Cattiva IKEA
ultimo aggiornamento 30 dicembre 2007

Ikea? Cattiva idea!

or Bad Tactical --> Ikea è bella :-)

Una raccolta di commenti/insulti scritti da ikeani/e e non, che hanno letto il testo Cattiva Ikea

C'è da dire che il documento su Ikea ha suscitato dei feedback (qui quasi solo quelli negativi) molto risentiti ben diversi da quelli ricevuti ad esempio dal sito contro McDonald's dove i commenti solitamente sono del tipo "continuerò a mangiare i loro panini comunisti bastardi". Anche se ovviamente pure qui gli anticomunisti non mancano, l' Ikea invece ha evidentemente, ma lo scrivevamo anche nel pezzo Cattiva IKEA, un non piccolo segmento di clienti tra persone che partecipano ai movimenti di trasformazione sociale e di difesa del pianeta che "difendono IKEA" ... è troppo carino, comodo e a buon mercato etc. insomma le cose scritte in Bad Ikea.
Da notare che anche la categoria dei falegnami non ne esce molto bene :-)

Ecco solo alcuni commenti:

 


io sono veramente incavolata nera con ikea!!
sabato scorso sono andata all'ikea con la mia cagnolina..
non ho mai avuto problemi per entrare nei negozi, addirittura la fanno entrare anche nei piccoli supermercati, ma sabato non è adata così!!!
premetto che non sono di quei tipi che vuole imporre il proprio animale a tutti, ma dovete sapere che l'ikea di cui sto parlando si trova a roma in un centro commerciale enorme (il più grande d'italia) dove fanno entrare i cani tranquillamente.. quelli di piccola taglia in braccio e quelli grandi normalmente!!
insomma mentre sto per entrare all'ikea un ragazzo mi ferma dicendo che la mia cagnolina, che pesa 3 kg e può stare tranquillamente in braccio come fa sempre, deve entrare in una "cuccia box"!! siccome rispetto le regole, accetto e il ragazzo mi va a prendere questa cuccia box!!!esce dalla stanza con una scatola molto molto piccola di plexiglas, con dei buchi per farla respirare dato che la scatola veniva chiusa a chiave e per di più la chiave la tengono loro!!!!!!!!
quindi se il tuo cane vuole uscire dalla cuccia o succede qualcosa devi aspettare che loro vengano con la chiave ad aprirti la scatola, e poi puoi far uscire la "belva feroce che rompe e strappa tutti i loro mobili e tessuti" !!!
io non so se queste persone che si sono inventate questa assurda cosa abbiano un minimo di amore per gli animali!!!!!
è veramente scandaloso, io non rinchiuderò mai la mia cagnolina in una gabbia del genere!!!! chiusa a chiave!!!!
Eli


Ho letto le deliranti fantasie su qualità prezzo offerto da questa fatina buona dell’ikea in particolare mi ha fatto sorridere il signore di Cantù che vanta tanto la qualità ikea quasi degradando il lavoro artigianale delle sue terre,è proprio vero che i primi distruttori dei nostri antichi mestieri siamo noi italiani.
Sfido chiunque a paragonare un mobile ikea con qualcosa di artigianale fatto a misura e regola d’arte ma non solo,io per risparmiare,come tante persone,mi sono affidata all’ikea comprando il mio bel mobile bagno che oggi dopo solo 2 anni è tutto gonfio e marcio a dispetto di tutti gli altri accessori (dal mobiletto a muro alle varie mensole) fatte su misura dal mobiliere vicino casa,costate si un capellino in più ma cari signori stò rivalutando il vecchio detto “chi cerca il risparmio trova il mal guadagno” e infatti eccoli la i miei 300 euro regalati all’ikea ma non era meglio se ne davo 400 al falegname e il mio mobile durava 20 anni invece di 2? Voglio anche raccontarvi della cassettiera regalatami da mia madre per cominciare l’arredamento di casa,simpatica moderna multifunzionale e anche di vita breve perché dopo tre mesi i cassetti erano tutti rotti le guide staccate e il sopra si era completamente scollato, da lì il mio sdegno totale per i mobili ikea.
Comunque già sento le critiche degli affezionati”vai a sapere cosa ci butta sopra” “certo se non lo asciughi!” e bla bla bla tanto è sarà sempre così,sappiamo solo sopravvalutare il commercio altrui.
Con affetto,Siriana una sdegnata acquirente ikea


Questo mese mi si è rotta la macchina, il motore del cancello, devo pagare la retta universitaria di mia figlia e io per motivi di salute devo spendere soldi in cure che il nostro ssn non passa. Ebbene cosa centra l'Ikea? bè la sfiga ha voluto che anche la scrivania dei miei figli si rompesse definitivamente e con pochi euro sono riuscita a rimpiazzarla con una trovata all'ikea. Credo che ci tornerò ancora anche se ho lavorato per moltissimi anni in una delle migliori aziende produttrici di mobili che per i prezzi esagerati rispetto al loro effettivo valore io non mi posso permettere. Che male c'è: mi serve una cosa cosa, il mio badget è tot e all'ikea riesco a farlo bastare acquistando dei mobili che fra l'altro mi sembrano ben fatti e in più mio figlio si diverte anche a montarli.
Anna


SCUSATE UN SECONDO : AVETE MAI VISTO QUALCUNO ALL'IKEA CON LA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA E COSTRETTO A COMPRARE UN QUALCOSA !!!!
NO !
E ALLORA CHI VUOLE ANDARE ALL'IKEA E SPENDERE 10,00 EURO IN COSE INUTILI E ARRIVARE A CASA SODDISFATTO BEL CONTENTO ... PERCHE' NO ...
CHE PROBLEMA C'E'
IN ITALIA C'E' LA LIBERTA'
E COMUNQUE DETTO FRA NOI I DIVANI DELL'IKEA SONO RESISTENTI ECONOMICI E MOLTO COMODI

CIAO

ALISA


Ki kazzo sei per dirmi dove devo comprare o non comprare?
Se l'Ikea mi conviene vado all'Ikea, se mi conviene l'artigiano vado dall'artigiano.
Questa è libertà.
E quando vado all'Ikea per comprare una sedia compro una sedia non mi faccio abbindolare o prendere dalla smania consumistica. Con il mio stipendio il consumismo non può esistere.
Come me tanti altri.
Altrettanti comprano qualsiasi cazzata perchè costa poco, ma sono gli stessi che viaggiano in Suv e vestono firmati, ma anche loro sono liberi di fare quello che vogliono, anche se non condivido assolutamente le loro scelte.
Vogliono strafogarsi al Mc Donald? Kazzi loro... Io non lo farò mai.
Però se vogliamo imporre agli altri quello che devono o non devono fare siamo nazisti.
Te lo dice uno che non ha mai votato a dx (solo in un caso alle comunali xchè il candidato di sx era una testa di k e l'altro era una persona valida).
Anche questa è libertà ovvero non vincolarsi a niente e nessuno solo perkè rappresenta un simbolo.
Se compro qualcosa all'Ikea è perchè lo ritengo giusto e non mi faccio le seghe mentali, so ke economicamente mi conviene.
Non hai titoli per dirmi ciò che è giusto o sbagliato. Quello lo decide la mia coscienza!
Senza rancore, prendila come una critica costruttiva.
Peace & Love
Davide


Vorrei aggiungere due considerazioni mie che ho riguardo ad Ikea, iniziando dalla mia convinzione che è vero che i mobili costano poco rispetto a tutto ciò che un un uomo OCCIDENTALE (compresi me e te) deve essere costretto a comprare per la sua casa OCCIDENTALE, ma non perchè sono smontabili o pacchettizzati o che altro ma semplicemente perchè fatti di, nella maggioranza dei casi, MATERIALE SCADENTE.
In questo gli svedesi sono molto più onesti di Montezemolo, non c'è che dire: merda la paghi merda, perchè di merda hai bisogno (per il tuo contestualizzato [AGLI OCCIDENTALI] discorso del bombardamento e bla bla bla); è vero che sono smontabili ma se per esempio ti va un pò male in qualunque senso sfido chiunque a montarli al 3°-4° trasloco..
Disegno: quello dell'ikea è semplicemente scarso, infatti non si fa pagare x la qualità ma per la quantità (4 gambe ed un piano, quando ci vai infatti noti il concetto ridondato all'infinito, come infiniti sono i clienti che vogliono quindi DEVE essere semplice..)
Personalmente ho comprato dei mobili: x un extracomunitario che non sa manco parlare italiano l'ikea è una carta che ti salva il culo in situazioni di estremo DISORIENTAMENTO (l'unica che penso di te è che nei panni di un NON-CITTADINO, immigrato ed analfabeta non ti sarai mai messo quindi non capisci le esigenze infime e basilari di gente tutto sommato...povera;magari apparantemente dentro, ma soprattutto fuori..ma a te interessa parlare dei ghetti di fuori ma dei ghetti di dentro, che sono l'origine di quelli di fuori, no, non è cool)
L'ecologia non c'entra un cazzo, un'industria è un'industria: tutti sanno che inquina, è inutile informare di cose ovvie. E sono d'accordo che anche il falegname lavora il legno e non ricicla una mazza.Anche la RAM che ti compri (consumatore!!!!) per scrivere le tue sacrosantissime idee inquina, ma è molto più dannosa, so che mi credi, di un qualsiasi mobile ikea se gettata in un fiume...
Potrei continuare ragazzo e ti giuro lo farei prevalentemente contro Ikea (non parlo dei lavoratori sennò non mi basterebbe il tuo spazio mail), ma definirmi psicotico e via dicendo per aver risparmiato col mio stipendio da fame (abito in italia non in svezia, e so che se mi trasferisco li con la stessa DIPENDENTE attività ci guadagno il doppio..) per due assi e tre cazzate che li sorreggono, mi sembra eccessivo. Infine, vai a sto link: http://www.serpicanaro.com/gallery/galleria_immagini_2006/ago_e_filo1.html ; guardati le foto, prendile a titolo di riflessione senza impegno, vedi cosa vuoi vedere e ragionaci su quei mobili che vedi. Ti faranno capire che il primo consumatore di te stesso sei tu, l'importante non è NON consumare, ma consumare per chi....
o per cosa.
Ciao,
lu


