La grande truffa del giornalismo velinaro

il caso BOXE CLANDESTINA

Da qualche mese sui giornali romani si leggono articoli fantasmagorici riguardanti incontri di boxe clandestina all'ultimo sangue che fanno riferimento all'iniziativa fatta al L38 Squat nel maggio 1999.

locandinaPer chiarezza e brevemente, e per chi non c'era vi raccontiamo quella serata. Un gruppo di persone stava cercando di raccogliere dei soldi per dei compagni arrestati in Spagna e ha trovato una forma più innovativa (forse troppo) del solito concerto o simili, realizzando un tour di una performance di boxe tra il teatrale e la parodia dove hanno "combattuto" compagni dei vari posti dove si è svolta l'iniziativa (Italia, Francia, Svizzera). Prima c'è stato il Galà di Boxe (entrata gratis) e poi le danze fino al mattino. Ognuno si è calato nel suo ruolo... chi manager, chi allenatore , chi pugile, chi bookmaker.

Cosa succede a due anni di distanza? Degli intrepidi giornalisti probabilmente cercano su Internet qualcosa da associare a notizie (reali?) di pugili feriti in incotri di boxe clandestina. Trovano il sito del Laurentinokkupato/L38 Squat pieno di foto che raccontano l'iniziativa del 8/7/99 ed iniziano a disinformare.

Il titolo di Campione della Disinformazione se lo contendono in molti tra i primi Emanuele Del Greco dell'edizione romana di Metro del 8 agosto 2001. Nella doppia pagina centrale 10 e 11 pubblica un "dossier" intitolato: Fatti a pezzi sui ring della mala; scoppia a Roma il fenomeno dei combattimenti clandestini e delle scommesse con tre foto tratte dal sito con didascalie di fantasia tipo: la proclamazione del vincitore è uno dei pochi momenti che rispetta le regole, e non plus ultra la ristampa (a colori!!!) della locandina dell'iniziativa in formato 17x24 cm dove i disinformatori con un fotorittocco di bassa qualità sfocano le parti della locandina che indicavano dove e perchè dell'inizativa. Da notare anche che le foto (fatte da noi) vengono indicate come fonte Metro... vabbe! L'articolo poi parla di boxe clandestina (immaginiamo con quale cognizione viste le immagini) e nel riquadro intitolato: Per i criminali del ring è un business da mille miliardi l'anno il fantasioso Emanuele Del Greco scrive: Nella sola Capitale, infatti gli incontri sono organizzati nei quartieri di Ostia Nuova, nei locali abbandonati di Piazza Gasparri, dal "6° Ponte" in poi nei pressi della Laurentina, a Corviale... insomma lo scrive anche nell'articolo che falsità!!!

Poi il 5 ottobre 2001 probabilmente a seguito di una velina o addirittura di una conferenza stampa in questura una nuova ondata di articoli:

La Repubblica pag. V della cronaca romana: Sul ring senza regole ecco la boxe clandestina
nell'articolo Massimo Lugli (intervista?) dei pugili eccone un estratto:
Avete mai sentito parlare degli incontri clandestini, prima?
" Poco. E' una storia che gira negli spogliatoi delle palestre, ma niente di concreto. Per quello che ne sappiamo noi vengono organizzati soprattutto nella zona del Laurentino 38" E infatti il quotidiano "Metro" pubblicò addirittura la locandina di una di queste serate.

E bravo Massimo Lugli che cita l'articolo spazzatura di "Metro", avrebbe potuto invece leggere la stessa Repubblica del giorno dopo gli incontri del 1999 dove c'era una pagina intera dedicata alla serata che spiegava bene di cosa si trattava a firma di Daniela Onelli.

Ma continuiamo la nostra rassegna stampa.

Corriere della Sera pag. 52: I disperati della boxe clandestina; quattro denunciati per un incontro estivo. Scoperti garage e palestre illegali
nell'articolo Paolo Brogi non da freni alla sua vena romanzesca e inventa (o riporta quello che ha inventato la polizia?) un po di tutto. Tra il solito colore: uomini come pitbull e altro veniamo alla parte che "ci riguarda": L'indagine della polizia partita dal rinvenimento di alcune locandine in cui venivano annunciati incontri tra pugili indicati con nomi di fantasia, ha portato nei mesi scorsi all'individuazione di alcuni scantinati abbandonati nel quartiere Laurentino 38 dove si sono svolti incontri clandestini. In seguito a quel blitz era stato individuato un sito internet con fotografie e modalità di scommessa: www.boxeclandestina.com. Lo slogan? "Botte da orbi".

Naturalmente il sito www.boxeclandestina.com ad oggi non esiste

In più l'articolo è corredato da una foto grande presa dal sito, ma molto più sgranata come qualità (probabilemte una stampa fornita dalla polizia) con la stupenda didascalia: "BOTTE DA ORBI" Un immagine trovata dalla polizia nel sito Internet: mostra due donne boxeur durante un incontro clandestino. Nella foto ci sono in realtà due nostre amiche e compagne che parteciparono a uno degli incontri della serata.
Accanto una foto con scritto: una delle locandine sequestrate con l'annuncio delle serate con "illegal bookmakers". Ma quale sequestro è una stampa da computer fatta dalla locandina sul sito, noi per l'inizativa avevamo preparato dei manifesti 50x70cm. che fantasia.

Che dire... o la polizia gli racconta delle stronzate (come pare essere) o se le inventano loro per mettere un po' di colore.

Messaggero pag.37: Io, gladiatore sui ring clandestini di Davide Cesario: Ma se per Danilo la storia è finita per gli inquirenti è appena cominciata, le indagini si sono allargate a macchia d'olio. E' stato scoperto un sito internet (www.ecn.org/tmcrew...) che annuncia altri inquietanti match a Laurentino Occupato con scommesse calndestine, botte da orbi anche tra donne e il coinvolgimento di pugili italiani di calibro internazionale.

Si, certo... come il nostro amico Orlandino ribattezzato da noi sulla locandina Coppa Achille o la mitica Tigre de Torpigna... ma vaff.

Leggo pag. 19: Massacrati sul ring della boxe clandestina a firma Franco Pasqualetti dove narra di un dirigente del commissariato esposizione (quello di zona per noi) che ha condotto un indagine (!!!) facendo irruzioni in uno scantinato del Laurentino 38 e a Tarquinia e parla di 4 denunciati per scommesse e boxe clandestina (???)

Quest'ultimo si attiene alla velina della polizia che pare abbia poi scoperto qualcosa, ma in provincia di Viterbo

Per concludere abbiamo presentato un brillante esempio di disinformazione... complimenti a tutti i protagonisti.

L38Squat/Laurentinokkupato 11/10/01