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                                     < 
                                      Migrazioni di Genere > 
                                    [ 
                                      torna all'indice del 
                                      dossier ] 
                                    Controllo 
                                      dell'immigrazione di genere e delle minoranze 
                                      razzializzate: Sovrappopolazione, immigrazione 
                                      e sostenibilità ambientale 
                                    di 
                                      Chris Crass [anarchico attivista 
                                      per la giustizia sociale, San Francisco] 
                                      traduzione di Border=0 da www.infoshop.org/texts/immigration.html 
                                    Le 
                                      elezioni del Sierra Club: discutendo dimmigrazione 
                                      nel movimento ambientalista nellaprile 
                                      1998, i membri del Sierra Club rifiutarono 
                                      un progetto di contenimento dellimmigrazione 
                                      come mezzo di protezione ambientale. Il 
                                      Sierra Club è uno dei primi, più 
                                      grandi e più influenti gruppi ambientalisti 
                                      negli Stati Uniti. Attraverso precedenti 
                                      dibattiti allinterno del Club sullimmigrazione 
                                      e in risposta al supporto di gran parte 
                                      dei membri del gruppo, la commissione di 
                                      direttori del Sierra Club decise nel febbraio 
                                      1996 di non prendere posizione in 
                                      tema di immigrazione rispetto alle politiche 
                                      che regolano limmigrazione negli Stati 
                                      Uniti, e di rimanere impegnati 
                                      sul piano ambientale e per la protezione 
                                      di tutti allinterno dei nostri confini, 
                                      senza discriminazioni basate sullo stato 
                                      di migranti. In contrasto con la posizione 
                                      presa dalla commissione, un gruppo di membri 
                                      del club a favore di un contenimento dellimmigrazione 
                                      riportò lattenzione sullargomento, 
                                      e nelle elezioni del gruppo nellaprile 
                                      1998 venne chiesto ai 550 mila membri del 
                                      club di votare in proposito.  
                                     
                                      I votanti avevano due possibilità. 
                                      La posizione A proponeva che il Club rivedesse 
                                      la sua decisione di non prendere posizione 
                                      rispetto al problema, e che intraprendesse 
                                      una politica riguardante la popolazione 
                                      degli USA che continui a sostenere la fine 
                                      della crescita della popolazione statunitense 
                                      nel minor tempo possibile tramite riduzione 
                                      della crescita naturale (numero di nascite 
                                      meno numero di morti), ma ora anche tramite 
                                      riduzione della rete dimmigrazione 
                                      (immigrazioni meno emigrazioni). La 
                                      posizione B sosteneva la decisone della 
                                      commissione di non prendere posizione in 
                                      proposito, e proponeva: il Sierra 
                                      Club può approciarsi alle cause alla 
                                      base dei problemi della popolazione globale 
                                      considerando la situazione esistente in 
                                      maniera complessiva; il Sierra Club incrementerà 
                                      gli sforzi effettivi per difendere i diritti 
                                      di tutte le famiglie alle cure sanitarie 
                                      materiali e sulla riproduzione, il miglioramento 
                                      della condizione femminile e luguaglianza 
                                      delle donne; inoltre il Sierra Club continuerà 
                                      a trattare le cause alla base della migrazione 
                                      incoraggiando la sostenibilità, la 
                                      sicurezza economica, la salute e la nutrizione, 
                                      i diritti umani ed il consumo responsabile 
                                      e in rispetto dellambiente. 
                                      In questa elezione profondamente controversa, 
                                      circa 84 mila membri votarono (una quota 
                                      molto più alta del solito 60/70 mila), 
                                      e dei circa 78000 che si espressero sulla 
                                      questione immigrazione, il 60,1% votò 
                                      la posizione B. 
                                    La 
                                      campagna nata dallelezione nel Club 
                                      generò molto interesse da parte dei 
                                      media, dibattiti intensi e una tempesta 
                                      di controversie il cui fulcro era largomento 
                                      immigrazione. In un articolo del New York 
                                      Times il giornalista John H. Cushman Jr. 
                                      scrisse: le campagne sono spesso combattute, 
                                      ma questanno il problema immigrazione 
                                      ha sollevato questioni particolarmente delicate 
                                      sulla giustizia sociale, sulluguaglianza 
                                      razziale e la strategia politica, fino al 
                                      profondo disagio di molti elettori del gruppo, 
                                      generalmente considerati liberali. 
                                    Il 
                                      direttore esecutivo del Sierra Club Carl 
                                      Pope disse in merito alla posizione A: E 
                                      offensiva per le persone di colore
 
                                      Le persone nelle comunità di immigrati 
                                      la percepiscono come laffermazione 
                                      che essi sono una forma di inquinamento. 
                                      Il sostenitore della posizione A Alan Kuper, 
                                      uno dei leader del Sierra per la stabilizzazione 
                                      della popolazione statunitense che promuove 
                                      il ritorno al livello dimmigrazione 
                                      prima del 1965, disse invece alla Associated 
                                      Press io identifico il problema della 
                                      crescita della popolazione come fondamentale 
                                      per il movimento ambientalista
 E 
                                      una questione che riguarda ogni cosa che 
                                      facciamo. Qualcuno disse che questa 
                                      elezione era una battaglia tra lanima 
                                      del Sierra Club ed il resto del movimento 
                                      ambientalista. 
                                    Durante 
                                      la campagna le forze sostenitrici delle 
                                      due posizioni si mobilitarono. Tra i sostenitori 
                                      della posizione A cerano alcuni tra 
                                      i più attivi gruppi anti-immigrazione 
                                      della nazione, ad esempio la FAIR - Federation 
                                      of American Immigration Reform (federazione 
                                      per la riforma americana sullimmigrazione), 
                                      il NPG  Negative Population Growth 
                                      (crescita negativa della popolazione), il 
                                      PEB  Population-Environment Balance 
                                      (equilibrio popolazione-ambiente), e la 
                                      CCIR - California Coalition for Immigration 
                                      Reform (coalizione della California per 
                                      la riforma sullimmigrazione). Tra 
                                      i sostenitori della posizione B un alto 
                                      numero di organizzatori del Club attuali 
                                      e del passato, molte delle sezioni locali 
                                      del Club e gruppi ambientalisti e per la 
                                      giustizia sociale già parte della 
                                      coalizione; infine la Campagna per lAmbiente 
                                      e lImmigrazione organizzata dal PEG 
                                       Political Ecology Group (gruppo ecologia 
                                      politica) di San Francisco. 
                                    Il 
                                      dibattito sullimmigrazione scaturito 
                                      allinterno del Sierra Club ha evidenziato 
                                      le crescenti tensioni nel movimento ambientalista, 
                                      e serve come traccia per comprendere le 
                                      questioni più ampie che alimentano 
                                      queste tensioni. Lattivista per la 
                                      giustizia sociale Emanuel Sferios scrisse 
                                      in Z Magazine dopo i risultati delle elezioni: 
                                      Nonostante questa vittoria [la sconfitta 
                                      della posizione A] comunque, la controversia 
                                      che si è creata a proposito della 
                                      questione immigrazione allinterno 
                                      dellorganizzazione ambientalista più 
                                      vecchia e più grande del paese dimostra 
                                      lefficacia con cui la destra ha saputo 
                                      sfruttare le paure della gente in merito 
                                      alla crisi della popolazione. 
                                      Sferios continua: questo rivela anche 
                                      quanto sia caduto in basso nel corso degli 
                                      anni il livello della discussione condotta 
                                      dai media sulle cause del degrado ambientale. 