...Il nuovo negozio inaugurato a Corsico lo scorso 8 Maggio. Questo mostro (32.000 metri di superficie commerciale) è stato, ovviamente, spacciato e venduto dai grandi manipolatori svedesi e dai loro psicofanti italiani come il massimo in termini di compatibilità ambientale, vantando soprattutto il nuovo sistema di condizionamento interno che, dovrebbe permettere un risparmio energetico sui consumi per il riscaldamento\raffreddamento di circa il 30% con i conseguenti benefici ambientali in termini di inquinamento. Peccato che, come accade sempre con i sinceri uomini dello Smaland, la verità è un pò diversa. Il tanto decantato atto di consapevolezza ambientale, al momento, è una "sola" come dite voi a Roma. Infatti, la componente principale del sistema cioè il sistema di tubazioni che dovrebbe servire a far circolare l' aria a 80 metri di profondità, non è mai stato realizzato e si attende, a loro dire, la demolizione del vecchio negozio che sorge di fronte al nuovo e la realizzazione al suo posto di un ulteriore parcheggio per piazzarlo sotto a questo. Ovviamente io, da libero pensatore antagonista, mi chiedo perchè questa parte fondamentale dell' impianto non sia stato immediatamente realizzata sotto le centinaia di migliaia di mq del parcheggio realizzato ex novo accanto al nuovo negozio. A ciò si aggiunge il fatto che una congrua parte dei soldi che servono alla realizzazione di tutto questo sistema di condizionamento, nella sua versione "ecologica" così come è stata venduta alla opinione pubblica, provengono dalla Provincia di Milano, sono cioè soldi nostri. Quindi, come accade sempre con Ikea, si scaricano sulla comunità costi diretti ed indiretti per la produzione, viceversa, di utili che sono solo del Sig. Kamprad che, come ampiamente documentato, non è particolarmente disponibile a sottoporsi ad una equa tassazione.


Credo che tu stia veramente male. Dove sta la tua libertà interiore? Spero che gente come te diminuisca nella vita di tutti i giorni, non c'è bisogno di avere  sempre visioni politiche e negative. Impara ad essere positivo soprattutto a  vedere cosa c'è di buono nella vita. Vorrei sapere cosa fai tu e che cosa hai fatto fino ad oggi per sputare queste sentenze. Se mi va vado a Ikea e se ho bisogno compro quello che mi necessita. Non sto a sindacare una minuscola porzione di questo varietà sociale. Ogni essere nella vita dovrebbe essere capace di ringraziare ogni giorno quando sorge il sole e di fare in primis azioni coerenti e buoni pensiericredi che spargere veleno faccia bene a questo pianeta? Se hanno un senso le azioni ragionevoli lo hanno ancora di pi i pensieri luminosi e i tuoi non lo sono.  Simonetta Firenze


posso solo aggiungere che non serve far riflettere una massa di  coglioni persi, tanto non cambieranno idea ,e questa,secondo me, la  peggiore delle punizioni.
w l'anarchia

renzo


Di certo non intendo mettermi sul vostro piano e non voglio insultare nessuno anche se considero tutto l'articolo un grosso insulto.
Evidentemente avete dato giudizi su una realta che non conoscete e date giudizi per partito preso.
Inanzitutto ikea un'azienda che da lavoro a decine di migliaia di persone nel mondo, un'azienda dove i collaboratori non sono numeri ma persone e come tali vengono gratificate, un'azienda attenta all'impatto ambientale (forse non conoscete la percentuale di carta e legno riciclati venga usata nei prodotti ikea e nemmeno la cura e le risorse dedicate alla raccolta differenziata e al risparmio energetico e infine non sapete che la corrente elettrica nei negozi italiani fornita in larga parte da un  consorzio che gestisce le centrali idroelettriche della valle d'aosta)  un'azienda che permette di arredare una casa con poche risorse ma con una qualita che attira anche persone di fascia medio alta.
Inoltre ai clienti non viene imposto nulla, chi visita i negozi ikea non ha subito il lavaggio del cervello (tanto pi che l'impatto pubblicitario di ikea molto soft soprattutto quello televisivo). Secondo voi i milioni di clienti che ikea ha nel mondo sono tutti delle povere pecore ignoranti che non capiscono quale mostruoso rischio corrono varcando le soglie del negozio?
Un po superficiale e offensivo come ragionamento.
Ikea un'attivit commerciale e come tale deve guadagnare ma in questo non ci vedo niente di male tutti al mondo hanno bisogno di un lavoro e di guadagnare soldi trovo quindi normale che si cerchi di rendere piacevole ai clienti la visita nel negozio senza voler essere per forza un parco tematico ( tanto per essere precisi le persone travestite si trovano solo nel periodo natalizio).
 
Infine credo sia facile recitare la parte dei no global ma davvero riuscite a non utilizzare niente prodotte da una multinazionale?

gazza


Ciao,
il vostro articolo su "Cattiva Ikea" e' stato prezioso per ultimare un'idea che avevo in mente da un po' per realizzare un pezzo..
Se per curiosita' voleste ascoltarlo, l'ho messo on-line ieri, lo trovate qui:
http://www.myspace.com/ilfumattiapascal
 
Ciao e grazie
 
Mattia Pascal


ho letto con attenzione alcuni passaggi dell'articolo su cattiva Ikea. Non ho molta esperienza diretta di visite all'Ikea, ma dovendo fare una tesi che si intitola

La comunicazione di start up tra logiche multinazionali e contesti locali.
Il caso di Ikea Napoli Afragola

ho cercato di documentarmi e ho riscontrato numerosissime difficoltà a capire davvero cos'è l'Ikea.

Mi sembra assurdo non riuscire a trovare statistiche attendibili nè soprattutto organigrammi su com'è suddivisa l'Ikea, quali sono i rapporti con i fornitori, che, mi sembra di capire, sono contattati tramite trading company.

Oltretutto, parlando nello specifico di Ikea Afragola ho scovato interrogazioni parlamentari, affari di camorra e quant'altro sotto le modalità solo formalmente "pulite" attraverso le quali si è giunti all'insediamento del colosso svedese nel napoletano.

Riscontrata tanta buona volontà in chi ha scritto l'articolo, e in coloro che hanno risposto postando i commenti più vari.. chiedo ora aiuto a tutti voi. aiutatemi a capire che cosa si nasconde dietro la parole Ikea possibilmente fornendomi dati ai quali poter fare riferimento nella mia analisi.

Spero mi aiuterete.

P.S. inutile dire che all'Ikea non mi hanno fatto parlare con nessuno.. poichè non ero raccomandato da nessuno...

VI RINGRAZIO

DARIO RICCIARDI darric@hotmail.it



Ho letto solo i commenti.
Mi pare di aver capito che siete andati giù pesanti anche con chi va a fare acquisti all'IKEA.
Non so, ho letto solo i commenti, di gente di sinistra.
Dicono anche cose vere.
Però, però quando leggo del tipo che non ha i soldi per i mobili dell'artigiano, e allora va all'IKEA, e poi versa i soldi al WWF.. bello comodo...
Forse avevate anche citato il documento sotto; se non lo avete fatto, allora inseritelo: certo che il tipo si può arredare la sua casa a basso prezzo, che ci vuole: chi fabbrica i mobili IKEA, in India, per far sì che lui possa fare ciò, cucina col fuoco, e d'inverno è difficile trovare legna secca (da trovare dopo il lavoro, eh- ma sìanche il tipo impiega 1h30' per andare al lavoro, mi apre, giusto?); il suo sogno: un piccolo aumento, così può comprarsi un fornello a gas-bombola.
Ma come glielo spieghiamo noi, a lei che è indiana, che se aumenta il su stipendio, aumenta il prezzo del mobile, e il ragazzo che si deve fare ogni giorno due tre ore di macchina non può arredarsi la sua casa, e va a finire che gli tocca mangiare per terra?

http://www.cnms.it:8080/cnms/Approfondimenti/Schede/lemonde_ikea_dic2006.pdf

Anilo


Ho letto il tuo articolo e non mi trovo affatto d'accordo sulle tue posizioni.
Ma a parte questo: dai miei calcoli il fondatore dell'IKEA è nato nel 1926. Su wikipedia c'è scritto che ha cessato le sue "attività pro-nazismo" nel 1945, cioè a 19 anni.
In altre parole era un ragazzino. Mi vuoi dire che questo rende Kamprad un nazista? Allora lo sono il 99% dei tedeschi,austriaci,italiani suoi coetanei.
Che ne pensi?

