Comunicato 
                      del Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno-Comando 
                      Generale dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale
                    Messico, 
                      22 settembre 2007
                    Al 
                      popolo del Messico:
                    Agli 
                      aderenti e alle aderenti alla Sesta Dichiarazione e all'Altra 
                      Campagna:
                    sorelle 
                      e fratelli 
                      compagni e compagne
                    L'Ezln 
                      vi comunica le seguenti riflessioni e le decisioni prese.
                    I 
                      - riflessioni
                    Chiapas
                    In 
                      questo momento, i governi statale del Chiapas e federale 
                      (rispettivamente del PRD-PRI e del PAN) portano avanti una 
                      campagna contro le comunità zapatiste: sgomberi "ufficiali", 
                      attacchi di paramilitari, invasioni patrocinate da funzionari, 
                      persecuzioni e minacce tornano a far parte del panorama 
                      delle comunità indigene, quelle zapatiste, che si 
                      sono impegnate nella costruzione di un proprio futuro e 
                      nel miglioramento delle loro condizioni di vita, sempre 
                      senza perdere di vista la loro identità indigena.
                    Come 
                      ai brutti tempi del PRI, quelli di Absalon Castellanos e 
                      del "crocchetta" Albores Guillen, il governo perredista 
                      del Chiapas attacca il povero ed il bisognoso e corteggia 
                      e serve il potente. Come un qualsiasi governo di destra, 
                      quello di Juan Sabines in Chiapas prosegue con la repressione 
                      e l'esproprio, ma ora sotto la bandiera della sinistra ed 
                      il doppio avallo delle due "presidenze" che subisce 
                      il nostro paese: quella di Felipe Calderon (del PAN) e quella 
                      di Andres Manuel Lopez Obrador (del PRD e, soprattutto, 
                      di se stesso).
                    Diversamente 
                      da altre occasioni, queste aggressioni hanno potuto contare 
                      sul silenzio di voci che prima si sollevavano per protestare 
                      e chiedere giustizia, e che ora tacciono, forse perché 
                      non si ricordi che hanno applaudito l'appoggio di AMLO a 
                      Juan Sabines ed il suo recente appello ad appoggiare i candidati 
                      del PRD per le presidenze municipali e per il congresso 
                      locale.
                    Si 
                      realizza così quello che, da 3 anni, stiamo dicendo: 
                      lassù non ci sono nè principi nè convinzioni 
                      ed invece ci sono ambizioni e convenienze. E si realizza 
                      quello che abbiamo denunciato: la sinistra istituzionale 
                      non è che una destra vergognosa, una destra con illustri 
                      avalli.
                    Uno 
                      stesso crimine ha un giudizio differente: se le repressioni 
                      le fa il PAN, allora bisogna mobilitarsi e fermare il fascismo; 
                      se le fanno loro del PRD, allora bisogna cancellare la memoria, 
                      tacere, far giochi di prestigio ridicoli, o applaudire. 
                      in Chiapas c'è un autentico salto all'indietro nella 
                      politica di governo, che non si nasconde dietro lo scudo 
                      della destra confessionale, ma dietro a quello della sinistra 
                      "moderna" e "legittima".
                    Noi 
                      faremo quello che sappiamo fare: resistere. Non importa 
                      se siamo soli. Non è la prima volta e, prima che 
                      ci trasformassimo in una moda da caffè, lo siamo 
                      già stati.
                    Messico
                    Molti 
                      sono gli aspetti sui quali si deve riflettere, pensare e 
                      prendere una posizione. Ciò avverrà in altro 
                      luogo e in altri modi. Per adesso diciamo solo che il punto 
                      più determinante per il nostro paese non sta nella 
                      presunta "neo indipendenza" del potere legislativo 
                      rispetto ai mezzi di comunicazione. Lassùin alto 
                      la politica è l'arte della simulazione e delle agende 
                      reali del crimine organizzato (cioè dei governanti), 
                      che non sono enunciate nelle dichiarazioni dei politici.
                    Ora 
                      quello che vogliamo dire, ha a che vedere con il doppio 
                      sforzo, civile e pacifico, nel quale siamo impegnati attualmente 
                      come zapatisti: l'Incontro dei Popoli Indios d'America e 
                      l'Altra Campagna.
                    Il 
                      primo rappresenta un avvenimento senza precedenti. Fuori 
                      dai circoli ufficiali nazionali ed internazionali, delegati 
                      e rappresentanti dei popoli originari del continente americano 
                      si troveranno per conoscersi direttamente, per vedersi ed 
                      ascoltarsi. Cioè per incominciare a rispettarsi. 
                      Che l'incontro si realizzi nell'assediato territorio della 
                      tribù yaqui, nello stato messicano di Sonora, simbolizza 
                      la nostra lotta permanente per renderci visibili e darci 
                      da noi stessi la voce e l'ascolto che dall'alto ci negano.
                    I 
                      giorni 11, 12, 13 e 14 di ottobre, a Vicam, Sonora, Messico, 
                      saremo presenti fra i popoli indios: al nostro sangue moreno, 
                      abbiamo aggiunto il colore zapatista.
                    Per 
                      quanto riguarda l'Altra Campagna, questa rappresenta per 
                      noi l'unico sforzo serio per costruire un movimento nazionale 
                      dal basso e a sinistra.