                                    LIMMIGRAZIONE, 
                                      LA BOMBA POPOLAZIONE E LA SFIDA 
                                      RADICALE  
                                    Il 
                                      dibattito del Sierra Club sullimmigrazione 
                                      è al suo livello più semplice 
                                      una questione di controllo della crescita 
                                      demografica. La crescita della popolazione 
                                      è stata identificata da molti attivisti 
                                      anti-immigrazione come una delle maggiori 
                                      o come la maggiore causa di 
                                      degrado ambientale e di crollo. I sostenitori 
                                      del controllo demografico affermano che 
                                      un numero maggiore di persone sulla terra 
                                      comporta un maggiore sfruttamento delle 
                                      risorse ed un impatto sempre più 
                                      dannoso degli umani sullecosistema. 
                                       
                                    A 
                                      meno che la dimensione della popolazione 
                                      non verrà ridotta, e il prima possibile, 
                                      il corso attuale delle cose nella nazione 
                                      alla fine minaccerà non solo la qualità 
                                      della vita ma, nel peggiore dei casi, il 
                                      sistema stesso che mantiene la vita 
                                      così scrivono Leon Bouvier e Lindsay 
                                      Grant nel loro libro Sierra Club Quanti 
                                      Americani. Classi sovraffollate, strade 
                                      intasate, disoccupazione, scontri tra culture, 
                                      sempre maggiori limitazioni al consumo di 
                                      acqua, degrado ambientale: tutto ciò 
                                      deriva per certi versi da ununica 
                                      causa comune, cioè la sovrappopolazione. 
                                    Per 
                                      questo il controllo demografico è 
                                      il nucleo del processo di sviluppo ecologico 
                                      sostenibile. Le teorie del controllo demografico 
                                      hanno guadagnato un vasto supporto da parte 
                                      del movimento ambientalista e dellopinione 
                                      pubblica nel corso dei trentanni scorsi, 
                                      e sempre di più costituiranno le 
                                      argomentazioni dei gruppi anti-immigrazione. 
                                      I gruppi per il controllo demografico segnalano 
                                      limmigrazione perché negli 
                                      Usa, secondo le ultime stime dellUfficio 
                                      del Censo, limmigrazione è 
                                      il fattore principale che determina la crescita 
                                      della popolazione. Se la tendenza demografica 
                                      attuale continuerà, secondo lUfficio 
                                      del Censo la popolazione statunitense crescerà 
                                      dagli attuali 268 milioni di persone a 393 
                                      milioni nel 2050, un aumento di 125 milioni 
                                      di persone. Il 60% di questo aumento demografico 
                                      sarebbe attribuibile allimmigrazione 
                                      e ai discendenti di immigrati. Con questa 
                                      argomentazione gruppi anti-immigrazione 
                                      come il Carrying Capacity Network affermano 
                                      che laumento della popolazione 
                                      è lultima minaccia per lambiente. 
                                      Dato che la crescita demografica è 
                                      vista come una questione ambientale, anche 
                                      limmigrazione lo è, essendo 
                                      un componente fondamentale dellaumento 
                                      della popolazione. 
                                    Il 
                                      controllo della popolazione è sempre 
                                      stato uno dei principali obiettivi del movimento 
                                      ambientalista dalla pubblicazione nel 1968 
                                      del libro La bomba popolazione 
                                      di Paul Ehrlich, biologo di Stanford, il 
                                      quale affermava che gli esseri umani sono 
                                      destinati alloblio e che bisogna imporre 
                                      provvedimenti per il controllo della popolazione, 
                                      anche in maniera coercitiva se necessario. 
                                      Dal 1968 il controllo della popolazione, 
                                      specie nel terzo mondo, è sempre 
                                      stato nei programmi degli ambientalisti 
                                      del mainstream. Come scrive Mark W. Nowak 
                                      del Negative Population Growth: Nel 
                                      corso degli ultimi 25 anni, il collegamento 
                                      tra la crescita demografica ed il degrado 
                                      ambientale è stato così ben 
                                      dimostrato che è difficile trovare 
                                      un ambientalista che non lo riconosca. 
                                    Comunque 
                                      largomento del controllo dellimmigrazione 
                                      è stato rifiutato da femministe, 
                                      attivisti ambientalisti, per i diritti umani 
                                      e per la giustizia sociale, e da organizzazioni 
                                      degli Stati Uniti e del Terzo Mondo; essi 
                                      mettono in discussione non solo questo, 
                                      ma tutto il contesto su cui si costruiscono 
                                      le teorie di controllo della popolazione. 
                                      Abitanti del Terzo Mondo criticano costantemente 
                                      le teorie di controllo della popolazione 
                                      e le strategie che mirano a controllare 
                                      la libertà riproduttiva delle donne, 
                                      invece di intervenire sulle cause alla base 
                                      della crescita di popolazione quali le istituzioni 
                                      e le decisioni economiche, lassistenza 
                                      sanitaria, la povertà, leducazione 
                                      e lassenza di libertà riproduttiva. 
                                      Scrittrici femministe e organizzazioni in 
                                      paesi del primo e del terzo mondo (in primo 
                                      luogo donne nere) hanno sviluppato teorie 
                                      che sfidavano le ideologie correnti sul 
                                      controllo della popolazione, sullo sviluppo 
                                      del terzo mondo, sulla politica estera del 
                                      primo mondo e gli aiuti per lo sviluppo. 
                                      Ma allo stesso tempo, le ideologie conservatrici 
                                      riscuotevano e tuttora riscuotono grande 
                                      consenso tra le istituzioni internazionali 
                                      economiche e politiche più potenti 
                                      del secondo dopoguerra, come la Banca Mondiale, 
                                      il Fondo Monetario Internazionale, le Nazioni 
                                      Unite e gli Stati Uniti. 
                                    Direttamente 
                                      collegato allambientalismo, il movimento 
                                      per la giustizia ambientalista negli USA 
                                      è cresciuto rapidamente negli ultimi 
                                      dieci anni. Il movimento per la giustizia 
                                      ambientalista è stato organizzato 
                                      e portato avanti da persone nere e principalmente 
                                      appartenenti a comunità povere e/o 
                                      alla working class per combattere i rifiuti 
                                      tossici e linquinamento nei quartieri 
                                      poveri. Il movimento per la giustizia ambientalista 
                                      intende lambientalismo come una componente 
                                      essenziale della battaglia per una giustizia 
                                      sociale che combatte discriminazioni di 
                                      razza, di classe o genere. 
                                    Una 
                                      delle persone che rifiuta le connessioni 
                                      tra la sovrappopolazione e i problemi ambientali 
                                      è Betsy Hartmann, membro del Committee 
                                      on Women, Population and Environment (comitato 
                                      delle donne, popolazione e ambiente). Nel 
                                      suo testo rivoluzionario Reproductive 
                                      rights and wrongs: the global politics of 
                                      population control (Diritto alla riproduzione: 
                                      giusto e sbagliato nelle politiche globali 
                                      di controllo della popolazione) la 
                                      Hartmann afferma: Il mito della sovrappopolazione 
                                      è uno dei più diffusi nella 
                                      società occidentale, così 
                                      profondamente radicato nella cultura che 
                                      esso influenza fortemente la visione del 
                                      mondo che la cultura ci propone. Non gli 
                                      si può resistere per via della sua 
                                      semplicità. Più persone significano 
                                      meno risorse e più fame, povertà, 
                                      degrado ambientale e instabilità 
                                      politica. Questa equazione aiuta a giustificare 
                                      la sofferenza umana che affligge laltro 
                                      mondo al di là degli ordinati confini 
                                      di affluenza. Procreando, il povero crea 
                                      la sua stessa povertà. Così 
                                      noi siamo assolti dalle responsabilità 
                                      e liberati dalla complessità del 
                                      tutto.  