Ada


Avevo mezza idea di passare da IKEA (avendo già scelto da tempo di non passare mai da posti tipo mc donalds e simili) ma dopo aver letto il Vs "Ikea? Cattiva idea" sul titolare nazista e i commenti dei cosiddetti "ikeani" mi son cadute le braccia e mi sono ricreduto convincendomi che, da parte mia e della mia famiglia, dei miei amici e di quanta più gente posso informare, non verrà effettuato alcun acquisto alla ikea. Non posso minimamente pensare di far parte della schiera di persone "ikeane" che hanno fornito i commenti e gli insulti che ho potuto leggere. Mi fa particolarmente arrabbiare (non è più tempo di indignarsi) una certa elisa che con stupida prosopopea e fastidiosa presunzione (penso ai suoi due poveri figli in che mani sono) è comunque schiava consapevole del proprio cinico egoismo. Chiediamoci poi perchè l'Italia e la nostra società stanno andando cosi profondamente in malora. A quelli dei commenti che si dicono di sinistra, mi rivolgo con disprezzo per dire che se loro sono di sinistra io (che mi ritengo davvero di sinistra - ma non di quelli che ce l'hanno con i lavavetri) sono mandrake. Vergogna. No ikea, no cialtroni.
A mai più ikeani. Cecio_mi


Questa pagina su Ikea non mi soddisfa molto... Condivido le critiche
filosofiche sulla negativita` del McWorld. Riguardo l'uniformazione
dell'arredo mondiale, le cose sono piu` complesse: un mio amico
ingegnere edile, mi ha detto che il design moderno e contemporaneo e`
da sempre universale; se ne potrebbe dedurre che Ikea ha semplicemente
aumentato enormemente la sua diffusione.

Avrei preferito leggere dati ed analisi su come tratta i suoi
lavoratori, su come si svolgono i suoi processi produttivi,
sull'impatto ambientale della catena produttiva e cose simili.

Fabio


grazie per quello che fate!!!!!!

il riciclaggio dei mobili (e non solo) è qualcosa di geniale per l'impatto che ha sul mercato e sulla nostra vita.

praticamente ho svuotato casa dei miei, dove abitavo prima, ma anche port-portese è un grande bacino da dove attingere. ella zona regali si trova di tutto.

grazie ancora ragazzi, siete grandi.......non vi fermate, vi prego.
Spliff


 

Cari amici,
Ben fatto. Il vs. articolo riproduce in maniera accurata la reale situazione della onnipresente multinazionale svedese, democratica, progressista, ecologista e che "si prende cura dei bambini"(di quali di essi però è lecito avanzare qualche dubbio. Forse dei loro). Ho lavorato in IKEA in una posizione manageriale di responsabilità e posso dirvi che la situazione è anche peggio di quella che avete descritto. La falsità, il paternalismo, la ricercata selezione di personalità fragili, il loro utilizzo "a perdere" (quali fossero delle cose e non delle persone), la continua manipolazione dei dipendenti, il mobbing per chi non si piega a questa "filosofia salvifica" (pare di stare dentro "Scientology" credetemi) sono la norma e le principali regole declinate all' interno di questo tipo di organizzazione. Quando ho cercato di fare capire ad uno degli arrogantissimi sigg. dirigenti svedesi ed anche ai suoi psicofanti locali che certe cose sono in Italia, oltrechè immorali, anche perseguibili a termini di legge ho subito ricevuto l' invito ad accomodarmi alla porta. E poichè la trattativa che ho condotto per firmare le dimissioni, non essendovi alcuna motivazione logica per un licenziamento e non essendo il sottoscritto una di quelle personalità che si fà intimorire, non è risultata proprio conveniente per IKEA Italia, hanno deciso che dovevano farmi terra bruciata intorno dando a tutti quelli che li chiamavano pessime referenze ( solo verbali chiaramente) sul mio conto. E così, grazie a questi gentili ed altruisti uomini del grande nord, la mia vita professionale e personale ne è uscita sconvolta. E' proprio vero, questi signori vogliono "un mondo migliore per tutti" ma dimenticano di aggiungere un "loro" alla fine della frase. Infine vorrei fare una breve considerazione per quelli che si dicono "di sinistra" e che lodano in maniera sperticata la gioiosa facciata promozional-markettara che è ciò che la grande multinazionale gli permette di vedere o di leggere attraverso il capillare controllo della politica dei media che mette in atto in tutti i paesi in cui opera. Quello che mi rattrista maggiormente di queste persone è la constatazione di come in essi il loro essere dei progressisti conviva senza alcuna contraddizione con una completa mancanza di onestà intellettuale. Essi, a parte tutte le altre legittime considerazioni critiche che avete citato nel vostro articolo(che non sono secondarie), non vogliono assolutamente porsi la domanda di come sia possibile per questa azienda creare l' enorme redditività che essa genera. Perchè, se lo facessero, forse li assalirebbe il dubbio che ciò non è possibile se non creando valore aggiunto attraverso lo sfruttamento selvaggio delle persone e delle risorse naturali (e se non di peggio come sospetto). Per cui ogni favoletta è buona per mettere in pace la loro coscienza ed ogni parere critico che metta in dubbio queste certezze va respinto e considerato come il frutto di menti estremiste.
Andate aventi a curare questi galantuomini e non datemi la delusione di vedervi finire come "l' Unicef", "GreenPeace" il "WWF" o "Medici senza frontiere" che per quattro soldi si sono venduti l' anima a questi signori. Saluti

Mahurin

P.S. : Ma l' ineffabile Dottor Crimen perchè non ha usato il suo vero nome e cognome visto che lavora in Ikea e ne parla benissimo ! Che forse dietro questo pseudonimo si nasconda il Responsabile Comunicazione di Ikea Italia o qualcuno dei suoi tirapiedi ?

maggio 2007

Sono d'accordo con la vostra critica e fossi in voi indagherei sul fatto di cui non ho la certezza, ma che mi stato riferito da fonte attendibile che gli alberi di natale comprati allIkea, una volta restituiti non vengono affatto ripiantati ma, girato langolo, vengono buttati...
Saluti
M.V.


La visita del vostro sito, del quale ho apprezzato i contenuti, mi ha stimolato a scrivervi queste righe per comunicarvi la mia esperienza da candidato a dipendente della filiale di Padova del colosso svedese. Giusto per dare un’idea anche del loro modo di agire nella selezione del personale. Senza volermi dilungare troppo e scendere nei particolari, vi dico solo che dopo un colloquio e grazie ad un amico già dipendente di Ikea, ho saputo che il mio curriculum era stato giudicato “di interesse”. Così di interesse che sono stato contattato dalla persona con la quale avevo sostenuto il colloquio, circa sette mesi dopo. Questi mi ha chiesto se ero ancora disponibile tenendo a tranquillizzarmi per l’attesa. Nel frattempo il mio amico non è riuscito ad avere notizie più precise. Figuriamoci io, visto che tutto ciò che sta al di la del negozio è una sorta di fortino inespugnabile.

In seguito a questo contatto il nulla. A distanza di un mese ho provato a mandare una mail, per chiedere informazioni, utilizzando un indirizzo che un’agenzia per il lavoro aveva indicato per l’iscrizione ad uno stage sempre in Ikea, sempre a Padova. La mail è andata a segno e il destinatario, quello del colloquio, mi ha risposto che il mio curriculum era stato archiviato. Immagino anche con disappunto per essere stato raggiunto.

Il giorno del colloquio mi è stato dato un pieghevole con riportate tante belle parole sull’idea Ikea delle risorse umane. Senza voler in alcun modo offendere chi lavora in Ikea ho voluto elaborane la copertina. Vi allego l’originale e la correzione che ho fatto secondo quanto mi è sembrato che l’Ikea cerchi nei sui dipendenti.

Cordiali saluti.

Marco

ikea


Ho letto solo oggi, per puro caso, il "dibattito" su Ikea.
Beh, io lavoro da ikea da a7 anni e so bene come funziona il sistema, ma soprattutto conosco bene la clientela....quando dici " I BENESTANTI E CHI HAI I SOLDI NON VA' CERTO A COMPERARE ALL'IKEA!!!!!! Anzi molti di loro ti guardano con la puzza sotto il naso se vedono che hai in casa un mobile Ikea (Ikea = mobili per pezzenti e di poca classe!!!). "... beh ti sbagli di grosso. Non puoi nemmeno immaginare quanto sia alta la percentuale di benestanti che viene a fare acquisti in IKEA, anzi, più sono ricchi e più hanno la faccia da culo di chiederti lo sconto.

Ho seguito per un'intera giornata un importante uomo politico, del quale nn posso fare il nome, nella scelta dell'arredamento delle sue due case.... per non parlare poi dei personaggi dello spettacolo!

Non gliene frega niente a nessuno se il divano sul quale siedono è uguale a quello di milioni di altre persone sparse nel mondo: fare acquisti in IKEA fa tendenza!
Ciao A.


Io,a differenza di te, sono una persona libera.
Se mi va di comprarmi un tavolo ill'ikea xkè costa la metà, o semplicemente perchè mi piace...lo faccio.
Se mi va di sfogliare un catalogo ikea perchè mi va di rinnovare la casa o semplicemente xkè mi piace guardare immagini di arredamento,...lo faccio.
Mi reputo una persona intelligente, capace di capire cosa Voglio fare e cosa Vogliono farmi fare.
E' logico che un'azienda cosi' grande e famosa usi delle strategie commerciali,sarebbe stupida a non farlo.
Per quanto riguarda il Signior Kamprad, non mi importa un fico secco se è uno stronzo nazista o un falso pacifista (come tanti di questi tempi...),
io lo stimo solo per il fatto di essre riuscito ad arrivare a questi livelli, e sono convinta che si meriti tutti i soldi che è riuscito a farsi e si sta facendo.
Io ho la mia bella casa, ho i miei bimbi a cui piacciono i suoi giochi, mio marito a cui piacciono le sue polpette...e lui ha i suoi soldi. Cosa c'è di sbagliato?
Siamo felici,sereni, liberi...E NON CI REPUTIAMO SUOI SCHIAVI.
Forse lo è più chi perde tempo a dargli addosso scrivendo pagine di noiosi sfoghi di gelosia per chi è riuscito a diventare un Grande.

Elisa.


Il mio commento sarà brevissimo.

