Un brevissimo e sintetico itinerario attraverso i temi in discussione al WFS:
· Il Vertice ha lo "...scopo di rinnovare l’impegno dei massimi responsabili
mondiali per sopprimere la fame e la malnutrizione...mediante l’adozione di
politiche e di misure concertate a livello mondiale, regionale e
nazionale..." (FAO, w-v9659).
· La FAO, nei sui più recenti documenti strategici, propone una svolta
decisiva verso la priorità d’accordare alla sicurezza alimentare ed alla
permanenza nel tempo dello sviluppo dei territori rurali. Ad oggi i governi
dei paesi industrializzati - essenzialmente - si oppongono a questa svolta.
· Oggi, alle soglie del millennio, le politiche d’aggiustamento imposte
anche ai Popoli più poveri della Terra, insieme alle guerre, hanno
aggravato ulteriormente la situazione delle popolazioni rurali che spesso
sono costrette a vagare di città in città, all’interno ed all’esterno dei
Paesi, alla ricerca di un lavoro e di alimenti. I paesi industrializzati
debbono assumere responsabilità globali in grado di sostenere politiche di
sicurezza alimentare che riducano la povertà e e l’insicurezza alimentare; i
Governi locali debbono impegnarsi ad un uso diverso e finalizzato delle
risorse per sostenere lo sviluppo e la partecipazione delle popolazioni
locali (accesso alla terra, controllo della biodiversità, mercati regionali,
etc)
· Nessuno pensa seriamente che si possa alimentare un paese e ridistribuire
su basi giuste e permanenti il cibo necessario alla sua popolazione per
sopravvivere senza che si consolidi la presenza dell’agricoltura nei suoi
territori. I paesi industrializzati si oppongono all’idea delle "funzioni
multiple dell’agricoltura".
· A livello planetario, la povertà resta ancora in gran parte concentrata
nelle aree rurali e la crisi dei territori rurali e delle popolazioni che vi
abitano, non fa che rendere più drammatica la povertà e l’esclusione dei
poveri urbani. Legare sostenibilità e sviluppo resta il punto di
congiunzione con quanto già accettato all’UNCED ed oggi rimesso in
discussione nel processo di preparazione del WFS.
· la sicurezza alimentare è un diritto umano irrinunciabile; concetto questo
che vede l’opposizione molto forte di alcuni tra i più importanti paesi
della terra.
· i Governi ed i popoli devono assumersi la responsabilità perché questo
diritto venga effettivamente riconosciuto per tutti i cittadini;
· il punto politicamente più rilevante del WFS di Roma è il riconoscimento
del ruolo strategico che le popolazioni rurali hanno nel futuro
dell’Umanità. Se questo riconoscimento non ci sarà avremo avuto un altro
inutile vertice delle Nazioni Unite.
· abbiano l’occasione e la speranza che i Grandi della Terra non vogliano
ripetere gli errori già commessi ma al contrario si pongano all’ascolto
della voce di quei miliardi di donne e uomini che ancora vivono lavorando la
terra e di tutti quelli che chiedono di sapere di che cibo si nutriranno
loro e le generazioni future,
· Durante il Vertice Mondiale dell’Alimentazione - WFS - sarà organizzato un
NGO FORUM che dovrà essere l’occasione per le organizzazioni delle società
dei Paesi della Terra per far sentire la loro voce. Sarà anche un luogo di
costruzione di strategie politiche comuni tra diversi attori (Agricoltori,
Nativi, ONG, OOPP, etc) per dare concretezza ad una fase negoziale
successiva che veda attivarsi effettivamente un processo di
democratizzazione delle strategie di sicurezza alimentare attraverso il
negoziato di una Convenzione Globale per la Sicurezza Alimentare;
· il Governo Italiano si è già impegnato a sostenere la tenuta del Vertice
Mondiale dell’Alimentazione e quindi deve restituire valore politico del
Vertice stesso.