Aggiornamenti processo ROS/Marini contro gli anarchici

[28.01.2000]
Il processo e' ancora in corso, la requisitoria del p.m. marini ha richiesto le giornate di gi e ve scorsi e prendera' anche le udienze di gi 17 e ve 18 febbraio, durante le quali l'accusa rendera' note le proprie conclusioni e formulera' le richieste di pena.

Per l'arringa della difesa sono state fissate le udienze del 21-22 febbraio, dopo di che - se le parti non ribattono - il 23 la corte si ritira. Nel complesso l'impressione e' che marini stia palesemente cercando di prendere tempo. Finora le sue ricostruzioni infatti non sono state affatto brillanti, men che meno probanti. In questi due giorni l'accusa ha chiesto di interrogare i quattro compagni detenuti in spagna per reati comuni e di sentire un compagno imputato nel processo in corso a roma, il quale si e' avvalso della facolta' di non rispondere. In sintesi la richiesta del p.m. e' stata da un lato di allargare i capi d'imputazione ai fatti avvenuti all'estero, nel presumibile tentativo di dar fondamento all'ipotesi del complotto internazionale, finora priva di riscontri; dall'altro di ricomprendere nel processo in corso, che vede la fase delle indagini preliminari conclusa su fatti avvenuti fino al '95, anche reati che si pretenderebbero compiuti fino a qualche giorno fa.

Proceduralmente inaccettabili, queste richieste sono state respinte dall'organo giudicante.

Lo stesso marini ha poi parlato di lettere minatorie che sarebbero pervenute al medico delle vallette nel luglio '99 a firma o.r.a.i. Proprio l'insistenza nel fare richieste che anche uno studente di legge sa essere improponibili e cercare varchi in un procedimento che per architettura normativa si intende rigidamente delimitato fa dubitare dell'interesse reale degli inquirenti per l'esito di un procedimento da loro stessi incardinato; vale a dire che al di la' dei risultati processuali vi sono evidentemente altri obiettivi.

from: pasica@ecn.org