…zecche, bastardi, anarchici, autonomi, postcomunisti, neolibertari, falliti e sognatori, terroristi e tossici. Continuate ad etichettarci, aggiungete epiteti alla nostra libertà che vi sfugge e non riuscite a controllare, semplificateci nelle parole dei sociologi o nell'ignoranza borghese dei discorsi di voi benpensanti.
E' meglio.
Avremo sempre il vantaggio che non ci conoscerete mai fino in fondo e potremo sempre colpirvi dai punti che voi ignorate. Quello che vogliamo l'abbiamo già detto: GIUSTIZIA PROLETARIA, LIBERTA' INDIVIDUALE, SOCIALE, TOTALE. Ma è tutto e niente. Dietro queste parole ci sono le utopie e ci sono i ghetti, il lavoro e lo sfruttamento e il disagio di convivere con il vostro schifo. Ma non abbiamo nulla da chiedere e non vogliamo nulla da voi, poiché supplicarvi qualche concessione significa riconoscervi come entità superiore che può e che deve gestire tutto. I nostri bisogni di individui liberi, pensanti e incazzati ce li autogestiamo, strappandoli alle vostre ipocrisie. Il nostro odio per voi è profondo, radicato, totale e omicida, ma non perché, come scrivono le carogne giornaliste (a proposito 10 100 1000 Daniele Genco), viviamo nel nulla, non abbiamo nulla e via via con una serie di cretinate socio psicologiche (che mirano a rendere la nostra violenza qualcosa di impolitico), ma anzi perché il nostro odio è scaturito da una necessità politica e passionale. E' vero, siamo anche irrazionali, ma solo perché fuori dal vostro concetto di razionalità. E non ci fermerete con le galere o col piombo, la morte di EDOARDO lo dimostra; dimostra come il cadavere di un giovane libero, di una libertà che non conoscete, non frena e non mette a tacere nulla, anzi incrementa e apre gli orizzonti della lotta: LIBERI TUTTI DALLE GALERE ASSASSINE! E per favore chi ci dice ancora che gli squatter, con i quali abbiamo tante differenze quante comunanze, sono violenti perché hanno rotto due vetrine, non si faccia sentire quando siamo nei paraggi; perché se voi non sopportate la nostra puzza noi non sopportiamo la vostra stupidità di omologati. E ora identificateci, classificateci, cercate il nostro odio, cercate il nostro amore, non ci capirete mai, infami, per questo siamo più forti.
STA NEL FONDO DEI TUOI OCCHI,
SULLA PUNTA DELLE TUE LABBRA,
STA NEL CORPO RISVEGLIATO,
NELLA FINE DEL PECCATO,
NELLE CURVE DELL'AMORE,
NEL CALORE DELLE PAROLE,
NEL PROFONDO DEL TUO VENTRE,
NELL'ATTENDERE IL MATTINO,
STA NEL SOGNO REALIZZATO
STA NEL MITRA LUCIDATO
TRA I SAMPIETRINI NELLE MANI
E NEL NULLA DEL DOMANI,
NELLA GIOIA, NELLA RABBIA
NEL DISTRUGGERE LA GABBIA.
(riadattato da una canzone di Manfredi)Collettivo Autonomo Hazet 36
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