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Risposte di Noam Chomsky alle domande postegli nel forum sul Kosovo su Z Net
A Chomsky è stato chiesto tra le prime come spiegare il supporto
negli ambienti progressisti dato alla posizione che
"l'intervento militare si è reso necessario per fermare
Milosevic dal commettere genocidi, senza verificare se i motivi
della NATO fossero veri", paragonando il tutto alla "II Guerra
Mondiale che è stata necessaria per fermare Hitler, anche se gli
USA non avevano veri obiettivi umanitari".
Cosi' come "E' genocida il governo Jugoslavo" e " Gli
interventi della NATO, avranno l'effetto di fermare Milosevic e/o
salvare la gente del Kosovo dallo sterminio?"
Non voglio dire niente per quanto riguarda la gente a cui ti stai
riferendo, perchè non la conosco, ma a me sembra ragionevolmente
chiaro che se noi analizziamo la questione verificheremo che gli
argomenti che vengono riportati sono indifendibili, così
indifendibili da sollevare alcune domande molto serie.
1) Consideriamo il "genocidio" di Milosevic nel periodo
precedente ai bombardamenti NATO. Secondo la NATO, 2000 persone
sono state uccise in Kosovo, nella maggioranza da militari serbi,
che dall'estate del 98 hanno iniziato a reagire (con rappresaglie
contro i civili) agli attacchi di guerriglia (UCK) sulle stazioni
di polizia e contro civili, portati da una forza (UCK)
organizzata e armata dall'estero.
E si ebbero molte centinaia di migliaia di profughi. (Potremmo
pero' chiederci, come gli USA risponderebbero ad attacchi contro
stazioni di polizia e civili a NEW YORK, realizzate da
guerriglieri armati e sostenuti dalla Libia). Questa è
sicuramente una crisi umanitaria, ma questo scontro è voluto e
sostenuto decisamente da Clinton e coinvolge tutto il mondo.
I dati riportati sono quasi uguali a quelli riportati dal
dipartimento di Stato riguardo alla situazione in Colombia nello
stesso anno, con più o meno la stessa intensità di atrocità (e
con una popolazione di profughi più elevata, dal momento che ai
300.000 dell'anno scorso anno se ne sono aggiunti oltre un
milione). Ed è solo una piccola porzione di atrocità alle quali
Clinton ha dedicato sostanziali sforzi, al contrario
dell'intensificarsi in Turchia nello stesso anno, della pulizia
etnica sui Kurdi. E così via. Così se Milosovic è "genocida", lo
sono anche molti altri. Molto più vicini a noi (USA).
Ciò non vuol dire che Milosevic sia "un bravo ragazzo": lui è un
delinquente mostruoso. Ma il termine "genocida" viene sventolato
come mezzo di propaganda per mobilitare il pubblico per la guerra
di Clinton.
2) L'intervento USA (NATO), come detto sopra, ha innalzato
radicalmente le atrocità, avvicinandosi al livello della Turchia,
o della Palestina del 1948, per fare un altro esempio.
Io non userei il termine "genocida" per queste operazioni -
questo è un tipo di "revisionismo" da ultradestra, un insulto
alla memoria delle vittime dell'olocausto, questa almeno è la mia
opinione. Ma tutto ciò è comunque orribile, e gli basta per
affermare che "l'intervento militare è necessario per fermare
Milosevic dal commettere un genocidio" su un piano di analisi
molto elementare.
Sulla frase "La II guerra mondiale fu necessaria per fermare
Hitler", non è esattamente tutto quello che è successo. Gli USA e
l'Inghilterra furono piuttosto solidali con Hitler (e adoravano
Mussolini). Ciò andò avanti fino a verso la fine degli anni '30,
con varie defezioni negli ultimi periodi (lo stesso fu vero per
il fascismo giapponese).
Quando Hitler invase la Polonia, la Francia e l'Inghilterra
andarono in guerra chiamandola "la finta guerra", perchè non
fecero molto.
Quando Hitler li attaccò, cominciò la vera guerra. Quando la
Germania dichiarò guerra agli USA, dopo che il Giappone aveva
attaccato la maggiore installazione militare USA (Pearl Harbour
ndt) nelle colonie conquistate (in un caso con una straordinaria
violenza) dagli americani mezzo secolo prima, solo allora gli USA
entrarono in guerra.
Nessuno entrò in guerra per "fermare Hitler".
C'è anche altro da dire: la storia è troppo complessa per
riassumerla in poche frasi. Ma le supposizioni fondamentali
descritte sono così lontane dal vero che rendono la discussione
molto difficile anche se possibile.
A Chomsky è stato anche chiesto: "Fino a che punto il ricorso
alla forza militare USA nei Balcani è collegato al petrolio del
Mar Caspio, alla diminuzione delle riserve di petrolio, alle
incertezze sulla Russia ed il suo precedente impero, alla
minaccia agli interessi occidentali data dall'aumentare dei
conflitti nei Balcani, al desiderio del Pentagono di aumentare il
proprio budget, o forse ad altri fattori, fino alla professata
faccenda umanitaria che appare "incerta".