Io vivo in una grossa metropoli da anni...........

IKEA è riuscita ad introdurre nelle case il gusto del design..........la gente ha incominciato a comprate mobili a basso presso , ma spesso di buon gusto per finire a comprare oggetti di design molto più costosi disegnati dai più grandi architetti contemporanei e non.A Ikea ti puoi togliere qualunque sfizio, dato i prezzi, e se poi sei soddisfatto si può sempre comprare il meglio che trovi sul mercato dello stesso oggetto.......Ikea a risolto un sacco di problemi alla gente comune con creatività e buon gusto.........
I mobili IKEA all'estero sono sulle migliori riviste di arredamento del mondo combinati con antiquariato o pezzi molto più costosi.........per avere una bella casa ci vuole solo del "BUON GUSTO" mi spiace molto per quelli che non ce l'hanno.

Grazie Sig. IKEA ! ............ e cordiali saluti

Kikka


Ammesso e non concesso che il tuo articolo è di una banalità quasi imbarazzante e si basa su errori grossolani...
1° IKEA esporta il suo essere azienda svedese, dovremmo prenderla ad esempio nell'esportare il "made in Italy" invece di riempirci la bocca con questa etichetta senza far nulla per promuoverla e, soprattutto, difenderla.
2° ambiente: credo che un'altra lettrice ti abbia già inviato la dovuta documentazione.
3° parliamo seriamente di qualità.
Sono di Cantù (nella famosa Brianza) ed ovviamente cresciuto nelle botteghe degli artigiani...
Prendiamo un articolo di media fascia artigianale ed uno di media fascia IKEA. L'unica differenza? L'ultimo costa meno. E sfido chiunque a dimostrarmi il contrario. Ho lavorato per anni in un ufficio Qualità in Brianza e so di cosa parlo.
Se vorrai potremo approfondire altri punti in futuro.. Per ora cerca di analizzare questi!
grazie
Paolo


Carissimi,
vi ringrazio per l'articolo, sono perfettamente d'accordo con voi, e l'ho spedito ad un pò di gente. Bravi non bisogna disperare e sempre esercitare un pò di spirito critico!!!!!!!!!!!!!!
Anna


SALVE,
vado oni tanto ad acquistare al' IKEA perchè la qualità dei prodotti è buona ed il prezzo anche. Compro cosa mi serve e me ne vado.
Se Lei ha la possibilità di acquistare dal falegname sotto casa, faccia pure. Io continuerò a fare altrettanto.

Cordiali salti

Aldo


Parafrasando Paolo Conte (cercavo una donna... e ho trovato una commedia): cercavo un divano letto, ed ho trovato un concretissimo dibattito politico (eh sì) sul significato del produrre/consumare (attività di cui non si può fare a meno, pena la morte) e sull' alienazione che questo induce. Certo, c' è una contraddizione fra l' essere.... (diciamo la parolaccia: comunisti - aspirare ad un mondo di rapporti non alienati, dove "il libero sviluppo di ciascuno é la condizione per il libero sviluppo di tutti" - bello slogan) ed essere vincolati dalle catene che il mondo della merce ci impone. E' illusorio pensare di uscire individualmente e con un semplice atto di volontà da questa contraddizione - é stupido non rendersene conto, far finta che non esista e pensare che il mcword sia il migliore dei mondi possibili o, peggio, l' unico mondo possibile.

Comunque. Ho fatto restaurare tutti i vecchi mobili dei miei antenati (per fortuna li avevo) fabbricati con criteri oggi impensabili. Sono contento di averli (é consumismo?)
Ma se mi serve un fottuto divano letto per farci dormire mio figlio e la sua fanciulla quando vengono a trovarmi da Lione e mi portano il mio nipotino nuovo, come faccio a costruirmelo? dove trovo il tempo? (non dispongo ovviamente di una casa abbastanza grande da poter avere tre camere da letto, dove far dormire i miei figli nei vecchi letti della nonna) Provate a battere "divani letto" su un motore di ricerca e poi ditemi dove andreste a comprarvelo. Se fossi capace di farmi un Futon con le mie mani ed avessi l' abilità di mia nonna a fare i materassi ... non andrei né all' ikea né da nessuna altra parte!
Bella discussione, comunque, che fa bene a non lasciare tranquillo nessuno. Saluti a tutti
Francesco


Quanto siete BANALI e superficiali! Se non foste figli di papà (come in maggioranza siete) capireste cosa significa risparmiare per arredare una casa o per mangiare andando a fare spesa nei vostri demoniaci centri commerciali!
Io sono profondamente di sinistra e sinceramente non me ne frega un cazzo di niente se i piccoli commercianti scompaiono perchè non sono competitivi e sapete perchè? per questi motivi:

1) sono annientati dal loro stesso credo: IL MERCATO.
2) la maggior parte di loro evade abbondantemente le tasse (mentre io sono una di quei poveri coglioni che le tasse le paga tutte fino all'ultimo centesimo).
3) normalmente un piccolo commerciante non gli frega un cazzo di te se non per il fatto che ti può vendere qualcosa.

Laura


da ElisaNic

ho letto il vostro articolo "Ikea? Cattiva idea!!!". Per quanto io condivida (anche se non in maniera così estremistica) i vostri credo, i vostri valori e sia tendenzialmente e sempre di più una consumatrice critica, ritengo che il vostro articolo sull'ikea sia alquanto semplicistico e un po' troppo propagandistico.
sulle questioni sociali, da voi per altro non trattate, è vero, ci sono dei dubbi. ma già un'impresa che presenti nel proprio statuto la necessità di rispettare delle regole sui diritti dei lavoratori è a mio avviso già un buon compromesso.
volevo invece esporre i miei dubbi sulla questione rispetto dell'ambiente e a tal proposito vi invio del materiale che se avrete la pazienza di leggere vi potrebbe illuminare su come ikea tenti di avere un approccio ecologicamente sostenibile all'ambiente, soprattutto per quanto riguarda le carezze e i baci dati alle cortecce degli alberi.

quello che mi dispiace di persone che come voi credono che questo sistema non vada bene è che limitino le proprie informazioni a quanto dia loro conferma (ma mai contraddica!) le proprie convinzioni pregresse.

meno slogan e più informazione.

con questo non voglio osannare ikea, che è vero che globalizza la propria monocultura e crea difficoltà alla piccola industria (soprattutto nel "made in italy") ed ecc, ma ritengo che non debba essere annoverata tra i mali del secolo. essa infatti rappresenta un interessante COMPROMESSO (di questo infatti si tratta) tra una multinazionale-tipo (come la sempre capro espiatorio Nike) e un sistema di commercio socialmente e ecologicamente sostenibile.
In fondo anche il "Commercio Equo e Solidale" è un compromesso all'interno di questo sistema capitalistico e consumistico che non condivido.
Ma non credo nelle rivoluzioni. Prima bisogna passare attraverso i compromessi.
grazie saluti
magari fatemi sapere


da lorenzo

letta la vostra critica .
P.S. sembra tanto una polemichetta da giornale di parte , senza offesa io sono una persona e compro sia dai soliti artigiani che da IKEA ho piena libertà di scelta , non è IKEA a costituire un pericolo ma l'abitudine della gente che per comodità usa sempre meno il proprio cervello .


da Daniele

McWorld è un mondo di commessi/e gentili e sorridenti pronti a esaudire ogni nostra richiesta, dove tutto è liscio pulito e colorato... come la nostra carta di credito, che è poi l'unica cosa che conta.

Non ho mai sentito tanti banali luoghi comuni messi insieme in cosi' poche righe. Ma d'altronde è normale che la mente tarata di un no-global o simili ragioni per stereotipi. E' difficile per persone che esprimono pareri cosi' poco personali e che si attaccano al mucchio,vedere Ikea come un grande negozio che vende semplicemente mobiletti e arredamenti piuttosto che farsi le pippe mentali tipo "siamo solo consumatori". Anche perchè credo che qualsiasi commerciante, dal calzolaio al salumiere di fiducia di 80 anni, anche se ti tratta col sorriso, vuole pur sempre i tuoi soldi perchè ha diritto a mangiare, e quindi ti tratta prima come un consumatore e poi di conseguenza come persona....Non credo gli farebbe piacere che entrassi prendessi una scamorza e della mozzarella e me ne andassi senza pagare. Cercando il sito di Ikea per cercare un mobile che faccia al caso mio (quindi stai parlando con un androide omologato) ho trovato questo sito, e ho letto le vostre banali conclusioni affrettate e fuoriluogo,e ho sentito il bisogno impellente di dichiarare tutto il mio disprezzo per le stronzate che leggo contro blockbuster,Ikea (Mentre sul Mcdonald posso anche lasciar passare). PEnsando a Ikea penso a tanta gente che ci lavora mandando avanti famiglie,e guadagnandosi il pane, mentre magari tanti no global sbarbati vanno in giro con i loro stendardi anticonformisti e non fanno un cazzo tutto il giorno. E badate bene che io non sono di destra (vista la vostra facilità ad etichettare), sono di sinistra e completamente integrato con tutte le culture (degne di rispetto tutte...ma solo quelle che rispettano a loro volta), tollerante, ricevo mensilmente una busta postale da amnesty perché mi preoccupo di persone che potrebbero stare peggio di me, e contribuisco a livello economico, ascolto musica che non mi propone Mtv ma vado a cercarmela,quella che mi comunica qualcosa. Allora spiegatemi come mai non mi riconosco nel consumatore che vede un mobiletto in una pubblicità e viene anestetizzato dalla sua inutilità. QUesta è la mia conclusione, e spero che prima o poi usciate dalla vostra chiusura mentale. A mai più.


