CONVEGNI
Il
profitto scommette sulla responsabilità sociale
Le imprese cominciano a scoprire i vantaggi dei comportamenti etici
nella produzione
Meno beneficienza, e più responsabilità sociale è
quello che viene chiesto alle imprese. E alle banche più
oculatezza nei finanziamenti
di
MARINA ZENOBIO
tratto
da il manifesto
Un'azienda
che si ritenga socialmente responsabile dovrebbe produrre ed operare
a vantaggio dei consumatori, dei dipendenti, dell'ambiente. E di
responsabilità sociale delle imprese si è dibattuto
sabato scorso all'ex Mattotoio di Roma nell'ambito delle iniziative
per la V Festa dell'Altra Economia. Il comune di Roma ha messo a
confronto Andrea Baranes, Campagna per la riforma della Banca mondiale,
Gianna Zappi dell'Abi, Roberto Burlando di Banca Etica, Domenico
Brisigotti di Coop Italia, Ersilia Monti di Mani tese, Marco Gentile
Flai-Cgil Lazio, Edgar Paez del Sinaltrainal (Sindacato colombiano
degli lavoratori dell'agro-industria) e Nicola Raffa responsabile
delle relazioni esterne di Coca-Cola Italia.
Per
Ersilia Monti è arrivato il momento di imporre alle imprese
regole certe e vincoli sul controllo delle loro attività.
Gianna Zappi dichiara che le banche associate all'Abi si stanno
orientando per produrre anche un valore di carattere ambientale
e sociale. Ma viene messa in mezzo prima da Roberto Burlando che
le chiede, pur ammettendo la positività dell'impegno, come
l'Abi possa intervenire sui soci che non prendono l'argomento sul
serio definendo etiche cose che sono soltanto benefiche. Rincara
la dose Andrea Banares secondo cui le banche dovrebbero sviluppare
più responsabilità sociale prendendo in considerazione
le implicazioni sociali e ambientali dei finanziamenti che concedono.
E per quanto riguarda la Banca mondiale «si è dotata
di alcune linee guida sulle responsabilità socio-ambientali,
ma nella maggior parte dei casi quando si trovano davanti alla realtà
dei fatti queste vengono disattese». Per Domenico Brisigotti
, quella della responsabilità sociale delle imprese è
una complessità che rischia di creare confusione anche per
il consumatore che deve giudicare e valutare. «C'è
assolutamente bisogno di un intervento legislativo, non possiamo
lasciare mano libera alle imprese. La Coop ha deciso di certificarsi
secondo la normativa Ue. E' stata la prima azienda europea a farlo
e tutti i nostri fornitori sottoscrivono un contratto che contiene
un capitolato etico».
Ma
a monopolizzare l'incontro sono stati Marco Gentile, Edgar Paez
e Nicola Raffa. Non poteva essere altrimenti considerando che il
Sinaltrainal da luglio ha lanciato una campagna di boicottaggio
contro la Coca Cola accusata di violazione dei diritti umani e sindacali
in Colombia, una realtà che non riguarda esclusivamente i
lavoratori della Coca Cola, come si può leggere nel notiziario
odierno. Gentile, per la Flai-Cgil, pur non condividendo la pratica
del boicottaggio, ha espresso solidarietà e appoggio alla
lotta del Sinaltrainal e comunicato l'inizio di un percorso comune
avviato la sera prima con l'iscrizione di Paez al suo sindacato
.
A
Nicola Raffa, il compito di difendere la Coca Cola dalle gravi accuse
che ovviamente ha decisamente respinto. Nel suo intervento Raffa
ha espresso solidarietà personale e dell'azienda al Sinaltrainal
e al popolo colombiano perché il livello di violenza in quel
paese è assolutamente inaccettabile; ha duramente condannato
le azioni dei gruppi paramilitari ribadendo però che la Coca
Cola non ha nulla a che vedere con le violazioni di cui è
accusata, la Corte di Atlanta lo ha riconosciuto e «sicuramente
anche le nostre affiliate colombiane saranno scagionate da ogni
accusa».
Sul
tema della responsabilità sociale delle imprese il rappresentante
della Coca-Cola Italia ha dichiarato che in fondo «il valore
più importante è quello della difesa della dignità
umana e dei suoi diritti. Questo si può fare attraverso la
democrazia e soprattutto se nella democrazia esiste un forte controllo
sociale. Le spinte che vengono per una maggiore eticità dei
comportamenti delle aziende, le pressioni di carattere sociale,
anche attraverso iniziative come questa, sono assolutamente indispensabili
a spingere le aziende verso atteggiamenti di corretta responsabilità
sociale». La reazione della platea lo ha rassicurato che,
in questo senso, daranno alla sua azienda molte soddisfazioni.
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