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repressione
al vertice EU a Salonicco
da
http://italy.indymedia.org/news/2003/06/320502.php:
Il comitato di solidarieta' per gli arrestati
di Salonicco sta cercando di raccogliere,
coordinare e distribuire informazioni e
aggiornamenti legali sugli attivisti che
sono stati arrestati e che hanno subito
abusi, spesso a seguito di accuse pretestuose,
dopo il summit anti-EU in Grecia di settimana
scorsa.
Tutte
le persone accusate rischiano dai 7 ai 25
anni di carcere!
Cosa
faresti se fossero i tuoi migliori amici,
tuo fratello, il/la tu* ragazz*? Non possiamo
rassegnarci a un'altra ingiustizia in seguito
a manifestazioni internazionali.
Questa
cosa sarebbe potuta accadere ad ognuno di
noi. Qui trovate in breve la situazione
dei nostri compagni, adesso in carcere.
1)
GLI 8 DI SALONICCO: Chi sono?
Le
8 persone tra i 29 arrestati a cui non e'
stato permesso di uscire su cauzione sono
ancora sotto processo. Pare che invece 2
persone (2 minorenni) siano state rilasciate
senza accuse.
Dunque
restano 19 persone con accuse minori che
dovranno tornare in Grecia per essere processate,
mentre gli 8 che non sono stati rilasciati,
che hanno a loro carico accuse piu' gravi,
tra i quali Simon Chapman dalla Gran Bretagna,
sono:
2
spagnoli uno di Burgos e uno di Madrid.
Uno di questi viene accusato di essere un
terrorista anarchico basco, sebbene sia
evidente che nessuno dei due e' basco!
3
greci tra i quali due ragazzi, di cui uno
minorenne e l'altro di 20 o 21 anni. Nessuno
ha chiesto di loro, nessuno sa chi siano,
e non fanno parte di alcun gruppo politico
organizzato. A quanto pare sono due ragazzi
di strada greci che seguivano le manifestazioni.
Non hanno una famiglia, o almeno la loro
famiglia non e' contattabile.
1
statunitense che sara' rimpatriato tra oggi
e domani. Apparentemente gli USA hanno firmato
un accordo con l'UE per l'espatrio di tutti
i cittadini statunitensi, che verrebbero
poi riportati dall'FBI in Grecia per il
processo.
1
siriano che sara' rimpatriato in Siria.
A quanto pare e' un esule siriano che ha
vissuto in Grecia, principalmente a Creta,
per circa 13 anni. Non ha i documenti necessari
per restare in Grecia, dove risiedeva illegalmente.
Essendo stato esiliato ora, se dovesse ritornare
in Siria, rischierebbe la pena di morte.
Degli attivisti a Creta si stanno mobilitando
perche' cio' non avvenga e pubblicheranno
ulteriori informazioni al piu' presto.
1
britannico Simon Chapman. Il suo avvocato
ha scritto un articolo per un quotidiano
greco sul suo caso. L'avvocato spiega che
per lui, come per gli altri 8 a cui non
e' stato permesso di essere rilasciati su
cauzione, sono state inventate accuse infondate.
Ci sono prove evidenti di questo, ed e'
la prima volta che questa informazione passa
per i media in Grecia.
Aggiornamenti
sulle accuse: gli 8 che non sono stati rilasciati
su cauzione sono tutti accusati degli stessi
reati, ovvero rissa, resistenza a pubblico
ufficiale, possesso di esplosivi (apparentemente
sarebbero accusati dello stesso reato se
avessero avuto con loro delle granate!).
Tutti e 8 verranno processati insieme. L'avvocato
crede che sia un fatto positivo.
2)
PROCESSO D'APPELLO
Sara'
fatta una richiesta di scarcerazione in
3 o 4 giorni. Questa era stata erroneamente
scambiata con l'attuale udienza di appello
per il rilascio sotto cauzione. Ne verra'
dunque fatta un'altra nel giro di un mese.
Questo costera' 550 euro, e le udienze seguenti
avranno un costo simile.
A
causa della pausa estiva, tutte le corti,
presumiamo quindi anche le corti d'appello,
resteranno chiuse. Quindi a meno che l'udienza
per il rilascio sotto cauzione abbia buon
esito Simon e gli altri resterebbero in
cella almeno fino a settembre per il primo
degli appelli riguardanti le accuse.
3)
PROVE A CARICO Le prove per il caso di Simon
sono le seguenti: Fotografie dell'arresto
di Simon durante il quale porta con se'
unicamente una borsa blu - nessun'altra
borsa, e fotografie successive che lo mostrano,
dopo essere stato arrestato e picchiato,
senza la borsa blu, circondato da TRE borse
nere piene di cocktail molotov. Questo e'importante
perchè la polizia ha dichiarato che
l'arrestato non aveva con se' borse blu
al momento dell'arresto. Riprese video,
ottenute dal telegiornale nazionale greco,
che mostrano Simon picchiato selvaggiamente
dalla polizia mentre un poliziotto travestito
piazza le tre borse nere ai suoi piedi.
Un agente travestito viene visto mentre
introduce in una delle borse nere una mazza.
Testimoni che hanno visto Simon durante
il suo arresto, affermano di avergli visto
addosso una borsa blu, non tre borse nere.
Sappiamo dal team di avvocati che ci sono
prove che tutt* e otto gli arrestat* a cui
è stato negato il rilascio su cauzione
abbiano ricevuto gli stessi "trattamenti",
anche se siamo a conoscenza solo dei dettagli
riguardanti il caso di Simon fino ad adesso.
4)
SOLIDARIETA' Simon è stato trasferito
in un carcere di massima sicurezza (e la
sua testa è stata rasata a zero!).
Starà lì fino al primo appello.