da nicor'dam

caro tactical ho letto il tuo attacco alla kattiva ikea,sono contento della tua ottima attività psichica e riflessiva ,pensavo che ormai le persone dotate di inteletto fossero veramente poche,ma non sono d'accordo su tutto,non so se tu abbia fatto altri lavori del genere con mc donald's,blockbuster e idiozie americane del genere,ma non mi sembra che ikea sia proprio il peggiore dei mostri mangia qualità che vi sono in giro.
Il problema sta anche nel fatto che ormai tutti ,anchè se non vogliamo vederlo , facciamo parte di questo comodoso e grasso mondo ,chi zapperebbe la mattina presto il suo orticiello per vedersi morire tra le mani poche sementi ,che nello stomaco dilatato modello americano altro non sono che che stuzzichini,chi rinuncerebbe a scrivere kattiva ikea con la k per essere più original o fare un articolo su internet ,il futuro male in persona invece che su carta .forse sono pessimista avedere nell'ikea il male minore ,anche se l'ikea italia sembra creata per un branco di radical-stronz,penso sia una multinazionale che uniforma si il personale ed i prodotti ,ma riesce ancora a lasciare un minimo di libertà di reazione ,vedi il fatto che la clientela ikea in altri paesi e di strati sociali differenti.
per il resto io i mobili me li fo da me o ci provo cercando di mettere più estro possibile in ciò che faccio .
ti saluto e buona fortuna nella tua battaglia


da Dan

Gentilissimo/a amico/a di Cattiva Ikea,
dato che non hai firmato il tuo "fantastico" editoriale, ti chiamerò al
maschile e mi perdonerai se invece appartieni al gentil sesso. Ti dico
subito che non ho interessi economici che mi legano all'Ikea, nè parentele o
attività professionali che mi spingono a "difendere" questa multinazionale;
e ti dirò... non ho neppure intenzione di difenderla (non ho mai difeso in
vita mia una multinazionale e non intendo certo farlo ora!). Io sono
soltanto un giovane laureato che dopo una trafila innumerevole di stages in
varie aziende (problema ben più grave dell'ipnotico condizionamento mentale
del consumismo!), finalmente ho uno stipendio (da fame ma fisso) in un
ufficio che mi fa pure schifo. Ho la sfiga di avere una fidanzata della
quale sono innamoratissimo (anche lei laureata e nella mia stessa condizione
economica) che mi piacerebbe sposare (ovviamente in comune xchè non sono
credente). Ho anche la sfiga (o fortuna secondo i punti di vista) di non
avere un papà o un suocero facoltosi in grado di comperarci una CASA (senza
di essa una famiglia è impensabile, no?). Magari tu sei figlio di papà, che
ti ha comperato una casa e magari non sai quanto è esageratamente costoso
oggi il mercato degli immobili (argomento che nessuna delle vostre belle
rubriche no-global ha affrontato sul sito!)... N.B.: chissà perchè il marcio
del capitalismo viene sempre e solo da oltreoceano e quando c'è da
combattere contro le speculazioni edilizie fuori controllo o i commercianti
che raddoppiano i prezzi con l'euro, le aziende (anche piccole e familiari)
di CASA NOSTRA che per non pagare le tasse assumono (quando lo fanno) in
nero o costringono laureati a infiniti mesi di stages sottopagati e senza
contributi INPS... quando ci sono queste cose VOI non ci siete mai a
combattere con la povera gente (quella in sostanza che paga tutte queste
"truffe"). Ah, dimenticavo, sono anche di sinistra e se devo dirla tutta non
sono un gran simpatizzante degli americani (specie di questa
amministrazione), della loro cultura, del loro concetto di democrazia (direi
quantomeno discutibile a guardare x esempio il loro sistema sanitario),
insomma non sono uno di quelli che ha messo fuori dalla finestra la bandiera
a stelle e strisce al posto di quella della pace. Sono un pacifista (e non
dell'ultima ora) e non amo i militari (neanche quelli che vanno x il mondo a
portare "la pace" con i fucili e le granate!). Sono iscritto da una vita al
WWF e ho partecipato a diverse iniziative di Lega Ambiente per ripulire un
po' dappertutto: sto attento a non consumare troppa acqua e troppa corrente,
quando posso non prendere l'auto lo faccio con piacere e aspetto con ansia
il giorno in cui potrò comprare una bella auto ecologica senza dover andare
in Olanda per fare un rifornimento (perchè c'è da dire che tra di voi
anticapitalisti no-global non ce n'è uno che coni propri soldini ha deciso
di aprire una stazione di rifornimento per veicoli elettrici o a idrogeno e
mi piacerebbe sapere quanti hanno una bella casetta con sopra un
bell'impianto a energia solare). Insomma, nel mio piccolo, qualche cosina x
l'ambiente la faccio; certo non è nulla confronto a quello che fate voi, ma
così è, e purtroppo sono nella condizione di dover pensare anche a come
arrivare a fine mese. Lo so, è brutto da dirsi, ma dopo questi bei discorsi
sulla guerra, l'ambiente e come salvare il mondo dalle multinazionali mi
ritrovo al 20 del mese con la spesa da fare e un bel mutuo "da strozzini" da
pagare. A già, perchè non te l'ho detto, che finalmente mi hanno concesso (e
ringrazio sua maestà il direttore dell'istituto bancario) un bel mutuo per
comperare un buco di casa per due persone. Inutile che ti dica che di soldi
per arredarla non ne ho poi tanti: no, scusa, forse è meglio che te lo dica
perchè da quello che hai scritto nel tuo editoriale non credo tu ti sia mai
trovato nella situazione di doverti porre il problema: coperare una casa e
DOVERLA ARREDARE!!! Sai, caro amico no-global, ho provato a ripetermi
davanti a un tavolo dell'Ikea "COMPRO COSE DI CUI NON HO BISOGNO...", ma
mangiare per terra è un tantino scomodo... E poi il letto, e un divano per
riposarsi la sera quando torni dall'ufficio stanco, e ancora una libreria (è
bello che anche i poveri abbiano tanti libri e non solo i ricchi che si
possono permettere una libreria in mogano fatta da un bel artigiano come
quelli di una volta... ahhh bei tempi!!!). Tu dai per scontato che tutti
abbiano già un tavolo, un letto, un divano, una libreria ecc. e allora sì
che ogni altra cosa diventa superflua! Ma chi si compra finalmente con
fatica una casa e deve metterci dentro tutto? Tu lo dai per scontato forse
perchè non ti sei mai posto il problema e non ti ci sei mai trovato a
doverlo risolvere! La verità purtroppo e che molte cose all'Ikea costano
REALMENTE meno! Certo rispetto alla qualità delle cose fatte dal buon
vecchio artigiano che difendi a spada tratta, le cose dell'Ikea non reggono
il paragone (ecco per esempio una buona critica che poteva essere mossa
all'Ikea nel tuo articolo, ma che non ti sei sognato di fare!). E poi
parliamo un po' di quei buoni vecchi artigiani che fanno ancora i mobili con
le proprie mani(?): mia madre nel 2001 ha deciso di cambiare il divano; ha
girato mezza brianza tra grandi mobilifici, mercatini e piccoli artigiani.
Già nel 2001 non c'era paragone tra i prezzi assurdi del piccolo artigiano e
quelli pure assurdi della grande distribuzione; tuttavia mia madre decise di
comperarne uno di buona qualità (insomma che durasse!) da un artigiano di
medie dimensioni (uno di quelli che si lamentano della concorrenza
dell'Ikea). Bel divano, non c'è che dire, fatto bene, resistente anche ai
110 kg di mio padre. Bè, ovviamente per arredare quel buco di casa per il
quale sto pagando un mutuo spropositato, sono andato nel 2003 dallo stesso
artigiano dal quale aveva comperato mia madre. C'era ancora in vendita lo
stesso divano acquistato da mia madre nel 2001 (per forza, era passato solo
un anno e mezzo!), ma sai con l'euro a quanto lo vendeva nel 2003?
esattamente IL DOPPIO!!!!!! Come tantissimi artigiani e commercianti (quasi
tutti a dire il vero!), non aveva fatto altro che trasformare le lire in
euro: 1000 lire... = 1euro!!!! Bastardo!!!!!!!!!! E poi li senti che si
lamentano della concorrenza dell'Ikea, come il negozio di frutta e verdura
che si lamenta del Discount. E poi c'è ancora il pirla che dice: andiamo al
mercato che si risparmia... 10 anni fa si risfarmiava al mercato!!!!!!! Oggi
quelli che vendono al mercato sono gli stessi che hanno il negozio: un mio
caro amico fa l'ambulante di formaggi e prosciutti... suo padre ha una
salumeria in centro, cazzo!!!!! Ti giuro su quello che ho di più caro al
mondo che nel 2001 i prezzi in lire dei divani all'Ikea erano gli stessi che
trovi oggi, quasi 2005!!!! Forse tu non vai mai neanche a fare la spesa ma
prova a prendere un kg di zucchine al discount e un kg in negozio (dal buon
vecchio bottegaio)... lo paghi UN/TERZO di meno! E poi li senti dire che
l'aumento è dovuto alle piogge e alla scarsità di zucchine: ma ci prendono
per il culo? Al discount costano di meno perchè le coltivano nel parcheggio?
Ma sai qual'è la cosa che mi ha fatto cadere le palle e me le ha fatte
ruzzolare fino in strada del tuo articolo? E' quando hai detto che non è
vero che all'Ikea le cose costano di meno... "...in realtà costa come
altrove basta girare un pò..."! Mi hai ricordato Berlusconi!!!!! che ha
dichiarato che non è vero che i prezzi con l'euro sono aumentati... BASTA
GIRARE UN PO' e una buona massaia trova i prezzi bassi! Ma ci state
prendendo per il culo, tu e Berlusconi??????? Ma da che parte state voi
no-global? state dalla parte della povera gente o difendete gli interessi
dei commercianti e dei buoni vecchi artigiani (farabutti) di una volta?
Difendete gli interessi del consumatore squattrinato o quello che può
permettersi di pagare 1500 euro per un divano (prezzo medio in negozio)? Chi
ti da il diritto di sputare in faccia a quelli che si possono massimo
permettere un divano da 300 euro? Chi ti da il diritto di farli passare come
inebetiti automi schiavi del consumismo? Chi ti da il diritto, caro il mio
figlio di papà, di ricordare a loro che lo stesso divano sotto il loro culo
sta anche sotto il culo di Manolo Rodriguez? Se potessi permettermi un
divano da 6000 euro costruito da un vecchio "maestro" artigiano (che 3 anni
fa lo vendeva a 6 milioni di lire) in soli 2 esemplari al mondo, pensi che
mi siederei su quella merda di Ektrop? Cresci, mio caro amico no-global...
Cresci e capisci che il mondo non è quello di casa tua... Impara a parlare
solo di realtà che conosci bene e personalmente... Impara a rispettare la
DIGNITA' delle persone, che sanno benissimo che l'Ikea è una multinazionale
stile Disneyland di proprietà di un neo-nazista, ma che sanno anche che se
vogliono poggiare il culo su di un divano la sera quando rientrano stanchi
dal lavoro possono permettersi di metterlo solo sull'Ektrop (e sperare che
non si rompa!). Impara a guardare la realtà di chi non va più a comprare la
frutta in negozio, perchè la trova a molto meno al discount, di chi vorrebbe
andare al lavoro con treni e mezzi pubblici, ma che con l'aumento dei prezzi
nei trasporti, gli costa meno compararsi una Skoda di terza mano che inquina
come un trattore, di quelli che fanno debiti per comprare 4 mura di una casa
(lontana 2ore e mezza dal posto di lavoro) e che per arredarla devono andare
all'Ikea. L'unica cosa che non vende l'Ikea sono le ceramiche del bagno
(tazza del cesso, lavandino, vasca da bagno, bidè ecc.)... ma lo sai che
"arredare" il mio bagn-etto da un artigiano mi è costato di più che arredare
il resto della casa all'Ikea. E io non mangio le polpette svedesi e non mi
"commuovo davanti al bidone di latta che fa tanto casa americana", sono solo
un giovane (per fortuna non disoccupato... perchè ce n'è milioni che stanno
peggio di me!) che è riuscito grazie all'Ikea ad arredare 4 pareti (costate
uno sproposito) con lo stretto necessario che dia dignità a una casa; certo,
il mio letto è uguale a quello di Manolo Rodriguez, ma almeno su quel letto
ci faccio l'amore con la mia fidanzata e mi riposo quando sono stanco! E ti
assicuro che comprarsi qualcosa di tuo con i soldi guadagnati con la fatica
del tuo lavoro è una splendida emozione; te lo dico perchè dubito che tu
l'abbia mai fatto, altrimenti avresti il RISPETTO per qualsiasi cosa che si
compri con la fatica del proprio lavoro, che sia comprata dall'artigiano
sotto casa o all'Ikea.
Ti voglio dare un consiglio: prima di metterti a scrivere un pezzo
sarcastico e ironico su un sito internet... pensa! Pensa A CHI stai
parlando: certo, può esseci tra i tuoi lettori il lobotomizzato che va
all'Ikea e compra cose inutili perchè convinto di essere a Disneyland... ma
c'è anche chi va all'Ikea xchè sa che, pur cercando in giro (come dite tu e
Berlusconi), i soldi che ha non gli basteranno mai per comprarsi qualcosa di
"decente".
E poi ti lascio con una riflessione: se io avessi avuto i soldi per comprare
quel divano dall'artigiano di mia madre, pagandolo nel 2003 il doppio di
quello che mia madre l'ha pagato in lire nel 2001, sarei stato più no-global
di quello che ne ha comperato uno da 300 euro all'Ikea? Più no-global non
so, ma più fesso di certo sì! RIFLETTI... INFORMATI... USA IL BUON SENSO...
mi sembra che per scrivere questo tuo articolo non hai fatto nulla di tutto
questo!

