E invece si!
Tra i tanti miliardi stanziati per il Giubileo, ne e' avanzato qualcuno
anche per le periferie e cosi', per spenderlo si sta portando un attacco
a colpi di cemento e sgomberi anche al Laurentino.
Tra le malefatte gia' realizzate o in corso d’opera si segnalano la
costruzione di un ostello per pellegrini appena dopo il 6° ponte, dove
prima c’era una collinetta, e l’inizio della costruzione di un centro
commerciale al posto del pezzo di parco che c’e' tra il 3° ed il 4°
ponte.
Il tutto e' stato fatto apportando delle modifiche al piano di zona
che non prevedeva piu' alcuna costruzione nel quartiere. Del resto qui
ci sono cosi' tanti metri cubi di cemento che formano in pochi ettari
una cittadina da incubo di 30.000 abitanti e nessuno pensava che il
comune ed i palazzinari dopo le varie ammende fatte per anni: “non costruiremo
mai piu' mostri simili” avesse il coraggio di costruire, ancora, qui.
Ma non bastava e' avanzato qualche miliardo e cosi' si e' dato spazio
alle fantasie di assessori, uffici tecnici e geometri vari (Iacp, regione,
comune, privati... boh!) che hanno pensato bene di fare qualche progetto
per la ristrutturazione dei ponti del Laurentino, e noi abbiamo pensato:
era ora! sono anni che lottiamo contro il degrado, occupando uno spazio
per fare attivita' ed un luogo di ritrovo per i giovani... quelli che
loro chiamano “minori a rischio” o “microcriminalita'” a seconda di
quale politico parla.
Pero' si sono dimenticati un piccolo particolare.
In questi anni tutti i ponti, ma anche tutti i locali vuoti del Laurentino
sono stati occupati da gente che aveva bisogno di casa e di spazi sociali.
Per farla breve... tra i primi nella lista dei posti da sgomberare
ci sono i locali occupati dal Laurentinokkupato e dalle case degli occupanti
e delle occupanti dello stesso, i famigerati squatters del Laurentino.
Voi direte: “non ci posso credere! in un quartiere dove non c’e' niente
vanno a sgomberare il centro sociale” e invece e' proprio cosi'!
E’ ovvio che noi di qua non ce ne
andremo né con le buone né con le cattive.
Non rinunceremo ai nostri 8 anni di occupazione, 8 anni di sperimentazione
abitativa collettiva, di iniziative sociali e culturali, ad 8 anni di
lotte antagoniste e antifasciste in questo quartiere ed in giro per
la citta'.
Non ci rinunceremo noi, come non ci vogliono rinunciare le altre case
occupate e posti occupati che in giro per la citta' di Roma sono sotto
l’attacco dell’amministrazione locale che ha sempre piu' come unico
obiettivo favorire i ricchi e allontanare dalla sua vista i ceti popolari,
che pero' per quanti ne potranno trasferire a Lariano, ad Aprilia e
a Ponte di Nona, sono e rimarranno una componente forte, e non residuale
di questa citta', che non riusciranno MAI a far diventare un parco a
tema per turisti.
Sveglia Rutelli questa non e' Disneyland, ma puo' facilmente diventare
un incubo per papi e sindaci.
Il Laurentinokkupato non si tocca!
Nessuno sgombero a Roma, case agli occupanti e ai senza
casa!