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Out
of control Camp - Colonia 2003 -
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Colonia ]
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3 agosto
-
Oggi è iniziato ufficialmente il
6° grenzcamp antirazzista a Colonia.
Alle 5 di questo pomeriggio ci siamo radunati
nella piazza del Duomo di Colonia per una
manifestazione comunicativa ai cittadini
di Colonia e ai numerosi turisti presenti.
Numerosi slogan e striscioni colorati contro
l´AZR (ausslander zentral register-registro
centrale degli stranieri), contro l´OIM
per la libertà di movimento e la
distruzione delle frontiere, più
un folto gruppo di pink e silver che prendeva
in giro la polizia, sound system e pupazzi
giganti attiravano l'attenzione delle persone
ai lati della piazza.
Cerchiamo
quindi di muoverci dalla piazza correndo
e scandendo slogan: "Noborder! no nation!
stop deportation!", "No one is
illegal shut down fortress europe!"
e altri slogan in tutte le lingue ma la
numerosa polizia presente ci blocca subito
dividendoci in tanti piccoli gruppi che
vengono sparpagliati per la città.
Ci ricompattiamo quindi nella piazza del
Duomo dove il sound system continua a sparare
musica, arriva anche qualche hooligan della
squadra locale che viene prontamente allontanato.
Si decide quindi di ripartire in corteo
verso il campeggio, il sound system si pone
davanti e noi ci incamminiamo sempre scandendo
slogan in tutte le lingue, la polizia è
presente ai lati e all'interno del corteo,
e questo tipo di scelta ci lascia al quanto
sorpresi...
Giungiamo
quindi sul ponte sopra il Reno e solidarizziamo
con gli ausslander serbo-croati e rumeni
che vivono nelle navi parcheggiate a bordo
del fiume che rispondono e si accodano al
corteo... arriviamo quindi al campeggio
pronti per l'assemblea plenaria.
Stamattina
si è concluso il meeting "out
of control" che si è svolto
all'interno dell'università di Colonia,
incentrato principalmente sui problemi e
le prospettive del movimento anticapitalista
e antirazzista tedesco (i workshop erano
esclusivamente in tedesco). Il meeting si
è concluso al campo con l´ultimo
workshop conclusivo sulla pratica concreta
antirazzista (per fortuna questo tradotto
anche in inglese! ) e vi hanno partecipato
numerosi gruppi antirazzisti da tutta europa
come Kanak attak, The Voice e altri.
Per
quanto riguarda le 8 persone fermate ieri
durante la demo antifa contro la formazione
populista "Pro-Köln", sono
tutte state liberate compreso l´italiano
(sotto cauzione di 300 euro perche´
straniero) che comunque presenta numerose
ferite subite durante il fermo.
Seguiranno
altri aggiornamenti e le foto, purtroppo
non c'è molta banda qui alla Media
tent e quindi le foto arriveranno con un
po' di ritardo
4
agosto
-
La mattina inizia molto presto, sia per
il caldo insopportabile, sia perchè
alle 9 c'è la prima assemblea plenaria
del campeggio. Molti i temi che vengono
trattati, dalla sicurezza del campeggio
per possibili attacchi nazi e spiacevoli
visite della polizia presente ovunque a
Colonia (si parla di 4000 agenti), all'organizzazione
della Volkscuche (la "cucina del popolo"
autogestita e vegetariana) e della tenda
medica autogestita...
Ci
vediamo quindi con altre 40 persone alla
info tenda perchè c'è in programma
una "caccia al tesoro" (è
il nome dato all'azione) diviso fra la vicina
Bonn e Colonia.
Partiamo quindi per il centro di Colonia
in tram e alla prima fermata scendiamo per
eludere la costante sorveglianza degli sbirri.
Ripartiamo quindi in direzione di Bonn e
scendiamo in una zona industriale e piena
di centri commerciali fra Bonn e Colonia.
L'appuntamento che si danno tutti è
al vicino IKEA, dove vengono distribuiti
i flyer con le due mete di questo gioco,
a noi tocca quella a Bonn. Dall'odiato centro
commerciale prendiamo sacchetti e ci rifocilliamo
a spese loro, nella strada per arrivare
alla fermata del tram raccogliamo rifiuti
che ci serviranno nella nostra "mission"...
