PADOVA, 23 GEN - CON DUE TELEFONATE GIUNTE QUESTO POMERIGGIO ALLA
REDAZIONE VENETA DELL'ANSA, UN GRUPPO, DEFINITOSI ''COMMANDO TUPAC AMARU'',
SI E' ATTRIBUITO LA RESPONSABILITA' DI UNA INCURSIONE COMPIUTA OGGI NELLA
SEDE DEL CONSOLATO PERUVIANO DI PADOVA.
''QUESTO VOLEVA ESSERE SOLO UN AVVERTIMENTO - HA DETTO L'ANONIMO
TELEFONISTA - INFATTI NON ABBIAMO USATMO ARMI: ABBIAMO DETTO AL CONSOLE
CHE SE LA CRISI IN PERU' SI CONCLUDERA' CON L'UCCISIONE DEI COMPAGNI DEL MRTA
GLIELA FAREMO PAGARE''.
''PER QUESTO DEVE FARE PRESSIONI PRESSO IL SUO GOVERNO - HA AGGIUNTO -
PERCHE' I PRIGIONIERI TUPAC AMARU SIANO LIBERATI E SI ARRIVI AD UNA SOLUZIONE
PACIFICA DELLA CRISI''.
L'AZIONE, SECONDO QUANTO RIFERITO DALLA DIGOS, E' CONSISTITA NELL'IRRUZIONE
DI QUATTRO O CINQUE PERSONE CON IL VOLTO COPERTO NEL CONSOLATO,
OSPITATO NELLO STUDIO DENTISTICO DEL DOTT. PAOLO ROSSI, ATTUALE CONSOLE
ONORARIO.
DOPO AVERGLI RIVOLTO ALCUNE FRASI DI MINACCIA, IL GRUPPO PRIMA DI
ALLONTANARSI HA TRACCIATO SUI MURI CON DELLE BOMBOLETTE SPRAY LE SCRITTE
''MRTA'' E ''LIBERTA' PER I PRIGIONIERI POLITICI''. L'IRRUZIONE, A GIUDIZIO
DELLA DIGOS,
SAREBBE DA RICONDURRE AGLI AMBIENTI PADOVANI AFFINI PER IDEOLOGIA AL MRTA.
L'EPISODIO POTREBBE ESSERE COLLEGATO, HANNO PRECISATO GLI INVESTIGATORI,
CON L'INCONTRO STAMPA PROMOSSO OGGI A PADOVA DA ISAAC VELAZCO,
RAPPRESENTANTE IN EUPOPA DEL MRTA, INVITATO IN ITALIA DALL'ASSOCIAZIONE ''YA
BASTA''
(ANSA)


PADOVA, 23 GEN - L'IRRUZIONE, HA PRECISATO L'ANONIMO TELEFONISTA NELLA
SECONDA RIVENDICAZIONE ALL'ANSA, ''E' AVVENUTA OGGI, NELL'INTENSIFICARSI DI
MANOVRE DAVANTI ALL'AMBASCIATA GIAPPONESE IN PERU''. E' STATO INOLTRE
PRECISATO CHE IL GRUPPO ENTRATO NEL CONSOLATO PADOVANO ''ERA ARMATO, MA
NON HA VOLUTO UTILIZZARE LE ARMI''.
DELL'ATTUALE SITUAZIONE POLITICA ED ECONOMICA IN PERU' HA PARLATO STAMANE
AI GIORNALISTI IL RAPPRESENTANTE DEL MRTA, SOSTENENDO CHE IL 90 PER CENTO
DELLA POPOLAZIONE E' RIDOTTO AD UNA CONDIZIONE DI POVERTA' ESTREMA.
''AUSPICHIAMO UNA SOLUZIONE PACIFICA DELL'OPERAZIONE - HA AFFERMATO
VELAZCO, RIFERENDOSI ALLA SITUAZIONE NELL'AMBASCIATA - ANCHE SE C'E' IL
RISCHIO, AVVALORATO DA GRAVI INDIZI, CHE L'INTERVENTO VIOLENTO DELLE FORZE
GOVERNATIVE POSSA CONCLUDERSI CON LA MORTE DEGLI OSTAGGI E DEI MILITANTI''.
RIFUGIATO POLITICO IN GERMANIA DAL '93, VELAZCO HA DETTO DI PROVENIRE ''DA UN
AMBIENTE FORTEMENTE POLITICIZZATO DELLA CLASSE MEDIA'' E DI AVER ACCETTATO
L'INVITO DELL'ASSOCIAZIONE YA BASTA PER DISCUTERE DI INIZIATIVE DI
COLLABORAZIONE SOLIDALE CON I PAESI LATINO-AMERICANI.
HA DICHIARATO DI CONDIVIDERE CON I COMPAGNI L'IDEA CHE SIA NECESSARIO
ROVESCIARE L'ATTUALE GOVERNO, CHE HA IMPOSTO ''UN MODELLO ECONOMICO NEO-
LIBERISTA CHE IMPLICA UNA VIOLAZIONE CONTINUA E SISTEMATICA DEI DIRITTI
ELEMENTARI DELLA POPOLAZIONE, SOTTOPOSTA A SFRUTTAMENTO E AD
APPROPRIAZIONI INDEBITE DEI BENI''.
(ANSA)

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