Cosa
é : La ketamina è un anestetico generale che viene
adoperato sia per uso umano che veterinario. La sua molecola [2-(2-clorofenil)-2(metilammino)
cicloessanone] è molto simile a quella del PCP (fenciclidina
o benactazina, venduta principalmente come Sernylan), che fu la
prima sostanza di questa nuova classe di composti ad essere utilizzata
come anestetico. E'
più corretto definire la ketamina come un anestetico dissociativo
poiché, in base a quanto si è appreso dai racconti
di pazienti sottoposti ad operazioni chirurgiche e ad anestesia
con ketamina, la mente viene separata dal corpo e in numerosi casi
questa scissione provoca allucinazioni profonde, esperienze extracorporee,
visioni mistiche, sensazioni di ingresso in un'altra realtà,
sensazioni che sono state definite clinicamente come "reazioni
da emersione". E' attraverso questi resoconti dei pazienti,
che sono stati scoperti gli effetti psichedelici di dosi sub-anestetiche
della Ketamina, cioè di dosi inferiori a quelle necessarie
per indurre un'anestesia completa. Nel gergo, queste quantità
sub-anestetiche sono per l'appunto chiamate "dosi psichedeliche".
Per arginare gli effetti psicologici che potrebbero derivare da
tali esperienze psichedeliche, durante l'anestesia si è fatto
in seguito ricorso alla somministrazione anche di benzodiazepine,
che inducono l'amnesia per quanto riguarda queste "reazioni
da emersione".
La comunità medica, malgrado i fenomeni dissociativi, considera
la ketamina un anestetico "gentile", in quanto agisce
sul sistema nervoso centrale senza diminuire le funzioni respiratorie
e circolatorie; ciò significa che non è necessaria
la respirazione assistita, come avviene generalmente durante le
anestesie con altre sostanze.
La
ketamina fu sintetizzata per la prima volta nel 1962 dal chimico
belga Stevens e fu utilizzata sull'uomo da Corssen e Domino nel
1965. Fu scelta tra circa 200 derivati della fenciclidina perché
considerato l'anestetico più promettente, in seguito ai numerosi
esperimenti di laboratorio sugli animali. Nel 1970 iniziò
il suo impiego per scopi clinici, principalmente in pediatria e
geriatria.
Come molte altre sostanze, è stata largamente usata dagli
americani durante la guerra del Vietnam per lenire i dolori dei
feriti.
Durante gli anni '60, la terapia psichedelica aveva mostrato essere
un beneficio potenziale per il trattamento di una vasta serie di
disturbi, ma la diversità nelle metodologie dei differenti
studi ne aveva reso difficoltosa la generalizzazione. L'approfondimento
che questi studi avrebbero richiesto venne impedito, nel 1970, dalle
limitazioni legislative riguardanti l'uso medico delle sostanze
psicoattive. Tuttavia, più o meno nel medesimo periodo, la
ketamina mostrava di poter suscitare fenomeni di carattere psichedelico,
fungendo da terapia nel trattamento dell'alcolismo.
Sempre negli anni '70, una volta venuti a conoscenza delle proprietà
psichedeliche della ketamina, psiconauti, esponenti della controcultura
e sostenitori della psichedelia l'hanno utilizzata per le loro sperimentazioni
di stati modificati di coscienza con fini mistici o di conoscenza.
Attualmente nei rave, nelle discoteche e in altre situazioni ricreazionali
viene venduta una sostanza sotto il nome di Special K, Vitamina
K, Ket, KitKat, Purple, Super Acid. Questa sostanza è ketamina,
a volte mescolata con altre droghe come eroina, extasy o con sostanze
sintetiche da taglio, come già avviene per l'ecstasy.
Sotto questi nomi la ketamina viene classificata fra le cosiddette
"nuove droghe"; un concetto che è improprio e fuorviante,
come la maggior parte dei termini abusati dall'informazione dei
media e degli ambienti in cui queste sostanze circolano.
