha concluso - e' che il 96% dei
dipendenti degli stabilimenti Coca-Cola viva nel
precariato senza che vengano rispettati i loro
diritti sindacali, civili e umani". (SEGUE).
eml 251427 giu 05
|
|
|
Omniroma-COCA-COLA, NIERI E CARRAZZA: "CREARE COMMISSIONE
D'INCHIESTA" -
|
- (OMNIROMA) Roma, 25 giu - (SEGUE). L'assessore Carrazza
ipotizza
la partecipazione di Amnesty International alla
commissione di inchiesta. "Ne facciano parte
anche i sindacati dei lavoratori - ha detto - e
rappresentanti della Coca-Cola che fino ad ora si e'
sempre sottratta a controlli all'interno degli
stabilimenti.
Il comune da parte sua - ha aggiunto- ha già creato
un comitato etico per la valutazione degli sponsor e
l'anno prossimo, primo esempio forse nel mondo,
nascerà a Roma la città dell'Altra-economia".
Sono circa 10 mila i dipendenti della multinazionale
che lavorano in Colombia. "Solo il 4% di questi
- ha spiegato il sindacalista Galvis- ha un
contratto a tempo indeterminato che gli consente di
avere diritti sindacali".
Galvis ha poi denunciato "attentati, omicidi e
rapimenti subiti in questi anni da sindacalisti o
semplici oppositori alla politica della
Coca-Cola".
"Questa campagna internazionale - ha aggiunto-
rappresenta anche una lotta all'imperialismo degli
Stati Uniti, che ha dirette responsabilità nella
situazione che oggi vivono molti colombiani".
La Re.Bo.C ha raccolto più di 15 mila firme a
sostegno della campagna di boicottaggio. Questa
sera, nella casa internazionale delle donne, fresca
di adesione, verranno presentati gli 8 esercizi
romani che hanno messo al bando la Coca-Cola.
Presenti all'incontro Alberto Castagnola,
responsabile del comitato etico del Comune di Roma e
Gianluca Peciola, assessore alle politiche giovanili
e interculturali dell'XI municipio,
l'amministrazione da cui è partita la campagna di
boicottaggio alla bevanda americana.
eml 251454 giu 05
|
|
RESOCONTO
DELL'INCONTRO ALLA REGIONE LAZIO
Il 25 Giugno presso la sede della Regione Lazio, si e’ tenuto l’incontro
indetto dalla REBOC (Rete Boicottaggio Coca-Cola) con la
partecipazione di Juan Carlos Galvis, rappresentante del
SINALTRAINAL, il sindacato colombiano che ha lanciato una campagna
di boicottaggio internazionale contro Coca-Cola, accusata in
Colombia di utilizzare gli squadroni della morte per annientare
qualsiasi opposizione sindacale alla sua politica di licenziamenti,
precarizzazione e sfruttamento del lavoro.
Erano presenti:
Ass. Nieri (Regione Lazio), Ass. Carazza (Comune di Roma), Ass.
Peciola (Municipio Roma XI), rappresentanti della Reboc e
rappresentanti di OPPIDUM.
Galvis ha presentato la situazione attuale dei lavoratori colombiani
facendo anche riferimento alla tragica situazione sindacale di tutti
i lavoratori colombiani.
Galvis ha manifestato tutto il suo entusiasmo per come la Campagna
di boigottaggio finora condotta con ottimi risultati anche in Italia
si sia rivelato strumento efficace e incisivo. A tal proposito e’
stato chiesto al Consiglio Regionale, Provinciale e Comunale della
citta’ di Roma di garantire un maggiore sostegno alla Campagna.
Grazie all’intervento dell’Universita’ del Mitchigan il
Sinaltrainal ha ottenuto che una Commissione d’inchiesta realizzi
un’indagine sul comportamento tenuto dalla Coca-Cola in Colombia.
Ad oggi pero' non si ha la certezza che questa Commissione possa
lavorare libera da eventuali pressioni/minacce del Governo
colombiano e della dirigenza Coca-Cola Colombia.
Nei prossimi giorni si vuole lanciare un appello affinche’ venga
garantito che questa Commissione sia libera e indipendente in modo
che possa lavorare in piena autonomia garantendo dei risultati
obiettivi e reali.
Durante
la conferenza stampa, che ha seguito l’incontro, Alberto
Castagnola ha presentato il dossier Coca-Cola di cui si e’
occupato l’Oppidum e ha confermato al piu' presto la costituzione
ufficiale dell'Osservatorio come strumento di appoggio al Comitato
Etico.
|