La NATO bombarda la Jugoslavia
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Decine di manifestazioni di protesta si sono svolte nelle principali citta americane: New York, Los Angeles, San Francisco, Detroit, Ann Arbor, Chicago, Portland, Minneapolis, e in altre citta' sin dall'inizio dei bombardamenti da parte delle forze della NATO sulla Yugoslavia. "Fermiamo i bombardamenti in Yugoslavia", "Le truppe e gli aerei americani devono tornare a casa", "Soldi per il lavoro, non per la guerra", con questi slogan centinaia di manifestanti organizzati dal Centro internazionale di azione, hanno marciato dalla Grand Central Station di NY. Questi bombardamenti sono una grossa violazione della legge internazionale, e sono parte del progetto americano, tedesco e del resto della NATO, per smembrare la federazione Yugoslava. Cosi come in Iraq, la macchina della propaganda di guerra della Casa Bianca e del Pentagono, stanno demonizzando il leader Yugoslavo Milosevich, paragonandolo a Adolf Hitler ed i serbi che sono ormai descritti come dei mostri. La verita' e' che ci sono state delle brutalita' da entrambe le parti nella guerra civile in Yugoslavia. Infatti, la più grande pulizia etnica, fu quella in Krajina tra il 1991 ed il 1995 fece cacciare 600.000 serbi dalla Croazia. Questo spiega l'ipocrisia e le lacrime di coccodrillo di Clinton per il popolo albanese in Kosovo. Gli USA stanno usando i gruppi etnici come un pretesto nello sforzo di smembrare la Yugoslavia e portare quei territori sotto il diretto controllo degli USA.
La guerra, e lo smembramento della Yugoslavia, come la guerra contro l'Iraq, e' parte della strategia di Washington per il mondo post-sovietico.
La popolazione negli Stati Uniti sta chiedendo che i miliardi di dollari spesi nella guerra di aggressione, possano essere invece spesi per il lavoro, la casa, l'educazione, la sanita'.
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