da Liberazione del 23 Luglio 2006

Nestlè, il sindacato vince la sfida per i diritti in Italia e in Colombia


Rinnovati i contratti collettivi in entrambi i paesi

I dipendenti italiani riceveranno un premio complessivo di 5.900 euro nel quadriennio.
Il Sinaltrainal ringrazia chi ha sostenuto la lotta dentro e fuori la Colombia e ricorda le vessazioni che continuano a subire i dipendenti della Dpa di Valledupar


di Ro. Fa. - La Nestlè costretta a scendere a patti con il sindacato, sia In italia che In Colombia. Nel giro di un mese la potente multinazionale svizzera, la più grande del pianeta nel settore agroalimentare, ha infatti sottoscritto due importanti accordi. L'ultimo, In ordine di tempo, risale a due giorni fa e riguarda i 4 mila dipendenti italiani della Nestlè, per i quali è stato siglato il rinnovo del contratto integrativo. L'intesa - che arriva dopo due mesi di trattativa, la dichiarazione di stato di agitazione e 4 ore di sciopero dell'intero gruppo, verrà sottoposta nelle prossime settimane alla consultazione dei lavoratori nelle assemblee dei singoli stabilimenti.

Canta vittoria Antonio Mattioli, segretario nazionale Flal CgiI, secondo cui con questa ipotesi di accordo "sono stati acquisiti importanti risultati sul versante dei diritti, delle relazioni sindacali e degli incrementi economici". Tanto per cominciare, sono stati definiti livelli di confronto e consultazione nazionali, territoriali e aziendali rIlanciando il ruolo delle rappresentanze dei siti produttivi. "A questo punto - commenta Mattioli, Nestlè non potrà procedere a scelte unilaterali, dovrà misurarsi costantemente con chi rappresenta i lavoratori nei luoghi di lavoro".

Sul plano retributivo, è stata concordata l'erogazlone di un premio di produzione complessivo nel quadriennlo pari a 5.900 euro (1.300 per il 2006, 1.400 per il 2007, 1.500 per il 2008, 1.700 per il 2009) . Premio che, precisa la FlaI, "verrà erogato a tutti i lavoratori indipendentemente dalla natura del rapporto di lavoro (fissi, stagionali, a tempo detennlnato, apprendisti, somministrazione ecc,)". AI fine di procedere sulla strada di una competizione "fondata sulla qualità", sono state previste procedure e strumenti per il controllo dell'intero ciclo produttivo, accompagnate da investimenti in ricerca e sviluppo.

Di notevole rilievo, secondo il sindacato, è il capitolo sulla formazione, "che potrà pennettere lo sviluppo delle competenze e professionalità utili a garantire qualità di processo e di prodotto". Sul fronte occupazionale. è stato ottenuto l'impegno di superare le sacche di precarietà e procedere alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro, accompagnata dall'estensione ai lavoratori a termine dei diritti normativl ed economici". Mentre per quanto riguarda gli appalti "abbiamo convenuto - spiega Mattioli - operazioni di insourclng e procedure di controllo: non potranno essere appaltate fasi del ciclo produttivo".

Non meno importante, anche per i noti fattori "ambientali", è il nuovo contratto collettivo per il trlennio 2006-2009 siglato in Colombia tra il sindacato Slnaltrainal e la filale colomblana della Nestlè. Un'intesa raggiunta, scrive Edgar Paez in una nota, "grazie alla costante lotta dei lavoratori e all'incessante sostegno delle loro famiglie, dei settori popolari, del comitato di solidarietà, della Cut (Central Unica de los Trabajadores) e del governo della Valle del Cauca, di personalità democratiche, della giunta e del municipio di Bugalagrande che, facendo ognuno la propria parte, hanno reso possibile - afferma il dirigente del Sinaltrainal - il raggiungimento di questo risultato".

L'accordo collettivo e i miglioramenti salariali ottenuti ("del quali - sottolinea Paez - beneficerà l'intera collettività e che porteranno benessere sia all'economia di distretto, sia a quella dell'intero paese"), non solo permettono al lavoratori della multinazionale In Colombia "di mantenere intatti l diritti precedentemente acquisiti", ma anche la conquista di "migliori condizioni di lavoro e di vita". Il sindacalista si augura quindi di "poter continuare a contare sull'appoggio di quanti ci hanno sostenuto in questa negoziazione con la Nestlè e che questa rispetti i diritti di libera organizzazione, mobilitazione e negoziazione collettiva dei lavoratori della Dairy Partners Americas (Nestlè Fonterra) di Valledupar, "dove i lavoratori - ricorda Paez - "continuano a subire vessazioni e precarizzazione".

(Liberazione, 23/07/2006)