Iniziamo a descrivere questo percorso di 13,5 km circa, abbastanza lungo per uno spostamento urbano, ma non molto impegnativo dal punto di vista orografico (salite e discese). I tempi che ci ho messo per farlo vanno dai 35 ai 45 minuti, le variabili come si può immaginare sono molte dal caldo, allo zaino (se presente o meno) al ritardo sull'orario di lavoro e quindi ad una spinta maggiore contro magari un ritmo da passeggiata turistica.
Innanzitutto nella messa a punto del tragitto migliore, che ho fatto quotidianamente per un lungo periodo, ho cercato di trovare una strada che avesse queste tre principali caratteristiche:
Per questo il percorso evita, per quanto possibile, strade ad alta percorrenza, e sali scendi, magari girandoci intorno ed ottenendo stessi tempi di percorrenza e minore sforzo, ed in alcune parti preferisco fare strade belle rispetto ad altre magari leggermente più brevi, ma ...tristi.
In rosso-fucsia è tracciato il percorso che sto per descrivere mentre in verde è tracciata la pista ciclabile Ponte Sublicio- Ponte di Mezzocammino che spesso si avvicina al percorso e per un tratto (da V.le Marconi fino a Ponte Sublicio) fa parte del percorso.
Buon divertimento!
La partenza è da Via Silone (altrezza VI ponte) al quartiere popolare del Laurentino 38. Si prende Via Silone in direzione Via Govoni, che è la strada di collegamento tra "i ponti" e Via Cesare Pavese. Percorsa Via Govoni, in leggera discesa, sia arriva a Via Cesare Pavese, si svolta a sinistra giù per il discesone di Via Pavese fino in fondo al semaforo con Via dell'Oceano Atlantico (solitamente rosso). Fino a qui niente da segnalare una bella discesa che si può percorrere senza timori a tutta birra (abbiamo la precedenza, corsie divise e poco traffico), anche se qui ho assistito ad una caduta "rovinosa" dovuta però al voler rispondere al cellulare e mollare il manubrio verso fine discesa :->... la prossima volta meglio accostare. Al semaforo si gira a sinistra su Via dell'Oceano Atlantico, spesso sia la mattina che la sera questa strada è intasatissima per via delle macchine che devono prendere la Colombo o la Pontina e si intoppano in attesa del semaforo. Qui vi prendete la prima soddisfazione dell'andare in giro in bici. Quel pezzo che gli automobilisti fanno in circa 15 minuti noi lo facciamo in un minuto. Se sono particolarmente inferociti (occupano con tre file di auto le due corsie disponibili e suonano) è meglio lasciarli nel loro brodo e saltare sul marciapiede (largo e poco frequentato) ed arrivare all'incrocio così. Al semaforo tirate dritti (attraversando la Colombo) per Via dell'Oceano Pacifico la strada è larga e spesso frequentata dai ciclisti sportivi (che vanno ad Ostia in bici), ma è meglio mettersi abbastanza a destra per evitare che qualche automobilista frustrato dalla fila del semaforo di prima vi passi accanto come un missile ora che trova la strada libera. Arrivate
all'incrocio con Via della Tecnica e girate a destra costeggiando così
il velodromo olimpico (impianto per le gare di bici in pista) abbastanza
malridotto attraversate Viale del Ciclismo ;-) e andate dritti direzione
laghetto. Qui la strada è tranquilla potete passeggiare senza particolari
prudenze. Arrivati al laghetto se per esempio piove o vi siete rotti
o altro potete andare a prendere la metro (fermata EUR Palasport) passando
dentro il giardino dell'EUR e legando la bici davanti alla fermata (vedi
linea tratteggiata viola). Già da quest'altezza potete prendere la pista ciclabile che va verso Ponte della Magliana/Ponte Sublicio (Porta Portese) o verso il Ponte di Mezzocamino (GRA), il ponte che passa sopra la metro è stato riaperto per bici e pedoni. (dove sulla cartina qui a destra c'è scritto ponte interrotto) Qui c'è un semaforo e poi inizia la discesa abbastanza lunga (chiudetevi la felpa che avete sudato un po' nella salita) ed ora si va giù a palla. Via verso la fine della scalinata della "groviera" , occhi aperti bisogna superare l'incrocio di piazza Parri quindi se non passa nessuno via rapidi senza perdere la velocità della discesa (non fidatevi degli automobilisti che vi dovrebbero dare la precedenza) se non è tutto libero meglio frenare. Poi dopo il semaforo (spesso verde) via ancora in discesa superando la stazione Metro Magliana per arrivare alla chicane che porta su Via Ostiense. Questo pezzo è da fare con attenzione, conviene mettersi da subito a sinistra e prepararsi a girare ed andare abbastanza veloci che gli automobilsti solitamente qui sono nervosi perchè li aspetta una lunga attesa per svoltare verso l'Ostiense, io in bici invece ho un'ottima visuale e un controllo completo del mezzo così svolto molto prima di loro, poi subito a destra ancora leggera discesa (Via Frugoni). Prendete un po' di velocità che l'Ostiense arriverà in leggera salita, un po' di attenzione quando imboccate l'Ostiense e dopo circa duecento metri arriva il tratto che richiede più attenzione del percorso. L'Ostiense diventa a due corsie e leggera salita fate questi pochi metri velocemente e tutti sulla destra poichè le macchine vanno forte, passati questi pochi metri la strada si riallarga, l'Ostiense e la Via del Mare confluiscono e la circolazione torna a velocità urbana siamo sotto la stazione Metro di Marconi. Nel punto stretto è da notare un bel convento nascosto dietro un robusto cancello. Adesso sfilate per Via Ostiense sotto la ex Alfa Romeo (ora III Università). Si entra nella parte a più alta urbanizzazione, fino ad ora avevamo girato tra i parchi giardini e simili dell'Eur. Avete fatto circa 6,5 Km (quasi metà del percorso) ci sono voluti dai 15 ai 20 minuti. Si prosegue con la prossima tavola |
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