AL POPOLO MESSICANO
A TUTTE LE ORGANIZZAZIONI DEMOCRATICHE E RIVOLUZIONARIE
AI POPOLI DEL MONDO

Infrangendo le prerogative costituzionali il mal governo ha annullato il patto sociale stabilito dai messicani mediante la Costituente del 1917, perdendo tutta la legittimità e convertendosi così in un Governo di fatto.
In questo senso, il maggior problema in cui si dibatte il popolo messicano non è economico nè sociale. Il problema più grande che abbiamo in Messico è, per sua natura, un problema politico; l'origine di questa problematica sta nella rottura dello Stato di Diritto prodotta dal Governo a beneficio del grande capitale.
La fine dello Stato di Diritto si esprime nella totale dipendenza dei poteri legislativo e giudiziario al potere esecutivo, e nella violazione dei diritti più elementari; Da ciò deriva una forma di governo basata su crimine e impunità, autoritarismo, mancanza di democrazia, illegalità e corruzione, narcotraffico, favoritismi e compromessi politici, repressione selettiva e di massa, un governo che attraverso la "guerra sporca" ha torturato, assassinato o fatto sparire centinaia di cittadini, di protagonisti delle lotte sociali e combattenti delle organizzazioni armate; sono centinaia i prigionieri politici e migliaia di cittadini incarcerati ingiustamente: ferite profonde e dolorose nel tessuto sociale, difficili da cancellare.
Di fronte a questa realtà nasce la necessità di sviluppare un nuovo PROGETTO DI PAESE. L'obiettivo di questo nuovo progetto è di contribuire a risolvere la contraddizione più importante del Messico contemporaneo, la contraddizione esistente tra capitale finanziario e sovranità popolare, per stabilire un nuovo quadro di relazioni sociali che renda possibile la liberazione delle forze produttive, la democrazia più completa che garantisca il benessere sociale del popolo messicano. Tenendo conto della Costituzione Politica degli Stati Uniti Messicani, secondo la quale: - è sovrano il popolo che esercita il potere supremo per se stesso e nel suo territorio, senza che niente e nessuno, da dentro o da fuori, possa limitare la sua libertà d'azione; che il popolo ha sempre, nel tempo, l'inalienabile diritto di alterare o modificare la forma del proprio governo, -il programma politico e la linea d'azione del PDPR e del EPR, hanno l'obiettivo di contribuire alla restituzione della sovranità popolare e del rispetto dei diritti umani, mettendo fine alla dittatura del grande capitale, subordinandolo, assoggettandolo e regolandolo in funzione delle necessità del popolo messicano.
Precisando: il PDPR e l' EPR, non propongono la soppressione del capitale finanziario. Ciò che proponiamo è una via d'uscita verso la democrazia, modificando in primo luogo i termini della relazione esistente tra capitale finanziario e sovranità popolare, tra capitale finanziario e sviluppo industriale, tra capitale finanziario e sviluppo sociale e, in secondo luogo, modificando il carattere speculativo e parassitario del capitale finanziario. Ovvero: invece che lasciare sottomesse la sovranità popolare, lo sviluppo industriale e sociale, alla mercè del grande capitale, quest'ultimo deve essere subordinato alle necessità di tutto il popolo. Per questo crediamo necessaria la realizzazione o l'attuazione di riforme generali istituzionali.
In questo senso la lotta politica nel nostro paese aumenta ogni giorno di importanza e richiede un orientamento verso la costruzione di una nuova nazione che restituisca legalità e diritto a tutti i cittadini; smantellato lo Stato di Diritto, diventa necessario ricostruire il potere sovrano mediante l'insediamento di un'autentica republica.
Le rivendicazioni storiche del popolo messicano non sono state risolte, le nuove necessità non sono state soddisfatte. Il divario tra chi non ha niente e chi possiede tutto si è allargata ulteriormente negli ultimi quattordici anni, nel periodo in cui ha prevalso il regime economico neoliberale imposto dal governo e dal capitale finanziario contro la volontà e gli interessi del popolo messicano.
Dei 93 milioni di messicani che abitiamo il paese oltre i 65 milioni sono poveri e di questi, 25 milioni vivono in estrema povertà. Intanto le ricchezze dei 24 supermiliardari messicani, superano i 44 mila milioni di dollari, mentre il debito estero continua ad essere la principale ferita dalla quale il nostro paese continua a dissanguarsi.
Altri dati sulla situazione che attraversa il paese: oltre 300 mila industrie, tra micro, piccole e medie, hanno dichiarato fallimento; la cifra dei disoccupati e del sottoimpiego ha raggiunto i 24 milioni e mezzo di messicani; il consumo di beni e di servizi ha avuto una caduta percentuale del 47,7% generando una contrazione del mercato interno, mentre il valore del salario è sceso alla quarta parte di quello che aveva nel 1976. Da Gennaio 1995 a settembre 1996 l'inflazione è salita all'83% e dal 1994 ad oggi il Peso è stato svalutato del 130%.
Nelle campagne, rispetto al 1995, i prezzi dei frumenti sono caduti fino al cento per cento mentre il prezzo dei fertilizzanti, dei semi, dei combustibili e dell'energia elettrica è aumentato del 90%. Siamo davanti ad una decapitalizzazione dell'agroindustria, ad una contrazione degli investimenti e ad un aumento delle importazioni che genereranno a tempi brevi una maggiore povertà delle popolazioni rurali, ad una dipendenza alimentare che relegherà i contadini ed i popoli indigeni tra quei settori della società messicana dimenticati e schiacciati da una sempre maggiore oppressione.
Nel contesto della globalizzazione capitalista i diritti alla casa, alla salute, all'educazione, alla cultura, allo svago, allo sport e ai servizi sociali vengono sistematicamente ridotti in tutto il paese.
Per produrre i cambiamenti che la nazione richiede il PDPR e l'EPR propongono le seguenti riforme generali istituzionali:
Un nuovo governo, una nuova costituzione e un riordinamento economico che creino le condizioni per la formazione di una repubblica veramente democratica e popolare. Nelle condizioni attuali tutti i tentativi del Governo di risolvere la problematica sociale sono condannati ad uno strepitoso insuccesso. Per la loro natura arrendevole,antidemocratica e sensibile esclusivamente agli interessi della oligarchia, Stato e Governo si trovano in una crisi storica definitiva. Per loro l'unico percorso possibile è la condanna, per il paese e il popolo, ad una ulteriore condizione di miseria, sfruttamento, repressione, oppressione politica e allo smantellamento del settore produttivo consegnando così i settori economici strategici e le nostre risorse nazionali al capitale finanziario globale. In tal modo, la restituzione dellla sovranità popolare e il rispetto dei diritti umani costituiscono, nell'attuale fase storica, un passo verso la democrazia che soltanto i messicani tutti potranno realizzare. Ma per farlo necessariamente occorre la sostituzione dell'attuale governo con un governo democratico che sia il risultato della lotta e della volontà popolare. L'origine di questa proposta sta nella crisi storica definitiva dello Stato-Nazione sorto con la fine della Rivoluzione messicana del 1910-17 e, più concretamente, nelle angoscianti condizioni economiche sociali e politiche vissute dal popolo messicano. Sono queste condizioni che oggi ci portano a prospettare alternative che costituiscono poi il progetto di Paese che proponiamo.

