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of control Camp - Colonia 2003 -
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7 agosto
Oggi è stata una intera giornata
dedicata ad azioni ed iniziative qua al
NoBorder camp in corso di svolgimento a
Colonia.
Alle
9 di mattina siamo già per strada.
Abbiamo organizzato un presidio informativo
sulla repressione durante le manifestazioni
contro il vertice UE a Salonicco. Ci siamo
recati in circa 200 attivist* all'ambasciata
greca che si trova in Universität straße,
numerosi slogan in greco e in tutte le lingue
più numerosi striscioni, volantini
e il sound system contro la repressione
comunicavano ai passanti la brutalità
e le montature poliziesche a Salonicco,
con alcuni passanti che solidarizzavano
con il grenzcamp.
Abbiamo
consegnato all'ambasciatore (anch'egli,
nel suo atteggiamento buonista, solidale
con noi!) il volantino che egli ha provveduto
a recapitare tramite un fax al ministero
degli esteri greco.
Si riparte in tram verso la stazione centrale
di Colonia, dove improvvisiamo subito un
corteo interno. Urliamo slogan contro la
deportazione davanti alla sede della Lufthansa,
protagonista nel business delle deportazioni
con i numerosi rimpatri di immigrat* dalla
Germania; la polizia sembra molto in panico
e chiude immediatamente l'ingresso dell'ufficio
impedendo così una possibile occupazione...
si
riparte sempre in corteo con la polizia
ai lati, usciamo dalla stazione con il sound
system che ci aspetta, partono slogan e
inviti a venire al Nobordercamp per i passanti,
incominciamo a ballare l´hip hop tedesco
e la musica elettronica sparata dal sound
system.
All'improvviso
40 compagn* s'incamminano verso il palazzo
che ospita un albergo gestito dalla multinazionale
"Accor/Ibis", riusciamo ad entrare
anche perchè la polizia non si era
messa davanti per impedire l'ingresso, probabilmente
non aveva previsto una simile mossa...
occupiamo
quindi la hall e scandiamo slogan contro
la fortezza europa e l'alleanza fra multi
nel regime delle deportazioni, spieghiamo
alla gente presente come l´'Accor/Ibis
contribuisce a deportare gli/le immigrat*.
Quando arrivano gli sbirri, ci cacciano
fuori, inizialmente opponiamo resistenza
ma poi lasciamo che ci spingano fuori dal
palazzo.
Ritorniamo
quindi al sound system e comunichiamo alla
piazza il perché di questa azione,
due ore dopo sei ragazz* francesi che partecipavano
verranno fermati e portati alla stazione
della polizia con varie accuse, partecipazione
a manifestazione violenta (!!!) e non organizzata,
violazione di domicilio e resistenza. Per
fortuna verranno liberat* in serata.
Nel
pomeriggio è prevista un'altra demo
in solidarietà con i sans-papiers
e contro la brutalità poliziesca
nella piazza del Duomo. Per la manifestazione
si è costituito il blu/silver bloc
che arriva in massa alla stazione con un
seguito di tamburi e pupazzi raffiguranti
sbirri che si autocolpiscono con il manganello,
cartelloni contro la brutalità e
le deportazioni.
Raggiungiamo
la dömplatz e ci mettiamo a correre
per apririci un varco per sorpassare la
polizia ma veniamo subito bloccati. Qualche
sbirro provoca, un altro alza le mani su
un compagno che viene tratto in salvo mentre
gli sbirri in questione si ritroveranno
la sera molti lividi da curare...
Siamo
bloccati in questa piazza completamente
circondata dai pigs in verde, anche perchè
loro vogliono le persone che hanno risposto
alle aggressioni della polizia. Alla fine
dopo una lunga trattativa ci fanno ripartire
in corteo (circa 400 persone) verso la prima
stazione del tram, non prima di aver attraversato
il centro di Colonia a cui abbiamo potuto
comunicare le storie di immigrat* e non,
colpiti dalla brutalità poliziesca,
non ultima quella di un ragazzo immigrato
dall'Iran pestato senza alcun motivo 2 settimane
fa dalla polizia tedesca, molte persone
si affacciano alle finestre e ascoltano
e solidarizzano con il corteo.
Prendiamo
il tram per recarci in periferia, attivist*
anti-carcere hanno organizzato uno speakeraggio
e un concerto davanti al carcere di Colonia.
Suonano i Microphone mafia, un gruppo hip
hop (che spacca! ;)) composto da un immigrato
italiano e uno turco alla presenza anche
dei familiari di molti carcerati (era giorno
di visite) che ascoltano dall'interno del
carcere, qua abbiamo l'ulteriore conferma
di quanto la polizia sia nella testa dei
tedeschi (in questi giorni c'erano molti
cittadini che sono stati visti telefonare
alla polizia per segnalare la presenza di
attivist* in zone della città) quando
vediamo una bambina di 3-4 anni mettersi
in testa un casco da celerino, un'immagine
molto triste...
Ritorniamo
al campeggio stremati ed affamati da questa
giornata di lotta, facciamo un ultima raccolta
del materiale all'infoshop del campeggio
(la gratuità è -quasi-d'obbligo)
e la stanchezza ci assale, tutt* a dormire
perchè domani ci saraà l'azione
prevista contro l'OIM.
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