Sciopero a McDonald's

"Veniamo maltrattati"
Domani i dipendenti di via Cavour si fermano: "Tre ore in piedi per punizione"

ILARIA CIUTI

SCIOPERO. Una parola che tra gli hamburger e le patatine non era mai circolata almeno finora nei McDonald's di tutt'Italia, dove a lavorare sono in genere studenti part time e la sindacalizzazione è scarsissima. Invece ora la tregua viene rotta. Sciopero, convocano Cgil, Cisl e Uil, domani per tutta la giornata nel McDonald's di via Cavour. E' la prima volta in Italia.
I rappresentanti sindacali dei 18 dipendenti rimasti dei 40 che c'erano fino al giugno scorso nel negozio gestito in franchising dalla Tda srl., lamentano di essere stati maltrattati, presi a parolacce e puniti in modo anche fisico. "Sono stata tenuta tre ore in piedi davanti alla macchina per timbrare il cartellino solo perché mi ero rifiutata di svolgere un lavoro che tra le mansioni per cui ero stata assunta non era contemplato", lamenta una dipendente, studentessa, e rappresentante sindacale. Ma il titolare, Stefano Govoni, rifiuta l'addebito. "Le storie dei maltrattamenti sono solo una strumentalizzazione - dice - Il fatto è che alcuni tra i nostri dipendenti, con i quali peraltro abbiamo uno dei rapporti più avanzati che esista nei vari McDonald's d'Italia, non vogliono che sia varato quell'accordo sulla flessibilità del part time cui da mesi stavamo lavorando con i sindacati e le cui trattative si sono rotte proprio in questi giorni per le loro pressioni".
L'accordo in discussione riguarda la questione dei turni. "La legge prevede che il part time abbia orari rigidi - spiega Paolo Mugnaini della Cgil - Finora la McDonald's ha preteso che i ragazzi ruotassero sulla mattina, il pomeriggio e la sera in modo improvvisato, con decisioni prese settimana per settimana che impediscono loro di organizzare il resto del tempo per studiare o fare un altro lavoro. Ora sarebbero disposti a cambiare per il futuro ma propongono una sanatoria ridicola per il passato: 250 mila lire l'anno a ragazzi che, tramite vertenza, ottengono invece 5 o 6 milioni l'anno. L'azienda se la sta prendendo con quanti si oppongono a questa sanatoria".
In ogni caso, i giovani dipendenti hanno deciso di farsi sentire. "La McDonald's - spiegano - non vuole che ci siano sindacalisti al suo interno, ma noi l'abbiamo spuntata. Ora però si è creato un clima irrespirabile. Non accetteremo oltre di farci trattare male. La situazione è diventata insopportabile. E fioccano minacce del tipo: stati attento perché se fai così non lavorerai più sulla piazza di Firenze".



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