Sostanzialmente la Namsetchi ha dato di se quell'immagine
che tutti gia' avevamo avuto modo di comprendere, cioe' di
una persona che si ricorda poco e niente dei numerosi
interrogatori lasciati al PM, ha iniziato in forma stentata
parlando del modo in cui era venuta a conoscenza degli
imputati, dei compagni e delle compagne anarchici/e, tra
mille non ricordo, non so e varie contestazioni del Pubblico
Ministero, ed in quale modo fosse entrata in questa presunta
organizzazione ORAI. La Namsetchi ha risposto indicando come
inizio la sua frequentazione con il Tesseri ed attraverso
questa relazione sentimentale sarebbe venuta a conoscenza di
tutti gli altri vari compagni e compagne da lei chiamati in
correita', chiamati da lei in questo processo a dover
rispondere delle accuse di associazione sovversiva e banda
armata, ed ha ripercorso quelli che diciamo possono essere
stati i momenti piu' importanti.
Lei essendo una pentita e' anche imputata di questo
procedimento con una serie di reati specifici tra cui alcune
rapine, ricordiamo che la Namsetchi non rammenta nulla di
queste rapine, non rammenta il suo ruolo etc.
L'interrogatorio si e' cosi' protratto a lungo tra
estenuanti silenzi e non ricordo in questa forma assurda,
sembrava di assistere ad un film tant'era la sua
surrealita', infatti dopo un paio d'ore dall'inizio Christos
Stratigopulos, dalla gabbia degli imputati ha iniziato ad
inveire contro questa farsa. Il giudice ha sospeso l'udienza
ed ha ordinato di allontanare Christos, poi al rientro in
aula e' stato comprensivo ed ha accettato le scuse di
Stratigopulos e gli ha consentito di rimanere ad assistere.
Il processo e'' poi ripreso sempre allo stesso modo con la
Namsetchi che non ricordava nulla e Marini che contestava
interrogatori e continuava a formulare domande comprensive
del suggerimento della risposta da dare. Alche' anche gli
avvocati difensori si sono opposti tenacemente a questo
atteggiamento fuorilegge del Pubblico Ministero che
sfacciatamente suggeriva le risposte alla pentita che
difatti ad ogni richiesta di approfondimento richiesta del
Presidente o del giudice a latere rispondeva dopo lunghi
silenzi sempre con "non ricordo". In questo battibecco che
c'e' stato il PM Marini si e' infuriato, dimostrando quello
che e' ha iniziato a battere i pugni sul tavolo, urlando che
cosi' non lo si faceva lavorare, insomma continuando con il
suo classico atteggiamento arrogante.
Si e' andati avanti cosi' parlando dei delitti di cui e' coimputata soprattutto delle rapine, c'e' stato anche un episodio in cui Marini ha parlato di una presunta lettera minatoria spedita dal Tesseri alla Namsetchi... Marini ha tirato fuori questa lettera e si trattava di una cartolina raffigurante Ulrike Meinhof con stampata sotto la foto la scritta "Pagherete Tutto", mentre sul retro il Tesseri aveva scritto Carlo, Carlo, Carlo, Carlo... la difesa di Tesseri ha richiesto di acquisirla agli atti come lettera d'amore; poi verso la fine dell'udienza si e' passati ad un altro punto, su cui si impernia la montatura Marini, e cioe' sull'organizzazione (ORAI) della quale la Namsetchi non ricordava nulla, malgrado gli sforzi del PM, non ricordava la teoria dei due livelli, quello palese e quello occulto, non ricordava in che modo agivano... non ricordava nulla. Marini suggeriva che le riunioni nei "centri occupati" erano il livello palese e le rapine quello occulto. Questa pantomima si e' conclusa passando all'avvocato della parte civile che ha fatto due domande alla Namsetchi anche su queste la pentita non ha risposto. Addirittura gli veniva chiesto qual era la caratterizzazione di questo gruppo, qual era la matrice politica e la Namsetchi NON ha saputo rispondere anarchica, ma si e' abbandonata all'ennesimo lungo silenzio.
Finita l'udienza Marini, resosi conto della deludente impressione suscitata dalla pentita, ha iniziato a lamentarsi con il Presidente sul fatto che la pentita era stata aggredita ed intimorita, anche se l'unico che ha alzato la voce e' stato lui, ha lamentato che il separe' che la doveva proteggere dagli sguardi del pubblico non era stato messo bene (era posizionato in modo che gli imputati nelle gabbie non la potessero vedere, ma la corte si ed anche PM, parte civile e difesa potevano vederla, di spalle... il pubblico per quanto si potesse sforzare in questa aula bunker viene tenuto ad un centinaio di metri dalla scena e se vede qualche particolare lo vede nel televisore della ripresa video dell'udienza), il Presidente non lo ha ascoltato ed ha rinviato tutti a lunedi' prossimo.
E' stata veramente un'udienza assurda, che verifica a pieno titolo la famosa informativa del ROS che parlava di una persona molto fragile psichicamente che poteva essere manovrata a scopi investigativi. Possiamo dire che questa persona si e' palesata per come era stata descritta in questa informativa, quindi rinviamo tutti alla prossima udienza, al contro esame della difesa dove questa persona potrebbe anche crollare, visto che oggi alle domande della sua parte amica non ha saputo rispondere, vogliamo vedere cosa accadra' di fronte all'esame incrociato di otto avvocati difensori.
L'appuntamento e' per il prossimo lunedi 16 febbraio inizio alle ore 9 presso l'aula bunker del Foro Italico (le udienze sono pubbliche)