PER FAVORE, PER FAVORE, PER FAVORE, speditegli
lettere e libri (non con la copertina rigida,
perchè non sono permessi). Simon
non può ricevere nient'altro. Non
può ricevere videocassette ma è
stata acquistata per lui una radio. Simon
compirà 30 anni il 24 di luglio.
Sarebbe grandioso se ricevesse centinaia
di cartoline di buon compleanno intorno
a quel periodo: chiunque voglia le spedisca
a:
Simon
Chapman c/o DIKASTIKES FILAKES THESSALONIKIS
DIAVATA Greece
5)
SUPPORTO ESTERNO E SOLIDARIETA'
La
Grecia terra' le Olimpiadi nel 2004, e non
vuole essere vista come un paese che ha
prigionieri politici e gente che manifesta
per il fatto che la polizia abbia creato
accuse infondate. Questa potrebbe essere
la forma migliore di protesta se lo stato
greco sa che ci concentreremo su ambasciate,
agenzie e compagnie commerciali in qualche
modo coinvolte nel business delle Olimpiadi.
Questo ci da' l'opportunita' di sfruttare
tutte le nostre esperienze in azione per
infangare il piu' possibile l'immagine della
Grecia in relazione a questi casi.
Sarebbe
bene tra l'altro se si riuscissero a fare
poster o volantini di due foto di Simon,
una nella quale porta la sua borsa blu/viola
affiancata a quella in cui viene mostrato
con le borse nere. Questo e' stato fatto
con successo nelle agenzie di viaggio e
agli aereoporti di compagnie aeree in supporto
a un arrestato a Praga. Sarebbe utile anche
se qualcuno riuscisse a mostrare questo
alle delegazioni olimpiche greche.
Oltretutto,
facciamo un appello perche' si facciano
petizioni e lettere scritte alle ambasciate
greche di tutto il mondo e, se possibile,
proiettare un video all'esterno delle ambasciate
greche in cui si fa vedere come la polizia
abbia ricostruito la scena mostrando Simon
con le borse nere, anche se non e' ovviamente
possibile proiettare un video la luce del
sole.
Questo
e' tutto per ora. Seguiranno aggiornamenti.
Lettera
dal carcere di Diavata-Salonicco di Souleiman
Dadouk 'Kastro' rifugiato politico siriano
che ha vissuto in Grecia per 18 anni, ora
uno dei 7 arrestati per la partecipazione
alle manifestazioni a Salonicco contro il
summit UE del 21 giugno.
Ero
sedicenne quando per la prima volta mi hanno
rasato e torturato per la prima volta.
Questo
perche' dicevo NO all'oppressione razzista
del regime militare e dittatoriale in Siria,
stato chiamato Repubblica araba di Siria.
Non lo trovavo strano, e' un regime dittatoriale,
l'esercito regna, in modo che la polizia
possa fare cio' che vuole, indisturbata.
In
queste condizioni molta gente cercava altri
stati in cui vivere e condizioni piu' umane
- e io ero uno di quelli che dicevano che
un paese democratico dove vivere e dove
i diritti umani erano rispettati fosse la
Grecia.
Dopo
18 anni, nello stato chiamato Repubblica
greca, questa volta in un regime che prende
parte nel decidere quali popoli moriranno,
chi avra' fame e chi potra' migrare, dopo
18 anni nei quali probabilmente in Siria
hanno dimenticato situazioni del genere,
mi sono ritrovato con gli altri arrestati,
per dire ancora una volta NO, rasato e depilato
con la violenza. Non ho mai provato ne'
visto tanta violenza prima d'ora, nemmeno
nel regime dittatoriale, ne' avevo avuto
a che fare con minacce di abusi sessuali
da parte della polizia ("ti butteremo
in una cella con gli zingari perche' ti
violentino").
Non
voglio togliere nulla alle persone che hanno
combattuto per la democrazia, e hanno pagato
questa lotta con l'arresto e l'esilio, ma
probabilmente faro' loro pensare, lasciandoli
con la domanda se questo sia uno stato di
giustizia o uno stato di polizia.
Il
pubblico magistrato e il giudice non hanno
ascoltato nessuno degli accusati, ma solo
i testimoni tra i poliziotti che davano
gli ordini. E questa giustizia assurda e'
stata applicata, senza ombra di dubbio,
nonostante molti testimoni tra la polizia
raccontavano storie chiaramente false o
ridicole, se solo qualcuno avesse indagato
meglio su di loro.
Hanno
messo a verbale, per me e per uno spagnolo,
che siamo stati ritrovati con la stessa
borsa con le stesse cose: 2 fionde, 3 viti
e un rotolo di filo di rame, ma ci hanno
accusato di possesso di molotov, resistenza
alla pubblica autorita', etc.
I
magistrati e i giudici ci hanno tenuto in
prigione, non solo in celle differenti ma
anche in piani diversi. Io non so se questi
credono che sia davvero giusto, o se eseguono
semplicemente degli orgini... Cos'e' la
prigione, e cos'e' un trattamento medievale?
Io spero che succeda questo solo nel carcere
di Salonicco, e che la ragione stia nel
fatto che sia cosi' vicino alla dittatoriale
Turchia. Violenze senza fine, psicologiche
e fisiche, dal momento del nostro arresto
fino adesso.
Ho
qualche speranza nella ridotta possibilita'
che la Grecia sia uno stato di giustizia
e che ci sara' un processo (giusto), perche'
cio' che abbiamo visto noi, gli stranieri,
e' solo uno stato di polizia e situazioni
medievali di questo tipo, per le quali ogni
cittadino proverebbe vergogna.
Dal
carcere di custodia di Diavata - Salonicco
27 giugno 2003,
Kastro
www.geocities.com/anar_gr/gr/kastro.htm
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