30 settembre 2006
BOICOTTA COCA-COLA live@MTV
A MILANO
APPELLO
30 settembre a Milano Nuovo quartiere fieramilano Rho
La multinazionale assassina si prepara a tornare in piazza con il Coca-Cola liVe@MTV.
Con la promozione di eventi musicali e sportivi la Coca-Cola cerca di proporsi ai consumatori con un'immagine giovane e vitale, per convincerli a comprare, consumare, comprare.
Dietro questa immagine c'è una realtà ben diversa.
Coca-Cola continua ad attuare gravissime pratiche antisindacali, non solo in Colombia, ma anche in Eritrea, Guatemala, Nicaragua, Pakistan, Azerbaijan, Moldavia, Russia, Turchia, Nicaragua, Perù, Venezuela e Kenia, come confermano
i rapporti
2004-2005-2006 dell'ICFTU (Confederazione internazionale dei Sindacati Liberi).
Oltre a questo, Coca-Cola continua a violare il diritto alla vita delle comunità locali con l'ipersfruttamento ed il conseguente impoverimento delle falde acquifere, soprattutto in India, dove una rivolta dal basso sta portando alla chiusura dei suoi impianti, all'eliminazione del prodotto da scuole e uffici e prelude al bando totale in tutto il paese.
E' ora che il boicottaggio torni in piazza anche in Italia.
Dopo le proteste che dal 2003 al 2005 hanno caratterizzato il Coca-Cola live@MTV a
Roma, Milano, Rimini, Palermo, Napoli, Firenze e
Civitavecchia, la REBOC fa nuovamente appello ai movimenti e alle realtà che anche
a Milano hanno dato vita alle grandi mobilitazioni durante il passaggio della fiaccola
olimpica, perché partecipino numerosi alle proteste in occasione dei concerti
Coca-Cola/MTV in soildarietà ed appoggio al Sinaltrainal, che il 17
Agosto scorso ha perso un altro iscritto, barbaramente
assassinato dai paramilitari a Barrancabermeja.
PARTECIPA!!!
PRESIDIO DI PROTESTA, VOLANTINAGGIO, RACCOLTA FIRME DI ADESIONE AL
BOICOTTAGGIO
ORE 19,30 - NUOVO QUARTIERE FIERAMILANO RHO - INGRESSO CARGO 1
- Per info, scrivi a no_cocacola_it@yahoo.it o
a clnsm@bigfoot.com
- Pagina web dell'iniziativa Boicotta Coca-Cola
live@MTV
- Lettera
inviata alla Provincia di Milano e ai Comuni di Rho e Pero
- Volantino
in PDF
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AGGIORNAMENTI
MILANO, 26.09.2006
CONCERTO COCA-COLA A MILANO, REBOC: 'NO AL PATROCINIO DI PROVINCIA E
COMUNI'.
VENERDI' L'ASSESSORE INCONTRERA' LE ASSOCIAZIONI
Il nodo di Milano della REBOC ha
scritto oggi alla Provincia di Milano e ai Comuni di Rho e Pero per
chiedere la revoca del patrocinio concesso al concerto sponsorizzato
da Coca-Cola che si terrà il prossimo 30 settembre nel nuovo
quartiere fieristico.
Tra le motivazioni della richiesta le ormai ben note violazioni dei
diritti umani e sindacali commesse dalla multinazionale non solo in
Colombia, ma anche in altri 11 paesi,
secondo i dati dell'ICFTU, la Confederazione Internazionale dei
Sindacati Liberi che rappresenta 155 milioni di lavoratori iscritti
a 241 organizzazioni affiliate, operanti in 156 paesi.
Già nel 2003 il Comune di Roma revocò il patrocinio al concerto di
Coca-Cola ed MTV per le violazioni subite dal sindacato colombiano
Sinaltrainal: 8 sindacalisti assassinati, 48 costretti a fuggire dai
luoghi di origine, 64 minacciati di morte, 179 gravi violazioni dei
diritti umani.
Ma in questo caso la sponsorizzazione della Coca-Cola stona ancora
di più.
