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Incontro con il ‘Coordinamento territoriale STOP I-60’

Filed Under (grotta perfetta) by luca on 02-04-2009

tratto da: http://www.abitarearoma.net/index.php?doc=articolo&id_articolo=12460


I portavoce del Comitato: i residenti si uniscano a noi per non permettere la realizzazione di uno dei più pericolosi piani edilizi degli ultimi 30 anni


di Mauro Carbonaro – 01/04/2009

Incontro con il 'Coordinamento territoriale STOP I-60'

Alla luce delle recente bocciatura del Piano Regolatore di Roma da parte del Tar del Lazio, abbiamo incontrato lo scorso 26 marzo i membri del “Coordinamento territoriale STOP I-60”, per ascoltare le loro valutazioni sul progetto, le loro ragioni, all’indomani dell’inizio degli scavi archeologici nell’area di via Grotta Perfetta.“Il coordinamento STOP I-60 nasce nel giugno del 2008, con l’obiettivo di contrastare l’intervento urbanistico I-60, nell’ area tra via Grottaperfetta, via Berto e via Ballarin, completamente indipendente da ideologie e partiti politici, secondo una logica trasversale. Ad entrare a far parte del coordinamento sono stati inizialmente i vari comitati di quartiere, Comitato Forte Ardeatino, Associazione Ottavo Colle, Comitato Ballarin, Ardeatina/Laurentino Vivo e l’Associazione Amici di Nerva, seguiti a ruota da residenti e non.” A parlare sono i membri del coordinamento, durante un incontro dello scorso 26 marzo.

Incontro con il 'Coordinamento territoriale STOP I-60' “Fino a questo momento non siamo riusciti ad ottenere più di un paio di incontri con i consiglieri municipali. Il primo lo avemmo con Attanasio, assessore all’urbanistica, la scorsa estate, all’Urban Center di via Odero. All’incontro l’assessore garantì un tavolo di confronto con i cittadini, ribadendoci però l’impossibilità di ritoccare i progetti, visti i vantaggi cui il quartiere avrebbe beneficiato, riconnettendo il tessuto edilizio della zona con quello di via Berto. Fatto salvo per un altro momento durante un Consiglio Municipale, dove fummo presenti ad una votazione su una mozione riguardo il futuro I-60, quello dell’Urban Center rimane l’unico incontro diretto del nostro coordinamento con il Consiglio municipale.”.

Incontro con il 'Coordinamento territoriale STOP I-60' In attesa del preannunciato ricorso del Comune di Roma al Consiglio di Stato per il Piano Regolatore, i membri del coordinamento anti I-60 ribadiscono come tra la vecchia bozza e l’attuale elaborazione, vi siano delle sostanziali differenze: “La versione precedente del Piano Regolatore, quella del 2003, è stata successivamente totalmente modificata, a discapito dei cittadini. La bozza recitava testuale:

11. L’attuazione degli interventi edificatori è subordinata alla preventiva o contestuale realizzazione delle opere pubbliche o d’interesse pubblico, con particolare riguardo alle infrastrutture di mobilità, ivi compresi i servizi di trasporto pubblico, interne ed esterne

8. Ai sensi dell’art.15, commi 10 e 11, e dell’art.92, l’attuazione delle Centralità metropolitane e urbane è subordinata alla preventiva o contestuale realizzazione delle infrastrutture ferroviarie (linee metropolitane, altri sistemi in sede propria) previste dal PRG.

11bis.Ai sensi dell’art.15, commi 10 e 11, e dell’articolo 92, la trasformabilità degli Ambiti di riserva è comunque subordinata, alla preventiva o contestuale realizzazione delle infrastrutture ferroviarie (linee metropolitane, altri sistemi in sede propria) previste dal PRG e dal Piano di inquadramento urbanistico di cui al comma 4, ove predisposto.

Questi passi fondamentali sono stati successivamente stralciati, senza nessun apparente motivo, così come è scomparso il vincolo della realizzazione di I-60 alla effettiva messa in opera della metropolitana D. La nostra posizione rimane comunque la stessa: non è concepibile la realizzazione di un quartiere nel quartiere, proseguendo un progetto così sproporzionato, con la sola VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) realizzata nell’ottobre del 2003.”

Punti importanti di valutazione quelli del coordinamento, in funzione della costruttività delle idee emerse dalle recenti assemblee cittadine, come la scorsa del 13 marzo presso la scuola media statale Spizzichino: “Il progetto I-60 dovrebbe nascere su un tratto dell’antica via Laurentina. I primi scavi archeologici hanno mostrato come costruire in quel punto vorrebbe dire radere al suolo dei resti importanti di Roma antica. Per le ragioni finora elencate, abbiamo elaborato anche una serie di proposte alternative, con valorizzazione del luogo (sociale, storica, naturalistica):

* mantenimento dell’area verde con conservazione dello stato attuale e realizzazione di un percorso sportivo attrezzato (stile “percorso salute”)
* sentiero archeologico, con recupero degli antichi tracciati (come mostrano le foto)
* tracciato di collegamento fra il parco dell’Appia antica e l’area verde oltre via Laurentina, con continuità verde che contraddistingua l’area
* mantenimento della funzione agricola con orti urbani

Quindi una serie di idee, elaborate dalla collettività che forma il coordinamento, che sottolineano e confermano come ci sia possibilità e tempo per bloccare questo imprudente progetto, in quanto si è ancora alla fase degli scavi archeologici. L’apertura è quindi totale verso tutti quei cittadini residenti che vogliano sposare questa causa, contribuire sin dal prossimo incontro di domenica 5 aprile con la passeggiata lungo l’area dell’I-60 e il pranzo nel parco del Forte Ardeatina”.

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