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Gender e differenze sessuali

verso i nuovi Cyborg


Nel suo importante testo "Technologies of gender",
la De Laurentis pone la sua visione del soggetto come processo eccentrico a se stesso, cioè molteplice e scisso secondo un numero vasto di variabili, sempre imprigionato in un binarismo che ci impedisce di vedere la vera complessità dei rapporti di potere, che sono molteplici e complessi. Solo se riusciamo a pensare la molteplicità e non solo il DUE o l'Uno , potremmo arrivare allo sradicamento della visione classica del soggetto femminile. Donna Haraway continua sulla linea della De Laurentis, e del materialismo foucoliano; i suoi termini di riferimento immediato sono però la storia della scienza e della tecnologia, delle tecniche relative alla telematica e informatica, fino al Cyberpunk.

E' molto importante per D Haraway--pensare il femminismo insieme alla tecnologia più avanzata per essere all'altezza del secolo e propone di utilizzare la tecnologia come paradigmi che ci permettono di pensare all'identità in maniera più complessa e articolata, ci propone il posizionamento come categoria fondante di sapere. per poter elaborare una teoria bisogna partire dalla lucida consapevolezza di essere situate in un punto preciso, il posizionamento implica una rete di rapporti di classe, razza, cultura, che si strutturano. Il potere è ovunque nello schema della Haraway.
L'idea che il soggetto possa essere ripensato con la CIBERNETICA cioè su un modello impersonale, multiplo fatto di connessioni costanti, è per Lei un punto chiave. In Il Manifesto Cyborg, Haraway pensa il soggetto già come POST-GENDER, cioè come iscritto in un mondo in cui la metafisica distinzione dualistica tra i sessi è già crollata. In questo universo , la tecnologia non è il NEMICO MA è fonte di NUOVE forme di identità, fatta di connessioni rapide e discontinue: In altri termini- per poter riattraversare e uscire sia dalla gender theories sia dalla diff.sex, per approdare a un mondo nuovo Haraway ci propone di lasciarci interpellare dai fenomeni Border line , alla frontiera di ciò che abbiamo imparato a riconoscere come umano.

Da qui l'importanza delle MACCHINE CIBERNETICHE ANDROIDI CYBORGS dotati di poteri sensoriali e capacità di connessioni eccezionalmente nuovi che stanno trasformando il concetto stesso di Umanità e anche la Diff. sex non ne esce indenne.
Haraway iscrive, al centro della questione della diff.sex il rapporto tra umano e tecnologico e afferma che l'altrità radicale ed inquietante oggi non è più la DONNA ,eterno altro dell'uomo , ma la MACCHINA Tecnologica. Crolla il vecchio mondo, con il crollo del patriarcato, alla fine del secolo crolla la frontiera tra umano e inorganico. L'artefatto il simulacro, lo spazio virtuale sono parametri della nuova soggettività.

CENTRALE IN QUESTA TEORIA è l'idea che il femminismo odierno deve andare oltre - per poter pensare un fenomeno, che è quasi tabù, del potere tra donne, dei rapporti di esclusione e manipolazione tra donne attraverso la parola. Non si può più parlare di patto tra donne o contratto simbolico senza tener conto che queste alleanze escludono altre donne e non solo.
E' quindi urgente tener conto anche dei poteri che strutturano il discorso femminista, sapendo che non è incontaminato dal fallo-logocentrismo, tutt'altro, perpetuiamo noi stesse meccanismi di dominio e di esclusione, manipoliamo noi stesse immagini del femminile a nome di una categoria globalizzante, discriminatoria :quella della Donna.

Conclude la Haraway insieme alla De Laurentis, che l'obiettivo d'oggi per il pensiero femminista è di elaborare un progetto di sapere situated, cioè situati dove la questione della soggettività femminile si lascerà attraversare da altri assi dell'interpretazione, provenienti da altre regioni frontiera.
Per la Haraway questa sarà una vera tempesta che ci libererà da vecchi parolismi, per farci pensare in maniera più complessa e articolata. Allora si potrà parlare di momento politico nuovo all'interno della vecchia differenza che le donne rappresentano.