                    E' 
                      strano che quelli/e che prima avevano criticato questo sforzo, 
                      usino ora le stesse parole che usiamo noi per riferirsi 
                      alla classe politica, alla necessità di ascoltare 
                      e di organizzare dal basso.
                    Come 
                      segnale del nostro impegno con coloro che ora sono le nostre 
                      compagne ed i nostri compagni, oltre ad organizzare incontri 
                      nel nostro territorio affinché ci conosciamo di più, 
                      regolarmente una o varie delegazioni dell'Ezln viaggiano 
                      e visitano i luoghi dove si lotta, per conoscerli di più.
                    E' 
                      stato così che abbiamo effettuato un primo percorso 
                      per tutto il nostro paese ed ora, che stiamo facendo una 
                      bozza di un programma nazionale di lotta, nella quale ci 
                      siano il sentimento ed il pensiero di coloro che fanno parte 
                      con noi dell'Altra Campagna, abbiamo realizzato una seconda 
                      visita nel nord del Messico.
                    Come 
                      abbiamo fatto in altre occasioni, ogni volta che siamo partiti 
                      dal nostro territorio per visitare altri posti della nostra 
                      patria, l'Ezln si è rivolto alle organizzazioni politico-militari 
                      esistenti per chieder loro, rispettosamente, di non realizzare 
                      azioni che possano mettere in pericolo la vita e la libertà 
                      dei nostri delegati e delle nostre delegate nel loro lavoro 
                      civile e pacifico.
                    Abbiamo 
                      sempre ricevuto l'attenzione ed il rispetto delle organizzazioni 
                      rivoluzionarie ed in qualche occasione le nostre iniziative 
                      politiche hanno contato sulla loro simpatia.
                    Sono 
                      organizzazioni con le quali manteniamo differenze di concezione, 
                      di struttura, di metodo, di analisi, di storia, ma che riconosciamo 
                      e rispettiamo. La loro esistenza e persistenza, come la 
                      nostra, si deve alle gravi condizioni di vita in cui versa 
                      il nostro popolo ed alla mancanza di spazi per la partecipazione 
                      e la lotta politica. Attualmente, una di queste organizzazioni 
                      rivoluzionarie, quella dell'Esercito Popolare Rivoluzionario 
                      (EPR - in sigla), sostiene una campagna politico-militare 
                      per esigere la presentazione in vita di due dei suoi compagni 
                      di lotta.
                    La 
                      richiesta di presentazione di questi desaparecidos non solo 
                      è legittima, ma è anche una denuncia della 
                      guerra sporca che l'amoroso amante dell'uniforme militare, 
                      Felipe Calderon Hinojosa, sta rieditando.
                    Come 
                      zapatisti pensiamo che non si possa chiedere all'Esercito 
                      Popolare Rivoluzionario che, per permettere alla nostra 
                      delegazione di percorrere i territori dove è presente 
                      o influente, dichiari una tregua e/o sospenda la campagna 
                      in corso per la giusta e legittima richiesta di presentazione 
                      dei suoi desaparecidos.
                    D'altra 
                      parte, la nervosa stupidità di cui patiscono gli 
                      addetti alla repressione ufficiale, si è acutizzata 
                      per le recenti azioni dell'EPR e quindi si potrebbe pensare 
                      che, anche se la direzione dell'Esercito Popolare Rivoluzionario, 
                      generosamente, concedesse ad una tregua affinché 
                      la nostra delegazione possa compiere il suo lavoro, il governo 
                      castrense di Felipe Calderon potrebbe montare un attentato 
                      e dopo pretendere di aggiudicarne la paternità all'EPR 
                      argomentando dispute inesistenti.
                    E' 
                      da poco che un funzionario governativo ha detto che le sparizioni 
                      denunciate dall'EPR non sono state operate dal governo, 
                      ma da un'altra organizzazione rivoluzionaria, anche se è 
                      noto a tutti che è il governo che li ha arrestati 
                      e li trattiene e, pertanto, è il governo che deve 
                      presentarli in vita.
                    II 
                      - Decisioni
                    compagne 
                      e compagni
                    per 
                      tutti questi motivi che abbiamo cercato di sintetizzare 
                      nella misura del possibile, abbiamo deciso quanto segue:
                    Primo 
                      - La Commissione Ssesta dell'Ezln sospende il giro della 
                      seconda tappa dell'Altra Campagna che era stato annunciato 
                      negli stati e regioni del centro e del sud del paese nei 
                      mesi di ottobre, novembre e dicembre 2007, ed al suo posto 
                      realizzerà azioni civili e pacifiche in difesa delle 
                      comunità zapatiste.
                    Secondo 
                      - l'Ezln rispetterà l'impegno preso, come membro 
                      della commissione organizzatrice, per la realizzazione dell'Incontro 
                      dei Popoli Indios d'America. Una delegazione della direzione 
                      zapatista viaggerà espressamente per essere presente 
                      nel territorio della tribù Yaqui, a Vicam, Sonora, 
                      Messico, nei giorni 11, 12, 13 e 14 ottobre, per partecipare 
                      a quella importante riunione, chiave per la lotta futura 
                      dei popoli originari del nostro continente.
                    Libertà 
                      e giustizia per Atenco! 
                      Libertà e giustizia per Oaxaca!
                    Per 
                      il Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno-Comando 
                      Generale dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale
                      Commissione Sesta dell'EZLN
                      Messico - settembre 2007