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Il Comitato di Solidarietà con i Popoli dell'America Latina "CARLO FONSECA" nasce a Roma, nell'inverno del 1984, con il ritorno di un nutrito gruppo di compagni della Sinistra di Classe  che avevano preso parte - nelle forme individuali e collettive, alla Solidarietà militante - al processo della Rivoluzione Popolare Sandinista ( RPS ), in Nicaragua. ( Vai a "SEZIONI SPECIALI - Nicaragua")

Il primo compito che il Comitato svolge è un'opera sistematica di controinformazione sul Nicaragua Sandinista e sulla criminale aggressione imperialista a cui è sottoposto il piccolo Stato Centro-Americano.

Viene quindi pubblicato un Bollettino, "quasi mensile", dal titolo "HASTA LA VICTORIA" (1) e alcuni supplementi speciali : "Quaderni di Hasta la Victoria" sulle dinamiche politiche e rivoluzionarie di tutto il Continente Latino.

Sempre sul piano informativo, la collaborazione con "RADIO ONDA ROSSA" di Roma, per la quale abbiamo da sempre sviluppato servizi radiofonici informativi specifici sulle problematiche dei Movimenti di Lotta e di Liberazione in America Latina, è totale.

La collaborazione continua ancora oggi attraverso la trasmissione settimanale "LATINOAMERICANA".

La prima Campagna di Solidarietà coordinata dal "Carlos Fonseca", prende il via solo due anni dopo, nel 1986, in sostegno alla popolazione indigena della Costa Atlantica del Nicaragua, i "SUMUS", minoranza etnica da sempre soggiogata dagli interessi Nord Americani con il saccheggio dell'oro estratto nelle loro stesse regioni di origine e residenza e quasi ignorati dallo stesso processo rivoluzionario avviato dai Sandinisti. ( Vai a "PROGETTI")

La Campagna, che prevedeva anche l'intervento economico della Cooperazione Internazionale, puntava allo sviluppo di un progetto per il disinquinamento del "Rio Bambana" e l'avvio di una serie di interventi socio sanitari nei territori Sumus.

L'approvazione della "Legge sull'Autonomia della Costa Atlantica Nicaraguense", varata dal Governo Rivoluzionario, e l'enorme portata economica del progetto, hanno compromesso seriamente tutta la Campagna.

Nel 1988 invece, prende il via il primo progetto concreto di Solidarietà con il Popolo nicaraguense del Comitato, con il contributo finanziario della Cooperazione Italiana, per la realizzazione di una scuola a Muy Muy, piccolo centro nel Nord del Nicaragua. ( Vai a "PROGETTI")

Nello stesso anno e successivamente alla conclusione del progetto, vengono allestiti e ristrutturati gli studi di "Radio Pancasan" (2), emittente del Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale (FSLN), a Jinotega, a pochi chilometri dalla frontiera con l' Honduras.

A Febbraio 1989, il "Carlos Fonseca" promuove il secondo progetto a Muy Muy :  Un Centro Ricreativo.  Come nel precedente progetto, anche in questa occasione la Cooperazione Internazionale contribuisce economicamente, mentre lo sviluppo materiale del progetto viene affidato ad una brigata di lavoro Volontario costituita da compagni e compagne del Movimento Antagonista, a livello nazionale. (Vai a "PROGETTI")

Inoltre, con i fondi raccolti nelle iniziative di solidarietà in tutta Italia, vengono finanziati e realizzati alcuni altri micro progetti nello stesso paesino nicaraguense :

- l'ampliamento di un'aula nella scuola costruita l'anno precedente,

- l'ampliamento del piccolo Centro di Salute,

- un campetto di Basket e parte del finanziamento per i stessi progetti all'amministrazione comunale di Muy Muy.

Il Nicaragua Sandinista ha rappresentato un vero e proprio crocevia di relazioni politiche ed umane, un "crogiolo" politico delle diverse anime dei movimenti di liberazione di tutta l'America Latina.

Sin dall'84, i compagni del Comitato allora presenti in Nicaragua, hanno stretto relazioni dirette con la maggioranza di questi stessi Movimenti. Questo ha permesso che il "Fonseca" avviasse una serie di campagne informative e di sostegno internazionalista militante con moltissime organizzazioni di tutto il Continente Latino.

Ad esempio, già dall'84, ha sostenuto "Radio Venceremos" e "Radio Farabundo Martì", emittenti clandestine del Fronte Farabundo Martì per la Liberazione Nazionale ( FMLN ) del Salvador.