Alla fine "incerto" è anche troppo gentile. Se un boss della
mafia che gestisce il ramo locale della Assassini SPA, mostra
qualche gentilezza ai bambini, l'aspetto umanitario non
diminuisce il livello di "sospetto" e anzi questo aumenta anche
di più se mostra il suo impegno umanitario prendendo i bambini a
calci in faccia. Noi possiamo mettere tutto questo da una parte,
come pura e semplice ipocrisia.
Più plausibile, dal mio punto di vista, è ciò che Clinton, Blair,
etc..., hanno detto dall'inizio. E' necessario assicurare la
"credibilità" della NATO. Ma questa frase deve essere
interpretata.
Gli USA non sono interessati alla "credibilità" dell'Italia o
dell'Olanda: piuttosto, che degli USA (o del suo cane da attacco
britannico).
E che cosa significa "credibilità"?
Ora possiamo tornare al boss della Mafia. Se qualcuno non paga i
soldi per la protezione, il boss deve darsi una "credibilità",
per essere certo che a nessun altro venga la strana idea di
disobbedire agli ordini. Così quello che Clinton, e gli altri
stanno facendo ...è darsi la credibilità necessaria per
assicurare che ognuno abbia paura dei dominatori globali.
Io penso che sia anche utile tenere a mente il documento
strategico di Clinton, chiamato "I fondamentali della deterrenza
nel dopo guerra fredda" che è citato in un mio articolo su Z mag
dello scorso anno su "Stati a rischio", poi Steve Shalom lo ha
analizzato più dettagliatamente in un recente servizio.
Questo documento descrive come gli USA "debbano essere
irrazionali e vendicativi quando ne sono attaccati gli interessi
vitali", [...] "darebbe fastidio essere descritti come troppo
razionali o freddi", e come gli USA non si debbano sentir
soggetti a trattati o leggi internazionali.
"Il fatto che alcuni elementi" del governo USA "possano apparire
potenzialmente 'fuori controllo' può essere benefico per creare e
rafforzare la paura e i dubbi nella mente di un eventuale governo
avversario".
Questo è il senso di una tremenda superpotenza, con il monopolio
su cio' che significa violenza. La storia ci insegna che la
"copertura umanitaria" è stata da sempre usata dagli stati
violenti: sarebbe sicuramente stato vero per Genghis khan, se
avessimo i documenti. sarebbe sicuramente stato così anche per i
crociati che lasciarono un orribile traccia di morte e
distruzione. etc. [...]
Sullo sfondo c'è l'assalto USA contro ogni istituzione
dell'ordine internazionale: le Nazioni Unite, la Corte Mondiale,
e anche il WTO quando esce dal seminato. Questo è andato avanti
per almeno 40 anni, per ragioni che sono spiegate molto
chiaramente e potrebbero essere insegnate in ogni scuola nel
paese e in prima pagina di ogni rivista e giornale, sotto la
condizione di una autentica libertà: non seguono i nostri ordini,
possono essere dimenticati. Questo perchè gli USA, in questo
caso, hanno costretto i più riluttanti alleati NATO a
disinteressarsi di "autorizzazioni" delle Nazioni Unite.
Vi è poi un'altra importante osservazione arrivata attraverso il
New York Times dell'8 aprile, in uno degli ultimi paragrafi della
storia su una pagina interna di Steve Erlanger, il loro
corrispondente di Belgrado, che ha una notevole attendibilità.
Forse il più importante pezzo di informazione su ciò che è
successo.
Egli ha scritto che "appena prima dei bombardamenti, quando il
parlamento serbo ha rigettato le truppe NATO in Kosovo, ha anche
sostenuto l'idea delle forze delle Nazioni Unite per controllare
la situazione".
Se il report di Erlanger è vero, allora fornisce una drammatica
prova delle intenzioni degli USA: come per i bombardamenti in
Iraq di dicembre, è un altro attacco sfacciato contro le
istituzioni mondiali, l'ONU etc., poichè il parlamento serbo
potrebbe essere nel giusto, e Washington a sbagliare,
nell'alternativa di una forza delle Nazioni Unite contro una
forza NATO. Se l'articolo è vero allora spariscono gli ultimi
brandelli di legittimità per le operazioni USA/NATO. Io non ho
visto questo rapporto prima; forse altri lo hanno visto.
Sicuramente merita una prima pagina, il giorno prima dell'inizio
dei bombardamenti, non una frase nascosta 2 settimane più tardi,
sebbene ciò è meglio che niente.
Sono interessato a conoscere se altri hanno trovato simili
resoconti.
Altri fattori da voi menzionati possono essere reali, ma penso
che siano secondari. Le operazioni USA (NATO) stanno
probabilmente esacerbando la maggior parte dei problemi. E
aumentare il bilancio del Pentagono non è una motivazione in se
stessa sufficiente. [...]
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