JAN (Japan Agricolture Network)

We are the group of farmers, workers of main sorts of pubblic agricolture sections persons have interested in agricolture and environment. We ha some getherings and take part in getherings other group hold to exchange informations national rural network.
President is: SHOJI MURAYAMA
Contact Persons are: OSAMU HORII or HARUKI MUROHASHI
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PER PROTEGGERE E SVILUPPARE LA SICUREZZA ALIMENTARE MONDIALE E L'AGRICOLTURA GIAPPONESE

1) NOSTRA POSIZIONE FONDAMENTALE

Riteniamo che sia importante riflettere sulla situazione atuale dell'agricoltura giapponese sia dal punto di vista generico che storico. Per la riorganizzazione di questa agricoltura e' necessario ottenere il consenso nazionale per una crescita del tasso di autosufficienza alimentare ed inoltre sono necessarie alcune precisazioni politiche.
d'altro canto, la riorganizzazione dell'agricoltura giapponese e' profondamente coinvolta nella problematica dell'alimentazione mondiale, inoltre l'accelerazione del libero scambio ha creato diversi problemi. Riteniamo che sia necessario mettere in chiaro questa situazione e abbiamo intenzione di lavorare per risolvere i suddetti problemi.

2) RICONOSCIMENTO DELLA SITUAZIONE ATTUALE DELL'AGRICOLTURA GIAPPONESE

a) Spinta dala liberazione degli scambi commerciali, l'importazione di prodotti agricoli e' aumentata, e' venuto cosi' diminuendo il tasso di autosufficenza alimentare, inoltre la produzione agricola nazionale viene ostacolata, sta crescendo percio' la preocupazione nel popolo giapponese nei riguardi delle forniture alimentari.

b) La politica nazionale che ha puntato principalmente sulla crescita economica e sulo sviluppo industriale, ha prodotto un ampliamente di differenza dei redditi fra l'agricoltura e l'industria, cio' ha provocato il declino dell'agricoltura e la popolazione agricola e' diminuita considerevolmente.

c) La politica dei terreni, concentrata soprattutto sullo sviluppo urbano, ha prodotto un insolito aumento del prezzo della terra. Il terreno agricolo ha raggiunto lo stesso prezzo delle aree edificabili, quindi lo sfruttamento dei terreni da parte dell'agricoltura e' stato fortemente ostacolato.

d) La stasi e il declino dell'agricoltura regionale in concomitanza con altri fattori hanno causato il declino delle economie regionale, lo spopolamento delle aree rurali sta avanzando, cio' ha fatto aumentare i terreni abbandonati, ed e' quindi diventato piu' difficile salvaguardare l'ambiente.

e) A causa dell'ingremento dell'importazione dei prodotti alimentari, dello sviluppo dei grandi centri di produzione e del progresso nei trasporti a lunga distanza, sta crescendo in Giappone, sia l'instabilita' della produzione agricola che la preoccupazione per la sicurezza alimentare.

3) PER RICOSTRUIRE L'AGRICOLTURA GIAPPONESE

a) E' necessario adottare una politica che produce un miglioramento del tasso di autosufficienza alimentare, in base al principio di essenziale autonomia alimentare.

b) E' necessario impegnarsi nello sviluppo di metodi agricoli basati sul metabolismo, di una produzione che corrisponda alle caratteristiche regionali, e' inoltre importante realizzare una gestione diversificata delle aziende agricole, per poter migliorare continuamente la produttivita' agricola e allo stesso tempo realizzare la salvaguardia dell'ambiente

c) E' necessario valutare le funzionalita' poliedriche dell'agricoltura, definire questa come industria utile per la gestione delle risorse regionali, per la salvaguardia dell'ambiente e la stabilizzazione della popolazione, in modo da ridare dignita' alla figura dell'agricoltore.

d) Davanti alla standardizzazione delle norme internazionali sugli alimenti, e' necessario precisare misure di sicurezza alimentari, divulgare le indicazioni di qualita' e sforzarsi di diffondere il "regime alimentare di tipo giapponese", migliorando ulteriormente l'equilibrio nutritivo. e) E' necessario promuovere l'autonomia regionale attraverso la partecipazione attiva dei residenti, realizzare la democratizzazione rurale e migliorare lo status sociale delle donne.

4) PER RISOLVERE LA CRISI ALIMENTARE MONDIALE E SVILUPPARE L'AGRICOLTURA GIAPPONESE

a) Per quanto riguarda gli alimenti di base, e' assolutamente necessario che non vengano piu' considerati come prodotti strategici all'interno del competitivo mercato mondiale ed inoltre, stabilire l'obbligo per ogni paese per crearsi un sistema di autosufficienza interno. Da questo punto di vista, chiediamo il riesame e modifiche agli articoli del WHO relativi all'agricoltura.

b) Riteniamo che gli aiuti economici e la collaborazione tecnica, riguardante l'agricoltura fra i vari paesi o le organizzazioni mondiali, debbano essere cambiati in modo da promuovere lo sviluppo autonomo e da favorire la libera collaborazione tra i diversi paesi. Siamo percio' contrari alla politica della "regolazione strutturale" imposta dalle organizzazioni internazionali.

c) Per salvaguardare la natura e l'ambiente locale su scala mondiale, e' necessario evitare l'adozione di sistemi tecnici che portano alla distruzione dell'ecosistema, incrementare invece lo sviluppo e la diffusione di metodi agricoli basati sul metabolismo e, per realizzare questo su larga scala, promuovere la collaborazione tra i vari paesi e le diverse organizzazioni.

d) Riteniamo che sia necessario controllare le attivita' delle imprese multinazionali che monopolizzano la commercializzazione internazionale dei prodotti agricoli, cio' porta al declino della produzione agricola delle famiglie rurali, sia nei paesi importatori di prodotti agricoli che in quelli esportatori, ed inoltre affossare la politica di esportazione dumping di alimenti di base, da parte di alcuni paesi.

e) Affermiamo che sono necessarie, per la risoluzione dei problemi alimentari e agricoli mondiali, le seguenti premesse:consolidamento della societa' pacifica, stabilizzazione di un rapporto senza dominanti ne dominati fra tutti i paesi, salvaguardia dei diritti dell'uomo e eliminazione delle varie discriminazioni e della poverta'.
Ci impegnamo percio' a risolvere tali problemi considerandoli inseparabili da quelli alimentari.

ONG Forum on food security

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