Sempre rispetto al Salvador, il Comitato, ha in altre occasioni contribuito al sostegno di una "clinica clandestina" per i combattenti dell' FMLN e tra il 1990 e '91 ha lanciato e sostenuto il progetto per il reinserimento delle comunità salvadoregne fuggite dalla violenza dell'esercito e dei squadroni della morte, nella "Comunità di Segundo Muntes" (3) nella regione del Morazan - El Salvador.

( Vai anche a "SEZIONI SPECIALI - SALVADOR")

Presenti nel corso delle Elezioni del 1990 e alla tremenda sconfitta elettorale del FSLN, in Nicaragua, abbiamo potuto condividere tutto l'iniziale fervore nell'apparente "ovvietà" della sicura vittoria e tutta la tragicità del dibattito politico scaturito dalla sconfitta.

Nel 1991, il Comitato "Carlos Fonseca" viene invitato a partecipare ai lavori del "Primo Congresso del FSLN";

nel 1992 partecipa attivamente nella "Campagna Nazionale del III° Incontro Continentale dei 500 anni della Resistenza Indigena, Nera e Popolare" per il Nicaragua e quale invitato ai lavori dell'Incontro, dal 8 al 12 Ottobre 92. ( Vai a "SEZIONI SPECIALI - CAMPAGNA PER I 500 ANNI" )

Come per il Salvador, con l'avvio dei processi della cosiddetta "pacificazione" in tutta l'America Centrale, abbiamo sostenuto il progetto per la "Vertiente Sur" in Guatemala, ovvero il rientro di migliaia di rifugiati guatemaltechi dispersi in territorio Messicano.

Nel Febbraio1992 alcuni compagni e compagne del Comitato Carlos Fonseca e del Movimento Antagonista Romano visitarono il Salvador - all'indomani della firma degli accordi di Pace tra il Governo condotto dal Partito  Arena e il FRONTE FARABUNDO MARTI di LIBERAZIONE NAZIONALE - e i territori "liberati" dai combattenti del FMLN, realizzando Interviste, una trasmissione su Radio Venceremos che trasmetteva da Perquin (Regione del Morazan). Nel dicembre '92 assisteranno in San Salvador alla cerimonia ufficiale di CELEBRAZIONE DELLA FINE DEL CONFLITTO (gli accordi fra le  le delegazioni trattanti e i rappresentanti dell' O.N.U. vennero siglati il 16 Gennaio 1992 a Città del Messico).

( Vai a "SEZIONI SPECIALI - SALVADOR" )

Nei primi anni 90 abbiamo iniziato una relazione più attenta con alcune organizzazioni cubane, avviando prima un progetto per la "Formazione di Operatrici Socio-Sanitarie" in collaborazione con la "Federazione delle Donne Cubane (FMC) e successivamente una campagna nazionale per la realizzazione di una "casa per le Donne a Cuba" dal titolo "Amplifichiamo Cuba". 

( Vai a "PROGETTI")

Questo progetto ha visto una particolare collaborazione del gruppo rap romano "AK47" che, con una serie di concerti in varie città italiane, ha raccolto oltre 10 milioni di lire. La sottoscrizione è stata consegnata alla FMC il 31 luglio 1993 in occasione del concerto che gli AK47 hanno tenuto nell'Anfiteatro dell'Avana vecchia.

Questo evento, organizzato anche insieme alla UJC (Unione dei giovani comunisti cubani) e alla FEU (Federazione studentesca universitaria di Cuba) se da un lato concluse la campagna "Amplifichiamo Cuba", dall'altro apriva a quello che sarebbe stato il progetto strategico del Comitato :

lo sviluppo della Banca del Germoplasma a Cuba per la conservazione e lo studio delle risorse fitogenetiche e le varietà genetiche (o biodiversità) dei vegetali. Un progetto il cui obiettivo è quello di sganciarsi dalla dipendenza di quelle poche multinazionali che da sole controllano più dell'80 per cento della produzione, del trattamento e della commercializzazione di semi destinati all'agricoltura.

All'interno di questo progetto, che il Comitato continua tuttora ad appoggiare, si sono sviluppate tre brigate di lavoro che hanno permesso a quasi cento, tra compagne/i del movimento antagonista italiano, di fare una straordinaria e diretta esperienza di lavoro comune con i campesinos cubani nella stazione agricola sperimentale dell'INIFAT denominata Vavilov, a Guira de Melena, 80 km a sud de L'Avana. ( Vai a "PROGETTI" )

Sempre nel campo dell'emergenza alimentare a Cuba, sosteniamo anche la cooperativa agricola José Miro Argenter di Holguin (70 km da Santiago de Cuba) impegnata soprattutto nella coltivazione di soia che diventerà latte, yogurt, formaggio.... Ultimo, ma non di minor importanza, il nostro impegno con l'ospedale provinciale "V. I. Lenin" di Holguin, che periodicamente riforniamo di medicinali e materiali sanitari. ( Vai a "PROGETTI" )

Per quello che riguarda il Messico, sin dal 1994, il Comitato "Carlos Fonseca" ha sostenuto la lotta e le rivendicazioni dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale ( EZLN ) senza mai perdere di vista le dinamiche sociali e sindacali messicane.