                                    LE 
                                      TESI DEL CONTROLLO DEMOGRAFICO: I=PAT E 
                                      LA CAPACITA SOSTENIBILE 
                                    Largomento 
                                      della popolazione è interessante 
                                      per molti in quanto viene mascherato dietro 
                                      termini scientifici e quantitativi 
                                      scrive Penn Loh, ex membro della commissione 
                                      organizzativa del Political Ecology Group. 
                                      La formula usata per capire la questione 
                                      della popolazione è stata inventata 
                                      nel 1970 da Paul Ehrlich e John Holden; 
                                      questa formula è I=PAT, dove I rappresenta 
                                      limpatto di qualsiasi gruppo umano 
                                      sullambiente, ed equivale allestensione 
                                      della popolazione. P misura il livello di 
                                      affluenza (o la media di consumo individuale 
                                      delle risorse); A indica limpatto 
                                      ambientale delle tecnologie che procurano 
                                      i beni di consumo, questi indicati dalla 
                                      lettera T. La formula I=PAT uniforma ciascuno 
                                      in una formula che non tiene affatto conto 
                                      delle istituzioni politiche ed economiche 
                                      che influenzano e determinano il consumo. 
                                      Lequazione trascura anche qualsiasi 
                                      distinzione tra classi, con il risultato 
                                      che gli immigrati poveri risultano avere 
                                      lo stesso impatto sullambiente delle 
                                      famiglie benestanti, senza considerare minimamente 
                                      i livelli di consumo di ciascuno. Istituzioni 
                                      come quella militare, che è responsabile 
                                      per la più alta percentuale dinquinamento 
                                      negli USA, non sono considerate in questa 
                                      operazione né sono ritenute responsabili. 
                                      Loh scrive che finché le questioni 
                                      sulla popolazione sono costruite su formule 
                                      come I=PAT, allora il controllo della 
                                      crescita demografica non è un problema 
                                      scientifico di valore neutro, ma un problema 
                                      politico con un reale impatto sociale. 
                                       
                                    Attualmente 
                                      il 70 per cento dellenergia mondiale, 
                                      il 75 per cento dei metalli, l85 per 
                                      cento di legno ed il 60 per cento di cibo 
                                      sono consumati dalla popolazione industrializzata, 
                                      cioè dal 22 per cento della popolazione 
                                      mondiale. Consideriamo ad esempio che negli 
                                      Stati Uniti il patrimonio dell1 per 
                                      cento della popolazione a reddito più 
                                      alto è uguale al patrimonio totale 
                                      del 90 per cento della popolazione povera. 
                                      Inoltre i ritmi di consumo nei paesi industrializzati 
                                      sono determinati da profonde disuguaglianze 
                                      di classe. Per esempio, nel rapporto delle 
                                      Nazioni Unite sullo sviluppo umano si osserva 
                                      che negli ultimi tre decenni il dislivello 
                                      economico nel mondo è più 
                                      che raddoppiato, e che attualmente il 20 
                                      per cento della popolazione più ricca 
                                      ha un reddito 150 volte superiore a quello 
                                      del 20 per cento della popolazione più 
                                      povera.  
                                    Nonostante 
                                      il fatto che il ricco consumi molte più 
                                      risorse del povero  scrive Emanuel 
                                      Sferios  non sono i consumatori, ma 
                                      i produttori, e le istituzioni sociali in 
                                      cui essi operano, che provocano la maggior 
                                      parte del degrado ambientale. Inoltre 
                                      le multinazionali che forniscono merci al 
                                      primo mondo di solito utilizzano terre, 
                                      risorse e mano dopera che prendono 
                                      dal terzo mondo. Ma i sostenitori del controllo 
                                      demografico non considerano nelle loro analisi 
                                      lintero sistema del capitalismo globale 
                                      e dello sfruttamento di terra, ecosistema 
                                      e lavoratori. 
                                    In 
                                      un comunicato del Population-Environment 
                                      Balance intitolato Perché leccessiva 
                                      immigrazione danneggia lambiente 
                                      si dichiara: Il punto è piuttosto 
                                      semplice: più persone hanno bisogno 
                                      di più risorse, già in estinzione, 
                                      e usandole producono più inquinamento. 
                                      Lestinzione delle specie e la conseguente 
                                      perdita delle biodiversità, le piogge 
                                      acide e la deforestazione del Tongass e 
                                      di altre foreste nazionali testimoniano 
                                      che laumento della popolazione statunitense 
                                      e mondiale sta mettendo a dura prova lambiente, 
                                      che non è più in grado di 
                                      garantire per tutti unaccettabile 
                                      qualità della vita. Secondo 
                                      il PEB tutto dipende dal controllo demografico, 
                                      ma la questione si traduce in realtà 
                                      in un controllo dei corpi e della riproduzione 
                                      di uomini e donne del terzo mondo.  
                                    Un 
                                      altro termine frequentemente usato da ambientalisti 
                                      e sostenitori del controllo demografico 
                                      è carrying capacity (= 
                                      capacità sostenibile). 
                                      Nello stesso comunicato del PEB gli autori 
                                      spiegano che la capacità sostenibile 
                                      è il numero di persone che 
                                      può vivere in maniera sostenibile 
                                      in una data area senza arrecare danno allambiente 
                                      naturale, sociale, culturale ed economico 
                                      per la presente e le future generazioni. 
                                      Inoltre: La capacità sostenibile 
                                      comprende la possibilità dellambiente 
                                      naturale di fornirci le risorse, il cibo, 
                                      il vestiario ed i riparo di cui abbiamo 
                                      bisogno, e la capacità dellambiente 
                                      sociale di fornire una buona qualità 
                                      della vita. Ci fanno diversi esempi 
                                      per dimostrare questi punti. Il primo è 
                                      lacqua: viene sottolineato che nei 
                                      paesi occidentali, sud-occidentali e in 
                                      alcuni paesi centrali [degli USA ndt] - 
                                      zone che stanno vivendo la più alta 
                                      crescita demografica - ci sono limitazioni 
                                      al consumo dellacqua o inquinamento 
                                      tossico delle acque. Parlano di inquinamento 
                                      tossico, ma non fanno menzione dellesercito 
                                      o delle società che producono la 
                                      maggioranza dei rifiuti tossici! Scrivono 
                                      che molte zone hanno precipitazioni 
                                      scarse o scarse fonti dacqua alternative; 
                                      questo risulta nel rischio di esaurimento 
                                      e/o inquinamento delle falde acquifere. 
                                      In Florida, dove è presente linquinamento 
                                      tossico delle acque, essi sostengono che 
                                      linquinamento tossico causato 
                                      dalla sovrappopolazione sta già distruggendo 
                                      le falde acquifere. In questi due 
                                      casi essi scrivono che linquinamento 
                                      dellacqua si verifica naturalmente, 
                                      in qualche modo, oppure che la vastità 
                                      della popolazione sia la causa. Sembra quasi 
                                      che i sostenitori del controllo demografico 
                                      abbiano elaborato la loro teoria del libero 
                                      mercato: cioè, le istituzioni 
                                      economiche di produzione e distribuzione 
                                      allinterno del mercato sono libere 
                                      da qualsiasi responsabilità.  
