Di seguito trovate una lista delle attività e delle serate di questa settimana al L38 Squat.
Per info su altri spazi occupati e squat della città, potete usare, aciproject, romattiva, radar.
Mostra, Video e Libretto sulla storia del quartiere e del Centro Sociale / Squat
Installazioni video interattive, cena acustica e dj set
Sabato 28 febbraio 2009 dalle 18 alle 21
L'occupazione di L38 squat compie 18 anni. In questo tempo hanno vissuto qui per un periodo di mesi o di anni piu' di 50 persone e migliaia hanno attaversato una o tantissime volte questo spazio.
In questi anni tante sono state le sperimentazioni sulla via dell'autogestione, dell'autonomia, della costruzione di un'esistenza altra.
Vorremmo confrontarci con chi ha tentato sperimentazioni simili (pirati, squatters, centri sociali, occupanti di casa, studenti dell'onda, occupazioni rurali, hackers, fanzinar*, riciclator* estrem*, coltivator* indoor, feticisti diy ecc. ecc.)o anche con chi ha solo teorizzato/fantasticato una alternativa libertaria, ecologica e antiautoritaria all'esistente.
Pensiamo sia maturo il tempo per fare un bilancio delle tante sperimentazioni, capire cosa ha funzionato, cosa no e rilanciare, verso nuovi orizzonti, possibilmente unendo forze, esperienze, intelligenze e abilità.
Dalle 21 alle 02
Installazioni interattive, cena acustica, cocktail bar /birreria, mostre e video sulla storia di L38 Squat, DJ set a cura di RADIOPIRATA38
Appuntamento sabato 28/2/2008 ore 18 nella giornata di festa per i 18 anni di occupazione di L38 Squat
L38 Squat - Via Giuliotti 8x (sesto ponte del Laurentino 38)
bus 776 da Metro B Laurentina
http://l38squat.tmcrew.org - e-mail: Esta dirección de correo electrónico está siendo protegida contra los robots de spam. Necesita tener JavaScript habilitado para poder verlo.
Più extra performance di occupanti vecchi/e e nuovi/e
FERMIAMO IL MASSACRO DI GAZA.
PARTECIPIAMO AL CORTEO NAZIONALE
SABATO 17 GENNAIO ORE 15.30 PIAZZA VITTORIO - A ROMA
IN SOLIDARIETA' CON IL POPOLO PALESTINESE.
Nelle ultime settimane abbiamo assistito impotenti alla escalation di violenza e terrore, ad un vero e proprio massacro di civili nella Striscia di Gaza. Israele ha iniziato la sua sanguinosa campagna elettorale entrando nella Striscia e attaccando con tutti i mezzi possibili e senza alcuno scrupolo la popolazione palestinese.
Una vera e propria strage, che al momento conta oltre 900 morti tra i Palestinesi, di cui circa un terzo bambini - a cui si aggiungono le migliaia di feriti, ai quali è negato persino il diritto a essere soccorsi.
Un feroce attacco che va ad aggiungersi agli infiniti crimini compiuti da Israele in 60 anni di occupazione militare e di continua negazione dei diritti del popolo palestinese.
Nessuno può ignorare questo massacro. Nessuno può sopportare di vivere nell'oppressione continua di attacchi militari e quotidiane violenze dei coloni, tra deportazioni di massa ed espropriazione delle proprie terre anche attraverso la costruzione del muro dell'apartheid. Nessuno può più essere complice delle violenze che il popolo palestinese subisce ormai da
decenni.
Non ci sono tante parole da spendere, chi vuole sa o può sapere come stanno le cose laggiù nonostante l'informazione manipolata dai media strumento di controllo dei governi di tutto il mondo. La verità non trapela perché sarebbe troppo sporca. Non si tratta di una guerra contro Hamas : è una guerra fatta ai civili per punizione e per infliggere perdite e paura infinita.
Un nuovo capitolo della guerra globale nel tempo della crisi. Una guerra permanente che i governi italiani che si sono succeduti negli anni -di centrodestra e di centrosinistra - hanno sostenuto con continuità, dall'Iraq all'Afghanistan, passando per l'appoggio incondizionato agli accordi tra lo stato di Israele e gli USA, con il solo obiettivo di colpire le popolazioni.
È ora di rompere il silenzio e di combattere l'arroganza della guerra e dello sfruttamento, dando insieme voce e corpo a una mobilitazione internazionale che faccia sentire alle donne e agli uomini palestinesi che esiste un mondo che non li lascia soli.
Ecco perché invitiamo collettivi, centri sociali, gli/le student*, le individualità e tutte le realtà autorganizzate a scendere in piazza il prossimo 17 gennaio a Roma a fianco della comunità palestinese e a costruire la partecipazione, per urlare insieme la nostra rabbia.
Contro l'arroganza di chi porta guerra e sfruttamento, autodeterminazione per il popolo palestinese e solidarietà con la resistenza di ogni popolo oppresso.
No Copyright
Via Domenico Giuliotti 8x, 00143, Roma