NON C'E' NIENTE
DA FESTEGGIARE!!
8 marzo 1999.
Un giorno all'anno per festeggiare, ma festeggiare cosa?
E chi? Oggi è "la giornata internazionale della donna"
, non una
stupida festa. E perché poi dovrebbe esserlo, se anche le nostre
conquiste maggiori sono tutte sotto tiro e in predicato per essere
cancellate? Non c'è proprio niente da festeggiare! Basta pensare
alla
recente legge che vieta la fecondazione eterologa persino alle
coppie "sposate" , per non parlare delle coppie di fatto o di
quelle
omosessuali, mirando così a togliere a molte donne il diritto alla
maternità. La nostra sessualità è sempre stata, ed
è ancora, lo
strumento usato per controllarci: attraverso la riproduzione, la
vergogna, la verginità e l'illibatezza. E' facile poi prevedere
che chi
parla di diritti dell'embrione sia pronto a toglierci persino il
diritto all'aborto. Non abbiamo ancora la parità economica e certamente
non abbiamo quella sociale e politica. E allora ci vogliono levare
anche questa nostra piccola conquista: scegliere riguardo alla
maternità. Ma gran parte del controllo che si esercita sulle donne,
è
il controllo del loro comportamento: attraverso l'invito al pudore,
all'umiltà, a non alzare mai la voce. Non ci vuole però
molto a capire
che dietro a tutto questo c'è una doppia moralità. Permaniamo
in questa
condizione di bene mobile, in cui i nostri corpi vengono
strumentalizzati persino per vendere prodotti. Lo sfruttamento delle
donne come non-persone non si è ancora fermato.
E IN TUTTO
QUESTO NON C'E' NIENTE DA FESTEGGIARE!!!
le femministe di Civitavecchia
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