tra bios e biotech


MANIFESTO PER LA LIBERTA'

DELLA COMUNICAZIONE ELETTRONICA

NEL TERZO MILLENNIO

Versione 3.0 - Release Candidate

 

I nostri tempi vedono affermarsi un nuovo sistema comunicativo basato sulle reti.

Le reti rappresentano, per i firmatari di questo manifesto, una nuova opportunita' globale di realizzazione effettiva di antichi principi democratici e di nuovi principi di condivisione, orizzontalità e di governo della società da parte degli individui e delle collettivita'. Una nuova democrazia dal basso puo’ oggi sorgere.

Noi vogliamo affermare e difendere queste nuove liberta’ che per svilupparsi richiedono scelte consapevoli e la definizione di nuovi diritti per i cittadini di questo mondo.

 

Noi affermiamo quanto segue:

 

1 - COMUNICAZIONE

 

I mezzi di comunicazione, quando sono accentrati e gerarchici, riproducono modelli, comportamenti e rapporti sociali devastanti, basati sulla competizione e la sopraffazione. La verticalità comunicativa insita in questi mezzi esaspera i conflitti e alimenta paura e sfiducia, rendendo gli individui vulnerabili e dipendenti da un falso senso di sicurezza indotto dallo stesso consumismo dissennato che alimenta l'azione di questi media.

La concentrazione e la commercializzazione brutale dei mezzi di comunicazione danneggia tutti e compromette le basi culturali, politiche, produttive, su cui poggiano le nostre società, a cominciare dalla pluralita' delle opinioni e dalla diversita' delle culture e dei linguaggi necessarie per la democrazia fino alla limitazione delle possibilità produttive e creative degli individui.

La comunicazione nel tempo delle reti assume un valore centrale; esserne esclusi significa più che mai esclusione dalla stessa possibilita’ di esistenza per gli uomini e le donne.

La comunicazione e' quindi una risorsa produttiva fondamentale per la vita di tutti gli individui e delle loro comunita'.

La comunicazione e’, di per se, conoscenza ed azione e ciascun individuo ha quindi pieno diritto di partecipare alle comunicazioni ed alle decisioni che avvengono all'interno dei sistemi sociali di cui fa parte come pure ha diritto a non essere limitato nell’uso della conoscenza sociale e tecnologica.

 

2 – INFORMAZIONE

 

2.1 - ACCESSO - L'accesso all'informazione e ai mezzi di comunicazione, a cominciare da quelli telematici, è un diritto fondamentale per ogni essere umano.

Gli stati, le istituzioni, gli operatori pubblici e privati devono garantire operativamente questo diritto.

 

2.2 – SCRITTURA - Tutti devono poter inserire i propri contenuti in rete senza nessun controllo governativo o commerciale, indipendentemente dalle proprie possibilita' economiche, e dalle proprie condizioni fisiche o mentali, senza nessuna discriminazione di sesso, razza, classe sociale, lingua, orientamento sessuale e culturale.

 

2.2 - LIBERTA' DELL'INFORMAZIONE - Lo scambio libero e senza alcun ostacolo dell'informazione, cosi' come l'esercizio della comunicazione orizzontale ed interattiva, realizzati con tutti gli strumenti che le nuove tecnologie mettono a disposizione, sono elementi essenziali delle nostre liberta' fondamentali e devono essere sostenuti e difesi in ogni circostanza.

La completa trasparenza dell’Informazione e dei meccanismi che ne regolano la circolazione si ferma solo davanti alla sfera privata degli individui, cioè ai rapporti, agli interessi, ai gusti, alle tendenze, che i singoli, da soli o associati con altri, scelgono di praticare senza volere esplicitamente divulgarli.

 

2.3 - ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI - La semplice possibilita' di accesso tecnico alle informazioni non e’ sufficiente a garantire la liberta' degli individui.

Gli individui devono essere liberi di dotarsi e di utilizzare gli strumenti critici e cognitivi necessari per elaborare le informazioni a cui accedono, di reinterpretarle e di modificarne il senso per trasformarle in nuova comunicazione significativa.

Limitare il diritto all’elaborazione delle informazioni, occultandole o limitandone l’uso, e’ limitare la stessa capacita’ produttiva e creativa dell’individuo e della collettivita’.

Le persone non sono terminali passivi di un flusso informativo organizzato dall'alto. La loro liberta' consiste nel produrre azione e comunicazione sociale libera da pregiudizi e discriminazioni di ogni tipo (razziale, sessuale e culturale), anche quando queste dovessero andare contro gli interessi economici o politici costituiti.

 

2.4 - PROPRIETA' - La proprieta' delle reti e delle informazioni non deve essere sotto il controllo di monopoli o oligopoli privati o pubblici. La comunicazione e l'informazione devono essere di tutti. Il popolo delle reti deve essere in grado di controllare e partecipare alle scelte gestionali di coloro che amministrano e posseggono le reti.

 

3 - BBS (BULLETIN BOARD SYSTEM) E COMUNITA’ VIRTUALI

 

3.1 – UTILITA’ PUBBLICA - Riconosciamo l'utilita' pubblica dei Bulletin Board System e di ogni comunità virtuale a carattere comunitario, di cui amiamo l'autonomia di gestione dell'informazione, e la liberta' dagli oligopoli mediatici ed editoriali.