                                    Un 
                                      altro esempio utilizzato dal PEB per dimostrare 
                                      la capacità sostenibile è 
                                      il caso dellIrlanda e della cosiddetta 
                                      Famina delle patate. Spiegano che lintroduzione 
                                      della patata in Irlanda nel diciottesimo 
                                      secolo determinò un aumento della 
                                      produttività della terra, e incoraggiò 
                                      nuove stime sul numero di persone che potevano 
                                      vivere su un terreno, facendo da incentivo 
                                      allallargamento delle famiglie
 
                                      Non ci fu incentivo alla crescita o alla 
                                      diminuzione se non raccolti ottimali. 
                                      Da qui, secondo loro, la Famina irlandese 
                                      delle patate. E un esempio brillante 
                                      della loro distorta rappresentazione della 
                                      realtà. 
                                     
                                      La vera causa della Famina in Irlanda non 
                                      fu né la crescita della popolazione 
                                      né un cattivo raccolto; piuttosto 
                                      essa fu il risultato di un rapporto di sfruttamento 
                                      colonialista in cui lInghilterra usava 
                                      terra, risorse e forza lavoro in Irlanda 
                                      per coltivare cibo da vendere sul mercato 
                                      inglese. Mentre il cibo di qualità 
                                      veniva importato in Inghilterra, i raccolti 
                                      di patate, coi quali i contadini irlandesi 
                                      erano forzati a sopravvivere, andarono male 
                                      e nacque il problema della famina. Durante 
                                      il periodo di famina, mentre gli irlandesi 
                                      poveri morivano, il cibo coltivato in Irlanda 
                                      continuava ad essere esportato in Inghilterra. 
                                      Lesempio delle famiglie irlandesi 
                                      che diventavano sempre più numerose 
                                      senza tenere in considerazione le conseguenze 
                                      nel futuro è usato spesso oggi parlando 
                                      dei paesi del terzo mondo.  
                                    Laccrescimento 
                                      delle famiglie in Irlanda è stato 
                                      importante come lo è laccrescimento 
                                      delle famiglie nei paesi del terzo mondo 
                                      oggi, i quali hanno molti rapporti coloniali 
                                      con il primo mondo, in particolare con gli 
                                      stati uniti. I bambini valgono molto nelle 
                                      società contadine, e significano 
                                      anche sicurezza economica per i genitori 
                                      anziani. Di solito in questo tipo di società 
                                      i bambini rendono più di quanto consumano; 
                                      data la situazione economica, le famiglie 
                                      povere decidono razionalmente di allargare 
                                      la propria famiglia. Tuttavia secondo i 
                                      sostenitori del controllo demografico si 
                                      comportano in maniera irrazionale, perciò 
                                      necessitano di agenzie (dai paesi del primo 
                                      mondo) che le educhino e ne controllino 
                                      la riproduzione. Quello che questa analisi 
                                      non spiega è che le famiglie povere 
                                      sono capaci di sostenersi a lungo termine, 
                                      e che ne trarrebbero beneficio se le agenzie 
                                      del primo mondo lavorassero piuttosto insieme 
                                      a loro, per mettere fine ai rapporti coloniali 
                                      che stanno devastando i territori e la maggioranza 
                                      delle persone nel terzo mondo. 
                                    Teorie 
                                      e strategie del controllo demografico sono 
                                      chiaramente centrate sulla popolazione del 
                                      terzo mondo, e in particolare sulle donne 
                                      del terzo mondo. Nel 1984 alla Conferenza 
                                      internazionale sulla popolazione tenutasi 
                                      in Messico, il fondo delle Nazioni Unite 
                                      per le popolazioni produsse un film intitolato 
                                      Tomorrows world (il mondo 
                                      di domani). Il film descriveva la miseria 
                                      della sovrappopolazione e la scena più 
                                      vivida, secondo la Hartmann, era una 
                                      povera donna messicana senza terra che autorizzò 
                                      la sua sterilizzazione dopo la nascita del 
                                      quarto figlio. Il narratore in sottofondo 
                                      diceva la vita senza terra non è 
                                      mai stata una questione facile, ma almeno 
                                      i problemi di questa donna smetteranno di 
                                      moltiplicarsi. Ma la questione del 
                                      perché questa donna e moltissimi 
                                      altri poveri in Messico siano senza terra 
                                      non è affrontata. Non si tocca la 
                                      storia politica della riforma agraria dei 
                                      contadini, né del tradimento da parte 
                                      del PRI. Quello che si afferma è 
                                      che la povertà viene moltiplicata 
                                      o stabilizzata a seconda di ciò che 
                                      la madre fa. La riproduzione delle donne 
                                      diviene un campo di battaglia in cui scoppia 
                                      la bomba popolazione. 
                                    Ma 
                                      lattenzione sulla riproduzione che 
                                      parte dalle donne non viene solo da gruppi 
                                      di destra o di pseudo-ambientalisti anti-immigrazione. 
                                      In quella che si autodefinisce ala radicale 
                                      del movimento ambientalista, Earth First! 
                                      e altri gruppi ambientalisti radicali prevalentemente 
                                      di bianchi hanno reso famoso lo slogan Ama 
                                      tua madre  non diventarlo anche tu. 
                                      Earth First! è una parte molto viva 
                                      del movimento ambientalista sin dagli anni 
                                      ottanta, quando adottò lazione 
                                      diretta come tattica per ostacolare la distruzione 
                                      dellambiente. Ma cè stata 
                                      una moltitudine di opinioni diverse allinterno 
                                      di Earth First! da quando è stata 
                                      co-fondata da Dave Foreman. Il conservatorismo 
                                      di Foreman lo portò ad abbandonare 
                                      il gruppo quando questo cominciò 
                                      a basarsi sulla lotta di classe, su principi 
                                      anarchici e femministi. Foreman si è 
                                      espresso in favore del limitare limmigrazione, 
                                      e in passato ha dichiarato che le persone 
                                      in Etiopia che soffrono la fame andrebbero 
                                      lasciate morire. Già dal periodo 
                                      di Foreman, Earth First! ha condotto campagne 
                                      importanti nella foresta di Headwaters o 
                                      nella Ward Valley per incoraggiare miscugli 
                                      razziali, di classe e di genere. Comunque, 
                                      lo slogan Ama tua madre e altre 
                                      politiche di propaganda al controllo demografico 
                                      presenti nel movimento ambientalista sono 
                                      fonte di preoccupazione; perché lo 
                                      slogan Ama tua madre  non diventarlo 
                                      anche tu assegna chiaramente la responsabilità 
                                      della distruzione ambientale alle donne. 
                                      E considerando che le teorie di controllo 
                                      si incentrano sulle donne di colore nel 
                                      primo e nel terzo mondo, lo slogan diviene 
                                      problematico per questioni razziali. Questo 
                                      rientra perfettamente nel tipo di analisi 
                                      condotte dalla destra che identificano gli 
                                      individui, e in particolare le donne, come 
                                      cause dei problemi sociali; mentre lasciano 
                                      completamente al di fuori le istituzioni 
                                      sociali, politiche ed economiche, che sarebbero 
                                      prive di responsabilità. Inoltre 
                                      questo slogan tiene fuori gli uomini, a 
                                      tutti i livelli, non solo dalle questioni 
                                      ambientaliste, ma anche dal processo riproduttivo. 
