Leah Betts è una delle quasi sessanta persone che negli ultimi dieci anni sono morte per aver assunto ecstasy. Confronta questo numero con quelli che sono i morti per incidenti industriali, per inquinamento, freddo... o per tabacco sponsorizzato dal governo o per le malattie legate all'alcool. E il numero di persone la cui morte è un diretto risultato della malasanità. O quelli morti per "Queerbashing" (Pestaggi di omosessuali), la gente che muore "sotto la custodia" della polizia... dov'è il manifesto che mostra Joy Gardner trattenuto legato e morto per asfissia nelle mani degli ufficiali dell'immigrazione.
Queste sono le morti senza numero che non troviamo nei giornali e nelle statistiche perché hanno il potere di far tacere dei fenomeni e di spettacolarizzarne altri. L'ecstasy non solo salta il grasso monopolio e profitto dello stato sulle droghe, ma è anche andata a rappresentare una cultura di devianze e ribellione. Una ricerca del piacere non concepita dai ministri in doppiopetto e non compresa nella loro visione di "Come spendere il tuo tempo libero". Le droghe illegali - che siano dannose o meno - sono sempre state una spina nel fianco per i grassi maiali che governano questo paese. Ma di colpo l'ecstasy, per il suo diffusissimo uso e la sua crescente popolarità alla faccia delle più pesanti condanne e maggiori forze della polizia, è diventata un simbolo di rivolta contro il governo che abitualmente percorre vie diverse per ammazzare la gente.
Nessuno disputerebbe sulla completa sicurezza dell'ecstasy - ovviamente non lo è - o che sia una risposta ai problemi sociali. L'ecstasy non è rivoluzionaria e certamente non sopravviverà alla sua reputazione di "droga meravigliosa". L'ecstasy, per la maggioranza delle persone, è solo un'ennesima scorciatoia, più costosa, per una buona nottata fuori. Ma fino a che questa droga è considerata in un semplificato contesto "terrorizzante", informazioni reali - i suoi contenuti, i suoi effetti, i suoi pericoli - saranno confinate in un mare di ignoranza. (Paradossalmente, è proprio questa spettacolarizzazione che da a questa droga un po' del suo fascino.)
La resistenza al Criminal Justice Act ha insegnato ai politici ed ai loro pupazzi dei media, che la gente stava ignorando gli avvertimenti dei vecchi moralisti e ricchi ipocriti che ci dicono che cosa fare della nostra vita. L'enorme diffusione della cultura rave - per la quale è irrilevante che l'ecstasy sia una droga buona o meno - è un'altra lezione su come le persone stanno tentando di trovare modi piacevoli per dire al governo dove andarsene.
La risposta dello stato è di nutrirci di media saturati di terribili storie sull'esctasy, una campagna focalizzata sulla tragedia personale di una ragazza. In fondo stanno vendendo capitalismo ostentando un giovane cadavere.