Questo articolo e' apparso nella pagina A8 di "The Wall Street Journal", Lunedi 6 gennaio 1997

La pagina web dei Tupac Amaru e' uno dei siti Web piu' visitati di Internet

I gruppi radicali diffondono le loro idee On Line
Tratto da Wall Street Journal, reporters Tom Vogel e Matt Moffett a Lima, Peru, e Jed Sandberg a New York.


tradotto da Tactical Media Crew

Mentre i guerriglieri di sinistra del MRTA detengono gli ostaggi nella residenza dell'ambasciatore giapponese a Lima, i simpatizzanti dei ribelli hanno portato la lotta nel cyberspazio.

I sostenitori del MRTA stanno mettendo dozzine di pagine nel World Wide Web con la propaganda del MRTA compreso il giornale on-line del gruppo VOZ REBELDE. Le pagine web che comprendono anche una dettagliata cartina del piano d'attacco alla residenza dell'ambasciatore giapponese sono diventate uno dei posti piu' visitati del cyberspazio. I surfisti/e di Internet hanno visitato piu' di 16.000 volte le pagine create dai simpatizzanti dei Tupac Amaru negli Stati Uniti ed in Canada una decina di giorni fa'.

Quello dei sostenitori dei Tupac Amaru e' l'ultimo esempio dell'uso strategico di Internet fatto dai gruppi radicali per far avanzare e diffondere le loro politiche ed ideologie. Per anni strani gruppi hanno girato alla rete mondiale di computer informazioni sulle loro organizzazioni reclutando nuovi militanti ed organizzando manifestazioni, dai neo-nazisti ai gruppi ambientalisti militanti, all'Organizzazine Nazionale per la Riforma delle Leggi sulla Marijuana, hanno usato il cyberspazio per postare i loro messaggi a tutto il mondo senza paura di censure.

Un' audience di 70 milioni
[...]

Tra questi gruppi estremisti quelli piu' elettronicamente avanzati sono quelli delle guerriglie Latino Americane che hanno avuto una "rinascita" negli ultimi anni. I supporter degli zapatisti hanno fatto dei cortei ON LINE fin dall'inizio della loro insurrezione del 1994. Fuorilegge in Colombia le FRAC, un gruppo di guerriglia mandano comunicati stampa in posta elettronica.

Con l'Internet, "risolvi dei problemi di logistica senza crerti dei rischi" cosi' Mike Godwin, un avvocato della Electronic Frontier Foundation, un gruppo specializzato in Internet privacy e questioni sulla liberta' di parola. "E' una strada ovvia, anche per i costi, per diffondere i tuoi materiali, non solo per comunicare con il mondo, ma anche per comunicare la tua leggittimita'."

La presenza dei Tupac Amaru su Internet dovrebbe essere una delle piu' complete presenze tra quelle di tutti i gruppi sovversivi del Latino America.
La pagina web di Voz Rebelde contiene due comunicati emessi da quando e' iniziata la crisi c'e' anche un messaggio conciliatorio emesso da un gruppo di ostaggi liberati dai guerriglieri. Un'altra sezione e' dedicata agli articoli della stampa peruviana ed internazionale vantandosi del fatto che: "i Tupac Amaru non hanno paura delle critiche di altri o della verita'."

Ci sono anche siti web dedicati a figure di secondo piano nel dramma dei Tupac Amaru. Uno di questi e' quello gestito dai familiari di Lori Berenson, l'Americana che e' stata condannata all'ergastolo e imprigionata l'altr'anno per attivita' di supporto al MRTA. La "Lori Berenson Home Page" contiene una estesa documentazione su i suoi appelli legali, sul sistema giudiziario peruviano cosi come link per siti web di gruppi per i diritti umani.

Tentativi di censurare i siti.

Alcuni governi dell'America Latina hanno provato a sopprimere la guerriglia nel cyberspazio. Le autorita' messicane, su richiesta del governo colombiano, hanno eliminato una pagina web gestito dalle FARC (le Forze Armate Rivoluzionarie Colombiane), che girava su un server messicano. Il gruppo ha continuato le sue comunicazioni per posta elettronica mentre sta cercando un altro host (computer della rete Internet) in un altro stato.

Nel passato il governo peruviano ha stroncato le tradizionali forme di propaganda sovversiva come i giornali. Le forze di sicurezza peruviane sono state largamente accusate di essere le responsabili delle bombe incendiarie agli uffici di El Diario, l'ora defunto giornale di Sendero Luminoso un piu' grande e piu' violento gruppo ribelle peruviano. Ma la contro propaganda su Internet e' molto piu' complicata per le autorita'. "Non possiamo tagliare tutte le linee telefoniche e sequestrare tutti i computer" cosi' una voce ufficiale del governo peruviano.

Gli alleati dei Tupac Amaru nel cyberspazio ne includono alcuni a San Diego, all'Universita' della California. Un sito gestito dai simpatizzanti dei Tupac Amaru, la SOLIDARITY PAGE (gestita pero' da Arm The Spirit in Canada, ma sul sito di BURN all'UCSD n.d.t.), si trova sul network di questa scuola. Le autorita' della scuola non sapevano del sito e hanno detto che siccome c'era il break delle vacanze natalizie, non erano personalmente a conoscenza di questo fatto. Ma Bruce Miller assistente alla biblioteca universitaria ha specificato che le universita' tradizionalmente non ostacolano l'uso dei propri computer con liberta' di parola.

"Generalmente, all'interno delle universita', c'e' un principio di liberta' accademica, e i ricercatori scrivono e pubblicano tutto cio' che pensano sia appropriato con la loro area di specializzazione" cosi' Mr. Miller. Ha poi aggiunto di "non avere traccia" del' informazione sui Tupac Amaru.

Ribelli sul Web:

Voz Rebelde Page:
http://www.cybercity.dk/users/ccc17427/

Solidarity Page:
http://burn.ucsd.edu/~ats/mrta.htm

----------------------da The Wall Street Journal 6.1.1997-----------------------------------



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