by me (tactical)

bello sfogo si vede che ne avevi bisogno
ti do un po di info su di me che ho scritto quel pezzo su Ikea
[...]
i miei mobili, sono in parte rimediati, in parte riciclati e in parte autocostruiti
il design e lo stile nordico piace anche a me (sono stato in svezia danimarca islanda e norvegia) ma e' venuto fuori (nel mio arredamento) senza passare da ikea
devo dire che questo articolo suscita sempre piu' spesso questo tipo di
reazione
e' cosi' difficile x noi rinunciare a Ikea?
pare di si
ciao
:)

Sono contento che almeno tu abbia risposto a questo mio "sfogo" come lo
chiami tu! Evidentemente, il punto focale del mio discorso non era certo
quello di darti del figlio di papà (cosa che ho detto ma che rimane del
tutto marginale nel mio ragionamento), nè tantomeno quello di avere notizie
personali sul tuo conto (cosa che mi interessa poco dato che forse sono uno
dei pochi in italia che detesta i reality proprio xchè il privato deve
rimanere privato!). Il punto del mio ragionamento riguiardava proprio "le
reazioni" che questo tuo articolo suscita: ho fatto leggere le tue parole
anche ad altre persone (ma non solo le tue, anche quelle degli altri
articoli sul sito) e l'idea che ci siamo fatti è stata unanime: <<...sono
articoli scritti da borghesi "figli di papà" (e anche un po' snob), mirati a
difendere gli interessi della borghesia e del piccolo capitalismo
made-in-italy, gli interessi dei commercianti e dell'artigianato
imprenditoriale che soprattutto quì al nord ha il vero potere... Insomma la
famosa "fabbrichetta" del papy...>>.
Ora ti invito a una riflessione... Se questo tuo articolo ha suscitato in
gente di forti tradizioni di sinistra come me questo tipo di opinioni, vuol
dire che forse il tuo ragionamento ha in sè qualcosa di errato... che forse
questo tipo di battaglia ha sbagliato orientamento! Rifletti... io fossi
l'autore di quell'articolo mi direi: forse ho sbagliato qualcosa!
Ti chiedi se è così difficile rinunciare all'Ikea: ti assicuro che milioni
di cittadini italiani sono ben contenti di non dover comprare all'Ikea... I
BENESTANTI E CHI HAI I SOLDI NON VA' CERTO A COMPERARE ALL'IKEA!!!!!! Anzi
molti di loro ti guardano con la puzza sotto il naso se vedono che hai in
casa un mobile Ikea (Ikea = mobili per pezzenti e di poca classe!!!). Ecco,
caro amico di Roma, in questo tuo articolo ci sei sembrato uno di questi
snob... Se è questa l'impressione che hai dato, mi sa che hai sbagliato un
po' tutto: il tuo messaggio non è passato e tu ci hai fatto pure la figura
dello snob!
Ma non è colpa tua... è il concetto che è sbagliato di fondo. Non si può in
mome di una battaglia ideologica incitare alla "rinuncia" quella fascia di
popolazione che ha già serie difficoltà a tirare avanti! E' come dire di
rinunciare al grano transgenico alle popolazioni affamate della Nigeria
(certo che rinuncerebbero al transgenico se avessero possibilità di
scegliere come noi senza morire di fame), purtroppo quel poco di grano che
arriva là non è sicuramente OGM-Free. Non devono essere quelli che non
possono scegliere l'obbiettivo dell'attacco sarcastico: è come dire a uno in
un polmone d'acciaio che fare del moto e dello sport aiuta a vivere meglio e
a non ingrassare!
Un articolo sarcastico e quelle forti critiche vanno indirizzate a chi può
scegliere! A chi PUO' scegliere di non farsi omologare, di non dare dei
soldi alle multinazionali e ai neo-nazisti svedesi (mi spiace, ma io andrei
a fare benzina al self-service anche della Shell se mi costasse di meno, pur
sapendo che in Iraq c'è la guerra anche a causa loro!).
Quello che tu chiami "sfogo", sono i miei pensieri (che poi non sono molto
diversi da quelli di altri miei coetanei nelle mie situazioni), e penso che
dovresti avere un po' più di rispetto per le idee altrui (ne hai mostrato
poco anche nell'articolo); potresti evitare di definirli "sfoghi" come
farebbe uno di quei psicoterapeuti che vedono nevrosi e psicosi dappertutto:
chissà perchè il tuo è "un articolo intelligentemente sarcastico, ironico al
punto giusto e costode di un pensiero illuminato" mentre il mio e solo "UNO
SFOGO che avevo bisogno di fare". Lo sai che questo modo di giudicare le
idee altrui ti avvicina così tanto a quel neo-nazista di Ingvar Kamprad: gli
ideologi del nazionalsocialismo tedesco ragionavano così negli anni '20 per
mettere in cattiva luce gli oppositori politici. Per la cronaca, "esprimere
le proprie idee e avvalorarle con un ragionamento logico" (come ho fatto io)
NON E' "sfogare le proprie delusioni represse". Mi sorge il dubbio che tu
abbia preferito liquidarle come tali xchè eri (e sei) in difficoltà nel
controbattere, confutare e sostenere le tue con altrettanti ragionamenti
logici! Deve essere una tua abitudine, tanto è vero che nel tuo articolo ti
limiti a "pontificare" senza far seguire una motivazione alle tue
esternazioni!(prova a rileggertelo!). RISPETTA IL PENSIERO DEGLI ALTRI!!!!