A LIVELLO POLITICO:

la nazione ha bisogno di un NUOVO CONGRESSO COSTITUENTE attraverso il quale emanare decisioni politiche che il popolo messicano dovrà prendere in questa fase cruciale della sua storia.

LA FONDAZIONE DI UNA AUTENTICA REPUBBLICA costituisce il compito più importante del nuovo Congresso il quale dovrà creare le condizioni necessarie a rendere possibile il suo insediamento. Tra le condizioni necesssarie fondamentali c'è il DISCONISCIMENTO DELL'ATTUALE GOVERNO, l'elaborazione di una NUOVA COSTITUZIONE, la formazione di un GOVERNO DEMOCRATICO RIVOLUZIONARIO e le basi per il RIORDINAMENTO ECONOMICO che il paese richiede.
La Repubblica dovrà essere: SOVRANA, DEMOCRATICA, RAPPRESENTATIVA, PARTECIPATIVA, POPOLARE E FEDERALE.

SOVRANA: affichè il potere sia emanazione e risieda nel popolo il quale dovrà essere la prima e ultima istanza decisionale; gli interessi del popolo non dovranno essere subordinati alla nazione, a potenze straniere o a qualsiasi gruppo o settore che intenda esercitare il potere per i propri interessi.

DEMOCRATICA: perchè dovrà essere il risultato della volontà politica del popolo che ne difenderà gli interessi.

RAPPRESENTATIVA: perchè dovrà rappresentare l'insieme della nazione messicana, i popoli indigeni, i settori economici, politici e sociali; il Governo, da parte sua, sarà esercitato come una funzione publica emanata direttamente dal popolo che avrà il diritto di revocarlo nel momento stesso in cui non difenda più i suoi interessi.

PARTECIPATIVA: perchÈ il popolo avrà sempre l'inalienabile diritto di vigilare e di limitare l'esercizio del potere; di partecipare direttamente e attivamente alla vita politica del paese; di alterare o di modificare la forma del proprio Governo.

POPOLARE: perchè dovrà essere un Governo di tutto il popolo.

FEDERALE: perchè dovrà essere integrata con un nuovo patto, giusto ed equo sotto tutti gli aspetti, tra gli stati liberi e sovrani e le regioni autonome. Questo permetterà la creazione della nuova nazione messicana, la combinazione armonica delle risorse di ciascuna delle entità federative e dei municipi con l'insieme della nazione. Tutto ciò implicherà necessariamente non solo accordi di carattere giuridico ma anche economico, visto che dovranno crearsi dei meccanismi che permettano sia il contributo e la partecipazione di ogni entità allo sviluppo nazionale, che la possibilità di disporre delle proprie risorse per promuovere il proprio sviluppo.

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