                                      Per correttezza è stato creato lo 
                                      slogan Ama tua madre  non diventare 
                                      padre, ma è uno slogan poco 
                                      sentito e che non rientra nelle analisi 
                                      di radicali, liberali o conservatori. Lo 
                                      slogan originale è inoltre popolare 
                                      innanzitutto tra gli attivisti radicali 
                                      bianchi che dovrebbero lavorare insieme 
                                      a uomini e donne di colore, leader del crescente 
                                      movimento per la giustizia ambientalista. 
                                      Slogan e analisi come questo che scelgono 
                                      come capro espiatorio le donne provengono 
                                      di solito da gruppi di destra, ma quando 
                                      attivisti radicali di sinistra adottano 
                                      certe idee si vede chiaramente linfluenza 
                                      che sessismo e razzismo esercitano anche 
                                      tra queste fila. Per questo il razzismo 
                                      dei bianchi ed il sessismo dei maschi deve 
                                      essere analizzato in tutte le sue manifestazioni, 
                                      in qualunque ambiente esso compaia. 
                                    Come 
                                      il controllo demografico, le ideologie di 
                                      controllo dellimmigrazione si focalizzano 
                                      su minoranze razializzate, ad esempio donne 
                                      e uomini messicani, ed esaltano la tensione 
                                      razziale attraverso immagini di genere. 
                                      Sara Diamond, unimportante analista 
                                      di movimenti e ideologie della destra, scrisse 
                                      che due pietre miliari della letteratura 
                                      anti-immigrazione sono le immagini degli 
                                      alieni illegali messicani che 
                                      scappano dagli agenti dellINS (Immigration 
                                      and Naturalisation Service) attraverso il 
                                      traffico nelle strade di San Diego; e limperdibile 
                                      folclore di eserciti di donne 
                                      messicane incinta che arrivano in Texas 
                                      giusto in tempo per scroccare servizi gratuiti 
                                      per il parto e la cittadinanza istantanea 
                                      per il loro bambino.  
                                    Il 
                                      fatto che il controllo demografico e dellimmigrazione 
                                      prenda generalmente come bersaglio persone 
                                      di colore e donne del terzo mondo e del 
                                      primo non è casuale, ma assolutamente 
                                      programmato. Uno dei maggiori sostenitori 
                                      di questo tipo di controllo è Garrett 
                                      Hardin. E presidente onorario del 
                                      Population-Environment Balance e membro 
                                      della commissione del FAIR, la più 
                                      grande organizzazione anti-immigrazione 
                                      negli USA ed uno dei gruppi più attivi 
                                      nellaffiancare largomento allambientalismo. 
                                      Hardin sostiene leliminazione dellimmigrazione 
                                      non europea, afferma che le persone che 
                                      soffrono la fame dovrebbero essere lasciate 
                                      morire per ridimensionare la popolazione, 
                                      e ha espresso preoccupazione in merito alla 
                                      prossima generazione di allevatori 
                                      che ora si sta riproducendo in maniera incontrollata 
                                      nel terzo mondo. Ha dichiarato al Wall Street 
                                      Journal che il controllo demografico non 
                                      riguarda solo la quantità di persone 
                                      nel mondo, ma che sarebbe meglio incoraggiare 
                                      la nascita e la crescita di persone più 
                                      intelligenti, piuttosto che delle meno intelligenti. 
                                      Molti allinterno del movimento per 
                                      il controllo demografico sostengono la posizione 
                                      di John Tanton, presidente fondatore del 
                                      FAIR e capo del gruppo anti-bilingue Inglese 
                                      americano, che scrisse Quando i bianchi 
                                      vedrannno il loro potere e il controllo 
                                      sulle loro vite in declino, dovranno accettare 
                                      tranquillamente la sconfitta? O ci sarà 
                                      unesplosione? 
                                    Razzismo 
                                      e sessismo non sono nuovi al movimento per 
                                      il controllo demografico e dellimmigrazione, 
                                      né sono di influenza marginale. Eugenetica, 
                                      supremazia ariana e sterilizzazione sono 
                                      i pilastri della teorie e delle strategie 
                                      del controllo, la cui lunga storia va indietro 
                                      fino al periodo colonialista. Già 
                                      dagli inizi dei rapporti tra Europa e Nord 
                                      America, lobiettivo di scoprire 
                                      ricchezze portò al controllo della 
                                      popolazione indigena mediante la schiavitù. 
                                      In seguito il controllo della riproduzione 
                                      e dellentità della popolazione 
                                      attraverso la schiavitù vennero istituzionalizzati 
                                      con la deportazione di schiavi africani 
                                      in America. Il controllo della riproduzione 
                                      sulle donne schiave, e lo sviluppo di strategie 
                                      dallevamento di selezione 
                                      erano le maggiori componenti del sistema 
                                      di schiavitù.  
                                      Il controllo demografico delle popolazioni 
                                      indigene dopo le deportazioni di massa di 
                                      schiavi dallAfrica divenne in realtà 
                                      un programma di decimazione della popolazione, 
                                      attraverso la diffusione strategica di malattie, 
                                      come il vaiolo, o lalto numero di 
                                      morti delle guerre Indiane, e le morti dovute 
                                      alle deportazioni. 
                                    Lo 
                                      sviluppo più formale delle teorie 
                                      di controllo demografico arrivò nei 
                                      primi del 900, con la scienza razziale 
                                      chiamata eugenetica. Leugenetica è 
                                      la scienza che mira al miglioramento della 
                                      razza umana, mantenendo la superiorità 
                                      genetica del ricco e potente a discapito 
                                      del povero, e dei bianchi sulle persone 
                                      di colore. Leugenetica era conosciuta 
                                      come Darwinismo Sociale; il povero è 
                                      geneticamente inferiore, sostenevano gli 
                                      studiosi di eugenetica, e la soluzione era 
                                      la sterilizzazione obbligatoria. Nel 1932 
                                      la legge sulla sterilizzazione obbligatoria 
                                      per i soggetti deboli di mente, squilibrati, 
                                      con handicap fisici o psichici fu 
                                      applicata in 27 stati (americani).  
                                    Leugenetica 
                                      si unì al crescente movimento per 
                                      il controllo demografico ed in molti casi 
                                      lo appoggiò. Prima della prima guerra 
                                      mondiale il movimento per il controllo delle 
                                      nascite era parte dellideologia radicale 
                                      di socialist*, antisessist*, anarchic* e 
                                      unionist* come mezzo per raggiungere la 
                                      liberazione della donna e della working 
                                      class. Margaret Sanger si distinse come 
                                      esponente leader del controllo demografico, 
                                      termine che lei stessa coniò. Con 
                                      la potente campagna del terrore rosso e 
                                      la deportazione di massa di radicali avvenuta 
                                      durante e dopo la prima guerra mondiale, 
                                      il movimento per il controllo delle nascite 
                                      fu quasi del tutto privato del supporto 
                                      da parte radicale. Gli studiosi di eugenetica 
                                      si unirono al movimento e vi portarono le 
                                      loro idee di ingegneria sociale 
                                      attraverso lallevamento selettivo. 
                                      Nel 1919, la stessa Ranger cominciò 
                                      a pronunciare frasi come Più 
                                      figli dalle persone sane e meno da quelle 
                                      non sane: questa è lessenza 
                                      del controllo delle nascite. Nel 1930 
                                      la Lega Americana per il Controllo delle 
                                      Nascite (American Birth Control League) 
                                      sosteneva il progresso razziale 
                                      e la sterilizzazione; alla lega si unì 
                                      poi Guy Burch che era anche il presidente 
                                      della Società Americana di Eugenetica 
                                      e fondatore dellUfficio di Consiglio 
                                      della Popolazione (Population Reference 
                                      Bureau). Burch supportava il controllo delle 
                                      nascite per prevenire il pericolo 
                                      che gli Americani vengano rimpiazzati da 
                                      alieni o negri, sia a causa dellimmigrazione 
                                      o di una natalità troppo alta tra 
                                      gli altri in questa nazione. 