Per concludere. Sono contento che tu ti alzi alle 7:30 per andare a
lavorare. Io ho 1 ora e mezza di strada per raggiungere il mio posto di
lavoro e inizio a lavorare alle 8.30... fai tu i tuoi conti! E dato che
abito ben fuori Milano, non mi azzarderei ad andare il 10 gennaio (con le
strade ghiacciate) in bici per più di 2 ore alle 7 del mattino: a Milano le
strade ghiacciano forse un po' più che a Roma o a Palermo! Abitassi a Milano
città, magari (anzi senza magari) girerei coi mezzi per andare al lavoro e
forse anch'io non avrei la macchina!
...ah, dimenticavo... buon lavoro!


da freelingpoint

scusate,se avendo bisogno di arredare la mia modesta casa, ho trovato dall'ignobile ikea mobili semplici, funzionali, con un rapporto qualità/prezzo migliore di quanto si possa trovare nella mia città (ed anche - sapendo scegliere - belli). Capisco (e condivido) le preoccupazioni per l'invasione di certi marchi (ma io non entrerò mai da McDonald per il semplice fatto che le sue cose puzzano di grasso e non mi piacciono).
Capisco anche il riserbo per le idee del signor Kamprad (andrebbe dimostrato che si faccia finanziatore di movimenti politici nazisti, per boicottarlo),; personalmente aderisco ai boicottaggi di banche, compagnie petrolifere, ecc., quando è comprovato il loro coinvolgimento in operazioni che vanno concretamente contro i miei principi. Per quanto riguarda le idee personali ... in Italia abbiamo un capo di governo che dovrebbe indurci a trasferirci in Patagonia, per non essere compromessi dalle società di cui è proprietario o partecipe della proprietà.
Quindi credo che un po' più di equilibrio andrebbe usato anche percorrendo strade che richiedono comportamenti radicali.

un saluto e comunque buon lavoro: chiunque si sforza di tenere gli occhi aperti (magari senza farsi venire le cateratte anzitempo) è sempre il benvenuto!

un boicotteur d'annèe


da Toni

ho appena letto il tuo servizio su ikea, ti devo dare ragione sul fatto che si tenti di uguagliare le persone abbattendo le culture, ma ti devo anche dare torto sul fatto che non è vero che i prezzi ikea sono uguali a quelli degli altri negozi, e questo lo noti soprattutto quando il tuo budget è talmente ridotto da farti i conti in tasca anche per comperare un kilo di pane, all'ikea ho trovato ciò che mi serviva alla metà del prezzo e scusa se è poco, io credo che più che ripeterti compro cose di cui non ho bisogno, ci si debba ripetere entro per comperare solo ciò che ho stabilito, al di là del bombardamento a cui sei sottoposto. Un'ultima domanda, da dove credi che arrivi il legname che usa l'artigiano sotto casa, per fare i mobili che gli chiedi? Inoltre l'artigiano per fare prima i mobli li incolla, tanto che dopo uno o due traslocchi i mobili ballano da far paura, i loro mobili sono totalmente scomponibili, e riassemblabili, cosi anche dopo i traslocchi, ancora stanno in piedi.Fai bene ad aprire gli occhi a chi usa ikea per sfogare la sua depressione, ma non siamo tutti così.


da Donatello

non mi trovo particolarmente daccordo su quello che scrivi/scrivete sull'ikea. o meglio sul consumatore tipo. sparate a zero sul consumatore ikea, genocidio culturale ecc. non entro in merito sul lato ambientale poichè il commento che mettete è superficiale come quello dell'ikea. lei non dice con chiarezza se gestisce o meno bene le riserve naturali di legno, voi non avete nessuna documentazione che alimenti il sospetto del contrario, insomma non infondete nemmeno il ragionevole dubbio.
dal mio punto di vista inoltre il taglio di questo articolo mostra che il consumatore ikea è un imbecille che è stato raggirato da operazioni mediatiche, scusate ma credo che non sia tanto semplice. l'ikea è un azienda commerciale e come tutte le attività commerciali (dal frutta e verdura sottocasa all'ikea) loro scopo è vendere. rientra in questo cercare di fare campagna pubblicitaria. il dito se volete è da puntare verso i media o il mediocro controllo legislativo in materia.
vorrei far notare che il richiamo maggiore però non lo fa la struttura del bel appartamento borghese fotografato sui cataloghi (come sostenete) ma lo fanno i rapporti qualità prezzo, oltre che competitivi sono notevolmente buoni. l'artigianato locale ha perso terreno perchè è caro e troppe volte scadente, privo di controlli di qualità ( sai dove prende il legno beppe, l'artigiano sotto casa tua? ). questo è il punto. il mc,nike e altre major possono essere boicottate poichè hanno concorrenti e proposte alternative, non solo di marca ma anche di modelli, qualità e prezzi.
se vuoi il dramma dell'ikea è che non ha concorrenti. e la cosa più drammatica è che è gestita bene, tanto da andare sempre incontro all'opinione pubblica. sono bravi, organizzano spazzi ricreativi per i bimbi, danno una facciata di tutela ambientale ecc. L'articolo che avete scritto in confronto a questo meccanismo ben oliato è scarso. trallaltro detto tra noi lo trovo anche offensivo. parlate di genocidio culturate e poi mettete alla gogna i piccoli nuclei familiari o il single che compra ikea mettendoli sullo stesso piano di psicotici ossessivi, ma dai! sono i pochi soldi che fanno scegliere ikea! è il poco tempo che fa scegliere ikea. si certo è il principio della massificazione, ma che vuoi, se uno non si può permettere di contestare (perchè ci vuole una certa soglia di benessere per poter contestare come si deve) cerca di fare l'unica cosa possibile, ovvero l'acquisto ragionato. se sei una famiglia in due a lavorare con figlio/i, stai tranquillo che a compromessi ci devi scendere e 500 euro per una madia artigianale non li spendi vai all'ikea e con 100 euro hai fatto. Non commento il fatto di improvvisarsi artigiani e fabbricare il proprio mobile. il costo non è affatto 0, il materiale al dettaglio costa una cifra altissima e il tempo che ci impieghi è molto ed ha un costo, il tuo tempo libero! il risultato trallaltro non è scontato.
altra cosa che non mi piace è quello che chiami/chiamate genocidio culturale. apparte che a me non da assun fastidio sedere sullo stesso divina che ha uno in cina o in perù anzi. la cultura di arredamento in europa ha subito contaminazioni dall'epoca moderna e oltre se è per questo, scusa ma sedere su un bel salotto affro o tipo indiano fa meno "genocidio culturale"?
i mezzi di comunicazioni attuali azzerano le distanze e noi naturalmente tendiamo ad un integrazione socio-culturale. conservare le proprie tradizioni e le proprie radici culturali è fondamentale ma non sono due mobili in salotto che intendo! cultura.
un buon servizio è essere coerenti con la realtà. un grido di attenzione è giusto. l'articolo però non mi piace. critiche abbastanza superficiali, che sanno di gia sentito in questo o nell'altro libro e/o articolo, accorpati insieme e pubblicati. una forte vena di astio e nel contempo impotenza davanti agli eventi trapela tra le righe e questo fa sì che non abbia un tono critico sul tema.
ciao


da vincenzob.

Ho letto le vostre considerazioni su Ikea.Pensate di essere degli eroi militanti...fATE PENA, perhcè solo sotto un regime totalitario, quale forse a voi piacerebbe,la gente è costretta a comprare nello stesso negozio.Ikea è un'opportunità.Posso andarci o no, in base anche a quello che legittimamente credo...Non mi spinge nessuno a comprare Ikea. Nello stesso tempo, provate a farvi fare da un falegname qualsiasi un mobile con lo stesso truciolare e materiali non pregiati, lo paghrerete il triplo. Vi secca che la gente che ha pochi soldi per comprarsi un mobile vada da Ikea? Regaleteglielo voi, che siete così bravi, che capite l'inganno che c'è dietro ogni cosa (tranne le vostre opinioni) ,che disprezzate i poveretti che non hanno il vostro acume.Voi avete capito tutto e salverete il mondo. Nel frattempo lasciate che uno che vuole una cucina da 1800€ se la compri, anche se si omologa. Se non valesse i soldi che costa, Ikea sarebbe già fallita. Voi avete soluzioni ( magari un falegname no-global che la fa pagare 50€ )?


da Stefania

è vero, non tutto quello che l'ikea ci propone, è necessario o di design attraente, ma è a basso costo, e permette a molti di acquistare con uno stile moderno, spendendo poco. a me l'ikea piace! non ci arrederò tutta la casa, perché non ha tutto quello che vorrei, ma è una grande fortuna averla in città, e son felice di averla vicino casa. ci si possono trovare delle idee originali, e se nessun altro ce le propone, ben venga l'ikea! importiamo quel che il nostro paese non ci offre! basta non abituarsi alle schifezze del mac donald e distinguere ciò che è salutare, su questo son d'accordo, ma l'ikea che c'entra?? è ovvio che in un negozio o in un megastore ci si va a comprare, che ci vai a fare sennò? a pernottare? vorresti che ti fossero regalate le sedie?? chi vuol comprare va all'ikea, altrimenti semplicemente non ci va! e ringrazia il cielo che ti fanno spendere poco. altro che falegname...


da Romano

Ho letto il vostro messaggio - a dire il vero un po' apocalittico, dal momento che gli elementi che citate sono caratteristici della produzione industriale di ogni bene - e mi sono chiesto: dove troverò allora un mobile di serie di buon disegno e adatto ai miei non tanti soldi? avete suggerimenti?
Grazie.


da b.alb

non ho simpatia per i magazzini ikea : soffro di claustrofobia, ma ho visto i magazzini GUM e i banchi vuoti dei negozi di stato di pechino.
ho avuto il privilegio di vedere anche quelli della corea del nord.
coglioni.


