articolo
tratto da una 'zine inedita (per ora!) di un collettivo...
Le
Sostanze
La storia delle sostanze e' parallela a quella dell'uomo,
vi si intreccia, si sovrappone, a volte vi si allontana ma si presenta
nuovamente per mostrare la sua allucinante realtà'. La storia dell'arte
da un'idea abbastanza chiara del lungo rapporto tra l'uomo e le
piante psicotrope, statuette rappresentanti divinità' che donano
all' uomo piante, funghi e simili sono presenti in tutte le culture
di qualsiasi epoca (fatta eccezione per l'occidente Cattolico).
E' importante per noi soffermarsi su alcuni presupposti sulla nostra
concezione sulle sostanze psicoattive (cioè "che stimolano il cervello"),
per non rischiare di cadere nei fraintendimenti o nelle trame dell'ideologia
proibizionista.
Nell'età
contemporanea la conoscenza e l'utilizzo di questi "strumenti alchemici"
e' arrivata diciamo clandestinamente, attraverso fenomeni di rottura
con l'ordinarietà' formalista e burocratizzata della moralità' perbenista
piccolo borghese. In generale comunque l'idea di "nutrimento per
la mente" che le controculture giovanili degli anni 60/70 hanno
eretto a fenomeno rituale collettivo, ha riacceso quella fiamma
sopita che passa sotto il nome di Rivoluzione Psichedelica, fiamma
che 2000 anni di morale Cattolica erano riusciti ad affievolire
ma non a spegnere, si può' spegnere la tensione verso la Scoperta
e la conoscenza ? Noi crediamo di no! E cosi' dopo qualche decennio
di oblio riecco spuntare fuori piante, piantine, funghi e funghetti;
un universo cosmico popolato di "divinità" pagane legate alla terra
e ai suoi frutti, il "cibo degli dei".
L'
interesse delle giovani generazioni per lo più' statunitensi dell'ultima
meta' del 900 per queste sostanze utilizzate dall'uomo da più di
4000 anni, ha dato un nuovo impulso sia alla demolizione delle cattedrali
dei dogmi della Chiesa, liberando le coscienze dal dominio Cattolico
della spiritualità (ben diversa dalla religione), che a nuovi studi
sul nostro inconscio e sugli strumenti per illuminarlo.
Negli ultimi 40 anni infatti l'interesse diffuso ha dato i suoi
frutti: molte/i streghe e stregoni hanno potuto cimentarsi con queste
sostanze senza rischiare di finire sul rogo come i loro predecessori,
abbiamo potuto scoprire o meglio riscoprire l'interesse che ogni
popolo in ogni dove in ogni tempo ha avuto per la realtà Altra che
queste erbe offrono a chi vi si da', ecc…
Negli
anni alle sostanze arcaiche se ne sono poi aggiunte di nuove, per
lo più mutuate dalla medicina moderna (lsd,cocaina,eroina,anfetamine)
su queste sostanze si incentra una valutazione importante legata
alla loro provenienza strettamente chimico-farmacologica (ben lontana
dalla verace naturalità del peyote o dello psilocybe!!!), il nodo
del discorso,cmq non sta nelle sostanze ma nell'uso strumentale
che ne e' stato fatto da parte di alcune élite di potere...
Sostanze
- nella nostra (positiva) accezione - o Droghe come le (negativamente)
definiscono preti/burocrati/moralisti vari…. Trampolino verso se
stessi, biglietto per un viaggio cosmico nella propria psiche oppure
anticamera dell'inferno per una morte certa……Cosa sono veramente
queste sostanze?????
SAC
Uno Stato Alterato di Coscienza si ha quando la propria mente, nella
sua attività di elaborazione, esce dai sentieri della percezione
fisica della realtà concepita come immutabile, improvvisamente ciò
che prima era ben definibile con poche parole e qualche aggettivo
diviene un universo nuovo e inesplorato, ma conoscibile.
Improvvisamente
un oggetto ben noto, un fiore per esempio diviene si trasforma in
qualcosa di impossibile da definire con il linguaggio. Questo idillio
non ha nulla a che vedere ne' con la cultura dello sballo (assunzione
multipla e stereotipo del "+ mi sfondo + sono felice"), ne' tanto
meno con i Paradisi Artificiali di ascendenza Baudelaireiana che
hanno creato solo confusione e fraintendimenti (senza nulla voler
togliere al maestro del simbolismo, comunque un anticipatore!).
Rifiutiamo
tanto la cultura dello sballo quanto la concezione dei Paradisi
Artificiali, nel primo caso si ha a che fare con fenomeni mass-mediatici
"devianti" che nulla hanno a che fare con la nostra Ricerca, nel
secondo caso si tratta di un falso mito: gli stati a cui facciamo
riferimento non sono NE' PARADISI NE' ARTIFICIALI.
L'approccio
psichedelico che proponiamo non ha nulla a che vedere con lo sballo
da disco, tutt'altro . La nostra accezione del viaggio -trip- vede
nella preparazione sia psicologica (gruppo) che ambientale (luogo-musica-colori-ecc..)
un momento fondamentale, ridurre un esperienza tanto profonda ad
ingoiare la prima cosa che passa a tiro, indipendentemente da con
chi si e' e dove si e' riduce tutto ad una sbronza psichica.
Affermiamo la necessita' di un uso della sostanza e non viceversa,
uno psiconauta strippato e' come un navigatore con una benda sugli
occhi: non può decidere dove andare, o meglio, crede di andare ad
est invece se ne va' dritto dritto contro il primo scoglio!!!
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