3.2 – GARANZIE - L'attivita' dei BBS, dei newsgroup, delle mailing list, dei canali chat e di ogni sistema tecnologico similare non deve essere sottoposta ad autorizzazioni o censure, e deve essere riconosciuta e tutelata in quanto strumento di utilita' sociale per la libera manifestazione del pensiero e della vita.

 

4 - TECNOLOGIA

 

4.1 – STANDARD - Gli standard tecnologici di comunicazione in rete devono essere il frutto di una decisione globale e diffusa non di una politica economica imposta da un gruppo di potere ristretto.

 

4.2 – TECNOLOGIA - Le tecnologie e la loro conoscenza non devono sottostare a controlli e politiche economiche che ne frenino la distribuzione o la produzione globale.

 

5 - PRIVACY

 

5.1 – ANONIMATO - Deve essere consentito l'anomimato a tutela della privacy di ogni utente.

 

5.2 – CRITTOGRAFIA - Gli utenti delle reti telematiche hanno il diritto di difendere la loro privacy e i loro dati personali con tutti i mezzi tecnologici e crittografici disponibili.

 

 

6 - DIRITTI, RESPONSABILITA' E LEGGI

 

6.1 - RESPONSABILITA' PERSONALE - Chi gestisce nodi di reti telematiche non e' responsabile dei materiali immessi da terze persone nel sistema da lui gestito, a causa della indiscutibile inviolabilita' della corrispondenza privata e dell'impossibilita' pratica di controllare tutto il materiale immesso nella rete per le stesse caratteristiche di quest’ultima.

Le responsabilita' dei gestori di sistema finiscono dove iniziano quelle degli utenti. Le comunicazioni interpersonali, elettroniche e non, vanno difese da qualsiasi forma di censura, controllo o filtraggio.

 

6.2 - SEQUESTRI - Il sequestro dei computer a scopo investigativo, in alternativa alla semplice copia dei dati in esso contenuti, e' una grave violazione della liberta' personale che non trova nessun fondamento logico, giuridico o tecnologico.

 

6.3 - REGOLAMENTAZIONE - La comunicazione non puo' essere regolamentata da privati ne' essere di loro proprieta'. L'informazione condivisa da una rete deve essere regolamentata secondo criteri stabiliti collettivamente da tutti gli utenti di tale rete. Gli utenti hanno diritto di autogestire le risorse telematiche secondo criteri di autoregolamentazione.

 

6.4 - LEGGI - Denunciamo e condanniamo una legislazione ingiusta, figlia di una falsa "societa' dell'informazione", nella quale i magistrati ormai da anni dispongono sequestri immotivati ai danni delle reti di telematica sociale e di base e perseguono penalmente anche chi e' solo sospettato di infrangere le leggi sui crimini informatici.

Denunciamo e condanniamo una legislazione che tutela gli interessi delle grandi case produttrici di software ma non i diritti delle singole persone, e punisce con la carcerazione la copia dei programmi, anche se fatta senza scopi commerciali o criminali, ad uso personale, ad uso didattico, a beneficio di associazioni, gruppi di volontariato, organizzazioni non governative, scuole. La storia ha dimostrato come dietro l'attuale legislazione sui crimini informatici ci siano gli interessi e le pressioni lobbistiche di una categoria imprenditoriale anziche' la volonta' popolare e democratica che dovrebbe essere il fondamento di qualsiasi legge.

E' tempo che vengano tutelati i diritti di tutti i cittadini del mondo e del cyberspazio, invece di continuare a difendere gli interessi delle grandi case produttrici di software.

E' tempo che la copia ad uso personale dei programmi, che nulla ha a che vedere con la cosiddetta "pirateria informatica", esca dalla clandestinita' e cessi di essere criminalizzata. E’ tempo di legalizzare e accettare questa pratica sociale che affonda le sue radici nella storia dell'informatica come una naturale evoluzione della tecnologia e dei comportamenti sociali, cosi' come e' avvenuto e sta avvenendo per la copia di opere musicali o di opere cinematografiche trasmesse in televisione.

Il lavoro dei programmatori non si tutela mandando in galera delle persone, ma creando le condizioni affinche' il mondo dell'informatica non sia piu' dominato da monopoli che di fatto limitano ed ingabbiano la liberta' di iniziativa della programmazione.

 

6.5 - USO DELL'INFORMAZIONE - Chiunque ha il diritto di disporre di qualsiasi informazione e di utilizzarla nella piu' totale liberta', purche' vengano riconosciuti all'autore dei benefici intellettuali ed economici proporzionali a quelli ottenuti da chi ha utilizzato la sua opera.

Le esigenze del diritto d'autore non devono comunque in nessun caso limitare l’evoluzione del sapere e la creativita’ individuale e collettiva.

 

6.5 - AUTORIZZAZIONI - Rifiutiamo qualsiasi forma legislativa presente o futura che limiti l'utilizzo delle tecnologie telematiche come e' gia' accaduto per le tecnologie radio, dove un sistema di autorizzazioni e licenze ha di fatto impedito l'accesso diffuso e popolare alle possibilita' di cambiamento sociale offerte dalle trasmissioni radio.

L'utilizzo di tecnologie per la comunicazione elettronica in rete non deve essere vincolato ad autorizzazioni o concessioni ne' limitato da ostacoli fiscali o burocratici.

 

I SEGUENTI FIRMATARI ADERISCONO A QUESTO MANIFESTO E SI IMPEGNANO A FAVORIRINE LA DIFFUSIONE E L'ATTUAZIONE CONCRETA, CIASCUNO NEL PROPRIO AMBITO.

 

 

 

 


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