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L'UNIONE EUROPEA RAFFORZA IL SISTEMA DI INFORMAZIONE SCHENGEN
Tratto da un testo di Cristiane Schulzki-Haddouti del 11.04.2002 pubblicato su Telepolis- Rivista di cultura in rete

Anche i servizi segreti potranno collaborare al più grosso sistema di segnalazione europeo...

Contrariamente all'opinione comune, il più grosso sistema di polizia di raccolta dati non è quello istituito dall'Europol, bensì il SiS, il sistema computerizzato di quegli stati che firmarono la convenzione di Schengen: esso, infatti, si estende dall'Islanda al mar mediterraneo, dall'atlantico fino alle frontiere polacche.Alla fine del 2001 esso aveva salvato quasi 11 milioni di dati.La sorveglianza attuata attraverso il sistema SiS doveva offrire la possibilità di compensare alla mancanza di frontiere interne.Ora l'unione europea, spinta dall'onda emozionale provocata dagli attentati dell' 11 settembre, si propone di estendere la portata del sistema grazie alla possibilità di accesso al sistema anche da parte dei servizi segreti dei singoli paesi dell'unione.Dunque l'unione europea vuole rafforzare tale sistema di informazione.Secondo quanto riferito dall'organizzazione inglese per i diritti civili Statewatch sono previste quattro nuove funzioni: primo, dovrà essere istituito un database per i " recidivi violenti", che dovrà essere aggiornato in tempi e modalità ancora da stabilire; secondo, sarà creato un database per i manifestanti che raccoglierà le vecchie e le future identificazioni delle persone; terzo, il SIS dovrà provvedere alla creazione di un database per i terroristi nonché, quarto, una nuova sezione per "persone già avvisate di lasciare la zona Schengen. A questa nuova categoria appartengono persone trattenute in seguito a perquisizioni, detenuti rilasciati su cauzione, così come i dati di bambini sui quali pende il sospetto di rapimento.

IL SISTEMA DI SEGNALAZIONE

Tra le proposte per la creazione di un SiS II ce n' è una che prevede lo scambio di dati di identificazione -come fotografie, impronte digitali nonché "altro possibile materiale", profilo del DNA compreso. L'unione europea vorrebbe anche immagazzinare i dati biometrci nel SiS cosicché le banche dati nazionali possano disporre di sistemi di identificazione quali il volto, l'iride o le impronte digitali.Possono essere così immagazzinati i dati di " chiarimento "delle persone (tatuaggi, branding, ecc.)ritenute sospettate di avere un procedimento a loro carico in corso, oppure quelle persone che costituiscano un "pericolo psicologico". In base a ciò vengono costituite nuove categorie di soggetti per incrementare la qualità della sorveglianza, ma anche affinché ogni ricerca effettuata con il sistema SiS risulti più completa. In questo modo gli addetti alla ricerca possono trasmettere ai loro colleghi di altri stati informazioni più dettagliate.Ciò che potrebbe irritare le persone addette al salvataggio dei dati contenuto nella seguente proposta: i dati dovrebbero essere raggruppati tra di loro in modo sistematico, cioè i dati di diverse persone dovrebbero avere un collegamento tra di loro, al fine, per esempio, di iniziare delle indagini su un preciso gruppo.Lo stesso collegamento può avvenire tra persone e cose. E' chiaro come una schedatura a livello europeo non sia più un' utopia ma una minaccia concreta.

ALCUNE PICCOLE CONSEGUENZE

I dati del SiS II in futuro saranno a disposizione dell' Europol e dell' Eurojust.Ciò significa che i procuratori dell' Eurojust dovranno emettere i loro mandati di cattura attraverso il SiS II, che provvederà alla diffusione dei dati attraverso gli uffici Sirene o l' Interpol.Il Sirene un altro sistema europeo di trasmissione dei dati all' interno del sistema Schengen, creato con il preciso scopo di rendere più veloci gli scambi bi- e multi-laterali. Esso può fornire dettagliate informazioni contenute nell' archivio SiS riguardanti persone o cose. Grazie al sistema Sirene la polizia di un paese può ricevere informazioni superdettagliate così come " dati bianchi" dalle agenzie di tutta Europa. Il SiS al contrario ha il limite di poter salvare dati ben definiti e molto standardizzati. Risulta quindi evidente la maggior efficienza del sistema Sirene rispetto al vecchio metodo dell' Interpol.L' Europol da parte sua può inserire dati, cambiarli a proprio piacimento o addirittura cancellarli. Esiste una proposta a riguardo, la cosiddetta "Crimorg 80", che giace sul tavolo delle trattative da giugno 1999. Essa fu proposta dalla Germania ma venne subito attaccata dalla Francia. Al momento attuale però ogni critica sembra essere stata accantonata. Si proponeva, infatti, che non tutte le agenzie europee trasmettessero le loro informazioni all' Europol; questo significava bloccare sostanzialmente alcune indagini già in corso. Grazie ad un accesso illimitato al SiS, l' Europol può così disporre di notizie di operazioni già in corso, cosa non contemplata finora dall' accordo sull' Europol.L' articolo 6, infatti, proibisce esplicitamente il collegamento del database Europol con altre banche dati di organi d' indagine.. Parimenti possono accedere al SiS gli impiegati addetti alle richieste di asilo politico, quelli addetti al rilascio di certificati di residenza, così come gli addetti ai controlli merci, nonché le agenzie di credito, tutto questo in nome della lotta al crimine internazionale.

I SERVIZI SEGRETI NAZIONALI

L' accesso al già pianificato "database-terroristi" dovrebbe essere aperto anche ai servizi segreti di ogni singolo stato.In questo modo essi si troverebbero in una situazione migliore per lo sviluppo di ipotetici scenari di conflitto oppure nel predisporre piani di attacco. L' osservatorio Statewatch ha ricordato a proposito, che l' articolo 99.3 del trattato di Schengen non vieta agli agenti l' accesso al sistema SiS, e comunque limita l' accesso al "database terroristi". "I dati che riguardano i rifugiati o i cittadini non-europei possono essere esaminati solo dai competenti uffici nazionali per l' immigrazione. Altri usi sarebbero considerati come "incostituzionali".Statewatch critica il metodo esposto finora, cioè che tutti gli agenti abbiano accesso a tutti i dati del SiS, ma pone una domanda ben più grande, cui finora non è stata data risposta: "A quale scopo possono essere utilizzate tali informazioni?" e ancora " Chi si pone come garante per la protezione dei dati?". Ci si chiede perciò quale tipo di informazioni e quale utilizzo di esse si impiegherà nel famigerato " database terroristi".

CONCLUSIONE

La domanda di protezione dei dati e del loro controllo rimane finora risolta in modo insoddisfacente.Aggiungiamo poi che nell' agenda lavorativa non c' è nulla che tratti a riguardo.Anzi, giungono ulteriori complicazioni dall' intento di integrare nel sistema Schengen anche il "Schengen Joint Supervisory Authority", un' agenzia preposta al controllo dei dati. Tuttavia non esiste oggi un'agenzia che si occupi esclusivamente del controllo della privacy, né un ufficio che risponda dell'operato dell'intero complesso Schengen. A livello politico inoltre, non è prevista una revisione degli accordi di Schengen né di quelli riguardanti l'Europol.

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