                                    Leugenetica 
                                      venne ampiamente screditata dopo la seconda 
                                      guerra mondiale, in cui i nazisti avevano 
                                      applicato le teorie eugenetiche su larga 
                                      scala, arrivando allolocausto. Comunque 
                                      questa scienza ha mantenuto 
                                      capacità di influenza, e ha continuato 
                                      ad influire sulla vita delle comunità 
                                      povere negli Stati Uniti. A Porto Rico nel 
                                      1968 un terzo delle donne in età 
                                      fertile venne sterilizzata. La Hartmann 
                                      scrive che non solo tutte quelle donne 
                                      non sapevano che loperazione fosse 
                                      permanente, ma allo stesso tempo altre forme 
                                      di contraccezione erano introvabili o costose 
                                      in maniera proibitiva. Così 
                                      donne afro-americane, indio-americane, sudamericane 
                                      e donne bianche povere sono state inglobate 
                                      da programmi di sterilizzazione obbligatori 
                                      o comunque limitanti per le loro scelte. 
                                      Nei primi anni settanta in Alabama accadde 
                                      il famoso caso Relf, in cui due adolescenti 
                                      afro-americane vennero sterilizzate a loro 
                                      insaputa. Una corte di distretto federale 
                                      scoprì prove inconfutabili 
                                      di sterilizzazione avvenuta su minori o 
                                      su persone inconsapevoli finanziata con 
                                      fondi federali, e di sterilizzazione avvenuta 
                                      su un numero indefinito di poveri ricattati 
                                      con minacce di privazione di benefici socioeconomici, 
                                      a meno che essi non accettassero la sterilizzazione 
                                      irreversibile. Nel 1977 i fondi pubblici 
                                      per laborto furono virtualmente eliminati, 
                                      mentre il Medicaid [una forma di sussidio 
                                      per le spese sanitarie, ndt] copriva il 
                                      90% del costo delloperazione di sterilizzazione. 
                                      Analoghe politiche di welfare esistono ancora 
                                      nei tardi anni novanta, per esempio i fondi 
                                      Medicaid per contraccettivi pericolosi come 
                                      il Norplant o il Depo-Provera, in opposizione 
                                      a forme di contraccezione più sane 
                                      e soprattutto che mettono il potere di controllo 
                                      nelle mani delle donne, che usano i contraccettivi. 
                                      I gravi fatti annessi alla sterilizzazione 
                                      in America provocarono campagne di protesta 
                                      da parte di femministe e attivist*, in particolare 
                                      le comunità di colore, per denunciare 
                                      e contrastare questi programmi e guadagnare 
                                      maggiore controllo dal basso sui programmi 
                                      di pianificazione demografica e sulle cliniche 
                                      per donne.  
                                    Leugenetica 
                                      influenzò molto il movimento per 
                                      il controllo demografico, e ciò che 
                                      poi si fece conoscere come pianificazione 
                                      demografica promossa da gruppi come 
                                      Planned Parenthood (= maternità/paternità 
                                      pianificata). Il controllo delle nascite 
                                      e la pianificazione demografica ebbero effetti 
                                      positivi, come scrive Hartmann, aiutarono 
                                      molte donne a liberarsi del fardello di 
                                      una gravidanza indesiderata. Ma è 
                                      importante ricordare che le comunità 
                                      povere non sono solo oggetti da controllare; 
                                      sono anche soggetti. Femministe nere come 
                                      Patricia Hill Collins e Paula Giddings dimostrarono 
                                      che, mentre il razzismo dei bianchi ebbe 
                                      probabilmente un grande peso tra le fila 
                                      (e tra i leader, soprattutto) del movimento 
                                      per il controllo delle nascite, i club e 
                                      le associazioni di donne nere molto meglio 
                                      organizzati erano in grado di esercitare 
                                      dal basso un controllo sullapplicazione 
                                      del controllo delle nascite. Le organizzazioni 
                                      di donne povere e/o di colore che reagiscono 
                                      alle politiche che mirano a distruggerle, 
                                      che puntano a sviluppare programmi alternativi 
                                      per la liberazione, sono sempre state una 
                                      potente forza di contrasto alla disuguaglianza 
                                      strutturale ai discorsi di potere che giustificano 
                                      quella disuguaglianza. In effetti la storia 
                                      contraddittoria del controllo delle nascite, 
                                      strumento tecnologico sia doppressione 
                                      che di liberazione, è una delle ragioni 
                                      per cui la libertà in materia di 
                                      riproduzione è un argomento così 
                                      complesso.  
                                    Le 
                                      politiche di controllo demografico internazionale 
                                      cominciarono dopo la seconda guerra mondiale, 
                                      con la creazione di Nazioni unite, Banca 
                                      mondiale e FMI; questi organismi alleati 
                                      edificarono le strutture attuali di potere 
                                      politico ed economico. Dopo la seconda guerra 
                                      mondiale gli Stati Uniti si indirizzarono 
                                      sempre più verso i paesi del terzo 
                                      mondo per risorse, manodopera e mercato. 
                                      La Hartmann spiega così la situazione: 
                                      gli Stati Uniti accedono alle materie 
                                      prime e al mercato del terzo mondo grazie 
                                      a governi aperti, in un periodo 
                                      in cui i vari nazionalismi sono in ascesa 
                                       spesso con toni radicali non affini 
                                      agli Stati Uniti. Il successo della rivoluzione 
                                      cinese, dei moti sovversivi indiani e indonesiani, 
                                      dei movimenti indipendentisti africani, 
                                      e del nazionalismo economico dellamerica 
                                      meridionale: tutto questo contribuì 
                                      ad aumentare la paura americana del terzo 
                                      mondo. La crescita della popolazione  
                                      invece di secoli di dominazione coloniale 
                                      - fu considerata ciò che fomenta 
                                      i nazionalismi, soprattutto considerando 
                                      la crescente percentuale di giovani. 
                                    Hartmann 
                                      sottolinea che nel 1950 grandi quantità 
                                      di denaro cominciarono ad arrivare alle 
                                      università statunitensi dalla fondazione 
                                      Ford, dal consiglio della popolazione (fondato 
                                      nel 1952 da John Rockefeller III) e dalla 
                                      famiglia Rockefeller per finanziare gli 
                                      studi sulla popolazione. E i finanziamenti 
                                      dal governo arrivarono subito dopo 
                                      scrive la Hartmann. Nel 1957 fu pubblicato 
                                      un trattato dal titolo Popolazione: 
                                      un dilemma internazionale, il quale 
                                      denunciava la crescita demografica come 
                                      la più grande minaccia alla stabilità 
                                      politica negli Stati Uniti e allestero, 
                                      nonché al progresso economico del 
                                      paese. Nel 1966 il controllo della popolazione 
                                      era parte integrante della politica estera 
                                      statunitense. Il bilancio chiamato Food 
                                      for Freedom identificò nellesplosione 
                                      demografica mondiale, in particolare in 
                                      quella del terzo mondo, uno dei motivi della 
                                      fame nel mondo, e decise che le donazioni 
                                      destinate agli aiuti alimentari fossero 
                                      investite nellambito dei programmi 
                                      di pianificazione familiare nel terzo mondo. 
