I segreti di Echelon (cosi' USA e Gran Bretagna ci tengono sotto controllo)
da New York Claudio Gatti
(...)
Soltanto pochissimi addetti ai lavori sapevano pero' finora dell'esistenza
di una rete di monitoraggio globale di straordinaria capacita' ed
estensione che gli Stati Uniti gestiscono con la collaborazione di altri
quattro Paesi anglofoni - la Gran Bretagna, il Canada, l'Australia e la
Nuova Zelanda.
A rivelarlo ufficialmente e' un recentissimo rapporto del technological
option assessment (Stoa) della Direzione generale ricerca del Parlamento
Europeo secondo il quale ogni telefonata, ogni fax, ogni messaggio di posta
elettronica, criptato o meno, puo' essere intercettato, selezionato,
decodificato e inserito in una potentissima bancadati computerizzata comune
ai cinque PAesi in questione.
Nel descrivere questo meccanismo il rapporto, intitolato "Valutazione delle
tecnologie di controllo politico", non usa mezzi termini.: "In Europa tutte
le telefonate, i fax e i test di posta elettronica sono regolarmente
intercettati, e dal centro strategico inglese di Menwith Hill le
informazioni di interesse vengono trasferite al quartier generale della
NAtional Security Agency, l'agenzia di spionaggio elettronico americana".
IL PATTO UKUSA
Questa incredibile macchina aspira-comunicazioni battezzata Echelon e' il
frutto tecnologico piu' avanzato dell'Ukusa Strategy Agreement, un patto di
collaborazione nella raccolta di "Signal Intelligence" stretto nel 1948, la
cui stessa esistenza non e' mai stata ufficialmente confermata dai suoi
cinque partecipanti.
(...)
COME FUNZIONA
La particolarita' del sistema Echelon e' che la sua rete di satelliti, basi
terrestri e super-computer non e' disegnata soltanto per permettere
l'intercettazione di alcune particolari linee di trasmissione, bensi' per
intercettare indiscriminatamente quantitativi inimmaginabili di
comunicazioni via qualsiasi mezzo o lionea di trasmissione.
Il primo componente di questo sistema e' costituito dalle cinque grandi
basi Ukusa (...) da cui vengono intercettate le comunicazioni che passano
attraverso i 25 satelliti geostazionari Intelsat usati dalle compagnie
telefoniche di tutto il mondo per le comunicazioni internazionali (e che
trasmettono in chiaro, n.d.r.). A ogni singolo paese del patto (eccetto il
Canada) e' affidata la copertura di una particolare area del mondo.
La base che controlla l'intero traffico europeo sta in Inghilterra, a
Morwenstow, una localita' situata a 115 km a est di Exeter, sulle scogliere
del Cornwall.
Il traffico che va da nord a sud lungo il continente americano e'
sorvegliato invece dalla base di Sugar Grove, 250 km a sud-ovest di
Washnignton, nelle montagne della Virginia, mentre le telecomunicazioni sul
Pacifico sono divise tra l'altra base USA, all'interno del poligono del US
Army di Yakima, 250 km a sud-ovest di Seattle, la base neozelandese di
Waihopai e quella australiana di Geraldton, che copre anche l'Oceano Indiano.
La seconda componente della rete Ukusa e' costellazione di satelliti spia
che la Nsa ha messo in orbita a partire dal 1970 ed e' chiamata in codice
Vortex.
"L'ultima generazione di satelliti-spia e' costituita da tre nuovi 'bird'
geosincronici messi in orbita negli ultimi quattro anni, che da soli
coprono praticamente tutto il mondo", dice il massimo esperto del settore
Jeff Richelson.
Quello che copre l'Europa staziona in orbita a 22.300 miglia di altitudine
sopra il Corno d'Africa ed e' controllato dalla base terrestre inglese di
Menwith Hill, nel nord del Yorkshire, che con i suoi 22 terminali
satellitari e' di gran lunga la piu' grande e potente della rete Ukusa.
Il terzo e ultimo elemento del sistema Ukusa e' costituito da una griglia
di supercomputer in rete - battezzati "dizionari" - capaci di assorbire,
esaminare, e filtrare in tempo reale enormi quantita' di messaggi digitali
e analogici, estrapolare quelli contenenti ognuna delle parole-chiave
preprogrammate, decodificarli e inviarli automitacamente al quarteier
generale del servizio di intelligence dei cinque paesi interessati ai
messaggi che includono al parola predeterminata.
"Ogni pochi giorni i dictionary manager' dei cinque PAesi cambiano la lista
delle parole-chiave, inserendone delle nuove e togliendo delle vecchie a
seconda dei temi politici, diplomatici ed economici di interesse per gli
Usa e i suoi alleati", spiega Hager.
"E una volta inserite le parole e' solo questione di minuti prima che i
dizionarti comincino a sputar fuori messaggi che la contengono".
(...)