Arriviamo
finalmente a Bonn, ci riuniamo tutti davanti
al centro commerciale dove pianifichiamo
l'azione: a 50 metri c'è un albergo
dell'infame catena internazionale di alberghi
"Accor/Ibis" protagonista nel
business delle deportazioni per aver stipulato
contratti con il governo francese che "parcheggia"
nelle stanze degli hotel francesi gli immigrati
in attesa di essere deportati.
Partiamo, alcun* compagn* si mettono incordonati
davanti al portone, altri entrano e scaraventano
a terra tutta l'immondizia raccolta, prendiamo
dalla strada un cassonetto che portiamo
all'interno della hall e rovesciamo, volantini
e il megafono fanno il resto. Ci dileguiamo
per le vie circostanti e riusciamo a ritornare
a Colonia.
A Colonia l'azione non va come si sperava,
la polizia circonda l'albergo e porta via
un compagno, verremo a sapere in tarda serata
che anche un altro compagno viene fermato
nelle vie vicine all'albergo, per fortuna
tutti e due vengono quasi subito liberati.
Torniamo
al campeggio e ci muoviamo verso le navi
container lungo il Reno che funzionano da
centri di prima accoglienza per i richiedenti
asilo. C'è un concerto in programma
organizzato dagli immigrati, noi portiamo
i giocattoli costruiti al campo, pennelli
e colori per i numerosissimi bambini che
vivono in condizioni disumane all'interno
di queste navi container.
Parliamo con loro e ci raccontano le loro
storie, sono quasi tutti serb* e bosniac*
che hanno vissuto dal 1991 a Roma, da dove
hanno deciso di ripartire perchè
ormai perseguitati dalla polizia italiana.
In Germania sono arrivati un anno fa e sono
stati praticamente internati in queste navi
container che cadono a pezzi, in questo
periodo all'interno di esse si raggiunge
la temperatura di 45 gradi e i/le bambin*
si svegliano continuamente mentre d'inverno
manca praticamente il riscaldamento. Le
condizioni all´interno sono assolutamente
disastrose, il cibo viene fornito dal Land
ma spesso non è sufficiente a sfamare
tutt*. Non bastasse questo, la gente per
strada li insulta e hanno ricevuto da poco
minacce di morte e di dar fuoco alle navi
da parte dei nazi.
Si
ritorna al campeggio assieme a qualche immigrato
con cui ci siamo trovati in affinità.
Prima
di cenare un paio di auto di poliziotti
in borghese vengono prese di mira e gli
vegono spaccati gli specchietti retrovisori;
arrivano altre 2 camionette che vengono
cacciate dai compagn* che nel frattempo
si sono radunati davanti. Quindi ad ogni
passaggio delle camionette degli sbirri
un getto d´acqua e insulti vari li
accolgono in un clima di divertentismo generale.
Scopriamo subito davanti all'ingresso del
campo una telecamera che spiava i movimenti
dei partecipanti al campo che viene coperta
dagli striscioni. Mentre finiamo di scrivere
vengono proiettati numerosi video sia al
campeggio che in centro città sulla
lotta degli immigrati in tutto il mondo
e sugli ultimi Noborder camp ...a domani!
Qua
di seguito i video sulla demo di ieri nel
centro della città, download: http://kanalB.net/spezial-koeln2003/spazier.rm
http://kanalB.net/spezial-koeln2003/outing.rm
http://kanalB.net/spezial-koeln2003/atmo.rm
http://restoel.de/kanalB/spezial-koeln2003/gk03trailer.rm
5
agosto
- azione contro l´AZR
Arriviamo
davanti al palazzo che ospita quest'infame
istituzione e notiamo immediatamente che
c'è solo una camionetta della polizia,
allora incominciamo a correre per cercare
di entrare dentro al palazzo, ma questa
prospettiva non va a buon fine perchè
riescono a chiudere le porte prima del nostro
arrivo. Lanciamo uova con la vernice e numerose
scritte vengono fatte sui muri per la libertà
di movimento e contro il controllo elettronico.
Quindi
ci ricompattiamo e cerchiamo di raggiungere
la seconda entrata che si trova dall'altro
lato del palazzo. Il corteo parte con gli
striscioni davanti e ai lati, ma la numerosa
polizia arrivata nel frattempo ci blocca
subito e ci circonda impedendo di muoverci.