                                      Secondo la Hartmann oggi lagenzia 
                                      statunitense per lo sviluppo internazionale 
                                      (AID) è il più grande finanziatore 
                                      singolo dei programmi di controllo demografico 
                                      nel terzo mondo, destinando ogni anno oltre 
                                      mezzo milione di dollari a questo scopo. 
                                    Nel 
                                      1967 partì la campagna per contenere 
                                      lesplosione demografica. La campagna 
                                      fu supportata dal consiglio della popolazione 
                                      e da un ex direttore della banca mondiale; 
                                      sostenne numerose campagne parallele che 
                                      diffondessero la paranoia della sovrappopolazione. 
                                      Limpressionante ammontare della 
                                      popolazione sempre in aumento ci obbliga 
                                      oggi a controllarla, o ne saremmo sommersi 
                                      con tutti i nostri valori civili, 
                                      così recitava un annuncio. Un altro 
                                      invece: Un mondo con sfruttamento 
                                      di massa nei paesi sottosviluppati sarebbe 
                                      un mondo di disordine, rivolte e guerre. 
                                      Il nostro stesso interesse nazionale richiede 
                                      che noi tutti ci impegniamo per aiutare 
                                      i paesi del terzo mondo a controllare la 
                                      loro popolazione. 
                                    I 
                                      sostenitori del controllo demografico cominciarono 
                                      ad entrare nel movimento ambientalista quando 
                                      il Sierra club pubblicò il libro 
                                      di Paul Ehrlich la bomba popolazione 
                                      nel 1968; nel 1974 il club elesse il suo 
                                      primo presidente per il controllo demografico. 
                                      Il movimento per il controllo della popolazione 
                                      aveva bisogno di stringere alleanze con 
                                      il crescente movimento ambientalista. Mentre 
                                      il movimento acquisiva forza durante i tardi 
                                      anni 60 e i primi 70, una spaccatura 
                                      si verificò nel 1974, in occasione 
                                      della conferenza mondiale della popolazione 
                                      tenuta a Bucarest. Opposizione al controllo 
                                      demografico fu manifestata dai rappresentanti 
                                      dei paesi del terzo mondo, ma anche da qualche 
                                      sostenitore del controllo, come Rockefeller 
                                      III, che alla conferenza espresse unopinione 
                                      totalmente diversa da quella che aveva manifestato 
                                      per molto tempo. Alcuni critici affermarono 
                                      che ciò che ci voleva era un migliore 
                                      sviluppo sociale ed economico, e che grazie 
                                      a servizi sociali migliori ed una miglior 
                                      distribuzione di ricchezze nel terzo mondo, 
                                      la crescita demografica si sarebbe stabilizzata. 
                                      Il più grande shock alla conferenza 
                                      fu il discorso di Rockefeller: era stato 
                                      uno dei maggiori finanziatori del movimento 
                                      per il controllo, e uno dei maggiori portavoce. 
                                      Alla conferenza propose una seria 
                                      e profonda riconsiderazione di tutto ciò 
                                      che riguarda la popolazione. Sostenne 
                                      la necessità di maggiore attenzione 
                                      per leconomia e lo sviluppo sociale, 
                                      e dichiarò che secondo lui le 
                                      donne devono avere sempre più il 
                                      potere di scegliere e determinare il loro 
                                      ruolo nella società. Grazie 
                                      a questa nuova opposizione, il sostegno 
                                      al controllo demografico cominciò 
                                      a espandersi inglobando anche gli ambientalisti, 
                                      ritenuti la chiave di questa coalizione. 
                                       
                                    Un 
                                      mese dopo la conferenza di Bucarest, lamministrazione 
                                      del presidente Ford produsse un rapporto 
                                      segreto chiamato Memorandum 200 sullo studio 
                                      per la sicurezza nazionale, preparato dalla 
                                      CIA, lAID, e il dipartimento di stato, 
                                      difesa e agricoltura che venne adottato 
                                      come politica di sicurezza nazionale nel 
                                      1975. Questo documento solo di recente ufficializzato 
                                      sostiene il controllo demografico come metodo 
                                      per fermare il dissenso radicale, e per 
                                      proteggere laccesso statunitense ai 
                                      minerali del terzo mondo. Lo studio rivela 
                                      che gli elementi giovani, che prevalgono 
                                      nelle popolazioni con alta natalità, 
                                      sono più facilmente malleabili e 
                                      possono essere persuasi ad attaccare bersagli 
                                      come società multinazionali o altri 
                                      obiettivi stranieri. 
                                    Le 
                                      agenzie per il controllo demografico provarono 
                                      ad entrare in relazione con i gruppi ambientalisti 
                                      più in vista, appena scoprirono che 
                                      era un buon modo per procurarsi supporto. 
                                      LAID ad esempio dichiarò a 
                                      proposito del lavorare insieme ad ONG ambientaliste 
                                      che avrebbe sfruttato le abilità 
                                      di convincimento e le reti che i gruppi 
                                      ambientalisti impiegano nelle loro attività, 
                                      per diffondere coscienza tra la popolazione 
                                      a proposito delle questioni demografiche 
                                      e di pianificazione familiare. Nel 
                                      corso dei due decenni scorsi le agenzie 
                                      per il controllo demografico svilupparono 
                                      forti alleanze con gli ambientalisti del 
                                      mainstream. Il Sierra club e la Audubon 
                                      society hanno intrapreso nuove attività, 
                                      la National Wildlife Federation ha avviato 
                                      un vasto programma di controllo demografico 
                                      nel 1990, e la coincidenza di interessi 
                                      sempre maggiore di popolazione e gruppi 
                                      ambientalisti si dimostrò evidente 
                                      nella congiunta organizzazione della Conferenza 
                                      delle nazioni unite su ambiente e sviluppo, 
                                      nota come il Summit della terra, nel 1992. 
                                      Un altro esempio di sforzo congiunto fu 
                                      la Campagna su popolazione e ambiente (COPE) 
                                      iniziata nel 1990, che mirava a diffondere 
                                      consapevolezza sulla relazione tra crescita 
                                      della popolazione, degrado ambientale e 
                                      il disagio umano che ne deriva, e a rispondere 
                                      a tutto questo con politiche pubbliche adeguate. 
                                    Le 
                                      agenzie per la popolazione si trovarono 
                                      daccordo con molti dei gruppi ambientalisti 
                                      statunitensi del mainstream, parte del movimento 
                                      che fu per lungo tempo influenzata dalle 
                                      idee maltusiane. Il pensiero maltusiano 
                                      si rifà alleconomista inglese 
                                      Thomas Malthus che nei primi dell 
                                      800 scrisse a proposito dei pericoli 
                                      di una smisurata crescita demografica. Malthus 
                                      promuoveva nozioni parallele alleugenetica, 
                                      in particolare il timore della crescita 
                                      della classe povera. Il ragionamento a lungo 
                                      termine del pensiero maltusiano è 
                                      lenfasi data allimpatto ambientale 
                                      che la popolazione può avere. La 
                                      formula I=PAT e lidea di capacità 
                                      sostenibile sono interpretazioni moderne 
                                      di quel pensiero. Le votazioni recenti sullimmigrazione 
                                      al Sierra club si collegano ad una lunga 
                                      storia di alleanze tra i sostenitori di 
                                      controllo demografico e dellimmigrazione 
                                      e gli ambientalisti. 