Infatti protagonista del concerto sarà il rapper statunitense Jay-Z,
testimonial per l'ONU della lotta contro la crisi idrica mondiale.
'Peccato che Coca-Cola sia tra gli artefici di questa crisi in tanti
paesi - dichiara un rappresentante del Coordinamento Lombardo
Nord-Sud del Mondo che aderisce alla REBOC - in particolare in
India, dove i suoi impianti stanno intaccando le già scarse riserve
idriche e assetando migliaia di contadini'.
Proprio per questo motivo l'impianto di imbottigliamento della
Coca-Cola nello stato del Kerala è stato chiuso dalle autorità fin
dal Maggio del 2004. Recentemente inoltre sono stati rinvenuti
livelli di pesticidi 30 volte superiori a quelli permessi
nell'Unione Europea all'interno dei prodotti Coca-Cola venduti in
India. Per questo ben 7 stati indiani hanno bandito le bibite della
multinazionale.
Ricevuta la lettera, l'Assessore allo Sviluppo Economico del Comune
di Rho ha chiesto alle associazioni che compongono il nodo milanese
della REBOC un incontro, che si terrà venerdì prossimo.
'Anche se in extremis, - continua la REBOC - speriamo che le
amministrazioni locali possano dimostrare la loro sensibilità a
questi problemi, revocando il patrocinio. Noi saremo comunque in
piazza, come abbiamo già fatto in altre 7 occasioni a partire dal
2003, per raccontare ai giovani appassionati di musica cosa si
nasconde dietro al marchio Coca-Cola e per convincere la
multinazionale a cambiare i
suoi comportamenti'.
E' infatti della scorsa settimana la notizia secondo cui il
boicottaggio internazionale comincia a dare i suoi frutti.
E' stata avviata a New York una trattativa tra il Sinaltrainal e la
multinazionale che ha già portato ad un pre-accordo.
'L'avvio della trattativa è senz'altro un grande passo in avanti,
ma non sospenderemo il boicottaggio fino al raggiungimento di un
accordo di dettaglio che possa chiudere la vicenda in modo
soddisfacente, facendo verità, risarcendo i danni, garantendo
giustizia alle vittime e ai lavoratori della Coca-Cola'.
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MILANO, 30.09.2006
RESOCONTO DELL'INIZIATIVA
Gli attivisti del centro sociale La Fornace di Rho, della Bottega Solidale di Arese e del Coordinamento lombardo nord sud del mondo di Milano hanno volantinato davanti all'ingresso del concerto dalle 19,30 alle 22 circa, distribuendo circa 1700 volantini ed esibendo 10 cartelli, ognuno con il nome di un sindacalista colombiano assassinato, che formavano la scritta NO COCACOLA. L'azione era estremamente visibile e quasi tutti gli spettatori entrati prima delle 22 sono stati contattati; moltissimi hanno accettato il volantino... compresi alcuni poliziotti!
Il giorno prima c'è stato un lungo incontro tra rappresentanti del centro sociale La Fornace e del Coordinamento Nord Sud e l'assessore allo sviluppo economico del Comune di Rho Vinicio Peluffo, che non ha ritirato il patrocinio al concerto ma si è mostrato disponibile e interessato sia alla possibilità di proporre agli uffici pubblici di eliminare i distributori di Coca cola (eventualmente sostituendoli con distributori del commercio equo), sia al discorso più ampio del coinvolgimento dell'ente pubblico nell'incentivare la responsabilzzazione sociale delle imprese.
Verrà chiesto un incontro anche alla Provincia di Milano, che non ha ancora risposto alla lettera che chiedeva spiegazioni sulle ragioni del patrocinio, e nelle prossime settimane dovrebbero partire iniziative sia per proporre agli studenti il ritiro delle macchinette nelle scuole superiori, sia per fare informazione sulle violazioni sindacali della Cocacola (ulteriormente documentate dall'indagine dell'ICFTU) e per stimolare un'attuazione realistica e concreta dei principi della responsabilità sociale d'impresa, muovendo per esempio i primi passi verso un regolamento delle sponsorizzazioni per quanto riguarda la provincia e i comuni interessati.
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