La maggior parte delle "nuove droghe", dagli empatogeni
alla Ketamina, dalla DMT agli inalanti tipo-popper, sino ai principi
attivi contenuti in numerose "smart drugs" (tipo herbal
ecstasy), non sono per nulla nuove, né nell'ambiente scientifico
in cui sono state create o scoperte, né negli ambienti underground.
Ciascuna di queste sostanze ha oramai una storia di uso e abuso
di alcuni o di molti decenni. Le droghe veramente nuove difficilmente
raggiungono gli ambienti under e overground italiani.
Ciò che v'è realmente di nuovo non sono le sostanze,
bensì le modalità del loro utilizzo. La vera novità
consiste nel fatto che le droghe via via "scoperte" e
usate negli ambienti giovanili durante i decenni passati sono tornate
tutte contemporaneamente alla ribalta e vengono consumate secondo
le più disparate combinazioni. I "cocktails" del
sabato sera o, come preferiamo definirli, i "crogioli neuroalchemici"
o le "neuroalchimie", sono e saranno la fonte di tante
gioie e preoccupazioni: gioie per chi è in grado o apprenderà
a gestirsele, preoccupazioni per quanti - come gli operatori dei
SER.T. - si trovano impreparati ad affrontare le conseguenze del
loro abuso, tenendo conto del fatto che per la maggior parte di
queste nuove combinazioni sono totalmente ignoti gli effetti farmacologici
ed eventualmente tossici a breve e a lungo termine.
Nell'informazione
confusa e approssimativa che circola in questi ambienti sulle sostanze
psicoattive, la ketamina viene definita in maniera piuttosto riduttiva
come un anestetico per cavalli o per elefanti.
Nonostante ciò sia vero, ancor prima che un anestetico per
animali, la ketamina dovrebbe essere presentata come una sostanza
psichedelica (allucinogena o enteogena) assai potente, con un effetto
a breve durata (quando assunta da sola), in grado di indurre profonde
modificazioni dello stato di coscienza. Fra gli psichedelici, la
ketamina è la sostanza che maggiormente si presta per l'induzione
delle cosiddette NDE (near-death experiences). Tali esperienze,
che pure all'interno di pratiche ascetiche, precedute da laboriose
preparazioni, possono risultare motivo di crescita e di conoscenza,
rischiano di diventare pericolosi salti nel buio per coloro che
si trovano a viverle senza un'adeguata situazione.
Inoltre, ancor prima di definirla come un banale anestetico per
animali, la ketamina dovrebbe essere presentata come una sostanza
psichedelica dalle promettenti proprietà terapeutiche che
- a dispetto di quanti continuano a voler ciecamente vedere tutte
le droghe in un insieme indiscriminato di sostanze da criminalizzare
all'unisono - è risultata efficace nel trattamento dell'alcolismo
e di altre tossicodipendenze.
Pericoli:
è stata accertata la pericolosità nel combinarla con
depressivi respiratori, in particolare alcool, barbiturici e Valium;
sarebbe meglio evitare qualunque cibo a partire da almeno un paio
d'ore prima dell'esperienza con ketamina;
la nausea che può accompagnare l'esperienza ketaminica è
più pronunciata quando ci si muove che quando si sta fermi.
Quindi, dosaggi medio-forti di questa sostanza non sono adatti alle
danze o ad altri esercizi ginnici;
il contatto con l'acqua delle piscine e della vasca da bagno è
assolutamente da evitare. La perdita di controllo del proprio corpo
fisico indotto dalla ketamina può provocare - come purtroppo
è accaduto - l'annegamento;
anche il più smaliziato conoscitore degli effetti di altri
psichedelici, quali LSD, psilocibina (funghetti) e mescalina (peyote),
può rimanere sorpreso, disorientato e impaurito dagli effetti
della ketamina. Sarà il caso di non farsi trarre in inganno
dalla brevità del "viaggio" ketaminico. La possibilità
di sensazioni psichiche "imponenti" non è da sottovalutare;
assumere ketamina e pretendere di essere in grado di guidare un'autovettura
o di camminare in mezzo al traffico cittadino è pura follia;
non si conosce ancora nulla circa gli effetti farmacologici a breve
e a lunga durata della combinazione di MDMA (ecstasy) + ketamina.
