WORLD FOOD SUMMIT

Sabato 16 novembre

Rapporto giornaliero


Finalmente è arrivata la giornata di Castro al Vertice mondiale sulla Fame. Il leader cubano ha pronunciato un breve ma inequivocabile discorso questa mattina intorno alle ore 10. Si è consumato cosi’ l’evento mediatico più atteso, che rischia di oscurare una serie di questioni sostanziali sul problema fame che stanno emergendo verso la conclusione di questo vertice.
Per questo motivo concentreremo la nostra corrispondenza su gli altri momenti che hanno caratterizzato la giornata di oggi.

Altri interventi significativi delle giornata sono stati quello del Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato Vaticano, che ha sottolineato i principi guida della azione delle chiesa in questa questione, quello del presidente del governo spagnolo Aznar, il presidente albanese Berisha che ha ringraziato la cooperazione internazionale e particolarmente l’Italia, gli interventi di Belgio, India , Svizzera e Ruanda.

Il primo ministro ruandese P.C.Rwigema ha di seguito pertecipato ad una conferenza stampa dove ha chiarito la situazione della regione dei grandi laghi. Questa mattina si é infatti svolto un incontro in FAO tra i capi di stato delle regione che ha visto la partecipazione, oltre che del Ruanda, del Kenya, dell’Uganda, della Tanzania, e dell’Eritrea. Data l’evoluzione della situazione dei profughi che hanno cominciato a rientrare in massa in Ruanda , l’intervento della forza multinazionale di pace non é più ritenuto necessario da queste nazioni e quindi ne viene chiesto l’annulamento. Resta da vedere se l’ONU accetterà questo punto di vista e come si comporterà lo Zaire. Dichiarazioni del tutto opposte erano state espresse stamattina dal commissario europeo Emma Bonino, nel corso di una conferenza stampa al Iran center, nel palazzo principale della FAO. Il commissario invece riteneve necessario questo intervento e anzi giudicava il mandato troppo ristretto, dal momento che le bande armate che impereversano nella regione non sarebbero state disarmate.

Infine oggi si é tenuta l’ultima conferenza ufficiale dello staff informativo del personale FAO che è stata caratterizzata oltre che dalla quetione ruandese, dalla smentita degli organi responsabili di polizia che ci sia stato l’intento di fare un controllo ideologico "del materiale introdotto dai giornalisti e dal rifiuto dei rappresentanti FAO di rendere note le riserve al piano d’azione che i vari paesi stannno ufficialmente formulando.Riserve che saranno note ed approvate solo alla fine del vertice e che potrebbero sostanzialmente invalidare le prese di posizione formali contro la fame, dal momento che potrebbero slegare i paesi dagli impegni più politicamente sgraditi.





Dal nostro inviato al Vertice FAO

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