da Mirella

Ho letto le vostre follie deliranti, in particolare su ikea e microsoft, e considero urgenti alcune considerazioni.
Sono stata spesso da ikea perchè mi piace il design moderno ed essenziale e non ho mai visto niente di quello di cui parlate.
Nessuna renna mi ha mai offerto biscotti e sono consapevole di aver, a volte, comprato cose che non mi servivano ma semplicemente mi piacevano.
Sempre meglio le latte colorate di ikea che l'angoscia che ti procurano certi negozi "di sinistra" (ci siamo capiti, no?) dai colori tristi e mortificanti, dove la commessa o propietaria veste ancora il gonnone con sandali di rito (perchè il rito c'è anche lì, come dappertutto), vende improbabili borse di stoffa e una marea di cagate che non servono assolutamente a niente, PERO' sono cagate con l'altisonante nome di mercato solidale, e allora va bene, quando l'inutile cagata ha l'etichetta che la distingue dal prodotto dei cattivoni va bene anche se non ti serve, l'importante è che sia no global.
A proposito di microsoft, recentemente mi è giusto capitato di dar retta a uno che installava linux e lanciava anatemi a microsoft, a bill gates e a tutti i cattivoni della disonesta masnada. Questo gran figlio di puttana, di cui mi fidavo, mi ha combinato tanto di quel casino con linux e mi ha fatto spendere una montagna di soldi, combinando le cose in modo che avessi sempre bisogno di lui anche per installare una stampante. Anche lui parla contro microsoft, intanto approfitta di
come stanno le cose (sappiamo tutti che microsoft è l'unico colosso, sappiamo anche che a un sacco di gente sta bene così) per metterlo in culo agli utenti finali che si fidano di questi paladini che lottano contro quel cattivone di bill.
Spero che la gente apra gli occhi come li ho aperti io, anche se mi è costato caro, e che capisca che chiunque parla con odio e si proclama paladino del mondo e dei popoli è quanto di più pericoloso esista, a prescindere dal colore che sventola.
Con sano e profondo disgusto


da Doctor Crimen

Vi scrivo per esprimere il mio dissenso nell'invitare a boicottare i prodotti IKEA. Lavoro in questa azienda da 5 anni e posso garantire l'assoluto impegno dell'azienda nel combattere lo sfruttamento e l'inquinamento di cui spesso viene ingiustamente accusata. Il gruppo IKEA lavora da anni in collaborazione con associazioni come Greenpeace e UNICEF per addottare una strategia di marketing responsabile orientata a rispettare l'ambiente e i propri collaboratori indifferentemente dal paese in cui si trovano. IKEA è purtroppo una delle pochissime multinazionali ad impegnarsi in questo senso. Infatti condivido la vostra lotta per costruire un mondo più giusto e privo di sofferenze. Tuttavia sarebbe altrettanto giusto evitare attacchi gratuiti (come quello nei confronti di IKEA) al solo scopo di condannare ogni forma di commercio compreso quello nel rispetto dei diritti altrui e dell'ambiente. IKEA è una multinazionale e come tale agisce invitando la gente ad acquistare i suoi prodotti. L'inutilità di ciò, come esprimete nel vostro articolo, è a scelta del cliente che sono convinto è sufficientemente intelligente nel sapere cosa sia utile o meno. Ciò non significa assolutamente che IKEA non sia consapevole dei problemi come il lavoro minorile e lo sfruttamento. Anzi lo combatte ed è seriamente impegnata nel contribuire a creare una vita migliore per chiunque.
Cordiali saluti.


da Davide

Siete sicuri di quello che scrivete?
Non pensate che a volte la gente non ha tempo, denaro ma DEVE vivere, arredare, mangiare con quel poco che il mondo ci dà!
Il McMondo ha effettivamente mille connotati negativi ma ha il forte vantaggio di essere alla portata di tutti. Per incominciare a vivere con Gessica (la mia compagna di vita) non ho altre possibilità: ci manca il tempo e il denaro!
Perciò, attualmente, come tanti, ci accontentiamo del McMondo, in attesa di tempi migliori.
Non è una sconfitta, è la realtà!
Se invece combattessimo per prezzi adeguati al valore degli oggetti?
Stipendi adeguati al merito e alla fatica? O dobbiamo vivere tutti come i compagni (non di vita!) Cinesi???
Buona giornata


da Elisa

Ho letto il tuo bad Ikea... e mi sembra una pagina veramente discutibile per il cieco fanatismo di fondo.

Vivo in una casa con alcuni mobili ikea, vari oggetti ikea: non avevo soldi per prenderne altri, e - in più - mi piacevano, ...però ho altri mobili che ho recuperato dall'immondizie e restaurato, cosa che per te (o voi) è "buona e giusta" ... meno male!!!! almeno posso riconoscermi solo al 50% in quei miserabili:

"Micronuclei familiari o single, psicotici senza rapporti sociali alienati dal mondo, reificati in ogni rapporto"

che

"trovano nel piccolo e ordinato appartamento con arredo di design (!) IKEA la giusta coronazione al proprio essere non persona, ma consumatore".

Non tieni conto di una cosa, cioè del fatto che una persona, o - pardon - un consumatore, possa farsi un arredamento di un gusto decente a un prezzo accettabile e sceglierselo senza mediatori; questo non lo potevi fare ai tempi dei mobilifici di Cantù, di Aiazzone graditi ospiti a cena o del mobilificio di provincia, assolutamente molto più angosciante e alienante, culturalmente parlando di uno spazio Ikea.

Non so quanto tu sia giovane e che memoria storica tu abbia del mercato dell'arredamento ma personalmente preferisco l'appiattimento globalizzato del truciolare Billy all'appiattimento borghese di provincia della vetrinetta per ninnoli e della cameretta a ponte in legno massello del mobilificio brianzolo.

Fino a vent'anni fa non avevi alternativa: o cassette della frutta o quella robaccia costosa e brutta venduta da individui viscidi, oltretutto socialmente connotante.

La distruzione del gusto "autentico" e l'imposizione di un gusto omologato è cominciata in Italia ben prima dell'avvento ikea, come ha ben scritto Pasolini.

In questo senso l'ikea ha funzionato - al contrario - perchè stata un'autentica liberazione, da imposizioni di un gusto artefatto davvero esteticamente umiliante e un ritorno a una linearità e semplicità gradevole a prezzi di fabbrica.

Non posso che tirare un sospiro di sollievo di fronte al superamento del cattivo gusto, per non dire il gusto repellente medio della piccola borgesia italiana.

Prima di tutto credo vada tenuto conto di questo, e solo poi sia il caso di analizzare il fenomeno.

Se ha funzionato è perchè originariamente ha effettivamente colmato un'esigenza e un vuoto, economici e di gusto... e non perchè ne ha creata una fasulla.

Il fatto che poi, in seguito, sia diventata luogo di un culto deteriore, meta di pellegrinaggi tipo mecca è pur vero, ma questo lo si vede ovunque... probabilmente posso dire che chi vive al Lorenteggio preferisce farsi una passeggiata domenicale all'Ikea che mettersi in coda in tangenziale (omologazione) per andare al mare (omologazione) o vedere la tv (omologazione) o anche mettersi in coda per una mostra (omologazione). Questo accadrà fino a che non ci sarà una politica di creazione di luoghi alternativi, ad es. spazi verdi, spazi di cultura, scuola decente, ecc... Facci caso ma tutto in una società di massa è omologazione, e per quanto lo si desideri a volte è impossibile sfuggirvi anche nel più sperduto villaggio tibetano.

Quindi forse è anche il caso di venire a patti con la realtà: scoperta la penicillina o - al negativo - l'atomica non si torna indietro, e così nesuno potrà riportare il mondo all'autentico, al cosiddetto genuino... non raccontiamo e non raccontiamoci frottole. Usiamo le nostre lacrime di coccodrillo o di nostalgia per avere un mondo più dcente, quello si, non per proporre soluzioni fanatiche e talebane.

Accusare di imbecillità in modo indiscriminato persone che vivono in un mondo che non offre alcuna alternativa all'omologazione è molto facile ma anche ingiusto e crudele.

L'onesto artigiano che tu dici, quello che da ikea sarebbe stato rovinato, non esiste più, ammesso sia mai esistito. Forse ti riferisci al 1800?

Un tavolo di Ikea, di legno mi costa 100-300 euro, da un falegname, il "povero artigiano", in realtà un ricchissimo squalo che non ha un istante di tempo per farti un mobile come lo chiedi, visto che è impegnato 24 ore su 24, per lo stesso oggetto (una tavola con 4 gambe) mi fa pagare 1000-3000 euro...

E' forse meglio quello schifoso commercio di pseudo mobili pseudo etnici, tutti uguali e di pessima fattura, che contrabbanda per folklore una specie di anonima catena di montaggio con sfruttamento di lavoratori indiani, cinesi ecc...?

O il cosiddetto antiquariato della nonna? Altro bel business...

IL legno.... di cosa dovrebbe essere fatto un mobile? Di metallo? Di plastica (assai più inquinante)? E perchè invece nessuno parla dello spreco immane di carta per depliant che intasano tutti santi giorni le cassette della posta e gli allegati dei giornali?

Di questo passo ogni aspetto della nostra vita può essere demonizzato: questa serà cucinerò indiano... devo pormi il problema di star facendo qualcosa di troppo globalizzato e omologato? Per me sarà solo una cena più digeribile e meno costosa...

Perfavore, cerchiamo di vedere le responsabilità laddove ci sono, non di accusare di complotto internazionale chi si compra un mobile dell'ikea!!