La ketamina assunta da sola e in maniera controllata non è
pericolosa per il fisico - lo dimostra il suo sperimentato impiego
in pediatria e geriatria - ma potrebbe esserlo in combinazione con
almeno alcune delle altre "nuove droghe" che circolano
nei rave e nelle discoteche;
l'uso continuato di ketamina può comportare alcuni problemi
fisici, in particolare difficoltà nella digestione e nella
minzione (urinare), e forse un indebolimento della memoria.
Effetti: In base ai resoconti riportati dagli sperimentatori
di ketamina, si può definire questa droga come uno psichedelico
più intenso e bizzarro di quanto possa essere l'LSD - padre
di tutti gli psichedelici di origine sintetica.
La ketamina viene prodotta dalle case farmaceutiche (in particolare
dall'americana Parke-Davis) in soluzione acquosa iniettabile. Ketalar
e Ketaject sono le marche comunemente distribuite nel mercato farmaceutico
per uso clinico e veterinario.
I metodi di amministrazione più comuni sono l'inalazione
nasale ("sniffo") e l'iniezione intramuscolare. E' anche
possibile assumerla oralmente, bevendo la soluzione acquosa per
le iniezioni. L'assunzione orale, oltre a richiedere dosaggi maggiori,
sembra produrre maggiori sensazioni di disorientamento e di nausea.
Per "sniffarla", si deve prima fare evaporare col calore
la soluzione acquosa. L'iniezione intramuscolare produce l'effetto
più immediato e profondo.
La ketamina può essere assunta a vari dosaggi.
-
Una dose bassa (10-35 mg nasale o intramuscolo; 150 mg orale)
agisce semplicemente come un lieve sedativo.
-
Una dose moderata (40-70 mg nasale o intramuscolo; 200-250 mg
orale) induce una situazione di coscienza parziale, permettendo
tuttavia di mantenere il senso di identità, la memoria
e la capacità di percepire e di interagire con l'ambiente
circostante. A questi dosaggi si ha già una netta percezione
degli effetti psichedelici.
-
Una dose forte (80-120 mg nasale o intramuscolo; 300-350 mg orale)
induce un'esperienza psichedelica completa, con un forte effetto
dissociativo e un distacco dalla realtà circostante pressoché
totale. E' consigliabile stare seduti a terra, appoggiati o ancor
meglio distesi, poiché si perde coscienza del corpo, ed
essere in compagnia di qualcuno che non ha assunto la sostanza.
L'esperienza ha una durata di 45-60 minuti, quando la ketamina viene
assunta da sola.
Varrà la pena ricordare che le dosi per l'anestesia totale
- utilizzate nelle operazioni chirurgiche -sono di 150-200 mg per
via intramuscolo e di 600 mg per via orale.
Dosaggi forti di ketamina possono produrre tutte le caratteristiche
delle NDE, "esperienze vicino alla morte", comprese il
viaggio attraverso un tunnel verso la luce (il cosiddetto "effetto-tunnel"),
la convinzione che si è morti, uscite dal corpo e fluttuazioni
nell'ambiente circostante, comunicazioni "telepatiche"
con entità disincarnate, ecc. Possono essere rivissuti eventi
della propria infanzia. Le esperienze dissociative appaiono spesso
così genuine che chi le esperisce è certo di aver
abbandonato il proprio corpo.
Timothy Leary ha descritto le sue esperienze con ketamina come "esperimenti
nella morte volontaria". Stanislav Grof afferma che "se
hai un'esperienza completa con la ketamina, non puoi più
credere che esista veramente la morte o che la morte ti possa influenzare".
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