Campagna di boicottaggio Coca-Cola

LIVE OLYMPIC - DON'T KILL COLOMBIAN UNIONISTS


GENOVA
BOICOTTA COCA-COLA

SPONSOR DELLA FIACCOLA OLIMPICA...
E DEGLI SQUADRONI DELLA MORTE COLOMBIANI


GENOVA, 18 DICEMBRE 2005

RESOCONTO: SPENTA LA FIACCOLA, COME COCA-COLA SPEGNE I SINDACALISTI IN COLOMBIA 

(REBOC GENOVA)

Dopo la contestazione massiccia in Toscana che ha coinvolto ben 7 tappe del viaggio della fiaccola, ieri la protesta è approdata a Genova. In via XX Settembre, strada principale di Genova, almeno 150 persone sono riuscite a bloccare la carovana olimpica. All’arrivo della fiaccola i manifestanti hanno esposto le bandiere della pace, una grossa sagoma di cartone in ricordo degli otto sindacalisti assassinati, diversi striscioni inneggianti al boicottaggio della Coca-Cola e contro la TAV e hanno effettuato un massiccio volantinaggio di informazione che ha coinvolto i genovesi, in strada più per lo shopping natalizio che per lo spettacolo olimpico. A questo punto la fiaccola è stata spenta, la fiamma trasferita dentro l’urna e trasportata da un’auto della carovana, il tedoforo è stato imbarcato su un bus navetta, presto tappezzato con i manifesti raffiguranti un teschio con due torce olimpiche al posto delle tibie e la scritta “boicotta Coca-Cola sponsor della torcia olimpica e degli squadroni della morte colombiani [leggi tutto il comunicato stampa della REBOC]

(COBAS GENOVA - www.cobasliguria.org )
Abbiamo partecipato ieri alla campagna, lanciata dalla Reboc (Rete per il boicottaggio della Coca cola), di contestazioni contro il viaggio della fiamma olimpica sponsorizzato dalla Coca cola.
Inizialmente alcune decine, poi
centinaia, di manifestanti dei Cobas, studenti medi e universitari, degli spazi occupati, pacifisti, ambientalisti e soprattutto tant@ che si sono aggregat@ spontaneamente, hanno bloccato domenica 18 il percorso della fiamma olimpica per le vie di Genova.
La fiamma
olimpica è simbolo di pace, tolleranza, giustizia, libertà, solidarietà e uguaglianza tra i popoli e gli individui.
La Coca Cola, in
Colombia, in India e nel resto del mondo, è simbolo della violazione dei diritti umani.
E’ quindi inaccettabile che lo sponsor dei giochi sia una multinazionale mandante di otto omicidi e di violenze contro i sindacalisti del Sinaltrainal (sindacato colombiano della fabbrica Coca Cola in Colombia) colpevoli di battersi per i diritti dei lavoratori, evidentemente un intralcio ai massimi profitti dell’ azienda…
Nonostante i tentativi dei media di ridurre i numeri e i contenuti della partecipazione e di farla passare come un tentativo di guastare la festa a tant@ genovesi felici, l’iniziativa è riuscita benissimo sfatando anche il mito della rincorsa frenetica allo shopping natalizio visto che decine di persone si sono fermate o hanno partecipato quando hanno compreso di cosa si trattava.
Al di là
quindi delle cronache giornalistiche, l’iniziativa è stata assolutamente pacifica e il suo successo è stato merito della partecipazione massiccia e spontanea di quant@ condividono questa campagna e di quanti hanno inevitabilmente associato i giochi olimpici di Torino alla battaglia contro la TAV che si sta portando avanti in Val di Susa.
Per questo gli slogan erano NO TAV – NO COCA COLA.
Se la fiamma si è spenta è stato solo per la vergogna di essere accompagnata da un "proud presenter" ("orgoglioso presentatore") dei suoi crimini e che dovrebbe essere escluso dagli sponsor delle olimpiadi.
Ringraziamo quant@ hanno partecipato e invitiamo a continuare la campagna Reboc anche qui a Genova dandoci altri appuntamenti per l’anno nuovo.
BOICOTTA COCA COLA, IL GUSTO DELL’ INGIUSTIZIA SOCIALE…


STAMPA
18.12.2005 - Torino 2006: contestazione blocca a Genova fiamma olimpica [REPUBBLICA.IT]

 

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