                                    Le 
                                      elezioni al Sierra club, i dibattiti allinterno 
                                      del club su come costruire alleanze e sulla 
                                      scelta di cosa mettere al centro delle elezioni 
                                      hanno dimostrato che la posizione pro controllo 
                                      dellimmigrazione è da considerarsi 
                                      sconfitta. Questa è una grande vittoria 
                                      allinterno del movimento ambientalista, 
                                      dovuta anche allimpatto che il movimento 
                                      per la giustizia ambientale - che pone al 
                                      centro dellanalisi questioni di uguaglianza 
                                      razziale, di genere e di classe  sta 
                                      avendo sui gruppi ambientalisti più 
                                      famosi. Il movimento per la giustizia ambientale 
                                      non solo rifiuta i principi maltusiani ed 
                                      eugenetici; esso è una forza crescente 
                                      multirazziale, antisessista e per i diritti 
                                      degli immigrati. Questo movimento contesta 
                                      le posizioni prese dagli ambientalisti del 
                                      mainstream nei confronti di immigrati, gente 
                                      di colore e comunità della working 
                                      class; in quanto esso è stato portato 
                                      avanti e influenzato proprio da queste forze. 
                                    Le 
                                      elezioni al Sierra club hanno evidenziato 
                                      alcune delle maggiori tensioni nel contesto 
                                      ambientalista, cioè i contrasti tra 
                                      i sostenitori del controllo demografico 
                                      e dellimmigrazione, e coloro che ritengono 
                                      ecologia e giustizia sociale due campi inscindibili. 
                                      Le elezioni hanno anche messo in luce le 
                                      alleanze tra ambientalisti, attivisti per 
                                      i diritti degli immigrati, femministe e 
                                      altri gruppi di giustizia sociale. Il Gruppo 
                                      per lecologia politica organizza dal 
                                      95 la Campagna per limmigrazione 
                                      e lambiente, alcuni mesi prima che 
                                      passasse in California lemendamento 
                                      187 anti-immigrazione; e sia questo gruppo 
                                      che la sua campagna ebbero un ruolo decisivo 
                                      nelle elezioni del Sierra Club. Il Comitato 
                                      per donne popolazione e ambiente è 
                                      unalleanza di donne attiviste, 
                                      coordinatori di comunità, operatori 
                                      nellambiente sanitario e studenti 
                                      di diverse razze, culture, e paesi dorigine, 
                                      che lavorano per lempowerment delle 
                                      donne e per la libertà riproduttiva, 
                                      contro la povertà, la disuguaglianza, 
                                      il razzismo e il degrado ambientale. 
                                      Il Comitato ha saputo sfidare le ideologie 
                                      di controllo demografico nelle politiche 
                                      sia a livello nazionale che internazionale. 
                                      Questo tipo di alleanze non solo ha avuto 
                                      la vittoria nelle elezioni del Sierra club, 
                                      ma hanno posto al centro dellattenzione 
                                      un programma per la giustizia ambientale, 
                                      sociale ed economica. I punti della campagna 
                                      per limmigrazione e lambiente 
                                      identificano sette strategie per il movimento: 
                                    1. 
                                      Costruire alleanze tra i movimenti per i 
                                      diritti degli immigrati e quelli ambientalisti, 
                                      per uneconomia sostenibile a livello 
                                      ambientale, che soddisfi le esigenze di 
                                      tutti. 
                                      2. Difendere i diritti umani e civili degli 
                                      immigrati. 
                                      3. Contrastare la regressione delle leggi 
                                      sullambiente. 
                                      4. Rifiutare le leggende che incolpano gli 
                                      immigrati per i nostri problemi ambientali 
                                      ed economici, ed evidenziare i contributi 
                                      positivi che gli immigrati danno. 
                                      5. Sostenere le politiche per la riduzione 
                                      drastica del consumo delle risorse mondiali, 
                                      e promuovere lo sviluppo e luso di 
                                      tecnologie e pratiche affini allambiente. 
                                      6. Insistere sulla responsabilità 
                                      di governo, imprese e aziende per limpatto 
                                      ambientale, ed esigere che essi garantiscano 
                                      protezione per lambiente e per la 
                                      salute umana. 
                                      7. Sostenere laccesso egualitario 
                                      e universale alleducazione, alle cure 
                                      sanitarie, a salari accettabili  obiettivi 
                                      umanitari che sono trasversalmente i mezzi 
                                      più efficaci per mantenere una popolazione 
                                      sostenibile. 
                                    Gli 
                                      insegnamenti tratti da queste elezioni sono 
                                      fondamentali: occorre costruire alleanze 
                                      e coalizioni basate su principi comuni; 
                                      contrastare le ideologie che promuovono 
                                      lineguaglianza razziale, di classe 
                                      e di genere contrapponendo analisi che smontino 
                                      queste ideologie; organizzare battaglie 
                                      a lungo termine che includano campagne a 
                                      breve termine; raccogliere le sfide che 
                                      vengono dalla parte opposta e sfruttarle 
                                      come opportunità per allargare il 
                                      proprio supporto politico e aumentare lascesa 
                                      del movimento. Le lezioni apprese dalla 
                                      battaglia tra i sostenitori del controllo 
                                      demografico e gli ambientalisti per la giustizia 
                                      sociale sono importanti per tutti noi che 
                                      lavoriamo per un cambio sociale positivo. 
                                      Il controllo demografico e dellimmigrazione 
                                      prende di mira anche questioni riguardanti 
                                      leducazione, la povertà, le 
                                      cure sanitarie, la fame, la disoccupazione, 
                                      la mancanza di alloggio. Educatori, attivisti 
                                      di vario genere, operatori sanitari, progressisti, 
                                      femministe devono affrontare le questioni 
                                      sulla popolazione e limmigrazione, 
                                      e costruire alleanze per evitare che i nostri 
                                      movimenti per un cambio sociale vengano 
                                      divisi da politiche insidiose. Prima delle 
                                      elezioni del Sierra club John Tanton, capo 
                                      della federazione per la riforma americana 
                                      sullimmigrazione disse il Sierra 
                                      club forse non vorrà affrontare la 
                                      questione dellimmigrazione, ma la 
                                      questione immigrazione affronterà 
                                      il sierra club. Le questioni su immigrazione 
                                      e popolazione non dovrebbero essere evitate 
                                      a causa della loro complessità; dovrebbero 
                                      essere invece affrontate, perché 
                                      possono alimentare un supporto su larga 
                                      scala, al fine della creazione di un movimento 
                                      sociale che sia multirazziale, con coscienza 
                                      di classe, antisessista, ecologista, orizzontale 
                                      e internazionalista nella sua lotta al capitalismo 
                                      globale. 
                                    Se 
                                      noi come attivisti ed organizzatori vogliamo 
                                      ampliare le possibilità per un cambiamento 
                                      sociale radicale allora dobbiamo non solo 
                                      combattere le ingiustizie del capitalismo, 
                                      della supremazia bianca, del patriarcato 
                                      e dellautorità in questa società, 
                                      ma dobbiamo anche contrastare gli effetti 
                                      sulle ideologie che questi poteri istituzionalizzati 
                                      producono allinterno dei nostri movimenti. 
                                      Per una giustizia ambientale, sociale ed 
                                      economica, gli attivisti devono elaborare 
                                      con coscienza analisi e strategie pratiche 
                                      che comprendano e integrino questioni di 
                                      razza, classe e genere in una sfida politica 
                                      radicale che includa tutti quelli come noi 
                                      che sentono su sé stessi loppressione 
                                      di questo sistema.  
                                    [note 
                                      bibliografiche allindirizzo originale] 
                                       
                                    [ 
                                      torna all'indice del 
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