In questo senso sono state avviate relazioni dirette con il Movimento Proletario Indipendente ( MPI ) e con "SUTAUR", Sindacato degli Autotrasportatori, con alcuni Sindacati Universitari ed economisti messicani.

Un rapporto rinsaldatosi nell' Agosto '96 quando, partecipando al "I° Incontro Intergalattico per l'umanità e contro il Neoliberismo" svoltosi in Chiapas,   abbiamo avuto l'occasione di visitare le installazioni del SUTAUR, del M.P.I. e del Frente Popular Francisco VILLA della COORDINADORA INTERSINDICAL 1° de MAYO.

( Vai a "SEZIONI SPECIALI - MESSICO" )

Dal 1997  la conoscenza delle tante anime della lotta e della resistenza messicana ci portato ad avviare un progetto di solidarietà, con il contributo anche della cooperazione, per un intervento in agricoltura in sette comunità del Messico. ( Vai a "PROGETTI" )

In Perù, avendo avviato anticipatamente una campagna per il rispetto dei Diritti Umani dei detenuti politici, nel 1997 abbiamo sostenuto un'intensa campagna di solidarietà con il "Movimento Rivoluzionario Tupac Amaru" ( MRTA ), in particolare durante la famosa occupazione dell'Ambasciata giapponese a Lima effettuata dal Commando "Egdar Sanchez" dell'MRTA.

Una campagna che ci ha portato a realizzare anche un incontro con la madre e la sorella del Comandante Nestor Cartolini a Roma all'università La Sapienza (6)  e poi in tutta Italia con il chiaro scopo di denunciare le violazioni dei diritti umani in Perù e le condizioni disumane in cui si trovano i prigionieri politici nelle carceri di quel paese. ( Vai a "SEZIONI SPECIALI - PERU'")

Nel 1997 il Comitato ha ufficialmente partecipato al "XIV Festival mondiale della gioventù e degli studenti" che si è tenuto all'Avana dal 28 Luglio al 5 Agosto. Un tempo il Festival era un tradizionale appuntamento dei Paesi del Blocco socialista e l'ultima edizione si era svolta 8 anni prima a Pyongyang ( Rep. Pop. di Corea). L'incontro ha portato sull'isola 12.326 delegati provenienti da 132 Paesi che hanno avuto l'occasione di partecipare a dibattiti politici ed attività di cultura e spettacolo animati dall0 "spirito di solidarietà antimperialista, per la pace e l'amicizia"

( Vai a "SEZIONI SPECIALI - CUBA")

All'interno delle molteplici relazioni con i movimenti di lotta in America Latina abbiamo avuto l'opportunità ed anche l'onore di conoscere nel 1988, Raul Sendic leader storico e fondatore in Uruguay del Movimento di Liberazione Nazionale -Tupamaros ( MNL.T ) .

Un anno dopo, nell'aprile del 1989 (4) , sarebbe morto a Parigi. Non dimenticheremo mai sul suo viso i segni delle torture subite negli anni di carcere (dal 1972 al 1985) , durante la dittatura militare.

Anche Loyola Guzman - dirigente della gioventù comunista boliviana nel 1967, durante la presenza del "Che" in Bolivia e per seguire il quale venne espulsa dal Partito comunista boliviano - è stata nostra ospite il 26 luglio del 1997 in un incontro pubblico dal titolo "America Latina, non dimentichiamoci dei desaparecidos !" (5)

E poi le coraggiose Madri di Plaza de Mayo e della loro leader Hebe de Bonafini mai stanche di esigere giustizia per i loro e gli altrui figli scomparsi.

Anche da queste relazioni ha lentamente preso forma l'attuale "Campagna contro l'impunità" che il Comitato, insieme ad altre strutture della solidarietà internazionale, ha messo in piedi al fine di raccogliere e divulgare tutti i dati sui crimini commessi dai regimi militari degli anni 70 in America Latina, e denunciare i criminali molti dei quali, la maggior parte, se non sono morti vivono tranquillamente nella più assoluta impunità.

Una campagna ancora in fase di gestazione che si propone anche di smascherare quelle che furono le connivenze tra le multinazionali e i regimi militari sostenutesi reciprocamente per avviare quelle politiche neoliberiste che hanno portato ai giorni nostri alla tragica epopea dell'economia globalizzata.

(Vai a "SEZIONI SPECIALI- CAMPAGNA CONTRO L'IMPUNITA'")

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