La Jornada Martedì 18 settembre 2007
- L'uscita potrebbe essere annullata a causa del clima di
repressione, avverte l'EZLN in un comunicato
Il 26 settembre riprende la seconda tappa dellaltra
campagna
Hermann Bellinghausen (Inviato)
La Realidad, Chis., 17 settembre. La Commissione Sesta dellEZLN
ha annunciato la ripresa della seconda tappa dell'altra
campagna, a partire dal prossimo 26 settembre, per percorrere
il centro e sud della Repubblica fino al 16 dicembre. In
due comunicati, uno del CCRI-CG dell'EZLN, ed un altro della
Commissione Sesta, firmato dal subcomandante Marcos e diffuso
oggi in Internet, si dettagliano date e luoghi ma si avverte
che, a causa del clima di repressione contro le comunità
zapatiste, questa uscita potrebbe essere annullata.
Nell'anniversario dell'inizio "della lotta per la prima
indipendenza del Messico", l'EZLN conferma la sua presenza
all'Incontro dei Popoli Indios d'America, a Vícam,
Sonora, dall'11 al 14 ottobre, dove saranno presenti "tre
comandanti donne, tre comandanti uomini ed un subcomandante".
Questa ed altre delegazioni della dirigenza zapatista assisteranno,
"per quanto possibile", alle riunioni preparatorie
dell'incontro che si svolgeranno tra il 3 e l'8 ottobre
a Oaxaca, stato del Messico, Michoacán e Sonora.
Da parte sua, rivolgendosi agli aderenti allaltra
campagna nel paese, il subcomandante Marcos dichiara: "In
questo tempo in cui siamo stati insieme, non sono pochi
i compagni che hanno subito la repressione dei malgoverni.
Anche le comunità zapatiste e simpatizzante dell'EZLN
hanno subito repressioni, minacce e vessazioni. Pensiamo
che questo non deve fermarci e che dobbiamo continuare con
quanto ci siamo proposti. Ma non possiamo fare finta di
niente".
Aggiunge: "Forse la situazione imperante ci obbligherà
a prendere nuove misure per difendere i nostri villaggi,
e potrebbe significare annullare questa uscita in maniera
parziale o totale (cioè, potrebbe partire una delegazione
più piccola o non partire nessuno). Se così
fosse, vi chiediamo, se volete, di realizzare questa tappa
anche senza la nostra presenza, di riunirvi, discutere e
concretizzare le vostre domande per incorporarle nel Programma
Nazionale di Lotta".
Invita a denunciare pubblicamente la repressione dei governi
federale, statali e locali, "oltre a non abbandonare
la lotta per la libertà dei nostr@ compagn@ detenut@
in tutto il paese. Dobbiamo continuare ad esigere libertà
e giustizia per Atenco e per Oaxaca".
Il comunicato che si rivolge anche alle Unità Organizzative
di Lavoro dell'altra campagna negli stati, regioni, subregioni
e località, comincia dai "saluti zapatisti di
compagne e compagni di lotta", e presenta le date d'arrivo
delle otto delegazioni della Commissione Sesta dell'EZLN.
Poi spiega che la proposta prende in considerazione "quello
che sappiamo dell'altra nei suoi luoghi". Ricorda che
l'obiettivo di questa tappa "è abbozzare un
programma nazionale di lotta nato dal basso e a sinistra,
e costruito da tutti e tutte. Non si tratta di realizzare
eventi pubblici, incontri o cortei, ma di riflettere in
maniera collettiva".
Le delegazioni hanno da quattro a sei delegati (con comandanti
uomini e donne), alcune includono minorenni di età
tra i tre e cinque anni. Ogni delegazione ha una squadra
di appoggio incaricata di fare una relazione che servirà
alla Commissione Sesta "per redigere una prima bozza
del Programma Nazionale di Lotta che sarà messo a
giudizio di tutta l'altra campagna a livello nazionale nella
terza tappa di questo sforzo in cui siamo impegnat@ tutt@
insieme".
In alcuni casi si fissano date e località, in altri
rimangono aperte. "In tutti i casi chiediamo il vostro
aiuto per alloggio, vitto e trasporti, e che le riunioni
siano esclusivamente con aderenti e simpatizzanti della
Sesta e dell'altra. È la nostra voce che deve costruire
i punti comuni del perché lottiamo, e non quella
di altre persone che vogliono spostare la nostra lotta su
altri terreni".
Riferisce che la Commissione Sesta invierà in ogni
stato o regione una lettera "dove dettaglieremo il
numero e nome dei delegat@ e delle persone della squadra
di appoggio". L'agenda è "una prima bozza
(può cambiare)". Le proposte che tutti invierete
saranno "per il lavoro che realizzeremo insieme, in
tempo e luogo, o solo nel tempo, ma sicuramente per decisione
e impegno".
(Traduzione Comitato Chiapas Maribel
Bergamo)