Partono così i primi fermi: gli sbirri
entrano all'interno del corteo e prendono
tutt* quell* che si coprono il viso, alla
fine saranno 8 i fermati; noi ci incordoniamo
e dopo un paio d'ore passate nel "cerchio"
sotto il sole la polizia ci scorta fino
alla fermata del tram.
Ritorniamo
al campeggio e si decide subito di uscire
in strada con due cortei: il primo si dirige
verso Bruhl dove si trova la caserma in
cui sono stati portati i/le compagn*, l'altro,
una Reclaim the street non riesce nemmeno
ad arrivare dall'altra parte del ponte perchè
fermata dalla polizia che accerchia un gruppo
di 15 persone che era riuscita a divincolarsi
e blocca i due ingressi del ponte. Alle
4 di pomeriggio tutt* i fermati della mattina
vengono liberati.
Domani
sono in programma le azioni all'aeroporto
di Francoforte contro il regime delle deportazioni
e un concerto di solidarietà vicino
al carcere di Oberhausen.
Le
foto del 4/8
http://de.indymedia.org/2003/08/58783.shtml
Foto del 5/8
http://de.indymedia.org/2003/08/58835.shtml
http://de.indymedia.org/2003/08/58845.shtml
+ video su http://kanalb.de
6
agosto - aggiornamento preso da:
http://www.italy.indymedia.org/news/2003/08/348915.php
Sotto
un sole che spacca anche questa mattina
abbiamo manifestato davanti ad un luogo
funzionale alla deportazione degli immigrati
dalla germania ai loro paesi: l'aeroporto
di dusseldorf, capoluogo della regione.
La
manifa era autorizzata, a differenza delle
precedenti. La parata è stata preceduta
dall'arrivo (alle 8 di mattina) di alcuni
attivisti vestiti da hostess e da stewart
che hanno cercato di fare controinformazione
e creare caos all'interno della struttura.
Sono stati arrestati tutti.
Con gli altri manifestanti, invece, siamo
partiti alle dieci da colonia okkupando
un treno. Scopriamo che l´aeroporto
èstato chiuso per "paura"
della manifa e dunque creiamo caos abbastanza
inutilmente davanti al cek-in; proseguiamo
poi davanti allo stabile che calza tantissime
bandiere della lufthansa, compagnia deportatrice
(come l´alitalia da noi..).
Le azioni contro la LTU non sono una novità
in germania, infatti compaiono cartelli
fatti molto bene, lo slogan è "deportation
class" e mostrano un immigrato imbavagliato
tra gli altri passeggeri. La polizia, bardata
fino ai denti (speriamo tutti che muoiano
di caldo, anche se li forniscono sovente
di succo alla mela -piccini-) ci segue fino
al punto in cui possiamo arrivare cioè
fino ad un muro di sbirri. Sono tantisssimi,
sono bruttisssimi, sono tecnologicamente
all'avanguardia. Qui sembra che la polizia
sia molto rispettata e che incuta timore
e reverenza, molti per scaricare la tensione
ci parlano addirittura!
L'azione
più radicale è stata quella
delle radical ceers, qualche slogan, sensibilizzazione
(per chi, poi che non c'è nessuno?!?)
concertino addirittura e poi tutti al campo..
E tutto questo niente è stato filmato
da telecamere fisse, telecamere mobili,
telecamere dalle camionette ed immolato
in istantanee fotografie sbirresche. (ma
quanto c'hanno da fà!)
Il
campo èassediato ed in effetti tutta
questa paura è comprensibile. Non
si sgarra,qui. Hai il volto coperto? Arriva
uno sbirro, ti prende per il collo e ti
si porta...
Oggi
per un piccolo pic-nic all'interno del supermercato
Lidel vicino al campo sono arrivate dieci
camionette e si sono portate via alcune
persone. Per fortuna almeno quando arrivano
al campo li si caccia tutti insieme spesso
bersagliandoli con gli avanzi della cucina
o un getto d´acqua che mi piacerebbe
avesse qualche atmosfera in più!
All'attuale
si sta svolgendo una plenaria o assemblea
dei delegati come la chiamano qui. Gli argomenti
sono i piùsvariati (dura da piùdi
tre ore..) dalla condizione degli immigrati
all'azione di domani contro la brutalitaà
poliziesca. Proiettano anche dei video.
La traduzione è spesso carente, ma
cmq vado a sentire che si dice.
hasta siempre!
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