Nessuno spazio ai fascisti e ai sessisti?

[Onda Rossa Libri pubblica un testo sessista "Bloody Riot"] (luglio 2001)

LUGLIO 2001

Dopo un lungo periodo di silenzio torniamo a parlare di sessismo, maschilismo, rapporti fra i generi.

In questi giorni abbiamo saputo dell'iniziativa di boicottaggio lanciata dal Martedì Femminista Autogestito di Radio Onda Rossa del libro “Bloody Riot”, pubblicato dalla Onda Rossa Libri. Un'iniziativa che da subito si è messa in moto rompendo meccanismi di omertà e silenzio che su queste cose continuano ad essere predominanti, "occupando" non simbolicamente ma materialmente il GR serale della Radio, impedendone quindi la solita trasmissione e facendo di esso uno spazio di controinformazione su una pubblicazione della Radio. Una contestazione dall'interno, verso l'interno ma di cui tutti e tutte, nei limiti del possibile, devono essere informati e quindi consapevoli.

Ce ne fossero di iniziative lucide, di rottura,di controinformazione come questa !!

Perchè questa iniziativa la riteniamo intelligente e incisiva in quanto mette in luce contraddizioni e limiti assolutamenti evidenti e inaccettabili.

Perchè giustamente si scaglia contro un libro che è una vergogna per il sessismo che esprime, per il maschilismo che trasuda, per l'arroganza con cui gli autori si rivendicano il loro modo di essere.

Ora, se dal punto di vista culturale generale questo libro è più che discutibile, e noi non temiamo di dire che lo troviamo assai più compatibile di quello che vuole esprimere, e che certa controcultura è troppo affine alla cultura che domina e da cui cerchiamo di liberarci, combattendola e costruendone una nuova, crediamo che però sull'aspetto culturale - politico del sessismo ci sia ben poco da discutere: quello che c'è scritto a pagina 41 e 42 e la canzone "Puttana" riportata a pagina 158 non ci lasciano dubbi. E citiamo integralmente perché vogliamo che tutti e tutte possano sapere qual è l’oggetto della discussione senza doversi comprare il libro:

da pag 41e 42: “Uomini donne ghei lesbo trans cavalli e canarini….l’ellepì conteneva tredici brani ma uno in particolare creò altre incomprensioni con la sinistra, anzi con le donne rosse. Il brano incriminato, dal titolo Bitch, fu interpretato a senso unico e ci rifilarono il brutto appellativo di sessisti, oltre al solito vecchio di fascisti. Nessuno venne mai a chiederci perché scrivemmo e cantammo quella canzone. Ci criticarono violentemente e basta, come quando suonammo al Virus di Milano e delle Punk pacifiste e pure comuniste, mi si attaccarono letteralmente ai pantaloni durante il concerto, cercando d’impedirci di suonarla. Fu inutile, noi facevamo quello che volevamo, soprattutto contro chi non ci chiedeva nessuna spiegazione. Per farla breve noi scrivemmo Bitch contro chiunque usa il proprio corpo per avere dei vantaggi nella vita e quindi anche se sboccato sessualmente, il testo, non aveva riferimento le donne ma tutti: uomini, donne, ghei, lesbo, trans, cavalli, canarini e soprattutto non era contro la prostituzione, quella triste della strada e poi basta con questa storia non la sopporto più. Pensate pure quello che volete tanto per me puttana non vuol dire proprio nulla. Ah, una cosa importante, sto scrivendo questo libro per i Bloody Riot ma anche per sostenere l’appena nata ONDA ROSSA LIBRI, piccola casa editrice di Radio Onda Rossa ed è per me un vero piacere. Sappiate però che è stata una loro magnifica idea; meno male che eravamo dei fascisti-sessisti e magari pure un po’ ricchioni. Care femministe voglio vedere adesso con chi ve la prendete…”

da pag 158: “ Puttana – Bitch …Tu sei una sfottuta puttana io conosco / quello di cui ha bisogno / ti piace fottere ti piace succhiare / vado a prendere il mio simpatico cazzo / Alcune ragazze lo fanno per i soldi / alcune ragazze lo fanno per divertimento / tu ne hai bisogno sempre di più / non ne hai mai abbastanza / alcune ragazze lo fanno per i soldi / alcune ragazza lo fanno per divertimento / tu vuoi solo godere / Puttana”

Questi sono dei sessisti e dei maschilisti. E non c'importa davvero di giustificarli perché sono (erano) dei giovani proletari incoscienti, perché “loro” vogliono provocare, perché “loro” non fanno politica ( mica è un merito..).

Noi non crediamo davvero che quello che i Bloody Riot dicono e scrivono sia da elogiare, difendere, addirittura pubblicare.

Il sessismo e il maschilismo (anche espressi dal linguaggio) vanno combattutti, superati, sconfitti.

L'identità del genere maschile si può e si deve ricostruire a partire dai propri limiti e dalle proprie contraddizioni.

Siamo certamente convinti che ogni struttura, gruppo, soggetto antagonista debba diffondere una cultura altra, producendo materiale proprio e/o diffondendo il più possibile, senza censure, documenti, scritti, musiche e immagini per un laboratorio di una nuova società e di una nuova socialità. Tutto ciò lo dobbiamo mettere in campo, sperimentare ed elaborare da subito, nel quotidiano, nella vita personale come nell’attività politica. Siamo convinti della giustezza delle iniziative costruite in questo senso da parte della Radio, come da parte di altre strutture.

Sinceramente però non capiamo, e siamo rimasti allibiti di fronte alla pubblicazione del libro “Bloody Riot”.

Non comprendiamo che tipo di cultura altra contenga. Ci sembra, e ci teniamo a ripeterlo, più in linea con la cultura che ogni giorno il capitale ci impone piuttosto che con quella che i compagni e le compagne dovrebbero produrre e praticare. Ci chiediamo come sia possibile dare spazio a personaggi di questo genere.

Nei centri sociali non entrano i fascisti nè i sessisti (?!?!);

a Radio Onda Rossa non hanno voce i fascisti né i sessisti (?!);

presso la Onda Rossa Libri non si pubblicano testi dei fascisti, ma dei sessisti si….

Perché?? Cosa c’entrano i fascisti dirà qualcuno/a di voi.

Diciamo che li citiamo per far riflettere sul fatto che mentre per i fascisti, i razzisti e i partiti istituzionali abbiamo le idee chiare e un modello di comportamento giustamente rigido, per i sessisti siamo molto, molto meno attenti e troppo spesso il “no al sessismo” si traduce in uno slogan vuoto e puramente formale.

Insomma: giusto che si dia voce senza censura a tutte le forme del movimento e dell’antagonismo, ma se i sessisti non fanno (o meglio non dovrebbero far parte ) parte del movimento, perché dargli pagine su pagine a disposizione ?

In particolare, per quanto riguarda che queste pagine, abbiamo trovato inquietanti quelle in cui si rivendica il sessismo della canzone “puttane”, schernendo e provocando le compagne che hanno giustamente criticato, adesso e in passato, gli atteggiamenti dei Bloody Riot.

Come Compagni e Compagne di Magliana abbiamo deciso di riconsegnare le copie che avevamo preso alla Radio (errore tutto nostro non leggere accuratamente i testi prima di prenderli e diffonderli).

Aderiamo quindi all’Appello lanciato in Radio dalle compagne di boicottare questo libro impegnandoci a praticare e diffondere il boicottaggio di questo libro in prima persona, auspicando che Radio Onda Rossa si impegni a sua volta a ritirarlo il prima possibile dalla distribuzione.

I Compagni del Centro Sociale “Macchia Rossa” - Magliana


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